Quanto conta avere un buon attrezzo

Fabio

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Staff Forum
Alcune mie riflessioni (oggi non ho proprio voglia di studiare) 8)
Mi sono sempre chiesto quanto conti avere un buon paio di sci. Io per esempio ho proprio degli "scassoni": vecchi, troppo morbidi, da principiante e per lo più brutti anche da vedere. Mai portati a fare lamine e soletta. Nonostante ciò vedo che mi diverto moltissimo (qualità neve permettendo) e che riesco a fare quello che voglio tranne quando c'è neve dura e compatta, nel qual caso, ovviamente, è pressochè impossibile sciare anche su pendii rossi-neri. Facciò per iniziare la curva e deparano subito. Se mi metto di traverso prima di fermarmi percorro diversi metri. :) Ma a me sta bene così per adesso ( e devo dire così in quanto non posso permettermene di meglio).

Quindi, che importanza ha l'attrezzo nella pratica dello sci? Faccio questo ragionamento.

Per chi sta imparando ed è alle prime armi la qualità dell'attrezzo proprio non conta nulla. O meglio conta in termini di misure. Non vedo agevole fare le prime sciate con sci da gigante da 2 metri e pesantissimi.

Appena si è imparato qualcosa in più e solo allora gli sci iniziano ad avere la loro importanza. Ma a questo livello è inutile se non controproduttivo farsi prendere dalla foga del "adesso so sciare a sci paralleli" e prendersi gli sci da gara. Mi vien da ridere quando vedo questi "bauscia" che scendono dalla funivia con i nuovi atomic da 1000 e passa euro, tenendoli ben in mostra, e che al primo vero muro quasi si paralizzano e lo scendono in 20 minuti quando bastano tre curve. Mi vien da proporre loro uno scambio di materiali: io do loro i miei easy carving e loro mi danno i loro. Probabilmentene guadagneremo molto entrambi in termini di resa dello sci, però loro ne perderebbero in termini di euretti.

Vengono poi gli sciatori medi e qui ci sono tre categorie. Chi ha i sci da principiante e non se ne lamenta, chi ha sci giusti (race carve normali) e chi ha sci da gara super costosi e 90 volte su 100 se ne lamenta.
Per questa categoria non saprei dire quanto conti l'atrezzo. Personalmente penso che se mi prendessi dei race carve potrei aumentare di un bel po' il piacere di sciare. Attualmente ho sci che se "urti forte" proprio non tengono. Suppongo che abbiano una rigidezza torsionale troppo bassa. Per contro, penso che sia la loro scarsa rigidezza flessionale che me li fa apprezzare. Basta premero e ti fanno fare curve di raggio minore dei 22 metri della sciancratura.
Una domanda: anche i race carve attuali quando "premi", "cedono", e ti permettono di modellare a piacimento il raggio delle curve? Ho provato una volta dei fun carver della Volkl e mi sembrava di avere due lastre di marmo ai piedi. O facevi la loro curva o niente. Era la prima versione, magari adesso li hanno cambiati ed ammorbiditi un po'.

E poi viene la categoria dei "chi fa gare" amatoriali, regionali o nazionali. Qui avere un buon attrezzo son sicuro che serve. Son certo che possa far guadagnare quel secondo, decimo, centesimo, necessario per arrivare davanti all'altro.
Oltre all'aspetto tecnico c'è l'aspetto "psicologico". Sono li al cancelletto e in qualche modo mi devo "scaldare", gasare, "prendere il coraggio per fare la il tracciato a palla:
"Ho gli sci nuovi e sono i migliori disponibili, wow, sono il migliore" e parto con la grinta giusta.
Per questi sciatori avere l'ultimo grido è necessario, e come.


Faccio i complimenti ai geni del marketing delle vari case ed a chi ha saputo inculcare nella mente di molti sciatori la necessità di avere sempre l'ultimo modello, per ogni stagione... Ma a mio avviso questo per la maggio parte degli sciatori non è proprio necessario. Non penso che per una ventina di sciate lo sci sia sfibrato e debba essere cambiato...
Spesso da un modello a quello dell'anno dopo cambiano solamente alcuni minimi particolari.
Questo e tutto e buona giornata.
 
