Freeride all'italiana (spezzato)

verbier61

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suicidio ha detto:
verbier61 ha detto:
43, sugli sci da 33. Tre figli, e il più grande scia già fuoripista meglio di me :shock:

Dai penso che sarai fiero che tuo figlio ti dia gia il giro, io ho nipotino di 4 anni che ha messo gli sci hai piedi l'anno scorso e spero che tra 10 anni sia molto ma molto più bravo di me, non fa che chiedermi di portarlo a fare i salti, con tutti i video che guarda con me è convinto che backflip da 15 mt. di cliff siano cose più che normali.

ma certo! anzi spero che tra poco siano tutti e tre più tosti di me, mi portino lo zaino e mi calino a corda doppia nei canalini che non riesco più a fare :wink:
penso che se inizi a andare in fuoripista o al park da subito tutto è molto più facile. Infatti Francine Moreillon andava già a 4 anni con i genitori giù dalla faccia dritta del mt gelè...... e io a 43 ho ancora paura solo a guardarla :shock:
 
In Francia e in America hanno una "cultura freeride e freestyle" da anni non solo per il freeski questo vale per tutti gli sport orientati al freestyle e freeride in generale, dallo skate al surf ed è normale che i loro genitori anziche insegnarli che lo sport e calciare un pallone gli insegnano a guardare le cose sotto un'altra ottica, in Italia fino adesso siamo stati abbastanza indietro per questo di rider competitivi a livello mondiale se ne contano su le dita di una mano, ma secondo me con le nuove generazioni la storia cambiera.

Francine Moreillon penso che si tenga dietro anche parecchi pro-rider maschi senza alcun problema, mi sembra abbia vinto tutte e 4 le volte che ha partecipato alla QUEEN OF THE HILL a Valdez.Certo che te li a Verbier te ne vedi di gente coi controc..zi i local sono tutti fortissimi
 
Non se la prendano suicidio e verbier61 ma ho pensato di prendere questi due loro messaggi per crearne una discussione ad hoc che più volte volevo accennare.

Guardando i dvd che mi son preso ho notato alcune cose. I nomi degli "attori" sono americani e mai italiani. Le località in cui sono girati sono per il 90% delle volte americani.
Nei film fanno vedere anche riprese fatte nel corso di manifestazioni sportive che qua in Italia non si fanno, e se si fanno le vanno a vedere in quattro mentre la c'erano tifi da stadio. Fanno gare di halfpipe (scusate i termini non tecnici) in cui si nota che a fine halfpipe ci sono migliaia di persone!
E poi ci sono tanti posti con le piste fatte come al Grostè ed al Belvedere di Canazei: mucchioni di neve, paraboliche, salti e cose di questo genere. Penso si chiamino park.

Insomma, il succo di discorso è questo: in Italia questo modo di vivere la neve non è conosciuto. Tantissime cose di questa filosofia di neve le son venute a conoscere leggendo skiforum e guardandomi i dvd.
Solo una volta ho vist oqualcosa: un venerdi al Plan de Gralba vL gARDENA) c'erano dei ragazzi che si dilettavano in salti di questo genere... ma non paragonabili a quelli dei film.

Tutto questo è la newschool?
Freeride significa sciare in neve fresca? Freestyle che vuol dire?

Insomma, qui si parla del perchè questo modo di andare sulla neve: fuoripista, salti ecc... in Italia non è molto diffuso. Che dipenda dal tipo delle montagne e dalle precipitazioni nevose italiane?

Ciao.
 
lentamente, ma le cose si muovono....
ad esempio: in italia adesso c'è FREE.rider che è una rivista ideale per capire questa attitudine, c'è www.fuoripista.com che è una rivista-web di ottima fattura, ci sono gare di freeride a gressoney a fine aprile..... senza dimenticare che a livigno c'è un ottima comunità di freestylers (della quale ahimè so poco..).
comunque - sia chiaro - MASSIMO RISPETTO anche per chi scia tranquillo in pista. In montagna c'è spazio per tutti, ognuno trovi la sua strada
 
verbier61 ha detto:
lentamente, ma le cose si muovono....
ad esempio: in italia adesso c'è FREE.rider che è una rivista ideale per capire questa attitudine, c'è www.fuoripista.com che è una rivista-web di ottima fattura, ci sono gare di freeride a gressoney a fine aprile..... senza dimenticare che a livigno c'è un ottima comunità di freestylers (della quale ahimè so poco..).
comunque - sia chiaro - MASSIMO RISPETTO anche per chi scia tranquillo in pista. In montagna c'è spazio per tutti, ognuno trovi la sua strada
Certo la rivista online fuoripista è molto carina... peccato che devi stare ore a fissarla al monitor e che non esista in forma cartacea :( ; non te la puoi siare prima di buttato a letto prima di dormire (così "rischi" di fare sogni di fuoripista :cry: ).
FRee.rider dove la trovi? Non la vedo mai esposta nelle edicole e se chiedi non l'hanno mai sentita. :?
Ciao.
 

