Due vite da 10 e 46 anni muoiono al Paterno: sono sconvolto

Fabio

Member
Staff Forum
Ragazzi. Proprio questo weekend ha lasciato perdere ben 4 itinerari per un motivo o per l'altro. La ferrata del Paterno non l'avevo mai presa in consideraizone per la troppa distanza da pendolare. Ero partito con in mente la Lipella alla Tofana di Rozes ed ho rinunciato per forse neve e ghiaccio, ho pensato alla Piazzetta sul Sella ed ho rinunciato per non so che motivo. Eravamo decisi per la Mesules ed anche li abbiamo rinunciato.
Quel ghiaccio, quel bianco all'apparenza innocuo mi faceva paura. Basta davvero poco. Basta scivolare in qui 2 metri sbagliati e sei finito. E dopo 7 ore di cammino, se arrivi a dover attraversare quei 2 metri di ghiacciato che fai? Rischi!
Rinunciare penso sia una gran vittoria a volte.

Poi abbiamo fatto la Tridentina e la Val Setus. Ed il ghiaccio in Val Setus c'era e sempre nei posti sbagliati. E non servono 100 metri di volo per farsi realmente male. Dopo la notizia ho riflettuto e mi è venuta la pelle d'oca a ripensare con quanta poca attenzione ieri saltellavo sul ghiaccio del sentiero a pochi metri dai canalini di decine di metri.

Condoglianze sentite alle famiglie.
Queste tragedie incomprensibili.

Auronzo

Un volo di cento metri, sbattendo più volte sulle rocce, in una drammatica "cordata" che ha legato fino all'ultimo padre e figlio, Gernot e Maximilian Gruner, di 46 e 10 anni, austriaci, inchiodandoli alla stessa sorte. L'ultima tragedia della montagna, che aggiunge altri due nomi al lungo elenco di morti (32 dall'inizio dell'anno), si è consumata ieri, poco prima di mezzogiorno, lungo la via ferrata del Monte Paterno.

Camminavano assieme, imbragati e legati tra loro. Uno dei due è scivolato, pare, il padre, trascinando con sè anche il figlio. Legandolo a sè voleva proteggerlo, senza nemmeno immaginare che quel gesto d'amore sarebbe diventato il cappio di una morte orribile. La scena si è sviluppata come un incubo sotto gli occhi della madre e del nonno del piccolo che, secondo i soccorritori, avrebbero fatto parte della comitiva. Con loro altre quattro persone, tutte del Salisburghese. In stato di shock sono stati recuperati con l'elicottero Pelikan e trasferiti al rifugio Lavaredo. Da Bolzano è giunta inoltre un'équipe medica per dare sostegno psicologico ai parenti. Impossibile stabilire cosa possa aver provocato lo scivolone. Esclusa la presenza di ghiaccio o neve.

A dare l'allarme sono stati i compagni. Ad arrivare per primo è stato l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites che ha sbarcato sul luogo dell'incidente tre tecnici del Soccorso alpino di Auronzo mentre altri volontari salivano a piedi. Nel frattempo è arrivato anche l'elicottero del Suem che, con verricello di 20 meri, ha recuperato le salme per trasferirle nella cella mortuaria del cimitero di Auronzo. L'aspetto giudiziario è stato seguito da carabinieri di Cortina.

Da segnalare che la sera prima, a poca distanza, sul gruppo del Paterno, è stata tratta in salvo una famiglia di tedeschi. Infortuni e malori in montagna sono stati all'ordine del giorno anche ieri, con interventi in Comelico, Zoldo e Livinallongo. In nottata sono stati raggiunti dalla stazine di Longarone due escursionisti bloccati in val Tovanella, nel gruppo del Bosconero, i quali avevano smarrito il sentiero fra i mughi.
 
non ho parole... non so cosa dire... mi sembra assurdo... Cristo Santo... padre e figlio.... :wall: :uuue:

sentite condoglianze ai familiari... per quest'ennesima tragedia... :(
 
Terribile :(
La ferrata non e' difficile, dopo un lungo tratto in galleria ha un po di salita su roccette e un ultimo tratto con alcuni passaggi verticali ma con molti appigli, potrebbe essere successo li, Forse non si erano legati alla corda fissa e alcuni appigli erano scivolosi per il bagnato o forse e' stata solo distrazione.
Al di la delle responsabilita' e' una tragedia immane.