Bravo Fabio , sicuramente hai tirato fuori un'argomento interessante.......molto interessante direi.
Quanto contano gli sci (ma anche gli scarponi , spesso trascurati ed oggetto di scelte del tutto sballate) nella pratica del nostro sport ???
Be innanzitutto , come hai già evidenziato , ci sono diverse realtà con le quali è necessario confrontarsi : principiante , in evoluzione , esperto ed agonista ; a tutti i livelli avere il materiale GIUSTO E' SEMPRE IMPORTANTE , in alcuni casi la differenza tra sciare un buon materiale ed una ciofeca si misura in decimi di secondo , in altri solo in termini di soddisfazione , divertimento , minore fatica.
Questo vale a tutti i livelli , il principiante avrà modo di imparare più facilmente , lo sciatore in evoluzione potrà seguire il giusto percorso verso il miglioramento della propria tecnica , l'esperto sarà agevolato nelle sue evoluzioni e l'agonista riuscirà ad avere migliori risultati , comunque per tutti PIU' DIVERTIMENTO !.
PERO' ATTENZIONE PUNTO 1 : quando dico materiale GIUSTO intendo lo sci/scarpone adatto al livello tecnico raggiunto , al peso/altezza , allo stile ed alle aspettative dello sciatore.
E' consuetudine abbastanza diffusa (specie in italia) utilizzare sci al di sopra del proprio livello tecnico e questo è sempre controproducente , è inutile spendere soldoni per sci che non faranno altro che complicare la nostra sciata e ritardare l'evoluzione tecnica.
PUNTO 2 : il materiale giusto deve essere anche A POSTO ! in corretto stato di manutenzione , lamine , solette , attacchi devono essere preparati come si deve e periodicamente , non è solo una questione di pallino o di sci veloce , lo sapete vero che usare uno sci con la soletta ben preparata , le lamine affilate e con il tuning corretto è più divertente/sicuro no ?
Poi a queste considerazioni di carattere diciamo tecnico subentrano tutta una serie di fattori emozionali ovvero cambiare l'attrezzatura per una gratificazione personale : c'è chi frequenta le discoteche tutti i w-e , chi invece non ci va mai ed il suo divertimento deriva dall'acquistare e tenere in ordine i materiali da sci.

Quanto alla reale durata di uno sci questa dipende dall'uso , da come lo si tiene , dalla qualità del materiale stesso.

Il raggio di curva di uno sci è una misura teorica , non è che con un GS R=21 fai solo curve con 21 metri di raggio , sta allo sciatore intervenire sulla deformazione dello sci per allungare/accorciare il raggio.

Mi fa strano quello che dici dei funcarver Volkl , penso si trattasse degli F20 o F30 , i funcarve sono sci (ormai quasi estinti) moooolto più morbidi e malleabili di altri tipi , proprio per consentire di deformare la struttura dello sci in modo da rendere facile l'effetto sterzante , pagano però in stabilità e prestazioni sul duro (rispetto agli SL)

Paolobw
 
se vuoi ti do i miei atomic beta race 10.26...ti assicuro però che non è che sia proprio un piacere...la super conduzione è praticamente impossibile..solo che ormai ci so fare dato che ce li ho da un pò di anni...per me l'atrezzo cambia molto:
l'anno scorso ho provato i supercross e mi sembrava di sciare solo con gli scarponi facevano tutto da soli e si conduceva senza neache "spingere"....i miei beta race sono divertenti se vai giù forte curve larghe (sono da gigante), ti devi fare il culo però:24h devi piegare e spingere come un metto altrimenti non chiudi la curva neanche a morire...non mi lamento dei miei sci però mi faccio il c..o quello si...e se volessi andare tranquillo non posso....coi supercorss ho notato invece che puoi sceglierti la sciata...è proprio vero il carving è un'latra cosa...
non so se tenerli o venderli i 10.26..perchè nonostante tutto mi da soddisfazione fare quello che fanno gli altri coi catving...anche se faccio il quadruplo di fatica.Ecco una foto dei miei gioiellini....lascia perdere gli altri due che sono sci da principiante di my father and brother
seondo me è importantissimo avere un'ATTREZATURA EQUILIBRATA:
inanzitutto consona alle capacità, in secondo luogo devi unire prodotti che "legano":non ti puoi comprare sci da gara e poi attacchi e scarponi del c...o solo per risparmiare...è una cosa PERICOLOSISSIMA perchè rischi di non avere più controllo...senza contare l'importanza di buoni attacchi...anche perchè a differenti livelli di sciata si cade in maniera diversa...si è vero troppa gente incompetente compra roba non adatta
 

