pierr
Well-known member
ragazzi, che dire, mi sono fatto 6 giorni di grandissime sciate nel mio soggiorno a Natale a Meribel, dal 21 al 26 dicembre. Condizioni in pista eccezionali, un pò meno fuoripista perchè la neve era vecchia di un paio di settimane, e un pò crostosa e dura. Sole, temperature vicine allo zero, poca gente, zero vento (tranne il primo giorno) e una sola coda in tutti i 6 giorni.
La funivia del Caron l'ho presa varie volte, senza mai fare una coda. L'unica coda (10 minuti) l'ho fatta invece il giorno col sole più bello alla partenza della cabinovia La Masse 1, verso le 10:30, evidentemente l'ora in cui molti si mettono a sciare, e la mattina la zona aveva un sole stupendo che attirava tutti quanti. C'era talmente tanta gente che in cima a La Masse non ci ho pensato su due volte e mi sono buttato con pochi altri per il fuoripista del Lac du Lou, stupendo e tutto al sole! E' facile, e se si vuole si seguono le tracce e non ci si impantana nella neve (crostosa quando c'ero io). Per chi mi diceva che la fine è un pò complicata con un traverso fastidioso per raggiungere la seggiovia Plan de l'Eau di Val Thorens e tornare sulle piste, comunico che ora una volta arrivati al lago comincia una stradina BATTUTA, estremamente comoda.
piste da urlo che ho trovato:
-Combe du Vallon (una delle più belle piste che ho visto al mondo, e ne ho girati di posti)
-tutte quelle che partono dal mont de la chambre (lac de la chambre, 4 vents, pluviometre bellissime, Marielle neve un pò dura, venturon e mont de la chambre non le ho fatte)
-La Face a Meribel la mattina col sole, appena battuta, e nessuno attorno. In 20 secondi me ne sono bevuta metà a velocità assurde, e alla fine stavo quasi per alzarmi in volo su un gobbone, mi sembrava di essere un supergigantista di coppa, adrenalina a mille!
-la Maduit a Meribel, lunghissima, varia, tecnica, e con pochissima gente perchè non è banale prenderla, bisogna avere la volontà di andarci altrimenti si rimane sempre sulle parallele Cerf, Chamois etc.
Altre segnalazioni:
-Christine e Cristaux (perfettamente battuta, pur essendo destinata a gobbe) a Val Thorens, eccezionali
-Jerusalem e Dame Blanche a Les Menuires, deserte e con neve fantastica.
-Grande Rosiere (sempre deserta mentre sulle piste attorno c'è il finimondo) e Campagnol (inferiore alla Vallon ma il sole la bacia meglio) a Meribel
-Creux e Dou de Lanches a Courchevel. La prima è lunghissima, varia con una lunga serie di gobboni e ben innevata (a differenza di molte piste tecniche di Courchevel) e poi alla fine il boschetto riposante e divertente. La seconda è una perfetta palestra per fare belle curve, con buona neve e pochissima gente che la bazzica.
Altri commenti sparsi:
-Courchevel ha le piste più varie e interessanti, ma come neve mi sono trovato peggio che negli altri posti: Combe Saulire, M, Suisse, Chapelet, Jockey sono tutte piste bellissime ma con neve troppo dura e piallata, era difficile trovare quella nevina sopra che permette di tirare curve in scioltezza. Sicuramente a febbraio-marzo le si trovano in migliori condizioni.
-Grand Couloir chiuso ma l'ho fatto ugualmente, con molta prudenza. La neve non dava nessun problema, zero gobbe e molto lisciata dagli altri sciatori. Non si rischia in nessun punto di farsi male se si cade, tuttavia io avevo il terrore di cadere e dover poi recuperare lo sci, perchè quando mi succede mi toglie il 90% delle energie e mi rovina il resto della giornata (cosa che mi è capitata nei primi giorni quando smaniavo dalla voglia di andare fuoripista e me ne fregavo della neve infida).
