Reportage Stelvio 2012
Stelvio 2012
Il mio primo reportage non poteva essere che allo Stelvio, spero che sia utile e interessante. Non ho fatto foto sulle piste per le avverse condizioni atmosferiche e per il poco tempo: la mattina si deve sciare e non c'è tempo per fare foto!
Sabato 7 luglio
Arriviamo la sera, il tempo sembra bello. Le temperature sono abbastanza basse.
Domenica 8 luglio
Arrivo alla funivia alle 7 e 20 circa, anche oggi è sereno, ma il vento in quota impedisce l'apertura degli impianti: aspettiamo, ma alla fine non si fa niente. Il pomeriggio facciamo una piccola passeggiata sul versante "svizzero" del passo.
L'ammiraglia della squadra olimpica australiana
Lunedì 9 luglio
Il cielo è coperto, ma ovviamente saliamo comunque, su c'è un po'di nebbia e ogni tanto si sente qualche goccia di pioggia. In pratica il clima che avremo per tutta la settimana.
La neve è molle e bagnata dalla prima mattina, ma fino alle 10 e 30 resta scorrevole e godibile, ma poi si deteriora velocemente. Con il passare della giornata il tempo migliora. Si arriva al Trincerone con la pista, anche se nella stradina finale affiorano delle rocce. Siamo in albergo per le 13.
Il pomeriggio andiamo a piedi al Trincerone e vogliamo proseguire ulteriormente, ma incombe una brutta nuvola da Sud Ovest e quindi decidiamo di tornare: non appena arriviamo al parcheggio della funivia incomincia a grandinare.
Il tempo alle 16
I Pirovano ora abbandonati
Dove passava lo skilift Nagler (ora in ristrutturazione !)
La parte terminale del ghiacciaio
Grandine
Martedì 10 luglio
Cielo coperto anche oggi, giornata simile a lunedì. La grandinata di ieri non ha sostanzialmente cambiato la neve.
Mercoledì 11 luglio
Come sopra, nuvole sempre basse e un po' di pioggia anche sulle piste, la neve è poco compatta, ma si scia comunque fino alle 12 e 40 circa.
Giovedì 12 luglio
Unica giornata in cui il sole splende, la neve perciò tiene un po' peggio degli altri giorni. Chiusa la pista che rientra al Trincerone per crepacci e sassi affioranti. Scendendo siamo nella stessa funivia della squadra femminile di discesa e SG che stanno tornando a casa.
Il pomeriggio facciamo un'altra passeggiata sotto il primo troncone della funivia.
Quello che resta della pista di rientro al passo
Pernici
Venerdì 13 luglio
Usiamo dal deposito sotto una pioggia scrosciante che dissuade gran parte degli altri sciatori. Inizialmente gli impianti non aprono, ma poi saliamo. Su la situazione non è così drammatica: ci sono nuvole basse e si vede poco. Poco dopo il tempo peggiora nettamente: banchi di nebbia veramente fitti e con il passare del tempo ci ritroviamo in una bufera di neve veramente fitta. La neve è bagnata e punge sulla faccia, ma noi resistiamo praticamente da soli fino alle 11, quando la neve diventa collosa e il vento si rafforza.
Una giornata memorabile, ma dura: i miei guanti Leki dopo due giri erano completamente fradici e per questo ho sofferto un po'! La qualità dei guanti Leki è generalmente bassa perché come ho detto non sono impermeabili e si bucano facilmente, anche se sono comodi per chi usa i loro bastoncini (con il sistema trigger S). Non credo che li comprerò più d'ora in poi.
Purtroppo è l'ultimo giorno e torniamo a casa.
Conclusioni
Il tempo non è stato il massimo questa settimana, ma abbiamo potuto sciare bene e tanto comunque. D'altra parte non si va allo Stelvio per abbronzarsi quanto piuttosto per affinare la tecnica.
La quantità di neve del ghiacciaio è simile a quella dell'anno scorso, anche se la qualità è generalmente un po'inferiore, ma la nevicata dovrebbe aver migliorato la situazione. In ogni caso ha sbiancato il paesaggio.
Lo Stelvio si riconferma uno dei ghiacciai che "tiene" meglio di tutto l'arco alpino e personalmente un luogo magico che tutti dovrebbero visitare una volta nella vita.