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Bravo Fabio , sicuramente hai tirato fuori un'argomento interessante.......molto interessante direi.
Davvero? Non pensavo. Pensavo fosse una mia fissazione "soffrire" vedere i vecchietti scendere una pista di un paio di km in 2 ore con ai piedi i Volkl P60 nuovi...
Quanto contano gli sci (ma anche gli scarponi , spesso trascurati ed oggetto di scelte del tutto sballate) nella pratica del nostro sport ???
Si hai ragione ma a questo ci faccio meno caso in quano posso dire di averli all'altezza delle mie aspettative: scarponi Tecnica, modello da granturista esperto (non gli Explosion da gara, gli altri) ed attacchi Salomon, quelli con lo "sferic" (ottimo sistema, secondo me il migliore).
PERO' ATTENZIONE PUNTO 1 : quando dico materiale GIUSTO intendo lo sci/scarpone adatto al livello tecnico raggiunto , al peso/altezza , allo stile ed alle aspettative dello sciatore.
Giusto, anche tenendo conto delle aspettative. Quando inizierò a lavorare e finalmente mi prenderò gli sci un po' più "buoni" di quelli sufficienti al mio livello attuale in quanto penso di farmi quattro belle giornate con qualche maestro.
E' consuetudine abbastanza diffusa (specie in italia) utilizzare sci al di sopra del proprio livello tecnico e questo è sempre controproducente , è inutile spendere soldoni per sci che non faranno altro che complicare la nostra sciata e ritardare l'evoluzione tecnica.
Parole sante! Non dirlo ai negozianti/commercianti però che "ti ammazzano subito" 8)
PUNTO 2 : il materiale giusto deve essere anche A POSTO ! in corretto stato di manutenzione , lamine , solette , attacchi devono essere preparati come si deve e periodicamente , non è solo una questione di pallino o di sci veloce , lo sapete vero che usare uno sci con la soletta ben preparata , le lamine affilate e con il tuning corretto è più divertente/sicuro no ?
:oops: Ehmmm, si certo... :oops:
Poi a queste considerazioni di carattere diciamo tecnico subentrano tutta una serie di fattori emozionali ovvero cambiare l'attrezzatura per una gratificazione personale : c'è chi frequenta le discoteche tutti i w-e , chi invece non ci va mai ed il suo divertimento deriva dall'acquistare e tenere in ordine i materiali da sci.
Certo, basta che la cosa "diverta" il proprietario. Quando vado sciare arrivo addirittura a giustificarmi (nella mia mente) i 37 euro appena sborsati per il giornaliero...
Mi fa strano quello che dici dei funcarver Volkl , penso si trattasse degli F20 o F30 , i funcarve sono sci (ormai quasi estinti) moooolto più morbidi e malleabili di altri tipi , proprio per consentire di deformare la struttura dello sci in modo da rendere facile l'effetto sterzante , pagano però in stabilità e prestazioni sul duro (rispetto agli SL)
Sono sicuro che erano i primi fun carver. Comunque li ho usati poco (mezza Trametsch).
 
anche i miei nordica sono un bel paio digran turismo...comunque se mi permetti molto più salutare e divertente una giornata sugli sci che in disco..o almeno io la penso cosi (nonostante che possa ritenermi un esperto di mi musica con più di 880 artisti e 3000 traccie)...per me lo sci è il paradiso-piacere estremo....è la cosa più bella del mondo...è e deve rimanere uno sport e un divertimento...non un occasione per fare i furbi e mostrare roba da migliaia di euro (ho un attrezatura di prim'ordine ma perchè è una mia necessità è la cosa che mi piace di più di tutte,quindi ci spendo...anche se ho dovuto "spezzare" gli acquisti e comprare una "parts" anno dopo anno)...quest'anno oltre agli sci nuovi (supercross me se lo trovo il modello dell'anno scorso cosi risparmio un pò) voglio frami un kit di mini laboratorio per la manuntenzione
 
