julianross
Well-known member
Voglioso di vedere la vera neve e non solamente i surrogati artificiali caratteristici di quest’annata decido che per le prime vere sciate dell’annata dovrò necessariamente rivolgermi alla mia ex-patria (parlando da triestino) e cioè l’Austria.
Nelle zone al confine con l’Italia la situazione nevosa non è poi molto diversa rispetto al lato sud delle Alpi Orientali e quindi sarà necessario un viaggio più lungo, oltre il gruppo dei Tauri che quest’anno sembra fare da spartiacque tra inferno e paradiso.
Le possibilità di scelte nel salisburghese sono infinite… ma decido per una zona che mi ispira da sempre, solo a vedere le skimap: il comprensorio di Saalbach-Hinterglemm, negli anni ampliato fino a Leogang da una parte e Fieberbrunn (in Tirolo) dall’altra, un totale di 300 km di piste.
Da Trieste son 4 ore buone di macchina, quasi tutta autostrada passando per Villach (indifferente se per la Slovenia o per la A23 in Italia…. Io ho scelto la prima perché ho il bollino annuale dell’autostrada slovena e quindi ho duvuto pagare solo il tunnel delle Karavanke, Euro 7.20), poi doppio tunnel dei Tauri (13 euro), Flachau e uscita a Bischofshofen.
Finita l’autostrada resta da attraversare una bellissima vallata che ospita un altro ottimo comprensorio che presto proverò a visitare (la ski-area HochKonig che unisce Muhlbach, Dienten e Maria Alm); già da Flachau in avanti il panorama nevoso è cambiato ma qui inizio veramente a calarmi nella vacanza anche perché i panorami, stranamente essendo Austria, sembrano quasi dolomitici.
(Alternativamente si può anche fare autostrada fino a Tolmezzo, Passo Monte Croce Carnico, Lienz, Felberbauerntunnel, Mittersill…. Ma non lo consiglio, son 60 km in meno ma porta via sicuramente più tempo)
Arrivati a Saalfelden (che potrebbe essere un buon punto di partenza per visitare più ski-area) dipende da dove si è deciso di pernottare perché il comprensorio si sviluppa praticamente in due vallate parallele: quella più famosa ospita Saalbach e Hinterglemm mentre l’altra Leogang e Fieberbrunn.
Metto questa mappa di bassa risoluzione giusto per farvi capire come sono distribuiti i paesi.
La skimap si scarica in pdf (3 mega) ad alta risoluzione o si può vedere in maniera interattiva (https://www.saalbach.com/en/winter/ski-resort/piste-map). Quella che trovate su skimap/skiforum non è aggiornatissima dato che hanno fatto qualche modifica (aggiunta) di piste soprattutto dal lato Leogang.
Come potete intuire dalla skimap, Saalbach e Hinterglemm (che sono due paesi praticamente attaccati) rappresentano il centro nevralgico del comprensorio e sicuramente pernottare lì implica spostamenti più veloci sci ai piedi e permette di raggiungere facilmente anche gli estremi del comprensorio.
Saalbach è un po’ la Cortina d’Austria, quindi abbastanza fighettina e quindi anche più costosa; d’altra parte ha pure il vantaggio di avere impianti su entrambi i lati della valle e quello esposto a sud (sulla destra della vallata nella skimap) in questo periodo dell’anno è particolarmente apprezzato. Un altro punto a favore è lo sci notturno: c’è una zona del comprensorio dove si scia senza soluzione di continuità fino alle 22 e in particolare quella servita dalla U-Bahn (cabinovia numero 38) ad Hinterglemm con skipark illuminato: praticamente, volendo, non smetti mai di sciare fino a sera (compreso nello skipass giornaliero e plurigiornaliero).
Ciononostante noi abbiamo preferito soggiornare nell’altra vallata, un po’ più tranquilla, meno costosa ma egualmente comoda. In particolare a Leogang, bel paesino ottimamente servito da un efficiente servizio di skibus che porta alla base dei due super-impianti di risalita (comode cabinovie a 10 posti in due tronconi, 52-53 Asitzbahn e 63-64 Steinbergerbahn) e da una serie di piste e ski-route che riportano a valle permettendo il comodo rientro ovunque abbiate deciso di pernottare.
