e.frapporti
DURACELL
Ci sarebbe ancora neve per prolungare la stagione skialp ma Petra non vede l'ora di ricominciare ad arrampicare così la accontento (poi dite che non sono buono )
Scelgo la via della Rampa (Del Torso) che sale la parete sud del Piz Ciavazes fino alla cengia dei camosci. difficoltà IV grado, 1 pass. IV+ (guida IV grado)
panoramica da sotto
i bollini rossi indicano le soste
Facciamo un primo tentativo lunedì 31 maggio ma il freddo intenso e l'ora un po' tarda ci fanno rinunciare e dopo il primo tiro battiamo in ritirata calandoci in corda doppia.
Martedì torniamo più agguerriti e nonostante il cielo molto velato le temperature sono migliori così alle 10.00 siamo all'attacco.
Petra quasi all'attacco
Il primo tiro, per noi principianti, è impegnativo (40 mt. IV grado costante)
sul primo tiro
poi si fa più facile con due tiri di 3°, a tratti anche 2°
terzo tiro (mi sembra )
il 4° tiro si rivela ostico non tanto per difficoltà ma perché faccio molta fatica a trovare la via giusta. Complice una traccia sulla foto della relazione malfatta e 2 chiodi fuorvianti non riesco a trovare la sosta attrezzata (tutte le soste sono Anelli cementati) e perdo quasi mezzora.
A questo punto siamo al passaggio chiave: un camino che via via si stringe fino a diventare fessura e la pendenza che aumenta fino a diventare verticale
il passaggio chiave
Non avendo scattato foto io prendo in prestito questa dal sito "IV grado"
il passaggio non è per niente facile ma si può riposare dopo ogni movimento o quasi per cui alla fine ne esco vincitore
Petra invece ha una piccola disavventura. Le mani congelate le giocano un brutto scherzo e nel punto più ripido (per fortuna) perde la presa e cade. Da seconda ovviamente "vola" solo 1-2 metri dovuti all'elasticità della corda.
Petra, un po' shockata, in uscita dal passaggio chiave
Il difficile è alle spalle, ed è evidente guardando verso l'alto, ora mi sento molto più rilassato e procedo godendomi la via e l'ambiente.
6° tiro, l'ultimo impegnativo
la 7^ sosta
da qui in poi si va tranquilli, tutto 2° e 3°
gli ultimi metri prima dell'ultima sosta
cengia dei camosci, soddisfazione
ora ci aspetta il rientro: dobbiamo percorrere da est a ovest tutta la cengia dei camosci. Il sentiero è spettacolare, bello esposto ed a tratti bombardato dal ghiaccio delle stalattiti che lassù in alto si staccano dalla cornice della parete del Ciavazes e piombano come missili sibilanti sulle nostre teste
sentiero di rientro esposto e spettacolare
il tratto più delicato è attrezzato con un cavo metallico
passaggio caratteristico
dalla cengia abbiamo una bella visuale sulla rampa
quando arriviamo alla fine della cengia il sentiero si tuffa molto ripido a valle (facciamo anche una calata in corda doppia) e dopo 1h e 30 dall'uscita della via siamo nuovamente alla macchina.
Scelgo la via della Rampa (Del Torso) che sale la parete sud del Piz Ciavazes fino alla cengia dei camosci. difficoltà IV grado, 1 pass. IV+ (guida IV grado)
panoramica da sotto
i bollini rossi indicano le soste
Facciamo un primo tentativo lunedì 31 maggio ma il freddo intenso e l'ora un po' tarda ci fanno rinunciare e dopo il primo tiro battiamo in ritirata calandoci in corda doppia.
Martedì torniamo più agguerriti e nonostante il cielo molto velato le temperature sono migliori così alle 10.00 siamo all'attacco.
Petra quasi all'attacco
Il primo tiro, per noi principianti, è impegnativo (40 mt. IV grado costante)
sul primo tiro
poi si fa più facile con due tiri di 3°, a tratti anche 2°
terzo tiro (mi sembra )
il 4° tiro si rivela ostico non tanto per difficoltà ma perché faccio molta fatica a trovare la via giusta. Complice una traccia sulla foto della relazione malfatta e 2 chiodi fuorvianti non riesco a trovare la sosta attrezzata (tutte le soste sono Anelli cementati) e perdo quasi mezzora.
A questo punto siamo al passaggio chiave: un camino che via via si stringe fino a diventare fessura e la pendenza che aumenta fino a diventare verticale
il passaggio chiave
Non avendo scattato foto io prendo in prestito questa dal sito "IV grado"
il passaggio non è per niente facile ma si può riposare dopo ogni movimento o quasi per cui alla fine ne esco vincitore
Petra invece ha una piccola disavventura. Le mani congelate le giocano un brutto scherzo e nel punto più ripido (per fortuna) perde la presa e cade. Da seconda ovviamente "vola" solo 1-2 metri dovuti all'elasticità della corda.
Petra, un po' shockata, in uscita dal passaggio chiave
Il difficile è alle spalle, ed è evidente guardando verso l'alto, ora mi sento molto più rilassato e procedo godendomi la via e l'ambiente.
6° tiro, l'ultimo impegnativo
la 7^ sosta
da qui in poi si va tranquilli, tutto 2° e 3°
gli ultimi metri prima dell'ultima sosta
cengia dei camosci, soddisfazione
ora ci aspetta il rientro: dobbiamo percorrere da est a ovest tutta la cengia dei camosci. Il sentiero è spettacolare, bello esposto ed a tratti bombardato dal ghiaccio delle stalattiti che lassù in alto si staccano dalla cornice della parete del Ciavazes e piombano come missili sibilanti sulle nostre teste
sentiero di rientro esposto e spettacolare
il tratto più delicato è attrezzato con un cavo metallico
passaggio caratteristico
dalla cengia abbiamo una bella visuale sulla rampa
quando arriviamo alla fine della cengia il sentiero si tuffa molto ripido a valle (facciamo anche una calata in corda doppia) e dopo 1h e 30 dall'uscita della via siamo nuovamente alla macchina.
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