Paolobw ha detto:
Bravo Fabio , sicuramente hai tirato fuori un'argomento interessante.......molto interessante direi.
Quanto contano gli sci (ma anche gli scarponi , spesso trascurati ed oggetto di scelte del tutto sballate) nella pratica del nostro sport ???
Be innanzitutto , come hai già evidenziato , ci sono diverse realtà con le quali è necessario confrontarsi : principiante , in evoluzione , esperto ed agonista ; a tutti i livelli avere il materiale GIUSTO E' SEMPRE IMPORTANTE , in alcuni casi la differenza tra sciare un buon materiale ed una ciofeca si misura in decimi di secondo , in altri solo in termini di soddisfazione , divertimento , minore fatica.
Questo vale a tutti i livelli , il principiante avrà modo di imparare più facilmente , lo sciatore in evoluzione potrà seguire il giusto percorso verso il miglioramento della propria tecnica , l'esperto sarà agevolato nelle sue evoluzioni e l'agonista riuscirà ad avere migliori risultati , comunque per tutti PIU' DIVERTIMENTO !.
PERO' ATTENZIONE PUNTO 1 : quando dico materiale GIUSTO intendo lo sci/scarpone adatto al livello tecnico raggiunto , al peso/altezza , allo stile ed alle aspettative dello sciatore.
E' consuetudine abbastanza diffusa (specie in italia) utilizzare sci al di sopra del proprio livello tecnico e questo è sempre controproducente , è inutile spendere soldoni per sci che non faranno altro che complicare la nostra sciata e ritardare l'evoluzione tecnica.
PUNTO 2 : il materiale giusto deve essere anche A POSTO ! in corretto stato di manutenzione , lamine , solette , attacchi devono essere preparati come si deve e periodicamente , non è solo una questione di pallino o di sci veloce , lo sapete vero che usare uno sci con la soletta ben preparata , le lamine affilate e con il tuning corretto è più divertente/sicuro no ?
Poi a queste considerazioni di carattere diciamo tecnico subentrano tutta una serie di fattori emozionali ovvero cambiare l'attrezzatura per una gratificazione personale : c'è chi frequenta le discoteche tutti i w-e , chi invece non ci va mai ed il suo divertimento deriva dall'acquistare e tenere in ordine i materiali da sci.

Quanto alla reale durata di uno sci questa dipende dall'uso , da come lo si tiene , dalla qualità del materiale stesso.

Il raggio di curva di uno sci è una misura teorica , non è che con un GS R=21 fai solo curve con 21 metri di raggio , sta allo sciatore intervenire sulla deformazione dello sci per allungare/accorciare il raggio.

Mi fa strano quello che dici dei funcarver Volkl , penso si trattasse degli F20 o F30 , i funcarve sono sci (ormai quasi estinti) moooolto più morbidi e malleabili di altri tipi , proprio per consentire di deformare la struttura dello sci in modo da rendere facile l'effetto sterzante , pagano però in stabilità e prestazioni sul duro (rispetto agli SL)

Paolobw
sono stradaccordo con te!!!!!!

il materiale fa la differenza anche nel principiante solo se è tenuto con le dovute cure.... a parte le lamine, una soletta ben tenuta ho scoperto l' altro giorno che anche l' impronta è mooooolto importante per riuscire a svicolare meglio e invertire + facilmente!!!! quella fina è + facile!!! (detto da un istruttore nazionale!!!! non me lo sono inventato!!!)


sembra anche a me impossibile che un fun sia rigido..... anche se oramai è quasi estinto e gli atleti che girano nelle boe usano gli sci da slalom, non ho mai sentito dire questo!!! io ne ho provato un paio qualche anno fà ed erano delle ciabatte!!!
 
sembra anche a me impossibile che un fun sia rigido..... anche se oramai è quasi estinto e gli atleti che girano nelle boe usano gli sci da slalom, non ho mai sentito dire questo!!! io ne ho provato un paio qualche anno fà ed erano delle ciabatte!!!
Ritiro tutto. E poi erano circa 5 6 anni fa e li ho provati solo per mezza Trametsch. Infatti sembra anche a me impossibile che un sci concepito per quelle cose li lo faccio rigido.
Ho visitato il sito degli sci blossom. Tut blossom usi gli sci omonimi al tuo nick? Ma perchè non sono così diffusi? Hanno qualcosa di speciale?
Come serigrafie sono bellissime (quelle della prox stagione).
P. S. Il loro sito mi ha inceppato il pc 3 volte, attenti.

