Sette curve in Val Mezdì
Freeride in Dolomiti
Il telefonino fa <toc tin tac>.
E’ un sms di Andrea (Garmont).
Lo richiamo e mi propone di andare a fare la Val Mezdì. Senza esitazione accetto l’invito (studierò…) e ci mettiamo d’accordo per Arabba ore 9.
Parto ed arrivo a Salesei e non vedo neve. Zero o quasi zero. Mi domando se riusciremo a fare tutta la Val Mezdì… l’idea di farmi tratti a piedi anche lunghi non mi spaventa... quindi ce la faremo di sicuro, con o senza neve.
So che l’ambiente è incredibilmente bello e che si faccia la traversata del Sella sciando o sci in spalla mi ispira: so che la Val Mezdì panoramicamente SPACCA!!! (piano_b insegna)
Il Sella dalla strada per Arabba
Mi ritrovo con Andrea e Carlotta ad Arabba e saliamo al Passo Pordoi.
Skipass e su con una delle funivie che preferisco Foto della funivia Sass Pordoi e della Forcella Pordoi ed altre foto Foto della funivia Sass Pordoi del Passo Pordoi . 40 euro lo skipass Dolomiti Superski!
Condizioni del Sella versante sud pietose a dir poco. Ci sono stati dei giugno nei quali era più innevato!
Sella versante Sud marzo 2007
Saliamo, guardiamo il 360nterrimo panorama e partiamo in direzione del Rif. Boè.
Sci fat in Dolomiti
Attenzione friraiser
Scendiamo fino alla Forcella Pordoi. Da li si prosegue per qualche centinaio di metri con gli sci ai piedi e poi bisogna proseguire a piedi con gli sci in spalla oppure mettere le pelli di foca. Secondo me è preferibile proseguire con gli sci in spalla. In 30 minuti si è al rifugio Boè.
Panorama su Passo Pordoi dalla Forcella Pordoi
Piz Boè
Val Lasties e Col Alton
Io sono salito con gli sci in spalla e non mi è venuto male alla schiena. Ogni tanto mi fermavo per fare qualche foto e per apprezzare l’ambiente.
Prima parte della salita sci in spalla per la Val Mezdì
Salita al Rif. Boè
Ecco, questo è il traverso pericoloso. Con neve non stabile è meglio scendere tutto a sinistra e per arrivare dove si vedono i 3 skialp.
Traverso sotto il Piz Boè
Arrivati al rifugio Boè ci siamo fatti un paninazzo ed alle 12 in punti abbiamo attaccato il ripido canalino della Val Mezdì.
Rifugio Boè
Il tratto iniziale è piuttosto ripido, circa come la pista del Mont Fort a Verbier e nelle stesse condizioni. Mi immaginavo un percorso completamente facile ed invece l’ingresso non è proprio da tutti.
Imbocco Val Mezdì
Partenza ripida per la Val Mezdì
Come potete vedere a destra nella foto, in estate il sentiero è munito di cavi metallici per aiutare la salita o discesa del turista. Decisamente non è un ingresso ripido. Va detto che io pur essendomi cappottato mi sono fermato subito, però non mi aspettavo un ingresso così ripido per la Val Mezdì che viene decantata come una discesa per tutti.
Canalino immissione in Val Mezdì
Val Mezdì imbocco canale
Decisamente non è una discesa per tutti. Se la neve è ghiacciata, scivolare in alto significa farsi molti metri di schiena e se si prende velocità il rischio di farsi mooolto male c’è.
Foto in Val Mezdì
Fatti i primi 200 metri di canalino il vallone si apre e diventa maestoso. Non si riesce a percepire con chiarezza le dimensioni delle rocce che ci circondano. Architetture tra le più belle del mondo fanno da cornice per una discesa in ambiente da favola.
