Lo
skialp nel senso classico nel termine, è
la salita di una montagna, in stile alpinistico, finalizzata al raggiungimento di una vetta, e poi discendere con gli sci, ove possibile, per tutta o buona parte della discesa.
Il
backcountry è quello che tu, Fabio, chiami "sci di ricerca". Alla ricerca della polvere, di pendii intonsi di fresca, di itinerari in mezzo ai boschetti, di inventarsi delle linee... la finalità è appunto
inventarsi degli itinerari di discesa, che può prevedere anche l'eventualità di cliff, di effettuare dei ricami sulla polvere, di trovare distese vergini... e di godere al massimo.
La differenza è notevole. Nel primo caso puoi trovarti dei traversi ghiacciati e ripidissimi, oppure attraversare dei passaggi su roccia (anche in discesa) in cui devi proprio toglierti gli sci e caricarteli sullo zaino. In questa occasione si privilegia uno sci stretto (per i traversi e il ghiaccio) e leggerissimo. Attacchino Dynafit. E scarponi leggerissimi (tipo il garmont megalite, o un dynafit aero) che in discesa non sono per niente prestazionali.
Nel secondo caso, invece, si cerca un buon compromesso tra leggerezza e performance. Quindi sì un attacco con talloniera sganciabile, ma non necessariamente superleggero, e uno scarpone più prestazionale come ad esempio il Garmont Adrenalin (quello di andrea garmont) o il nuovissimo Lowa X-Alp Pro (al cui sviluppo ha contribuito gotamart) che hanno suola in vibram, quindi adatti a camminate sulla neve. oppure va bene uno scarpone da pista/freeride a patto di fare piccoli dislivelli e di non trovarsi in situazioni in cui bisogna togliersi gli sci e in cui il fondo richiede una suola artigliata....
Poi, che si voglia uno sci per la metrata di pauder (sci superfat e lungo), o per i boschetti (sci maneggevole, quindi morbido e relativamente corto e largo, dal midfat da 90 al fat classico da 105), o per rompere la crosta (sci molto rigido, non necessariamente superfat), ci sono diversi tipi di sci...
Se per gli sci da pista è facile confondersi tra easy carving-allround-skicross-race carve, per il freeride è peggio perchè le categorie si moltiplicano e in taluni casi non esiste una classificazione così netta (abbiamo i twintip per il freestyle classico e per il freestyle backcountry, i freeride divisi in allmountain, midfat, fat, superfat, da polvere a coda di rondine come il sanouk, da crosta come lo squad, col camber inverso come i pontoon, i "deus ex machina" cone i lotus138 di verbier61.....)