pierr
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reportage della mia giornata a St.Anton il 23 febbraio, di ritorno dalla settimana bianca a Ischgl.
Di neve ce n'era in abbondanza, ma la giornata è stata assolutamente torrida, e l'esposizione sud della zona sciistica principale del comprensorio ha peggiorato le cose. Le piste e tutte le skiroute erano una serie unica di gobbe. Si salvavano solo alcuni fuoripista, qualche pista alta e qualcuna esposta a nord.
Cartina delle piste del comprensorio dell'Arlberg:
Con un giorno solo non ho avuto tempo di andare a Lech/Zurs, ma se ho capito bene non avrei neanche potuto andarci col giornaliero, perchè serve uno skipass di almeno due giorni.
Sono salito dal supermodernissimo Funitel Galzigbahn, quello con ruote giganti che fanno da "ascensore" delle cabine. In pratica nella stazione di partenza la cabina si disammorsa al "secondo piano", si aggancia a una ruota gigante che ruotando la porta al "primo piano" dove avviene la fase di sbarco e di imbarco e contemporaneamente il girostazione, dopodichè la cabina, coi passeggeri appena entrati, si riammorsa a una seconda ruota gigante, viene trasportata al "secondo piano" e infine lanciata sulla fune di linea. Il tutto in una stazione architettonicamente avveniristica, a forma di tartaruga. Foto fatta a fine giornata:
Il mio inizio di giornata è stato un breve giro nella zona Kapall, dove ci sono le piste di gara dei mondiali di sci 2001. Queste sono le viste da Kapall verso la zona del Galzig. Il puntino che si vede nel cielo, a destra nella seconda foto non è un moscerino sopravvissuto all'inverno, bensì l'assurda funivia Valluga I, che viaggia a un'altezza incredibile sopra due vallate e su una sola fune portante:
questa è invece la vista verso l'area di Rendl, dall'altra parte della valle di St.Anton. Non ci sono stato, ma probabilmente presentava una neve migliore:
da Kapall scendo in paese con belle piste tecniche e deserte, dopodichè con stradine tra i boschi torno alla partenza del Galzigbahn. Essendoci coda sulla funivia Valluga I (che prenderò soltanto nel tardo pomeriggio) dalla cima del Galzig scendo con una facile pista blu per St.Christoph, paesino immerso nella neve in prossimità del passo dell'Arlberg, che si trova poco più in alto in località Alpe Rauz. Ecco St.Christoph:
dalla stessa seggiovia 4 posti, questa è la vista verso il passo.In fondo si intravede il paese di Stuben:
dopodichè salgo per la prima di molte volte sulla seggiovia VELOCE 3 posti Schindlergrat, che è l'impianto più importante di St.Anton per chi vuole dedicarsi a piste tecniche e fuoripista. Questa è la vista in cima dell'area del Valluga, con le stazioni di arrivo delle funivie Valluga I (sulla sinistra, tra le rocce) e II (in cima):
Dalla seggiovia vedo da vicino dei bei canaloni fuoripista, con neve tenera ma non gobbosa, esposti al sole e con la giusta pendenza. Il migliore sembra quello che scende dal pilone della funivia, ma non so ancora come ci si arriva (in alto si intravede il piccolo piloncino della funivia):
più sopra si apre un'altro ampio canalone, raggiungibile invece dalla pista, tenendosi sempre sulla destra. Sarà la mia prima discesa:
Dalla cima, subito a sinistra ci sono dei canalini ripidi chiusi da reti. Poco male, non erano cosa per me:
Poco dopo, sempre sulla sinistra, c'è un canalone ripido regolarmente aperto, ma che presenta troppe gobbe, per cui vi rinuncio:
Scendo come detto, a destra dal canalone raggiungibile dalla pista:
e risalgo dalla stessa seggiovia. Decido, per il troppo caldo e le troppe gobbe, di spostarmi completamente e andare per qualche ora nell'area Albona di Stuben, esposta a nord, area mitica tra i freeriders per gli innumerevoli fuoripista che scendono dalla cima. Io sono un fuoripistarolo dilettante, ma rimarrò molto soddisfatto della scelta. Per andare a Stuben, scendo allora a sinistra, dall'unica pista (14), dalla quale riesco a studiare bene l'area della precedente seggiovia, che avevo visto solo dalla cima (ero sceso dall'altro lato):
Dalle due foto si vedono bene il canalone ripido largo e gobboso a cui ho rinunciato, poi più a destra i canalini ripidi chiusi da reti di protezione, e infine nella seconda foto, la cosa che più mi interessava, e cioè la conferma che si può raggiungere senza fatica, tenendosi sempre alti, il pilone della funivia, da cui scollinare per l'altro lato e andare sul bl canalone visto dalla seggiovia. Ci andrò al ritorno da Stuben
(fine prima parte)
Di neve ce n'era in abbondanza, ma la giornata è stata assolutamente torrida, e l'esposizione sud della zona sciistica principale del comprensorio ha peggiorato le cose. Le piste e tutte le skiroute erano una serie unica di gobbe. Si salvavano solo alcuni fuoripista, qualche pista alta e qualcuna esposta a nord.
