Domenica e lunedì io ed un mio amico ci siamo fatti uno splendido giro nel gruppo del catinaccio con partenza dal rif. gardeccia, salita all'antermoia passando per il passo delle scalette, discesa per la val duron per raggiungere il rif. Alpe di tires sotto i denti di terra rossa (dove abbiamo pernottato) e ridiscesa al gardeccia passando per passo principe e rif. vajolet con puntatina al rif. santer per gustarci il panorama.
Itinerario:
Si lasciano le macchine a Pera di Fassa e si prende il pulmino a pagamento che porta fino al rifugio Gardeccia poichè la strada è a traffico limitato. 7€ andata e ritorno.
Giorno 1
Partenza dal Rif. Gardeccia (1950m), si scende per la strada da cui si arriva col pulmino e si imbocca la Via Larsec (sentiero 583) per raggiungere il Passo delle Scalette (2348m) attraverso un ripido sentiero roccioso in cui usare anche le mani ed una ferratina molto semplice, composta solamente da 3-4 funi metalliche e qualche piolo nelle rocce. Non è indispensabile l'utilizzo di imbraghi e nessuna delle persone che abbiamo incontrato ne era dotata, poichè l'esposizione non è elevata e la roccia è solida e ricca di appigli, certo è necessario come sempre in montagna fare attenzione a dove si mettono i piedi.
Si procede per la Val de Lausa su un sentiero semplice e con un brevissimo tratto attrezzato per salire un salto di roccia, poi una ripida impennata finale fino al Passo de Lausa (2700m)
Qui è d'obbligo una sosta per ammirare lo splendido panorama da cui si possono ammirare (oltre alle cime che circondano la Valle d'Antermoia) anche Val Gardena, Sasso Piatto, Lungo, Sella, Marmolada e lago Fedaia ed in lontananza addirittura il Pelmo.
Ora si scende fino al rifugio d'Antermoia (2497m) sempre per un sentiero roccioso, dopodichè si può raggiungere lo splendido lago d'Antermoia per rilassarsi un po' e rifocillarsi.
Dal rif. Antermoia si imbocca il sentiero 580 che porta al Passo Dona dove il paesaggio cambia improvvisamente, dalla roccia si passa alle verdi vallate. Da qui inizia un'interminabile discesa, si tiene la sinistra imboccando il sentiero 555 che scende attraverso la Val Duron fino a 2007m dove si attraversa un torrentello ottimo per bagnarsi i piedi e rinfrescarsi.
Questa discesa per noi è stata abbastanza spacca gambe, 500m che non finiscono più su sentiero di terra a tratti ripido con presenza di acqua e sassi che rendono più scivolosa la discesa. Non ci sono grossi pericoli se non di sporcarsi un po' il sedere come ho fatto io
Ora comincia la risalita verso il Passo Alpe di Tires (2440m) ed il relativo rifugio attraverso i sentieri 532 e poi 4. Il sentiero è semplice, sui pascoli, ma si tratta sempre di 450m di risalita dopo una giornata di camminata e la fatica si fa sentire abbastanza.
Pernottamento al rif. Alpe di Tires 18€ per cuccetta e colazione, il rifugio è appena rinnovato quindi ben attrezzato.
Chicca Assolutamente da non perdere il tramonto dalla Forcella dei Denti di Terra Rossa che si raggiunge in 5 minuti attraverso il sentiero 2. Si può ammirare il sole svaniere oltre lo Sciliar, l'Alpe di Siusi che si spegne ed una splendida enrosadira dei Denti di Terra Rossa, del Sasso piatto, del Sella, Marmolada e da lontano si scorgono anche l'Antelao e il Pelmo.
Giorno 2
Si imbocca il sentiero 554 con un breve tratto attrezzato in direzione del Passo Molignon (2598m), poi si scende di almeno 250m per un sentiero su ghiaione in uno splendido catino in cui si è sovrastati dalle Cime del Principe, dal Molignon e dalle cime Valbona, si risale poi al Passo Principe (2599m). Il rif. Principe è attualmente in ristrutturazione. Da qui inizia il tratto che per me è stato un po' deludente. Si scende la Val dal Vajolet (molto bella dal punto di vista paesaggistico) seguendo il sentiero 584 che è simile ad un'autostrada. Una marea di escursionisti grandi e piccini, famigliole, cani, ma peggio di tutto ruspe e camioncini con operai al lavoro a mettere tubi e tombini. Pessima visione.