Per chi scia veloce e tutto il giorno (non era il mio caso, considerato che sciavo con mia moglie che una giornata intera a certi ritmi sugli sci non la regge) la scelta potrebbe anche essere indifferente: tutte le zone toccate dal comprensorio sono raggiungibili in giornata tant’è che per gli appassionati dei “Tour” sugli sci, gli efficientissimi gestori degli impianti hanno pensato il cosiddetto Ski Circus Challenge, una specie di Sella Ronda da 7 ore abbondanti, quasi 70 km e più di 12mila metri di dislivello (vedi : https://www.saalbach.com/en/service/infrastructure/skicircus-circuits_a_1720).
Io, sinceramente, non lo consiglio… alla fine corri di qua e di là facendo un giro “obbligato” e non ti godi tante piste forse più belle che però non si trovano sul tracciato. Per me risulta più interessante battersi ogni giorno ben bene una zona e secondo me, così facendo, ti servono 3-4 giorni per gustarti a pieno il comprensorio.
Prima di mettere qualche foto ed entrare nel dettaglio, qualche considerazione generale. Gli impianti sono di livello stratosferico: decine di seggiovie da 6-8 posti spesso riscaldate e/o con cupola, cabinovie modernissime, pochissimi impianti ad ammorsamento fisso. I servizi sono impeccabili, stazioni di partenza e arrivo avvenieristiche, bagni ovunque tutti stranuovi e strapuliti, wifi gratis da tutte le parti, zero file e nemmeno troppo assembramento in pista perché spesso ogni impianto serve almeno 3-4 piste diverse. Anche i rifugi sono di livello altissimo, si mangia bene e i costi sono accettabili (speso sempre tra i 20 e i 30 euro in due per pranzare… tutta roba espressa e di buona qualità).
Lo skipass ovviamente è caro, in alta stagione costa 52 euro. Quello da 3 giorni a me è costato 145 euro.
Nei prossimi post foto e considerazioni varie sulle piste.
Nelle zone al confine con l’Italia la situazione nevosa non è poi molto diversa rispetto al lato sud delle Alpi Orientali e quindi sarà necessario un viaggio più lungo, oltre il gruppo dei Tauri che quest’anno sembra fare da spartiacque tra inferno e paradiso.
Le possibilità di scelte nel salisburghese sono infinite… ma decido per una zona che mi ispira da sempre, solo a vedere le skimap: il comprensorio di Saalbach-Hinterglemm, negli anni ampliato fino a Leogang da una parte e Fieberbrunn (in Tirolo) dall’altra, un totale di 300 km di piste.
Da Trieste son 4 ore buone di macchina, quasi tutta autostrada passando per Villach (indifferente se per la Slovenia o per la A23 in Italia…. Io ho scelto la prima perché ho il bollino annuale dell’autostrada slovena e quindi ho duvuto pagare solo il tunnel delle Karavanke, Euro 7.20), poi doppio tunnel dei Tauri (13 euro), Flachau e uscita a Bischofshofen.
Finita l’autostrada resta da attraversare una bellissima vallata che ospita un altro ottimo comprensorio che presto proverò a visitare (la ski-area HochKonig che unisce Muhlbach, Dienten e Maria Alm); già da Flachau in avanti il panorama nevoso è cambiato ma qui inizio veramente a calarmi nella vacanza anche perché i panorami, stranamente essendo Austria, sembrano quasi dolomitici.
(Alternativamente si può anche fare autostrada fino a Tolmezzo, Passo Monte Croce Carnico, Lienz, Felberbauerntunnel, Mittersill…. Ma non lo consiglio, son 60 km in meno ma porta via sicuramente più tempo)
Arrivati a Saalfelden (che potrebbe essere un buon punto di partenza per visitare più ski-area) dipende da dove si è deciso di pernottare perché il comprensorio si sviluppa praticamente in due vallate parallele: quella più famosa ospita Saalbach e Hinterglemm mentre l’altra Leogang e Fieberbrunn.
