Colere 6/02
L' abbondante nevicata di venerdì 5 fa presagire ad un big day.... La neve non è fantastica, ma è davvero tanta (direi un 50-60).
Non c'è il sole, ma poco importa...
I sottoseggiovia, come sempre, non mi regalano emozioni, quindi decidiamo di comune accordo di dirigerci verso discese un po' più gratificanti.
Arriviamo all' Albani, c'è solo una traccia prima della nostra...
Con molta superficialità evitiamo il classico percorso (più continuo e senza cambi di pendenza importanti) e cominciamo a scendere: siamo in 4, 2 sciatori e 2 tavolari, il Layez ed io con il kit, gli altri 2 no.
Data la circostanza il Layez sta in testa ed io in coda...
Si capisce quasi subito che c'è poco da star tranquilli e quel cazzo di bollettino segnava pericolo 3, che non è poco, ma la situazione era decisimante diversa....Ad ogni cambio di pendenza si staccava qualcosa.....
Per chi non conosce il posto, in molte zone ci sono parecchie gobbe con relative conche a seguire che, con una giornata di sole si riesce tranquillamente a vedere e di conseguenza ad evitare.
Questo è stato il mio problema: Per evitare di stare troppo a ridosso di un mio compagno che si era bloccato su una gobbetta, decido di evitarlo.
Mi accorgo mentre lo faccio che è verticale, mentre stacco per saltare, perchè alla fine questo era un mini cliffino (2,5 mt), lui riparte, ma il tempo di capire che mi ero infilato in una conca, vengo colpito sulla schiena da qualcosa.... Sto qualcosa mi butta a terra (fortunatamente sono caduto di schiena) e mi ricopre. A me sembra sia successo a rallentatore.... Inutile dire che non è così!
Comprendo quello che è successo, e porca di quella **** mi sto cagando in mano....
Ho letto tante vicende sulle valanghe, ma tutto quello che apprendi leggendo poi non lo riesci a mettere in pratica.
Cerco di rialzarmi subito, penso, tanto ce la fai... Col cazzo, non mi riesco a muovere: panico, panico totale...
Subito mi balza in mente che i miei compagni non sarebbero riusciti a tornare indietro.
Fortunatamente non era tanta la neve che mi ricopriva la faccia e sempre fortunatamente mi era rimasto fuori l' avambraccio sinistro... Mentre cerco di liberare il braccio per togliermi la neve dalla faccia, cerco di non respirare, ma non riesco nemmeno in questo:
respiro in maniera affannosa fino a quando non riesco più! Il naso è pieno di neve, la bocca pure!
Il braccio sinistro impazzisce, cerco il più velocemente possibile di liberare la faccia... Tanta era la foga e la paura che mi sono riempito di sberle per togliere la neve dalla faccia... Ok, ci siamo, non c'è più fretta, riesco a respirare ed ho una mano libera.
Scavo per liberare il piede sinistro, slaccio il piede dalla tavola: libero. Basta, è fatta. Con calma riesco ad uscire dalla conca nella quale mi ero infilato stupidamente, mi chiama il socio che era poco più avanti sul telefono: "ci sono!!!" gli rispondo. Lacrime di adrenalinica gioia escono senza permesso dai miei occhi!!
La discesa per arrivare al battuto è stata una sofferenza, la testa che pensava soltanto a cosa ero scampato per buonasorte!! Il jolly è andato.
Quel che è successo dopo non ve lo so raccontare causa possente dose di alcool che mi ha indicato la via sino alla sera!
Ora possiamo tranquillamente discutere su quanto io sia stato fortunato, sta di fatto che lo scorso anno con una situazione del genere (tanta neve pesante) prendevamo decisioni diverse...
Sta volta ho/abbiamo agito così spinti da quel desiderio che ci soffocava la mente da inizio stagione.... molto probabilmente sarà la mia ultima uscita di serio fuoripista per un bel po'....