Si raggiunge presto il rif. Vajolet (2243m) dove si può fare una sosta se trovate posto, è zeppo di gente.
Dato che dall'Alpe di Tires si raggiunge il rif Vajolet in circa 2 ore e mezza con un buon passo, è molto interessante fare una capatina ai rifugi Re Alberto (2621m) e Passo Santner (2734m) attraverso il sentiero 542s. Il primo rifugio si trova proprio sotto le Torri del Vajolet, il secondo ne permette invece una visione d'insieme molto suggestiva, ed inoltre si può ammirare il Latemar e tutta la vallata di Nova Levante. La salita al rif. Re Alberto si svolge su roccia, con tratti attrezzati e abbondanti appigli solidi. Non presenta grosse difficoltà ma è necessaria molta attenzione. Ad occhio e croce in caso di pioggia la sconsiglio vivamente perchè dato il traffico le rocce sono molto levigate e l'impressione è che con l'acqua diventino come il ghiaccio.
Ridiscesi per lo stesso sentiero fino al rif. Vajolet si fa una bella passeggiata lungo il sentiero 546 fino al rif. Gardeccia dove si riprende il bus navetta per tornare a valle.
Dislivelli:
Giorno 1
Salita 1300m (850m dal punto più basso al P.sso di Lausa, 450m per salire al rif. Alpe di Tires)
Discesab 700m (200m dal P.sso di Lausa al rif. Antermoia, e poi altri 500m)
Giorno 2
Salita 850m (150m fino al P.sso Molignon, circa 250m per risalire al P.sso Principe, 450m dal rif Vajolet al P.sso Santner)
Discesa 1250m (circa 250m la discesa dopo il P.sso Molignon, 350m dal P.sso Principe al rif. Vajolet, 450m dal P.sso Santner al rif. Vajolet, 300m dal Vajolet al rif. Gardeccia)
Difficoltà:
non so la classificazione ufficiale ma complessivamente il percorso non è complicato, solamente necessita di attenzione nella salita al Passo delle scalette e negli altri tratti attrezzati segnalati. Attrezzatura non necessaria, necessario invece un buon allenamento.
A presto per le foto, ne ho fatto circa 140 e devo selezionare le più succulente :lol:
Itinerario:
Si lasciano le macchine a Pera di Fassa e si prende il pulmino a pagamento che porta fino al rifugio Gardeccia poichè la strada è a traffico limitato. 7€ andata e ritorno.
Giorno 1
Partenza dal Rif. Gardeccia (1950m), si scende per la strada da cui si arriva col pulmino e si imbocca la Via Larsec (sentiero 583) per raggiungere il Passo delle Scalette (2348m) attraverso un ripido sentiero roccioso in cui usare anche le mani ed una ferratina molto semplice, composta solamente da 3-4 funi metalliche e qualche piolo nelle rocce. Non è indispensabile l'utilizzo di imbraghi e nessuna delle persone che abbiamo incontrato ne era dotata, poichè l'esposizione non è elevata e la roccia è solida e ricca di appigli, certo è necessario come sempre in montagna fare attenzione a dove si mettono i piedi.
Si procede per la Val de Lausa su un sentiero semplice e con un brevissimo tratto attrezzato per salire un salto di roccia, poi una ripida impennata finale fino al Passo de Lausa (2700m)
Qui è d'obbligo una sosta per ammirare lo splendido panorama da cui si possono ammirare (oltre alle cime che circondano la Valle d'Antermoia) anche Val Gardena, Sasso Piatto, Lungo, Sella, Marmolada e lago Fedaia ed in lontananza addirittura il Pelmo.
Ora si scende fino al rifugio d'Antermoia (2497m) sempre per un sentiero roccioso, dopodichè si può raggiungere lo splendido lago d'Antermoia per rilassarsi un po' e rifocillarsi.
Dal rif. Antermoia si imbocca il sentiero 580 che porta al Passo Dona dove il paesaggio cambia improvvisamente, dalla roccia si passa alle verdi vallate. Da qui inizia un'interminabile discesa, si tiene la sinistra imboccando il sentiero 555 che scende attraverso la Val Duron fino a 2007m dove si attraversa un torrentello ottimo per bagnarsi i piedi e rinfrescarsi.
