AlexanderSupertramp
Well-known member
Un'altro che è sparito è Ami , vedo che scrive ogni tanto su funiforum ma qui mai
Ma dove sono finito tutti?
- Autore discussione Pizz
- Data d'inizio
AlexanderSupertramp
Well-known member
Si facesse sentire qualche volta anche dai vecchi amici ayassiniil catoblepa vomitino di Umbri lo sento tutti i giorni, ma qua non era ben voluto
Si un po’ è vero…. Ricambio praticamente zero !!
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Vettore2480
VETTORE
I giovani che possono fare... noi 20 anni fa facevamo un drittone su un versante a 40° e ci pareva di esser Jeremy Nobis...
...ora un giovane apre Istagram, il più ceppone che trova cliffa con doppi backflip switch da 15 metri, e ricade sul piatto, come un pomodoro maturo dal decimo piano, senza nemmeno dire ahì, per poi continuare con nonchalance e defaticare con un 360. Che devono fare? Gli viene più comodo battere il record dei jin tonic in città, almeno un record lo fanno...
...ora un giovane apre Istagram, il più ceppone che trova cliffa con doppi backflip switch da 15 metri, e ricade sul piatto, come un pomodoro maturo dal decimo piano, senza nemmeno dire ahì, per poi continuare con nonchalance e defaticare con un 360. Che devono fare? Gli viene più comodo battere il record dei jin tonic in città, almeno un record lo fanno...
robertoginesi
perditore di quota affermato
e poi c'è sempre meno fresca
free
Well-known member
marcolski
Well-known member
hanno finito i soldi.....
Io di anni ne ho "solo" 33 e rispetto a molti miei coetanei e amici sono sempre stato un po' controcorrente.
Sciando sin da quando ero bambino (caro vecchio skilift a gasolio del San Primo), ho avuto modo di conoscere parecchia gente appassionata a questo sport ma - tra la mia cricca - non c'è mai stato NESSUNO che mi abbia seguito con gli sci larghi... ricordo ancora le prese in giro dei mie compari "tutine" quando, nel 2008, riuscii a comprarmi il primo paio di JJ andando per quasi un anno a lavorare il sabato in un negozio di scarpe.
Con il freeride è stato un po' amore a prima vista quando nel (mi sembra) 2006 affitai per la prima volta un paio di Seth Vicious durante una bella nevicata a Madesimo e mi sembrava di ripercorrere le gesta di Morrison con qualche curvettina in fresca a bordo pista.
Da lì in avanti, ahimè, mi sono sempre trovato da solo nei big day (a volte mi chiedevo il motivo per il quale mi portassi pure appresso APS) perchè, da un lato, nessuno della mia compagnia mi ha mai voluto seguire e, dall'altro, come ben sapete - e come si legge anche in questo thread - "no friends on a powder day" e di conseguenza non ho mai avuto nemmeno l'opportunità di conoscere gente nuova con cui condividere questa passione.
Per 5/6 anni è andata così, fisso sulla meteo dell'intero arco alpino da fine novembre in attesa di una bella nevicata, per trovarmi a sciare da solo anche nelle giornate in cui i miei amici non avrebbero messo nemmeno il naso fuori dalla baita. Per fortuna è sempre andato tutto bene anche se, da nemmeno 20enne dell'epoca, la testa non era il massimo e dopo un bello spavento sono ritornato a "girare" in pista, pur avendo sempre tenuto l'occhio sul forum e con il cuore che in fondo sapeva che prima o poi ci sarei ricascato. E dallo scorso anno rieccomi qua infatti: sempre da solo, sempre a cercare di capire l'andazzo degli spaghi e, ahimè, sempre con meno giorni buoni e con qualche capello bianco in più.
Tutta questa prosopopea per dire che, almeno dove scio io, non ho notato grandi differenze in questi 17 anni in termini di gente durante le giornate "profonde". Da "freerider da impianti", l'antifona è sempre la solita: levataccia per esser su presto e prima degli altri, perchè già in un paio di ore il tritamento è totale.
Purtroppo ho pellato solo durante il Covid e non ho avuto modo di approfondire la questione, ma essendo comunque sempre solo non me la sento di intrapendere questo percorso solitario. In questo senso non so se nell'ambito skialp la sitauzione sia differente rispetto a quella sotto gli impainti anche se, da quanto si evince qui e da quello che mi dice un caro amico che ha un negozio, dal post Covid c'è stato un deciso incremento di pellatori (che una volta saliti inevitabilmente da qualche parte dovranno scendere).