La Val Mezdì completa
Dimensioni in Val Mezdì
Dolomiti della Val Mezdì
Freeride in Val Mezdì
Freeride in Dolomiti
Per tutta la discesa la neve è stata, senza tanti giri di parole, una <merdassa>. Quando sono capitato nell’unico pezzo di neve buona non ci ho pensato su due volte, ho staccato gli sci e con fatica sono risalito di qualche metro e sono riuscito a fare dalle 4 alle 5 curve come si deve. Quelle sono state le uniche belle curve della discesa. Ora che le riconto sono state ben 5 su neve vergine più altre 2 su neve tracciata Y di cui l’ultima tutta su sassi (merd!). Un totale di ben 7 curve soddisfacenti!
Curve sulla poca neve buona in Val Mezdì
L’ultimo pezzo lo abbiamo fatto in compagnia di altri tre dolomitici.
Uscita Val Mezdì
Ed anche la parte finale con poca neve e magari duretta non è da tutti!
Secondo me la Val Mezdì viene troppo pubblicizzata come discesa banale. Si rischia che qualcuno salga senza prenderla troppo in considerazione e poi si fotocopi la testa su per le rocce.
Parte finale della Val Mezdì
Sudato come un carciofo rientro sulla pista di fondo che in pochi minuti riporta alla seggiovia di Colfosco. Saluto i mitici Andrea e Carlotta (grazie ancora per la compagnia!!!) e parto per il Passo Pordoi.
Al Belvedere trovo la Lezuo in condizioni PARADISIACHE. Con gli sci fat faccio curvoni da gigante e mi meraviglio di me e di loro.
Nonostante mi fossi ripromesso, almeno per una volta, di ripartire prima mi ritrovo alle 5 ad avere una delle poche auto ancora in parcheggio.
Park della funivia Pordoi
Una gita dolomitica di grande pregio. Non ne ho fatte molte ma immagino che come lunghezza, valore ambientale e sviluppo sia in dolomiti difficilmente uguagliabile.
La devo rifare con più neve ma soprattutto con neve più godibile!
Freeride in Dolomiti
Il telefonino fa <toc tin tac>.
E’ un sms di Andrea (Garmont).
Lo richiamo e mi propone di andare a fare la Val Mezdì. Senza esitazione accetto l’invito (studierò…) e ci mettiamo d’accordo per Arabba ore 9.
Parto ed arrivo a Salesei e non vedo neve. Zero o quasi zero. Mi domando se riusciremo a fare tutta la Val Mezdì… l’idea di farmi tratti a piedi anche lunghi non mi spaventa... quindi ce la faremo di sicuro, con o senza neve.
So che l’ambiente è incredibilmente bello e che si faccia la traversata del Sella sciando o sci in spalla mi ispira: so che la Val Mezdì panoramicamente SPACCA!!! (piano_b insegna)
Il Sella dalla strada per Arabba
Mi ritrovo con Andrea e Carlotta ad Arabba e saliamo al Passo Pordoi.
Skipass e su con una delle funivie che preferisco Foto della funivia Sass Pordoi e della Forcella Pordoi ed altre foto Foto della funivia Sass Pordoi del Passo Pordoi . 40 euro lo skipass Dolomiti Superski!
Condizioni del Sella versante sud pietose a dir poco. Ci sono stati dei giugno nei quali era più innevato!
Sella versante Sud marzo 2007
Saliamo, guardiamo il 360nterrimo panorama e partiamo in direzione del Rif. Boè.
Sci fat in Dolomiti
Attenzione friraiser
Scendiamo fino alla Forcella Pordoi. Da li si prosegue per qualche centinaio di metri con gli sci ai piedi e poi bisogna proseguire a piedi con gli sci in spalla oppure mettere le pelli di foca. Secondo me è preferibile proseguire con gli sci in spalla. In 30 minuti si è al rifugio Boè.