Questa discesa per noi è stata abbastanza spacca gambe, 500m che non finiscono più su sentiero di terra a tratti ripido con presenza di acqua e sassi che rendono più scivolosa la discesa. Non ci sono grossi pericoli se non di sporcarsi un po' il sedere come ho fatto io
Ora comincia la risalita verso il Passo Alpe di Tires (2440m) ed il relativo rifugio attraverso i sentieri 532 e poi 4. Il sentiero è semplice, sui pascoli, ma si tratta sempre di 450m di risalita dopo una giornata di camminata e la fatica si fa sentire abbastanza.
Pernottamento al rif. Alpe di Tires 18€ per cuccetta e colazione, il rifugio è appena rinnovato quindi ben attrezzato.
Chicca Assolutamente da non perdere il tramonto dalla Forcella dei Denti di Terra Rossa che si raggiunge in 5 minuti attraverso il sentiero 2. Si può ammirare il sole svaniere oltre lo Sciliar, l'Alpe di Siusi che si spegne ed una splendida enrosadira dei Denti di Terra Rossa, del Sasso piatto, del Sella, Marmolada e da lontano si scorgono anche l'Antelao e il Pelmo.
Giorno 2
Si imbocca il sentiero 554 con un breve tratto attrezzato in direzione del Passo Molignon (2598m), poi si scende di almeno 250m per un sentiero su ghiaione in uno splendido catino in cui si è sovrastati dalle Cime del Principe, dal Molignon e dalle cime Valbona, si risale poi al Passo Principe (2599m). Il rif. Principe è attualmente in ristrutturazione. Da qui inizia il tratto che per me è stato un po' deludente. Si scende la Val dal Vajolet (molto bella dal punto di vista paesaggistico) seguendo il sentiero 584 che è simile ad un'autostrada. Una marea di escursionisti grandi e piccini, famigliole, cani, ma peggio di tutto ruspe e camioncini con operai al lavoro a mettere tubi e tombini. Pessima visione.
Si raggiunge presto il rif. Vajolet (2243m) dove si può fare una sosta se trovate posto, è zeppo di gente.
Dato che dall'Alpe di Tires si raggiunge il rif Vajolet in circa 2 ore e mezza con un buon passo, è molto interessante fare una capatina ai rifugi Re Alberto (2621m) e Passo Santner (2734m) attraverso il sentiero 542s. Il primo rifugio si trova proprio sotto le Torri del Vajolet, il secondo ne permette invece una visione d'insieme molto suggestiva, ed inoltre si può ammirare il Latemar e tutta la vallata di Nova Levante. La salita al rif. Re Alberto si svolge su roccia, con tratti attrezzati e abbondanti appigli solidi. Non presenta grosse difficoltà ma è necessaria molta attenzione. Ad occhio e croce in caso di pioggia la sconsiglio vivamente perchè dato il traffico le rocce sono molto levigate e l'impressione è che con l'acqua diventino come il ghiaccio.
Ridiscesi per lo stesso sentiero fino al rif. Vajolet si fa una bella passeggiata lungo il sentiero 546 fino al rif. Gardeccia dove si riprende il bus navetta per tornare a valle.
Dislivelli:
Giorno 1
Salita 1300m (850m dal punto più basso al P.sso di Lausa, 450m per salire al rif. Alpe di Tires)
Discesab 700m (200m dal P.sso di Lausa al rif. Antermoia, e poi altri 500m)
Giorno 2
Salita 850m (150m fino al P.sso Molignon, circa 250m per risalire al P.sso Principe, 450m dal rif Vajolet al P.sso Santner)
Discesa 1250m (circa 250m la discesa dopo il P.sso Molignon, 350m dal P.sso Principe al rif. Vajolet, 450m dal P.sso Santner al rif. Vajolet, 300m dal Vajolet al rif. Gardeccia)
Difficoltà:
non so la classificazione ufficiale ma complessivamente il percorso non è complicato, solamente necessita di attenzione nella salita al Passo delle scalette e negli altri tratti attrezzati segnalati. Attrezzatura non necessaria, necessario invece un buon allenamento.
A presto per le foto, ne ho fatto circa 140 e devo selezionare le più succulente :lol: