In generale, sbullonare il gambetto dello scarpone (quindi "ammorbidendo" il vincolo che c'e' tra scafo e gambetto) serve a ridurre il flex, ovvero la forza necessaria ad ottenere una flessione del gambetto sull'asse longitudinale.
A meno di casi d'uso davvero molto particolari (uno potrebbe essere il mio, scarpone race usato sia per sci pista che per sci FR in neve morbida, dove il Guru in persona mi consiglio' di sbullonare) uno sistema il flex dello scarpone come lo preferisce quando compra lo scarpone, e poi raramente lo tocca in itinere.
Sicuramente si puo' provare a giocare un pochino, sapendo che per nevi dure e' meglio uno scarpone piu' duro, e per nevi morbide uno scarpone piu' morbido.
Quello da NON fare, generalmente (ma anche qui ci sono eccezioni...) e' di sbullonare completamente il gambetto... altrimenti, se non vincolato dalla forma dei due pezzi hai una cosa che si muove troppo.
Il numero di viti dipende essenzialmente dal tipo di progetto dello scarpone... (tipo di plastiche, spessori, accoppiamenti scafo-gambetto), non e' niente di esoterico.
Peraltro, non bisognerebbe prendere i flex come oro colato: non esiste un metodo standardizzato per la loro misura, ogni casa fa un po' come vuole (se li misura a macchina...), e' piu' una indicazione (peraltro valida solo all'interno dello stesso prodotto/gamma di prodotti) della durezza/morbidezza dello scarpone.
In altre parole, non e' che 130 vuol dire che lo scarpone al banco per flettere di 1grado ha bisogno di 130 Nm di coppia (faccio un esempio, non so se esista una definizione univoca di flex index), ma semplicemente che, se ho una stessa famiglia di scarponi (i nordica speedmachine, per intenderci), uno 110 e uno 130, il 130 sara' piu' rigido in flessione.
Ma, gia' se devi comparare un Dobermann con uno Speedmachine, due 130 non saranno rigidi uguali.