-STREPITOSO e assolutamente da consigliare a tutti la salita con la lenta (e all'ombra) seggiovia Col a Val Thorens. Mi sono gelato ma ne è valsa la pena, in cima mi si è aperto uno dei più bei panorami che ho visti in vita mia, un mare di ghiacciai su tre lati, a perdita d'occhio. Se qualcuno non vuole spendere una marea di soldi per andare in cima allo Jungfrau col trenino, penso che la visione in cima alla seggiovia Col di Val Thorens sia un ottimo ed economico succedaneo per lanciare la vista su un oceano di ghiacciai. Il fuoripista per il col di Pierre Lory, che mi ero proposto di fare, era purtroppo chiuso e senza una traccia, per cui ho lasciato perdere.
-La famosa pista nera Jean Blanc era una delle poche piste chiuse e in condizioni abbastanza pietose, ma è stata divertente, meno divertente è la scarpinata che mi sono fatto all'arrivo per raggiungere gli impianti di La Praz. Devo avere sbagliato qualche cosa perchè alla fine arrivava gente in velocità da una pista alla mia sinistra ed evitava il grosso della zona piatta.
-parco impianti ottimo. Sono stato veramente ovunque e gli unici impianti lenti che ho preso in tutti i 6 giorni sulle piste sono stati la comodissima seggiovia che a Meribel da casa mi portava sulle piste, lo skilift Teppes per fare le belle piste del lato di Meribel di Mont de la Challe, lo skilift per la Dame Blanche (che spinge pochissimi a fare la pista, lasciandola così strepitosa) e la succitata seggiovia Col per andare a vedere i ghiacciai.
-discorso piste:
piste nere: forse qualcuna potrebbe essere preparata meglio, perchè quando le si trovano in ottime condizioni sono fantastiche. Ad esempio la Combe Caron un giorno era spettacolare, un altro era un mare di gobbe veramente ostiche, lo stesso giorno in cui la parallela Cristaux (che in teoria non dovrebbero battere mai) era tirata al pari delle migliori e più blasonate piste nere al mondo. Se sono ben preparate, sono comunque bazzicata da pochissima gente (che evidentemente teme di trovarle mal preparate) e quindi consigliabili rispetto alle trafficatissime rosse nelle vicinanze. Io personalmente terrei sempre perfettamente battute alcune piste nere, lasciando invece altre a gobbe. Ma riconosco che nel modo in cui ruotano le battiture riescono a tenere gli sciatori scarsi lontano dalle nere e abbassare il rischio per le persone. Oltre a quelle già segnalate, segnalo la Jockey a Courchevel e la Combe Rosael a Val Thorens/Orelle. Quest'ultima era segnalata come la più ostica delle piste ma non mi è parsa granchè difficile, se non fosse per le gobbe di cui era piena la seconda parte. Senza gobbe sarebbe una nera di media difficoltà. Ecco se proprio devo fare un'appunto, alle 3V mancano le piste nere di elevata difficoltà ma perfettamente preparate, cosa su cui sono maestri invece in Italia in varie località (pista 3 a La Thuile, Gran Risa, Ciampac, Hoernegg, Sylvester le prime che mi vengono in mente) .
piste rosse: alcune sono piene di gente (in particolare quelle per Mottaret, da entrambi i lati), però in generale sono queste le piste dove lanciarsi in bei curvoni, essendo sempre ben preparate. Oltre alle precedenti, segnalo le varie rosse dalla Loze verso Courchevel 1850, la Rochers (Courchevel 1650), la Moretta Blanche (La Tania), la Renard (Meribel), la Allemande a Les Menuires, e la Beranger, la Col de l'Audzin e la Haute Combe a Val Thorens.
piste blu: mai vista una quantità di piste blu così godibili e divertenti, chi viene dall'Italia e in particolare dalle dolomiti, dove le piste blu sono in generale noiose (mentre rosse e nere certamente competono bene con quelle delle 3V), rischia di non provare a fare piste estremamente divertenti. Segnalo la Folyeres a La Tania, la Pic Noir a Meribel, la Verdet a St. Martin, e la Pluviometre a Val Thorens. Addirittura qualche pista verde mi ha fatto divertire parecchio, come la Verdons (ma per i gobboni e i salti) a Courchevel, la Blanchot a Meribel e la Genepi a Val Thorens.