Metto questa mappa di bassa risoluzione giusto per farvi capire come sono distribuiti i paesi.
La skimap si scarica in pdf (3 mega) ad alta risoluzione o si può vedere in maniera interattiva (https://www.saalbach.com/en/winter/ski-resort/piste-map). Quella che trovate su skimap/skiforum non è aggiornatissima dato che hanno fatto qualche modifica (aggiunta) di piste soprattutto dal lato Leogang.
Come potete intuire dalla skimap, Saalbach e Hinterglemm (che sono due paesi praticamente attaccati) rappresentano il centro nevralgico del comprensorio e sicuramente pernottare lì implica spostamenti più veloci sci ai piedi e permette di raggiungere facilmente anche gli estremi del comprensorio.
Saalbach è un po’ la Cortina d’Austria, quindi abbastanza fighettina e quindi anche più costosa; d’altra parte ha pure il vantaggio di avere impianti su entrambi i lati della valle e quello esposto a sud (sulla destra della vallata nella skimap) in questo periodo dell’anno è particolarmente apprezzato. Un altro punto a favore è lo sci notturno: c’è una zona del comprensorio dove si scia senza soluzione di continuità fino alle 22 e in particolare quella servita dalla U-Bahn (cabinovia numero 38) ad Hinterglemm con skipark illuminato: praticamente, volendo, non smetti mai di sciare fino a sera (compreso nello skipass giornaliero e plurigiornaliero).
Ciononostante noi abbiamo preferito soggiornare nell’altra vallata, un po’ più tranquilla, meno costosa ma egualmente comoda. In particolare a Leogang, bel paesino ottimamente servito da un efficiente servizio di skibus che porta alla base dei due super-impianti di risalita (comode cabinovie a 10 posti in due tronconi, 52-53 Asitzbahn e 63-64 Steinbergerbahn) e da una serie di piste e ski-route che riportano a valle permettendo il comodo rientro ovunque abbiate deciso di pernottare.
Per chi scia veloce e tutto il giorno (non era il mio caso, considerato che sciavo con mia moglie che una giornata intera a certi ritmi sugli sci non la regge) la scelta potrebbe anche essere indifferente: tutte le zone toccate dal comprensorio sono raggiungibili in giornata tant’è che per gli appassionati dei “Tour” sugli sci, gli efficientissimi gestori degli impianti hanno pensato il cosiddetto Ski Circus Challenge, una specie di Sella Ronda da 7 ore abbondanti, quasi 70 km e più di 12mila metri di dislivello (vedi : https://www.saalbach.com/en/service/infrastructure/skicircus-circuits_a_1720).
Io, sinceramente, non lo consiglio… alla fine corri di qua e di là facendo un giro “obbligato” e non ti godi tante piste forse più belle che però non si trovano sul tracciato. Per me risulta più interessante battersi ogni giorno ben bene una zona e secondo me, così facendo, ti servono 3-4 giorni per gustarti a pieno il comprensorio.
Prima di mettere qualche foto ed entrare nel dettaglio, qualche considerazione generale. Gli impianti sono di livello stratosferico: decine di seggiovie da 6-8 posti spesso riscaldate e/o con cupola, cabinovie modernissime, pochissimi impianti ad ammorsamento fisso. I servizi sono impeccabili, stazioni di partenza e arrivo avvenieristiche, bagni ovunque tutti stranuovi e strapuliti, wifi gratis da tutte le parti, zero file e nemmeno troppo assembramento in pista perché spesso ogni impianto serve almeno 3-4 piste diverse. Anche i rifugi sono di livello altissimo, si mangia bene e i costi sono accettabili (speso sempre tra i 20 e i 30 euro in due per pranzare… tutta roba espressa e di buona qualità).
Lo skipass ovviamente è caro, in alta stagione costa 52 euro. Quello da 3 giorni a me è costato 145 euro.
Nei prossimi post foto e considerazioni varie sulle piste.