Proseguendo, dopo qualche giro nella parte bassa di St. Solrin, che è anch'essa sostanzialmente un, seppur interessante, "panettone", punto verso Les 3 Lacs , cima del comprensorio a 2620 metri, da qui prendo la seggiovia Choseaux e successivamente la Du Rouet, quella che prima aveva una discreta fila, ed arrivo in cima.
Il Paese
Imbuto particolarmente stretto sull'unica pista che raggiunge questa seggiovia
A monte
La cima sarebbe raggiungibile anche con questa seggiovia, la Des 3 Lacs, che però non brilla per velocità, in considerazione anche della lunghezza, e comodità, non che io disdegni gli impianti lenti e/o datati, ma questa sembrava anche piuttosto "ciondolante" ed in più iniziavo ad avere il tempo contato
La zona sembra interessante anche per il fuoripista, che però non ho provato
Bella la pista rossa Tufs, apparentemente non battuta ma erano le 14, tutta a gobbe di neve leggerissima che quasi non si sentivano
Molto belli i panorami dalla cima, che eviterei di descrivere perchè non conosco (se si vuole cimentare qualcun'altro...), la quantità di gente che si vede è dovuta alla chiusura della pista Vallons (che permette di ritornare verso le altre zone del comprensorio) per un soccorso in atto, occasione per fare una seconda discesa, questa folta sulla più facile Col des Lacs e anche un'altro giro sullo skilift Des Bancs
A questo punto avrei anche voluto mangiare qualcosa, sono passate le 14 da un po', solo che praticamente sulle piste si trovano pochissimi bar o rifugi, io avrei mangiato un panino o qualcosa di simile, soprattutto per fermarmi pochissimo tempo, invece a dispetto di quanta gente ci può essere in giro in un posto del genere i punti di ristoro sono quasi inesistenti;
prendo la via del ritorno con l'idea di fermarmi nella zona de L'Ouillon dove pensavo di trovare qualcosa, passaggio obbligato è la pista Vallons che, pur se azzurra, è abbastanza complicata per chi è alle prime armi, inoltre la chiusura per il soccorso deve aver fatto accumulare tanta gente e il traffico è notevole, in fondo ci si ritrova al Col de la Croix de Fer dove si prende la seggiovia che sale dall'altro versante rispetto all'andata.
Dall'arrivo si scende in questa conca, che non saprei se essere L'Ouillon o esso è solo la "cima" (alle spalle nella foto), comunque, pur se sembra dalla cartina il centro nevralgico del comprensorio, non si trova traccia nemmeno di un chiosco...
Faccio giusto un giro sulla prima pista, e relativo impianto, che scende verso La Toussuire ma non vado oltre non sapendo i tempi e soprattutto volendo fermarmi a mangiare (sono passate le 15 nel frattempo)
Risalito decido di rientrare verso Le Corbier, al massimo farò un paio di giri da quella parte, in questa zona c'è una selva di impianti, corti ma che servono solo per collegamento e sostanzialmente nulla portano alla sciata diciamo, tra cui il "complesso" di tre skilift di cui quello centrale utilizzato addirittura su tre tratte (una in un senso e due nell'altro!)
Sceso al front de neige da dove son partito, ormai in ombra alle 16 mi fermo per cercare qualcosa da mangiare, anche se gli impianti restavano aperti ancora una mezz'ora
Il Paese
Imbuto particolarmente stretto sull'unica pista che raggiunge questa seggiovia
A monte
La cima sarebbe raggiungibile anche con questa seggiovia, la Des 3 Lacs, che però non brilla per velocità, in considerazione anche della lunghezza, e comodità, non che io disdegni gli impianti lenti e/o datati, ma questa sembrava anche piuttosto "ciondolante" ed in più iniziavo ad avere il tempo contato
La zona sembra interessante anche per il fuoripista, che però non ho provato
Bella la pista rossa Tufs, apparentemente non battuta ma erano le 14, tutta a gobbe di neve leggerissima che quasi non si sentivano
Molto belli i panorami dalla cima, che eviterei di descrivere perchè non conosco (se si vuole cimentare qualcun'altro...), la quantità di gente che si vede è dovuta alla chiusura della pista Vallons (che permette di ritornare verso le altre zone del comprensorio) per un soccorso in atto, occasione per fare una seconda discesa, questa folta sulla più facile Col des Lacs e anche un'altro giro sullo skilift Des Bancs
A questo punto avrei anche voluto mangiare qualcosa, sono passate le 14 da un po', solo che praticamente sulle piste si trovano pochissimi bar o rifugi, io avrei mangiato un panino o qualcosa di simile, soprattutto per fermarmi pochissimo tempo, invece a dispetto di quanta gente ci può essere in giro in un posto del genere i punti di ristoro sono quasi inesistenti;
prendo la via del ritorno con l'idea di fermarmi nella zona de L'Ouillon dove pensavo di trovare qualcosa, passaggio obbligato è la pista Vallons che, pur se azzurra, è abbastanza complicata per chi è alle prime armi, inoltre la chiusura per il soccorso deve aver fatto accumulare tanta gente e il traffico è notevole, in fondo ci si ritrova al Col de la Croix de Fer dove si prende la seggiovia che sale dall'altro versante rispetto all'andata.
Dall'arrivo si scende in questa conca, che non saprei se essere L'Ouillon o esso è solo la "cima" (alle spalle nella foto), comunque, pur se sembra dalla cartina il centro nevralgico del comprensorio, non si trova traccia nemmeno di un chiosco...
Faccio giusto un giro sulla prima pista, e relativo impianto, che scende verso La Toussuire ma non vado oltre non sapendo i tempi e soprattutto volendo fermarmi a mangiare (sono passate le 15 nel frattempo)
Risalito decido di rientrare verso Le Corbier, al massimo farò un paio di giri da quella parte, in questa zona c'è una selva di impianti, corti ma che servono solo per collegamento e sostanzialmente nulla portano alla sciata diciamo, tra cui il "complesso" di tre skilift di cui quello centrale utilizzato addirittura su tre tratte (una in un senso e due nell'altro!)
Sceso al front de neige da dove son partito, ormai in ombra alle 16 mi fermo per cercare qualcosa da mangiare, anche se gli impianti restavano aperti ancora una mezz'ora