altre curiosità:
-il primo giorno sono andato in treno a Orelle e poi a Val Thorens c'era vento, ma non enorme, eppure il collegamento per Meribel era chiuso. Ma il Boquetin non doveva resistere a venti enormi??? Bestemmiando, sono stato costretti a fare il bld Coumin fino a Les Menuires per poi da li passare a Meribel (solo la seggiovia Becca permetteva il collegamento). Devo dire che il freddo permetteva alla neve di rimanere dura e quindi non ho fatto nessuna fatica a fare il bld Coumin, si può benissimo farlo senza uccidersi in estenuanti racchettate di sci di fondo, bensì scivolando bene.
-gente: oltre ai tanti (ma non tantissimi) francesi, le nazionalità più rappresentate erano gli inglesi (soprattutto a Meribel) e gli olandesi (soprattuto a Val Thorens). Pochissimi italiani, anche a Val Thorens, e ZERO Russi a Courchevel, evidentemente si muovono solo al natale ortodosso (cioè l'epifania nostra). Con sorpresa, finalmente l'ultimo giorno a La Tania prendo la cabinovia e dai vicini di posto sento parlare lingua russa. Guardo meglio, e chi mi vedo di fianco? La leggenda del salto con l'asta, l'ucraino Sergei Bubka! Disponibilissimo e molto cordiale, ha voluto fare due chiacchiere con me e accettato di ottimo grado di fare un paio di foto con me e mio fratello. E quindi pure lo sfizio di vedere qualche vip a Courchevel me lo sono tolto.
-divertimenti serali: il paese di Meribel è estremamente carino e godibile. Non ho mai fatto tardi la sera perchè ero stanco (e ultimi giorni anche con febbre e raffreddore), sono stato comunque al famoso Doron Pub ma quando me ne sono andato verso le 23 il locale stava cominciando solo allora a riempirsi, e prometteva veramente bene. Ma lo sci lo mettevo sempre innanzi a tutto!
La funivia del Caron l'ho presa varie volte, senza mai fare una coda. L'unica coda (10 minuti) l'ho fatta invece il giorno col sole più bello alla partenza della cabinovia La Masse 1, verso le 10:30, evidentemente l'ora in cui molti si mettono a sciare, e la mattina la zona aveva un sole stupendo che attirava tutti quanti. C'era talmente tanta gente che in cima a La Masse non ci ho pensato su due volte e mi sono buttato con pochi altri per il fuoripista del Lac du Lou, stupendo e tutto al sole! E' facile, e se si vuole si seguono le tracce e non ci si impantana nella neve (crostosa quando c'ero io). Per chi mi diceva che la fine è un pò complicata con un traverso fastidioso per raggiungere la seggiovia Plan de l'Eau di Val Thorens e tornare sulle piste, comunico che ora una volta arrivati al lago comincia una stradina BATTUTA, estremamente comoda.
piste da urlo che ho trovato:
-Combe du Vallon (una delle più belle piste che ho visto al mondo, e ne ho girati di posti)
-tutte quelle che partono dal mont de la chambre (lac de la chambre, 4 vents, pluviometre bellissime, Marielle neve un pò dura, venturon e mont de la chambre non le ho fatte)
-La Face a Meribel la mattina col sole, appena battuta, e nessuno attorno. In 20 secondi me ne sono bevuta metà a velocità assurde, e alla fine stavo quasi per alzarmi in volo su un gobbone, mi sembrava di essere un supergigantista di coppa, adrenalina a mille!
-la Maduit a Meribel, lunghissima, varia, tecnica, e con pochissima gente perchè non è banale prenderla, bisogna avere la volontà di andarci altrimenti si rimane sempre sulle parallele Cerf, Chamois etc.