Si non servono 100 m di burrone per farsi male, basta cadere e basta a volte.
E' vero forse a volte tornare indietro e mandare all'aria la gita per non rischiare e' un successo.
E' un successo quando si prende coscienza dei pericoli a cui si va incontro.

Condoglianze alla moglie e ai familiari.
 
ecco perchè non vado a fare ferrate, perchè ti fanno apparire tutto facile e sicuro quando invece non lo è.
perchè erano legati?
a fare quelle cose o si è legati e tutti e 2 attaccati al cavo o la corda è solo un pericolo.
perchè sono saliti anche se le condizioni non erano ottimali?
da quello che avete scritto si capisce che c'era un po di neve e ghiaccio, perchè non avevano i ramponi nello zaino?

forse con un pochino più di esperienza o di prudenza questa tragedia si poteva evitare ed è questo che mi fa più tristezza :( :(
 
grande tristezza per una tragedia di questa portata....

è dificile giudicare ma :think: stando a quanto scritto non avrebbero dovuto essere legati fra loro, e forse questo settembre è un po' insidioso come meteo almeno nei giorni scorsi....
ma in ogni caso qualche imprudenza la si fa spesso in montagna..

la verità è che la tragedia è dietro l'angolo ma tu non sai quale !

condoglianze di cuore ai familiari ..
 

.

Condoglianze.. :(
In ogni caso fare sempre attenzione e non dare per scontate tante cose..anche dove sempre facile la montagna nasconde i suoi rischi..
 
Da quando é morto mio cognato (domani sono esattamente tre mesi) non mi pongo più domande su cause e responsabilità.

Mi viene solo da piangere.
 
alcune volte è dovuto a imprudenza...
alcune volte solo ad una piccola disattenzione...
altre volte solo perchè ci si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato...
si può morire scalando un 8000 come attraversando una strada in città...
è difficile giudicare senza sapere quali sono state le cause...
quel che sempre purtroppo resta è un gran dolore...
 
Bhe leggendo quanto e' successo solo oggi mi stringo ai familiari agli amici ed a tutti.25 sono stati i miei anni sposato con l'alpinismo a 360° ghiaccio ferrate alpinismo falesia-Putroppo ne ho viste tante,ho partecipato anch io ai soccorsi diverse volte sia in falesia sia in Apuane sia in dolomiti.E' una passione forse chi non ha provato difficilmente con le parole potra' capire.Ho amato tanto ed amo ancora le dolomiti ma a dire il vero ho rischiato di piu' alla base della piazzetta che non sul Piz de Ciavaces su vie di 6a 6c .Non so se e' meglio la tridentina sotto ferragosto o la diretta del zannkofer al sassolungo decisamente in ambiente chidata lunga.HO fatto tutto quello che c'era........ma e' destino , se si ha fede si dice che il Signore ci ha chiamati se non si ha fede si dice che il destino ha determinato la fine.Credetemi loro sono morti purtroppo ma chi resta non se ne fara mai una ragione , perche morire arrampicando nessuno sa come spiegarlo.Forse se qualcuno di voi ha tradotto quelle parove incise alla Vallunga dove un frate scrisse "solo e solamenbte attraverso queste muraglie io trovo me stesso ed il mio Dio" forse qualche risposta c'e'.........Io so cosa vuol dire avere legata alla cora il proprio figlio o un afetto o un amico.....mi viene la pelle d'oca ,un nodo alla gola ma anche questo e'"la montagna"
Condoglianze amici
paolo
 
Top