Comunque ho capito una cosa: dal prossimo mio acquisto (che sarà il primo di serio) terrò gli sci come Dio comanda :)

Ciao.

P. S. scusate se tante volte faccio delle domande o osservazioni "stupide" ma approfitto del fatto che c'è gente che è "molto dentro al giro" :wink:
 
Dopo 8 anni di onesto servizio, a dicembre dello scorso anno ho deciso di mandare i miei vecchi sci in pensione (acquistati nel 96, erano i Dynastar Big Max2, uno dei primi modelli carving) ed ho acquistato, dopo una scelta molto oculata e qualche prova fatta d'estate sui ghiacciai, il modello da slalom "turistico" (non da gara) della Rossignol, il 9S Oversize.
Ho optato per questo modello in quanto solitamente mi piace sciare (in pista) a velocità non troppo elevate e inanellando curve non eccessivamente ampie, a volte mi piace cercare il limite dell'inclinazione che riesco a raggiungere senza andare a gambe all'aria (diciamo fun carving) e quando mi capita di fare scuola di sci collettiva (tipo durante settimana allo Stelvio), ai tracciati con porte da gigante preferisco di gran lunga quelli con i paletti "nani" (con quelli da slalom "normali" ho provato una sola volta ma a momenti ci lasciavo 2 denti... :clap: ).
Oltre a questo, da buon italiano medio, mi sono fatto anche trascinare nella mia scelta dal fatto che la serigrafia dei suddetti sci faceva pandan con il resto della mia attrezzatura, ma a parte questo aspetto puramente estetico, tecnicamente credo/SPERO di aver fatto la scelta giusta.
Ora, pur non essendo uno sciatore superesperto come invece mi pare di capire essere la maggior parte di questo skiforum (ringrazio tutti per le tante cose che sto imparando nel leggere i vostri messaggi), in effetti ho notato una certa differenza tra gli sci nuovi e quelli vecchi, se non altro almeno nel raggio di curva molto più corto di quelli nuovi.
Il problema è che, andando a sciare spesso da solo, mi trovo molte volte a salire in seggiovia con personaggi che mi chiedono: "come ti trovi con questi sci?"
Al che, nella mia ingenuità - semplicità - onestà (sembra quasi un motto francese, com'era: egalité, fraternité e poi?) rispondo: "bene, li trovo molto divertenti".
Di più sinceramente non riesco a dire, mentre i miei occasionali compagni di viaggio iniziano invece un trattato di tecnica teorico pratica sui materiali dicendo che un mese fa avevano provato il mio modello di sci ma secondo loro l'ingresso in curva non era soddisfacente, allora ne hanno provato un altro ma ad un certo arco di curva sentivano la spatola che cedeva, allora ne hanno provato un altro ancora che andava benino però poi hanno cambiato l'angolo delle lamine da 89 gradi a 88 e così sì che erano una bomba, ecc. ecc. ecc..... :shock:
Allora io mi chiedo: :think:
Ok, i materiali sono molto importanti e lo stesso dicasi per la loro premarazione - manutezione, ma
1) Sono io che ho la sensibilità di un elefante e dopo anni e anni di pratica sciistica non sono ancora in grado di sentire che il modello da slalom della ditta X ha un'entrata in curva migliore di quello della ditta Y ma pecca un po' in rapidità nel cambio degli spigoli (tanto per dire...)?
2) Ho la fortuna di essere salito in seggiovia con un sacco di sciatori agonisti che queste cose le sentono davvero?
3) Ho la sfortuna di essere salito in seggiovia con un qualche sciatore agonista/esperto e un sacco di "bauscia" che parlavano tanto per parlare?

Sia chiaro, tutto il mio rispetto e tanto di cappello per Dani65 piuttosto che per Blossom o Paolobw (per le divagazioni "tecniche" presenti nel topic SCI ESTIVO) e per tutti voi più esperti di me, però spero che qualcuno mi "conforti" in modo da aiutarmi a superare il mio complesso di inferiorità..... :cry:
Se invece effettivamente sono io lo "scarpone" allora mi rimboccherò le maniche e cercherò di imparare di più già da ottobre quando spero ricomincerò la stagione.

Per ultimo e per meglio chiarire le mie caratteristiche segnalo che la mia stagione tipo solitamente consiste in 10 giorni di sciate singole "fai da te" nella stagione invernale e di una settimana di sci estivo con scuola collettiva nel mese di giugno o inizio luglio (non sarà tantissimo ma faccio quello che posso con le mie finanze/tempo a disposizione)

Grazie a tutti.
Ciao!
 
Bell'intervento :!:
Che bello, non sono il solo che sta imparando!
Il problema è che, andando a sciare spesso da solo, mi trovo molte volte a salire in seggiovia con personaggi che mi chiedono: "come ti trovi con questi sci?"
Al che, nella mia ingenuità - semplicità - onestà (sembra quasi un motto francese, com'era: egalité, fraternité e poi?) rispondo: "bene, li trovo molto divertenti".
Di più sinceramente non riesco a dire, mentre i miei occasionali compagni di viaggio iniziano invece un trattato di tecnica teorico pratica sui materiali dicendo che un mese fa avevano provato il mio modello di sci ma secondo loro l'ingresso in curva non era soddisfacente, allora ne hanno provato un altro ma ad un certo arco di curva sentivano la spatola che cedeva, allora ne hanno provato un altro ancora che andava benino però poi hanno cambiato l'angolo delle lamine da 89 gradi a 88 e così sì che erano una bomba, ecc. ecc. ecc.....
Allora io mi chiedo:
Ok, i materiali sono molto importanti e lo stesso dicasi per la loro premarazione - manutezione, ma
1) Sono io che ho la sensibilità di un elefante e dopo anni e anni di pratica sciistica non sono ancora in grado di sentire che il modello da slalom della ditta X ha un'entrata in curva migliore di quello della ditta Y ma pecca un po' in rapidità nel cambio degli spigoli (tanto per dire...)?
2) Ho la fortuna di essere salito in seggiovia con un sacco di sciatori agonisti che queste cose le sentono davvero?
3) Ho la sfortuna di essere salito in seggiovia con un qualche sciatore agonista/esperto e un sacco di "bauscia" che parlavano tanto per parlare?
Secondo me la risposta più plausibile è la tre, in quanto se veramente esperti agonisti i tuoi sci li potevano provare da negozi che glieli fornivano, amici che li avevano, "bancarelle di prova" (ne vedo sempre più spesso). E poi non penso che chi veramente se ne intende di queste cose le va a dire al primo che incontra in seggiovia... le andrà a dire al responsabile tecnico della squadra. Sottolineo: secondo me.
Sia chiaro, tutto il mio rispetto e tanto di cappello per Dani65 piuttosto che per Blossom o Paolobw (per le divagazioni "tecniche" presenti nel topic SCI ESTIVO) e per tutti voi più esperti di me, però spero che qualcuno mi "conforti" in modo da aiutarmi a superare il mio complesso di inferiorità.....
Già sono andati un pelo fuori topic... ma visto che la cosa mi è sembrata interessante ho lasciato i messaggi. E poi è normale che su un topic grosso come quello ci siano dei messaggi OT.
Se ti può aiutare a superare il complesso di inferiorità, sappi che io sono moooolto messo peggio di te, ma fino a che si studia, la passione è tanta (mannaggia sicuramente troppa) ma la "benzina, leggi $$" sono pochi.
Per ultimo e per meglio chiarire le mie caratteristiche segnalo che la mia stagione tipo solitamente consiste in 10 giorni di sciate singole "fai da te" nella stagione invernale e di una settimana di sci estivo con scuola collettiva nel mese di giugno o inizio luglio (non sarà tantissimo ma faccio quello che posso con le mie finanze/tempo a disposizione)
Idem senza la settimana estiva.

Comunque un risultato sta venedo fuori ed è sci giusti per la persona giusta. Ed una volta acquistati gli sci ricordarsi che esistono anche quando non sono messi orizzontali sopra uno strato di neve...

Ciao.
 