Altre segnalazioni:
-Christine e Cristaux (perfettamente battuta, pur essendo destinata a gobbe) a Val Thorens, eccezionali
-Jerusalem e Dame Blanche a Les Menuires, deserte e con neve fantastica.
-Grande Rosiere (sempre deserta mentre sulle piste attorno c'è il finimondo) e Campagnol (inferiore alla Vallon ma il sole la bacia meglio) a Meribel
-Creux e Dou de Lanches a Courchevel. La prima è lunghissima, varia con una lunga serie di gobboni e ben innevata (a differenza di molte piste tecniche di Courchevel) e poi alla fine il boschetto riposante e divertente. La seconda è una perfetta palestra per fare belle curve, con buona neve e pochissima gente che la bazzica.
Altri commenti sparsi:
-Courchevel ha le piste più varie e interessanti, ma come neve mi sono trovato peggio che negli altri posti: Combe Saulire, M, Suisse, Chapelet, Jockey sono tutte piste bellissime ma con neve troppo dura e piallata, era difficile trovare quella nevina sopra che permette di tirare curve in scioltezza. Sicuramente a febbraio-marzo le si trovano in migliori condizioni.
-Grand Couloir chiuso ma l'ho fatto ugualmente, con molta prudenza. La neve non dava nessun problema, zero gobbe e molto lisciata dagli altri sciatori. Non si rischia in nessun punto di farsi male se si cade, tuttavia io avevo il terrore di cadere e dover poi recuperare lo sci, perchè quando mi succede mi toglie il 90% delle energie e mi rovina il resto della giornata (cosa che mi è capitata nei primi giorni quando smaniavo dalla voglia di andare fuoripista e me ne fregavo della neve infida).
-STREPITOSO e assolutamente da consigliare a tutti la salita con la lenta (e all'ombra) seggiovia Col a Val Thorens. Mi sono gelato ma ne è valsa la pena, in cima mi si è aperto uno dei più bei panorami che ho visti in vita mia, un mare di ghiacciai su tre lati, a perdita d'occhio. Se qualcuno non vuole spendere una marea di soldi per andare in cima allo Jungfrau col trenino, penso che la visione in cima alla seggiovia Col di Val Thorens sia un ottimo ed economico succedaneo per lanciare la vista su un oceano di ghiacciai. Il fuoripista per il col di Pierre Lory, che mi ero proposto di fare, era purtroppo chiuso e senza una traccia, per cui ho lasciato perdere.
-La famosa pista nera Jean Blanc era una delle poche piste chiuse e in condizioni abbastanza pietose, ma è stata divertente, meno divertente è la scarpinata che mi sono fatto all'arrivo per raggiungere gli impianti di La Praz. Devo avere sbagliato qualche cosa perchè alla fine arrivava gente in velocità da una pista alla mia sinistra ed evitava il grosso della zona piatta.
-parco impianti ottimo. Sono stato veramente ovunque e gli unici impianti lenti che ho preso in tutti i 6 giorni sulle piste sono stati la comodissima seggiovia che a Meribel da casa mi portava sulle piste, lo skilift Teppes per fare le belle piste del lato di Meribel di Mont de la Challe, lo skilift per la Dame Blanche (che spinge pochissimi a fare la pista, lasciandola così strepitosa) e la succitata seggiovia Col per andare a vedere i ghiacciai.