Ad ogni modo, se dovesse effettivamente diminuire il numero di "tritatori" (come il sottoscritto) non ne sarei dispiaciuto più di tanto
Sciando sin da quando ero bambino (caro vecchio skilift a gasolio del San Primo), ho avuto modo di conoscere parecchia gente appassionata a questo sport ma - tra la mia cricca - non c'è mai stato NESSUNO che mi abbia seguito con gli sci larghi... ricordo ancora le prese in giro dei mie compari "tutine" quando, nel 2008, riuscii a comprarmi il primo paio di JJ andando per quasi un anno a lavorare il sabato in un negozio di scarpe.
Con il freeride è stato un po' amore a prima vista quando nel (mi sembra) 2006 affitai per la prima volta un paio di Seth Vicious durante una bella nevicata a Madesimo e mi sembrava di ripercorrere le gesta di Morrison con qualche curvettina in fresca a bordo pista.
Da lì in avanti, ahimè, mi sono sempre trovato da solo nei big day (a volte mi chiedevo il motivo per il quale mi portassi pure appresso APS) perchè, da un lato, nessuno della mia compagnia mi ha mai voluto seguire e, dall'altro, come ben sapete - e come si legge anche in questo thread - "no friends on a powder day" e di conseguenza non ho mai avuto nemmeno l'opportunità di conoscere gente nuova con cui condividere questa passione.
Per 5/6 anni è andata così, fisso sulla meteo dell'intero arco alpino da fine novembre in attesa di una bella nevicata, per trovarmi a sciare da solo anche nelle giornate in cui i miei amici non avrebbero messo nemmeno il naso fuori dalla baita. Per fortuna è sempre andato tutto bene anche se, da nemmeno 20enne dell'epoca, la testa non era il massimo e dopo un bello spavento sono ritornato a "girare" in pista, pur avendo sempre tenuto l'occhio sul forum e con il cuore che in fondo sapeva che prima o poi ci sarei ricascato. E dallo scorso anno rieccomi qua infatti: sempre da solo, sempre a cercare di capire l'andazzo degli spaghi e, ahimè, sempre con meno giorni buoni e con qualche capello bianco in più.
Tutta questa prosopopea per dire che, almeno dove scio io, non ho notato grandi differenze in questi 17 anni in termini di gente durante le giornate "profonde". Da "freerider da impianti", l'antifona è sempre la solita: levataccia per esser su presto e prima degli altri, perchè già in un paio di ore il tritamento è totale.
Purtroppo ho pellato solo durante il Covid e non ho avuto modo di approfondire la questione, ma essendo comunque sempre solo non me la sento di intrapendere questo percorso solitario. In questo senso non so se nell'ambito skialp la sitauzione sia differente rispetto a quella sotto gli impainti anche se, da quanto si evince qui e da quello che mi dice un caro amico che ha un negozio, dal post Covid c'è stato un deciso incremento di pellatori (che una volta saliti inevitabilmente da qualche parte dovranno scendere).
Ad ogni modo, se dovesse effettivamente diminuire il numero di "tritatori" (come il sottoscritto) non ne sarei dispiaciuto più di tanto
Tanti, troppi, li vedo con il bombardino in una mano e con l'iqos nell'altra, oppure all'apreski. Nulla di male è, per carità, l'abbiam fatto tutti! Io però il bombardino - anche 2 - me lo son sempre sparato dopo aver fatto la giornata con gli sci ai piedi e non dopo aver fatto, in ordine: colazione alle 10.30; sci ai piedi alle 11.00 (perchè tanto prima fa troppo freddo); pausa pranzo alle 12.30; pausa sole fino alle 15.00; sciatina fino alle 16.00 e apreski.
Ripeto, non sono tutti così, ma per dare uno spaccato della relatà di (molti) dei giovani di oggi, vi allego uno screen della conversazione tra me e mio cugino (19 anni), che l'ultimo dell'anno mi aveva chiesto di avvisarlo se fossi andato a sciare.
Di seguito la sua risposta: fioccava leggermente, con qualche accumulo di puffia sia in pista che fuori e nessuno in giro (io probabilmente alla sua età avrei avuto gli scarponi ai piedi dalle 8.00)
