Marzo è stato uno dei mesi più impegnativi per quanto riguarda la "scuola".
Non mi sono nemmeno sognato di andare a sciare nei comprensori "grossi" ma ho avuto la fortuna che ha mollato un po' di neve anche attorno a casa mia.
Nei, sempre troppo pochi, pomeriggi che la neve è durata, prima dell'imbrunire, prendevo i miei cari Salomon, scarponi indossati e sci in spalla su per i prati e boschi dietro casa.
Le foto di questo mini report si riferiscono al giorno successivo al "raid" di questo pseudo servizio: http://www.skiforum.it/skiforum/viewtopic.php?t=1435
Le tracce della foto si riferiscono al giretto del giorno prima.
Questa volta però sono partito decisamente tardi da casa ed il sole è già basso. Ancora mezz'ora o poco più e scomparirà dietro i monti.
Molto probabilmente il "cazziatone" che mi avevano fatto i miei la sera prima perchè ero tornato a casa col buio, sbucando dai boschi mezzo sfinito, non è servito granchè. Ma almeno stasera sanno che sono in giro a tentare di placare il solito ed insaziabile bisogno di neve.
Salendo posso osservare in tutta calma le mie tracce, anzi le mie uniche tracce. Fa un certo effetto sapere che, per questi prati e questi boschi di solito, se c'è neve, ci passo solo io e qualche capriolo.
Infatti come si nota dalla foto si vedono le orme dei miei scarponi, le tracce di un mini salto fatto con gli sci e appena a destra della muretta le orme di un animale del bosco. Probabilmente un capriolo.
Ed intanto salgo e come dice il proverbio (proverbio è una parola grossa ) "più salgo, più valgo".
Puff, Pant, Puff, Pant sono quasi arrivato. Qui la neve è ancora soffice e deciso di proseguire con gli sci a i piedi. Ancora una decina di metri di dislivello e sono in "vetta". O meglio sono arrivato sul punto più alto dei colli attorno casa che mi permettono di scendere fino in garage senza dover
togliere gli sci.
E finalmente la discesa. Ad un certo punto mi fermo, la neve è troppo crostosa e rischio di rimetterci le ginocchia. Mi giro e vedo le mie due tracce. Mi rallegrano. Non pensavo di riuscire a tracciare dei binari cosi "esteticamente carini" anche in condizioni di neve crostosa. Ed intanto quasi non ci vedo
più.
Fantastico tramonto. Il sole cala dietro al "monte Telegrafo" ed il cielo si colora di tinte rosa e viola. Resterei li volentieri nel silenzio più assoluto,
nelle poche ore di armonia con me stesso che ho in questo periodo infernale, ma la strada da compiere è ancora lunga e mamma di sicura sta già rompendo le scatole al babbo per sapere come mai non sono ancora arrivato
Neve, silenzio e pace. Che vuoi di più? La neve polverosa e non crostosa!
Oramai è buoi ed il panorama è fantastico. Poche volte ho visto questi colori nel mio cielo.
Davvero psico-rigeneranti questi mini raid sci in spalla. Tornato a casa, doccia, cena e sotto con i libri. Ma per lo meno ero felice ed avevo le gambe che si lamentavano
Non mi sono nemmeno sognato di andare a sciare nei comprensori "grossi" ma ho avuto la fortuna che ha mollato un po' di neve anche attorno a casa mia.
Nei, sempre troppo pochi, pomeriggi che la neve è durata, prima dell'imbrunire, prendevo i miei cari Salomon, scarponi indossati e sci in spalla su per i prati e boschi dietro casa.
Le foto di questo mini report si riferiscono al giorno successivo al "raid" di questo pseudo servizio: http://www.skiforum.it/skiforum/viewtopic.php?t=1435
Le tracce della foto si riferiscono al giretto del giorno prima.
Questa volta però sono partito decisamente tardi da casa ed il sole è già basso. Ancora mezz'ora o poco più e scomparirà dietro i monti.
Molto probabilmente il "cazziatone" che mi avevano fatto i miei la sera prima perchè ero tornato a casa col buio, sbucando dai boschi mezzo sfinito, non è servito granchè. Ma almeno stasera sanno che sono in giro a tentare di placare il solito ed insaziabile bisogno di neve.
Salendo posso osservare in tutta calma le mie tracce, anzi le mie uniche tracce. Fa un certo effetto sapere che, per questi prati e questi boschi di solito, se c'è neve, ci passo solo io e qualche capriolo.
Infatti come si nota dalla foto si vedono le orme dei miei scarponi, le tracce di un mini salto fatto con gli sci e appena a destra della muretta le orme di un animale del bosco. Probabilmente un capriolo.
Ed intanto salgo e come dice il proverbio (proverbio è una parola grossa ) "più salgo, più valgo".
Puff, Pant, Puff, Pant sono quasi arrivato. Qui la neve è ancora soffice e deciso di proseguire con gli sci a i piedi. Ancora una decina di metri di dislivello e sono in "vetta". O meglio sono arrivato sul punto più alto dei colli attorno casa che mi permettono di scendere fino in garage senza dover
togliere gli sci.
E finalmente la discesa. Ad un certo punto mi fermo, la neve è troppo crostosa e rischio di rimetterci le ginocchia. Mi giro e vedo le mie due tracce. Mi rallegrano. Non pensavo di riuscire a tracciare dei binari cosi "esteticamente carini" anche in condizioni di neve crostosa. Ed intanto quasi non ci vedo
più.
Fantastico tramonto. Il sole cala dietro al "monte Telegrafo" ed il cielo si colora di tinte rosa e viola. Resterei li volentieri nel silenzio più assoluto,
nelle poche ore di armonia con me stesso che ho in questo periodo infernale, ma la strada da compiere è ancora lunga e mamma di sicura sta già rompendo le scatole al babbo per sapere come mai non sono ancora arrivato
Neve, silenzio e pace. Che vuoi di più? La neve polverosa e non crostosa!
Oramai è buoi ed il panorama è fantastico. Poche volte ho visto questi colori nel mio cielo.
Davvero psico-rigeneranti questi mini raid sci in spalla. Tornato a casa, doccia, cena e sotto con i libri. Ma per lo meno ero felice ed avevo le gambe che si lamentavano