[climb] Ciavazes cengia dei Camosci - via della Rampa (Del Torso) 01/06/2010

e.frapporti

DURACELL
Ci sarebbe ancora neve per prolungare la stagione skialp ma Petra non vede l'ora di ricominciare ad arrampicare così la accontento (poi dite che non sono buono :D )
Scelgo la via della Rampa (Del Torso) che sale la parete sud del Piz Ciavazes fino alla cengia dei camosci. difficoltà IV grado, 1 pass. IV+ (guida IV grado)

panoramica da sotto
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i bollini rossi indicano le soste

Facciamo un primo tentativo lunedì 31 maggio ma il freddo intenso e l'ora un po' tarda ci fanno rinunciare e dopo il primo tiro battiamo in ritirata calandoci in corda doppia.
Martedì torniamo più agguerriti e nonostante il cielo molto velato le temperature sono migliori così alle 10.00 siamo all'attacco.
Petra quasi all'attacco
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Il primo tiro, per noi principianti, è impegnativo (40 mt. IV grado costante)
sul primo tiro
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poi si fa più facile con due tiri di 3°, a tratti anche 2°
terzo tiro (mi sembra :D )
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il 4° tiro si rivela ostico non tanto per difficoltà ma perché faccio molta fatica a trovare la via giusta. Complice una traccia sulla foto della relazione malfatta e 2 chiodi fuorvianti non riesco a trovare la sosta attrezzata (tutte le soste sono Anelli cementati) e perdo quasi mezzora.

A questo punto siamo al passaggio chiave: un camino che via via si stringe fino a diventare fessura e la pendenza che aumenta fino a diventare verticale
il passaggio chiave
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Non avendo scattato foto io prendo in prestito questa dal sito "IV grado"
il passaggio non è per niente facile ma si può riposare dopo ogni movimento o quasi per cui alla fine ne esco vincitore :D
Petra invece ha una piccola disavventura. Le mani congelate le giocano un brutto scherzo e nel punto più ripido (per fortuna) perde la presa e cade. Da seconda ovviamente "vola" solo 1-2 metri dovuti all'elasticità della corda.
Petra, un po' shockata, in uscita dal passaggio chiave
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Il difficile è alle spalle, ed è evidente guardando verso l'alto, ora mi sento molto più rilassato e procedo godendomi la via e l'ambiente.
6° tiro, l'ultimo impegnativo
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la 7^ sosta
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da qui in poi si va tranquilli, tutto 2° e 3°

gli ultimi metri prima dell'ultima sosta
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cengia dei camosci, soddisfazione
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ora ci aspetta il rientro: dobbiamo percorrere da est a ovest tutta la cengia dei camosci. Il sentiero è spettacolare, bello esposto ed a tratti bombardato dal ghiaccio delle stalattiti che lassù in alto si staccano dalla cornice della parete del Ciavazes e piombano come missili sibilanti sulle nostre teste
sentiero di rientro esposto e spettacolare
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il tratto più delicato è attrezzato con un cavo metallico
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passaggio caratteristico
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dalla cengia abbiamo una bella visuale sulla rampa
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quando arriviamo alla fine della cengia il sentiero si tuffa molto ripido a valle (facciamo anche una calata in corda doppia) e dopo 1h e 30 dall'uscita della via siamo nuovamente alla macchina.
 
Ultima modifica:
Bravissimi !!!
in effetti la via da trovare è sempre il problema .
è importante andare per gradi molto piccoli in dolomite
e poi ricordo con piacere anche la discesa
 
Bellissimo! sai quante volte da piccolo mi sono messo sul quartultimo tornante del sella a guardare quelli in parete!!:D
Ma la cengia dei camosci è quel ghiaione alla base delle torri finali del piz ciavazes?
 

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E Bravavi Emanuele e Petra, così anche per voi incomincia la stagione estiva :D!!!

Ne approfitto per farti 2 domande:

- Nella foto quì sotto si vede Petra che ti fa sicura con il secchiello attaccato all'anella di servizio e non alla sosta, come mai? Perchè il tiro era particolarmente facile?

- La guida quarto grado secondo te è valida? L'idea mi piace molto, ma da una sfogliata che c'ho dato, le relazioni mi sono sembrate molto stringate... Voi avete integrato?

la 7^ sosta
55092-rampa-07.jpg

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Grazie e Bravi di nuovo :D!!
 