Panorama su Passo Pordoi dalla Forcella Pordoi
Piz Boè
Val Lasties e Col Alton
Io sono salito con gli sci in spalla e non mi è venuto male alla schiena. Ogni tanto mi fermavo per fare qualche foto e per apprezzare l’ambiente.
Prima parte della salita sci in spalla per la Val Mezdì
Salita al Rif. Boè
Ecco, questo è il traverso pericoloso. Con neve non stabile è meglio scendere tutto a sinistra e per arrivare dove si vedono i 3 skialp.
Traverso sotto il Piz Boè
Arrivati al rifugio Boè ci siamo fatti un paninazzo ed alle 12 in punti abbiamo attaccato il ripido canalino della Val Mezdì.
Rifugio Boè
Il tratto iniziale è piuttosto ripido, circa come la pista del Mont Fort a Verbier e nelle stesse condizioni. Mi immaginavo un percorso completamente facile ed invece l’ingresso non è proprio da tutti.
Imbocco Val Mezdì
Partenza ripida per la Val Mezdì
Come potete vedere a destra nella foto, in estate il sentiero è munito di cavi metallici per aiutare la salita o discesa del turista. Decisamente non è un ingresso ripido. Va detto che io pur essendomi cappottato mi sono fermato subito, però non mi aspettavo un ingresso così ripido per la Val Mezdì che viene decantata come una discesa per tutti.
Canalino immissione in Val Mezdì
Val Mezdì imbocco canale
Decisamente non è una discesa per tutti. Se la neve è ghiacciata, scivolare in alto significa farsi molti metri di schiena e se si prende velocità il rischio di farsi mooolto male c’è.
Foto in Val Mezdì
Fatti i primi 200 metri di canalino il vallone si apre e diventa maestoso. Non si riesce a percepire con chiarezza le dimensioni delle rocce che ci circondano. Architetture tra le più belle del mondo fanno da cornice per una discesa in ambiente da favola.
La Val Mezdì completa
Dimensioni in Val Mezdì
Dolomiti della Val Mezdì
Freeride in Val Mezdì
Freeride in Dolomiti
Per tutta la discesa la neve è stata, senza tanti giri di parole, una <merdassa>. Quando sono capitato nell’unico pezzo di neve buona non ci ho pensato su due volte, ho staccato gli sci e con fatica sono risalito di qualche metro e sono riuscito a fare dalle 4 alle 5 curve come si deve. Quelle sono state le uniche belle curve della discesa. Ora che le riconto sono state ben 5 su neve vergine più altre 2 su neve tracciata Y di cui l’ultima tutta su sassi (merd!). Un totale di ben 7 curve soddisfacenti!
Curve sulla poca neve buona in Val Mezdì
L’ultimo pezzo lo abbiamo fatto in compagnia di altri tre dolomitici.
Uscita Val Mezdì
Ed anche la parte finale con poca neve e magari duretta non è da tutti!
Secondo me la Val Mezdì viene troppo pubblicizzata come discesa banale. Si rischia che qualcuno salga senza prenderla troppo in considerazione e poi si fotocopi la testa su per le rocce.
Parte finale della Val Mezdì
Sudato come un carciofo rientro sulla pista di fondo che in pochi minuti riporta alla seggiovia di Colfosco. Saluto i mitici Andrea e Carlotta (grazie ancora per la compagnia!!!) e parto per il Passo Pordoi.
Al Belvedere trovo la Lezuo in condizioni PARADISIACHE. Con gli sci fat faccio curvoni da gigante e mi meraviglio di me e di loro.
Nonostante mi fossi ripromesso, almeno per una volta, di ripartire prima mi ritrovo alle 5 ad avere una delle poche auto ancora in parcheggio.
Park della funivia Pordoi
Una gita dolomitica di grande pregio. Non ne ho fatte molte ma immagino che come lunghezza, valore ambientale e sviluppo sia in dolomiti difficilmente uguagliabile.
La devo rifare con più neve ma soprattutto con neve più godibile!