Paolobw ha detto:
Bravo Fabio , sicuramente hai tirato fuori un'argomento interessante.......molto interessante direi.
Quanto contano gli sci (ma anche gli scarponi , spesso trascurati ed oggetto di scelte del tutto sballate) nella pratica del nostro sport ???
Be innanzitutto , come hai già evidenziato , ci sono diverse realtà con le quali è necessario confrontarsi : principiante , in evoluzione , esperto ed agonista ; a tutti i livelli avere il materiale GIUSTO E' SEMPRE IMPORTANTE , in alcuni casi la differenza tra sciare un buon materiale ed una ciofeca si misura in decimi di secondo , in altri solo in termini di soddisfazione , divertimento , minore fatica.
Questo vale a tutti i livelli , il principiante avrà modo di imparare più facilmente , lo sciatore in evoluzione potrà seguire il giusto percorso verso il miglioramento della propria tecnica , l'esperto sarà agevolato nelle sue evoluzioni e l'agonista riuscirà ad avere migliori risultati , comunque per tutti PIU' DIVERTIMENTO !.
PERO' ATTENZIONE PUNTO 1 : quando dico materiale GIUSTO intendo lo sci/scarpone adatto al livello tecnico raggiunto , al peso/altezza , allo stile ed alle aspettative dello sciatore.
E' consuetudine abbastanza diffusa (specie in italia) utilizzare sci al di sopra del proprio livello tecnico e questo è sempre controproducente , è inutile spendere soldoni per sci che non faranno altro che complicare la nostra sciata e ritardare l'evoluzione tecnica.
PUNTO 2 : il materiale giusto deve essere anche A POSTO ! in corretto stato di manutenzione , lamine , solette , attacchi devono essere preparati come si deve e periodicamente , non è solo una questione di pallino o di sci veloce , lo sapete vero che usare uno sci con la soletta ben preparata , le lamine affilate e con il tuning corretto è più divertente/sicuro no ?
Poi a queste considerazioni di carattere diciamo tecnico subentrano tutta una serie di fattori emozionali ovvero cambiare l'attrezzatura per una gratificazione personale : c'è chi frequenta le discoteche tutti i w-e , chi invece non ci va mai ed il suo divertimento deriva dall'acquistare e tenere in ordine i materiali da sci.

Quanto alla reale durata di uno sci questa dipende dall'uso , da come lo si tiene , dalla qualità del materiale stesso.

Il raggio di curva di uno sci è una misura teorica , non è che con un GS R=21 fai solo curve con 21 metri di raggio , sta allo sciatore intervenire sulla deformazione dello sci per allungare/accorciare il raggio.

Mi fa strano quello che dici dei funcarver Volkl , penso si trattasse degli F20 o F30 , i funcarve sono sci (ormai quasi estinti) moooolto più morbidi e malleabili di altri tipi , proprio per consentire di deformare la struttura dello sci in modo da rendere facile l'effetto sterzante , pagano però in stabilità e prestazioni sul duro (rispetto agli SL)

Paolobw
Nulla da aggiungere: Paolo, sei diventato un "mostro"! :wink:
 
Dani adesso non esagerare , le poche cose che so le ho imparate grazie a tutti voi di tanti forum e .........a qualche esperienza personale !
 
Giusto , chi è troppo fissato non si diverte , chi non lo è affatto nemmeno , come sempre il giusto sta nel mezzo "in medio stat virtus" (o qualcosa di simile) dicevano gli antichi e tutti i torti non avevano , chi da la giusta importanza ad ogni aspetto si diverte di più.
Comunque se alcune affermazioni possono sembrare riservate agli "addetti ai lavori" come quelle relative all'importanza di avere materiale preparati a dovere non è proprio così : la differenza tra una preparazione piuttosto di un'altra (ad esempio differenze sul tuning) si sentono eccome !
 
Palo Nano ha detto:
Dopo 8 anni di onesto servizio, a dicembre dello scorso anno ho deciso di mandare i miei vecchi sci in pensione (acquistati nel 96, erano i Dynastar Big Max2, uno dei primi modelli carving) ed ho acquistato, dopo una scelta molto oculata e qualche prova fatta d'estate sui ghiacciai, il modello da slalom "turistico" (non da gara) della Rossignol, il 9S Oversize.
Ho optato per questo modello in quanto solitamente mi piace sciare (in pista) a velocità non troppo elevate e inanellando curve non eccessivamente ampie, a volte mi piace cercare il limite dell'inclinazione che riesco a raggiungere senza andare a gambe all'aria (diciamo fun carving) e quando mi capita di fare scuola di sci collettiva (tipo durante settimana allo Stelvio), ai tracciati con porte da gigante preferisco di gran lunga quelli con i paletti "nani" (con quelli da slalom "normali" ho provato una sola volta ma a momenti ci lasciavo 2 denti... :clap: ).