Nella foto quì sotto si vede Petra che ti fa sicura con il secchiello attaccato all'anella di servizio e non alla sosta, come mai? Perchè il tiro era particolarmente facile?

New School vs. Old School

Anch'io in genere faccio sicura sull'imbrago (più comodo) però rinviando subito la corda (in uno dei due spit della sosta o direttamente sull'anellone cementato).
 
Cito da "Il Grande Libro della Montagna":

Uno dei vantaggi dell'assicurazione diretta dall'ancoraggio è che il corpo non viene sottoposto alle forze violente generate da un volo da un'altezza significativa, pertanto le probabilità di rimanere feriti o di perdere il controllo del sistema di assicurazione sono inferiori [..]
Uno dei vantaggi dell'assicurazione dal corpo è che il movimento del corpo sotto il carico di una caduta introduce un elemento dinamico che in qualche modo riduce le forze che gravano sulla protezione e sul corpo dell'alpinista in volo.
 
Cito da "Il Grande Libro della Montagna":

Capito, quindi in parole povere:

-Protezioni merde e poca possibilità di voli grossi= sicura sull'imbrago

-Protezioni buone, ma possibilità di voli= sicura in sosta


Un'altro vantaggio della sicura in sosta non potrebbe essere che nel caso in cui il compagno si faccia male e tu vuoi andare a controllare, hai la sicura svincolata da te? (cioè fai un'asola di bloccaggio e lui stà lì, poi tu ti molli dalla sosta e vedi che puoi fare??)...
 
Un'altro vantaggio della sicura in sosta non potrebbe essere che nel caso in cui il compagno si faccia male e tu vuoi andare a controllare, hai la sicura svincolata da te? (cioè fai un'asola di bloccaggio e lui stà lì, poi tu ti molli dalla sosta e vedi che puoi fare??)...

Beh....per tirare fuori il cellulare e chiamare il 118 non è che devi muoverti poi tanto :twisted:

cmq io faccio così:
il secondo di cordata sempre assicurato alla sosta con piastrina GiGi, comoda e in caso di problemi sei già pronto per attrezzare un paranco

il primo di cordata con secchiello su imbrago, se cade e si fa male cmq lo dovrai calare fino alla sosta per poi vedere il da farsi, quindi non cambia molto come fai sicura. Se ne hai bisogno l'asola di bloccaggio si può fare anche sul secchiello all'imbrago.

Il discorso che fai tu non l'ho capito: se sei in parete, cosa pensi di fare? staccarti dalla sosta e avvicinarti al compagno di cordata? e tu come ti autoassicuri?
 
Beh....per tirare fuori il cellulare e chiamare il 118 non è che devi muoverti poi tanto :twisted:

cmq io faccio così:
il secondo di cordata sempre assicurato alla sosta con piastrina GiGi, comoda e in caso di problemi sei già pronto per attrezzare un paranco

il primo di cordata con secchiello su imbrago, se cade e si fa male cmq lo dovrai calare fino alla sosta per poi vedere il da farsi, quindi non cambia molto come fai sicura. Se ne hai bisogno l'asola di bloccaggio si può fare anche sul secchiello all'imbrago.

Il discorso che fai tu non l'ho capito: se sei in parete, cosa pensi di fare? staccarti dalla sosta e avvicinarti al compagno di cordata? e tu come ti autoassicuri?

Intendevo solo se ti dovessi muovere di poco... Comunque oggi sono molto stanco... Fate finta che non ho detto niente :D!!


PS: Per rimanere in termini di comodità, perchè non ti compri un' ATC Guide, così fai sicura a primo, recuperi il secondo e fai le doppie tutto con uno strumento :twisted:!!
 
Ragazzi in realtà il fatto di fare assicurazione in vita o sulla sosta dipende anche da quello che hai sopra e dalla solidità degli ancoraggi, mi spiego. Assicurando in vita in caso di volo c'è la possibilità che io assicuratore venga ribaltato verso l'alto e quindi la sosta subisce meno forza d'impatto, mentre se si assicura in sosta è solo questa che si ribalta e che tiene tutta la forza d'impatto(e in più sono anche più libero in caso di soccorso). Quindi in caso la sosta sia sotto un tetto o in una piccola nicchia, meglio assicurare dalla sosta così non si rischia di spiaccicarsi, se si è in una parete libera è meglio assicurare in vita
 
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