L' abbondante nevicata di venerdì 5 fa presagire ad un big day.... La neve non è fantastica, ma è davvero tanta (direi un 50-60).
Non c'è il sole, ma poco importa...
I sottoseggiovia, come sempre, non mi regalano emozioni, quindi decidiamo di comune accordo di dirigerci verso discese un po' più gratificanti.
Arriviamo all' Albani, c'è solo una traccia prima della nostra...
Con molta superficialità evitiamo il classico percorso (più continuo e senza cambi di pendenza importanti) e cominciamo a scendere: siamo in 4, 2 sciatori e 2 tavolari, il Layez ed io con il kit, gli altri 2 no.
Data la circostanza il Layez sta in testa ed io in coda...
Si capisce quasi subito che c'è poco da star tranquilli e quel cazzo di bollettino segnava pericolo 3, che non è poco, ma la situazione era decisimante diversa....Ad ogni cambio di pendenza si staccava qualcosa.....
Per chi non conosce il posto, in molte zone ci sono parecchie gobbe con relative conche a seguire che, con una giornata di sole si riesce tranquillamente a vedere e di conseguenza ad evitare.
Questo è stato il mio problema: Per evitare di stare troppo a ridosso di un mio compagno che si era bloccato su una gobbetta, decido di evitarlo.
Mi accorgo mentre lo faccio che è verticale, mentre stacco per saltare, perchè alla fine questo era un mini cliffino (2,5 mt), lui riparte, ma il tempo di capire che mi ero infilato in una conca, vengo colpito sulla schiena da qualcosa.... Sto qualcosa mi butta a terra (fortunatamente sono caduto di schiena) e mi ricopre. A me sembra sia successo a rallentatore.... Inutile dire che non è così!
Comprendo quello che è successo, e porca di quella **** mi sto cagando in mano....
Ho letto tante vicende sulle valanghe, ma tutto quello che apprendi leggendo poi non lo riesci a mettere in pratica.
Cerco di rialzarmi subito, penso, tanto ce la fai... Col cazzo, non mi riesco a muovere: panico, panico totale...
Subito mi balza in mente che i miei compagni non sarebbero riusciti a tornare indietro.
Fortunatamente non era tanta la neve che mi ricopriva la faccia e sempre fortunatamente mi era rimasto fuori l' avambraccio sinistro... Mentre cerco di liberare il braccio per togliermi la neve dalla faccia, cerco di non respirare, ma non riesco nemmeno in questo:
respiro in maniera affannosa fino a quando non riesco più! Il naso è pieno di neve, la bocca pure!
Il braccio sinistro impazzisce, cerco il più velocemente possibile di liberare la faccia... Tanta era la foga e la paura che mi sono riempito di sberle per togliere la neve dalla faccia... Ok, ci siamo, non c'è più fretta, riesco a respirare ed ho una mano libera.
Scavo per liberare il piede sinistro, slaccio il piede dalla tavola: libero. Basta, è fatta. Con calma riesco ad uscire dalla conca nella quale mi ero infilato stupidamente, mi chiama il socio che era poco più avanti sul telefono: "ci sono!!!" gli rispondo. Lacrime di adrenalinica gioia escono senza permesso dai miei occhi!!
La discesa per arrivare al battuto è stata una sofferenza, la testa che pensava soltanto a cosa ero scampato per buonasorte!! Il jolly è andato.
Quel che è successo dopo non ve lo so raccontare causa possente dose di alcool che mi ha indicato la via sino alla sera!
Ora possiamo tranquillamente discutere su quanto io sia stato fortunato, sta di fatto che lo scorso anno con una situazione del genere (tanta neve pesante) prendevamo decisioni diverse...
Sta volta ho/abbiamo agito così spinti da quel desiderio che ci soffocava la mente da inizio stagione.... molto probabilmente sarà la mia ultima uscita di serio fuoripista per un bel po'....