è per questo che noi usiamo le protezioni e spingo la gente anche se fa 2 volte l' anno i pali ad usarle...... i dentisti costano!!!! :no: :no:


Oltre a questo, da buon italiano medio, mi sono fatto anche trascinare nella mia scelta dal fatto che la serigrafia dei suddetti sci faceva pandan con il resto della mia attrezzatura, ma a parte questo aspetto puramente estetico, tecnicamente credo/SPERO di aver fatto la scelta giusta. :no: :no: :no: :no: :no: :think: :think: :think:


Ora, pur non essendo uno sciatore superesperto come invece mi pare di capire essere la maggior parte di questo skiforum (ringrazio tutti per le tante cose che sto imparando nel leggere i vostri messaggi), in effetti ho notato una certa differenza tra gli sci nuovi e quelli vecchi, se non altro almeno nel raggio di curva molto più corto di quelli nuovi.
Il problema è che, andando a sciare spesso da solo, mi trovo molte volte a salire in seggiovia con personaggi che mi chiedono: "come ti trovi con questi sci?"
Al che, nella mia ingenuità - semplicità - onestà (sembra quasi un motto francese, com'era: egalité, fraternité e poi?) rispondo: "bene, li trovo molto divertenti".
Di più sinceramente non riesco a dire, mentre i miei occasionali compagni di viaggio iniziano invece un trattato di tecnica teorico pratica sui materiali dicendo che un mese fa avevano provato il mio modello di sci ma secondo loro l'ingresso in curva non era soddisfacente, allora ne hanno provato un altro ma ad un certo arco di curva sentivano la spatola che cedeva, allora ne hanno provato un altro ancora che andava benino però poi hanno cambiato l'angolo delle lamine da 89 gradi a 88 e così sì che erano una bomba, ecc. ecc. ecc..... :shock:
Allora io mi chiedo: :think:
Ok, i materiali sono molto importanti e lo stesso dicasi per la loro premarazione - manutezione, ma
1) Sono io che ho la sensibilità di un elefante e dopo anni e anni di pratica sciistica non sono ancora in grado di sentire che il modello da slalom della ditta X ha un'entrata in curva migliore di quello della ditta Y ma pecca un po' in rapidità nel cambio degli spigoli (tanto per dire...)?
2) Ho la fortuna di essere salito in seggiovia con un sacco di sciatori agonisti che queste cose le sentono davvero?
3) Ho la sfortuna di essere salito in seggiovia con un qualche sciatore agonista/esperto e un sacco di "bauscia" che parlavano tanto per parlare?

credo che + di qualcuno con cui sei salito, qualcosa + di te ne sapesse!!! almeno gli agonisti, di solito master, sicuramente x la passione che hanno e i soldi che ci mettono, le cose le sanno, non fanno finta.

Sia chiaro, tutto il mio rispetto e tanto di cappello per Dani65 piuttosto che per Blossom o Paolobw (per le divagazioni "tecniche" presenti nel topic SCI ESTIVO) e per tutti voi più esperti di me, però spero che qualcuno mi "conforti" in modo da aiutarmi a superare il mio complesso di inferiorità..... :cry:
Se invece effettivamente sono io lo "scarpone" allora mi rimboccherò le maniche e cercherò di imparare di più già da ottobre quando spero ricomincerò la stagione.

Per ultimo e per meglio chiarire le mie caratteristiche segnalo che la mia stagione tipo solitamente consiste in 10 giorni di sciate singole "fai da te" nella stagione invernale e di una settimana di sci estivo con scuola collettiva nel mese di giugno o inizio luglio (non sarà tantissimo ma faccio quello che posso con le mie finanze/tempo a disposizione)

Grazie a tutti.
Ciao!


credo comunque che + vai a sciare + impari!!! ti consiglio vivamente:
1) anche se sono rossignol, dani, non volermene!!! non comprare MAI PIù l' attrezzatura in base al colore........ TI PREGO!!!!!!!!!!!!
2)prova + materiali che puoi così vedrai che capisci la differenza tra uno e l' altro.... lo sci diverso ti da sensazioni diverse!!!!!!!


siccome ho fatto un pò di casino, leggiti anche i mess. sopra in rosso.
 
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