-discorso piste:
piste nere: forse qualcuna potrebbe essere preparata meglio, perchè quando le si trovano in ottime condizioni sono fantastiche. Ad esempio la Combe Caron un giorno era spettacolare, un altro era un mare di gobbe veramente ostiche, lo stesso giorno in cui la parallela Cristaux (che in teoria non dovrebbero battere mai) era tirata al pari delle migliori e più blasonate piste nere al mondo. Se sono ben preparate, sono comunque bazzicata da pochissima gente (che evidentemente teme di trovarle mal preparate) e quindi consigliabili rispetto alle trafficatissime rosse nelle vicinanze. Io personalmente terrei sempre perfettamente battute alcune piste nere, lasciando invece altre a gobbe. Ma riconosco che nel modo in cui ruotano le battiture riescono a tenere gli sciatori scarsi lontano dalle nere e abbassare il rischio per le persone. Oltre a quelle già segnalate, segnalo la Jockey a Courchevel e la Combe Rosael a Val Thorens/Orelle. Quest'ultima era segnalata come la più ostica delle piste ma non mi è parsa granchè difficile, se non fosse per le gobbe di cui era piena la seconda parte. Senza gobbe sarebbe una nera di media difficoltà. Ecco se proprio devo fare un'appunto, alle 3V mancano le piste nere di elevata difficoltà ma perfettamente preparate, cosa su cui sono maestri invece in Italia in varie località (pista 3 a La Thuile, Gran Risa, Ciampac, Hoernegg, Sylvester le prime che mi vengono in mente) .
piste rosse: alcune sono piene di gente (in particolare quelle per Mottaret, da entrambi i lati), però in generale sono queste le piste dove lanciarsi in bei curvoni, essendo sempre ben preparate. Oltre alle precedenti, segnalo le varie rosse dalla Loze verso Courchevel 1850, la Rochers (Courchevel 1650), la Moretta Blanche (La Tania), la Renard (Meribel), la Allemande a Les Menuires, e la Beranger, la Col de l'Audzin e la Haute Combe a Val Thorens.
piste blu: mai vista una quantità di piste blu così godibili e divertenti, chi viene dall'Italia e in particolare dalle dolomiti, dove le piste blu sono in generale noiose (mentre rosse e nere certamente competono bene con quelle delle 3V), rischia di non provare a fare piste estremamente divertenti. Segnalo la Folyeres a La Tania, la Pic Noir a Meribel, la Verdet a St. Martin, e la Pluviometre a Val Thorens. Addirittura qualche pista verde mi ha fatto divertire parecchio, come la Verdons (ma per i gobboni e i salti) a Courchevel, la Blanchot a Meribel e la Genepi a Val Thorens.
altre curiosità:
-il primo giorno sono andato in treno a Orelle e poi a Val Thorens c'era vento, ma non enorme, eppure il collegamento per Meribel era chiuso. Ma il Boquetin non doveva resistere a venti enormi??? Bestemmiando, sono stato costretti a fare il bld Coumin fino a Les Menuires per poi da li passare a Meribel (solo la seggiovia Becca permetteva il collegamento). Devo dire che il freddo permetteva alla neve di rimanere dura e quindi non ho fatto nessuna fatica a fare il bld Coumin, si può benissimo farlo senza uccidersi in estenuanti racchettate di sci di fondo, bensì scivolando bene.
-gente: oltre ai tanti (ma non tantissimi) francesi, le nazionalità più rappresentate erano gli inglesi (soprattutto a Meribel) e gli olandesi (soprattuto a Val Thorens). Pochissimi italiani, anche a Val Thorens, e ZERO Russi a Courchevel, evidentemente si muovono solo al natale ortodosso (cioè l'epifania nostra). Con sorpresa, finalmente l'ultimo giorno a La Tania prendo la cabinovia e dai vicini di posto sento parlare lingua russa. Guardo meglio, e chi mi vedo di fianco? La leggenda del salto con l'asta, l'ucraino Sergei Bubka! Disponibilissimo e molto cordiale, ha voluto fare due chiacchiere con me e accettato di ottimo grado di fare un paio di foto con me e mio fratello. E quindi pure lo sfizio di vedere qualche vip a Courchevel me lo sono tolto.
-divertimenti serali: il paese di Meribel è estremamente carino e godibile. Non ho mai fatto tardi la sera perchè ero stanco (e ultimi giorni anche con febbre e raffreddore), sono stato comunque al famoso Doron Pub ma quando me ne sono andato verso le 23 il locale stava cominciando solo allora a riempirsi, e prometteva veramente bene. Ma lo sci lo mettevo sempre innanzi a tutto!
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