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...c'è anche www.freestyler.it che parla di tutto quello che è free... inoltre sul nuovo canale SI (sport italia) c'è un programma dedicato SIFree appunto..solo che la maggior parte delle volte che si parla di neve...si parla di snowboard..(a me piace.. ma si stanno dimenticando lo sci).
 
Nei film fanno vedere anche riprese fatte nel corso di manifestazioni sportive che qua in Italia non si fanno, e se si fanno le vanno a vedere in quattro mentre la c'erano tifi da stadio

Assolutamente vero !!! io l'anno scorso sono andato a vedere il "RED BULL BIG-AIR CONTEST" gara di livello internazionale.. c'erano i migliori jumper del mondo..compresi i nostri 2 italiani (f.lli Kratter) .. bè la gara era organizzata in un angolino del paese.. pubblicità zero se non su siti o riviste specialistiche... praticamente c'erano i riders e i loro amici local.. più qualcuno passato per caso di li.. manifestazione bellissima.. però scommetto che se avessero organizzato una partita di calcio.. "sciatori contro snowboarder".. avrebbero messo coppe, luci, tribune, casino ecc..ecc..
 
suicidio ha detto:
Francine Moreillon penso che si tenga dietro anche parecchi pro-rider maschi senza alcun problema, mi sembra abbia vinto tutte e 4 le volte che ha partecipato alla QUEEN OF THE HILL a Valdez.Certo che te li a Verbier te ne vedi di gente coi controc..zi i local sono tutti fortissimi

maman francine adesso ha messo un po la testa a posto e fa soprattutto l'organizzatrice (http://www.verbierride.com/). Non so se sai che lo scorso anno per la prima volta l'xtreme (dal bec des rosses) è stato aperto agli sci..... e in classifica tre locals sono arrivati davanti a manu gaidet..... in effetti di ragazzi fortissimi a verb ce ne sono, ma non so se hanno voglia di andare molto in giro.... come persona, tra i locals la mia preferita e geraldine fasnacht (anche se va sulla tavola) che oltre a tirare linee da dea è impegnata in un sacco di progetti umanitari. ALLEZ GEGE' !!
 
Fabio il problema non sono le nostre montagne ma siamo noi che siamo indietro, per fortuna c'è internet se no saremmo rimasti molto probabilmente isolati da tutto quello che sta succendendo all'estero, io le prime volte che ho visto in tv nel 97 gare di skicross e bigair con gli sci non la chiamavano newschool lo chiamavano freeski che secondo me è il nome più adatto, perchè in fondo è questo è sci libero da ogni sega mentale ognuno ricerca lo stile che gli piace di più anziche tutti copiare uno stile unico per tutti uguale com'era ad esempio la vecchia classica serpentina in neve fresca tutta uguale e uguale per tutti. Comunque lo sci sia muovendo parecchio ultimamente qua in Italia nascono nuovi team di sciatori, poi ci sono associazione come la SPIA che organizza gare di skicross e di boardercross veramente bene, che sta spingendosi dall'anno scorso anche su gare di freestyle e freeride. La cosa che manca adesso per far conoscerlo a tutti e un leader o comunque qualcuno di veramente bravo che si distingua sopra tutti come sono stati i f.lli Kratter che diceva Giulietto per lo snow qualche anno fa
 
suicidio ha detto:
io le prime volte che ho visto in tv nel 97 gare di skicross e bigair con gli sci non la chiamavano newschool lo chiamavano freeski che secondo me è il nome più adatto, perchè in fondo è questo è sci libero da ogni sega mentale ognuno ricerca lo stile che gli piace di più
Già, proprio così.
Sta penetrando l'idea che per divertirsi sugli sci non bisogna arrivare a fare gare ed allenarsi a fare pali.
Lo sci non è solo slalom gigante, porta strette, Alberto Tomba, centesimi di secondo. Lo sci per noi "turisti della neve" è discesa sulla neve con 2 pezzi di legno. E come e dove si scende non c'entra.
Quante fisime mentali... scusate. Ma non sopporto di vedere che i bravi per il 98% degli sciatori sono quelli che fanno gare e garette.
A me fa più impressione chi riesce a scendere bene in neve fresca che non chi si fa la Sasslong in 1.38.56.
Cioè, le frasi vanno lette come figure retoriche... insomma è difficile da spiegare. Sono felice di aver "scoperto" questo modo di intendere lo sci.
Ciao.
 
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