Cartina delle piste del comprensorio dell'Arlberg:
Con un giorno solo non ho avuto tempo di andare a Lech/Zurs, ma se ho capito bene non avrei neanche potuto andarci col giornaliero, perchè serve uno skipass di almeno due giorni.
Sono salito dal supermodernissimo Funitel Galzigbahn, quello con ruote giganti che fanno da "ascensore" delle cabine. In pratica nella stazione di partenza la cabina si disammorsa al "secondo piano", si aggancia a una ruota gigante che ruotando la porta al "primo piano" dove avviene la fase di sbarco e di imbarco e contemporaneamente il girostazione, dopodichè la cabina, coi passeggeri appena entrati, si riammorsa a una seconda ruota gigante, viene trasportata al "secondo piano" e infine lanciata sulla fune di linea. Il tutto in una stazione architettonicamente avveniristica, a forma di tartaruga. Foto fatta a fine giornata:
Il mio inizio di giornata è stato un breve giro nella zona Kapall, dove ci sono le piste di gara dei mondiali di sci 2001. Queste sono le viste da Kapall verso la zona del Galzig. Il puntino che si vede nel cielo, a destra nella seconda foto non è un moscerino sopravvissuto all'inverno, bensì l'assurda funivia Valluga I, che viaggia a un'altezza incredibile sopra due vallate e su una sola fune portante:
questa è invece la vista verso l'area di Rendl, dall'altra parte della valle di St.Anton. Non ci sono stato, ma probabilmente presentava una neve migliore:
da Kapall scendo in paese con belle piste tecniche e deserte, dopodichè con stradine tra i boschi torno alla partenza del Galzigbahn. Essendoci coda sulla funivia Valluga I (che prenderò soltanto nel tardo pomeriggio) dalla cima del Galzig scendo con una facile pista blu per St.Christoph, paesino immerso nella neve in prossimità del passo dell'Arlberg, che si trova poco più in alto in località Alpe Rauz. Ecco St.Christoph:
dalla stessa seggiovia 4 posti, questa è la vista verso il passo.In fondo si intravede il paese di Stuben:
dopodichè salgo per la prima di molte volte sulla seggiovia VELOCE 3 posti Schindlergrat, che è l'impianto più importante di St.Anton per chi vuole dedicarsi a piste tecniche e fuoripista. Questa è la vista in cima dell'area del Valluga, con le stazioni di arrivo delle funivie Valluga I (sulla sinistra, tra le rocce) e II (in cima):
Dalla seggiovia vedo da vicino dei bei canaloni fuoripista, con neve tenera ma non gobbosa, esposti al sole e con la giusta pendenza. Il migliore sembra quello che scende dal pilone della funivia, ma non so ancora come ci si arriva (in alto si intravede il piccolo piloncino della funivia):
più sopra si apre un'altro ampio canalone, raggiungibile invece dalla pista, tenendosi sempre sulla destra. Sarà la mia prima discesa:
Dalla cima, subito a sinistra ci sono dei canalini ripidi chiusi da reti. Poco male, non erano cosa per me:
Poco dopo, sempre sulla sinistra, c'è un canalone ripido regolarmente aperto, ma che presenta troppe gobbe, per cui vi rinuncio:
Scendo come detto, a destra dal canalone raggiungibile dalla pista:
e risalgo dalla stessa seggiovia. Decido, per il troppo caldo e le troppe gobbe, di spostarmi completamente e andare per qualche ora nell'area Albona di Stuben, esposta a nord, area mitica tra i freeriders per gli innumerevoli fuoripista che scendono dalla cima. Io sono un fuoripistarolo dilettante, ma rimarrò molto soddisfatto della scelta. Per andare a Stuben, scendo allora a sinistra, dall'unica pista (14), dalla quale riesco a studiare bene l'area della precedente seggiovia, che avevo visto solo dalla cima (ero sceso dall'altro lato):
Dalle due foto si vedono bene il canalone ripido largo e gobboso a cui ho rinunciato, poi più a destra i canalini ripidi chiusi da reti di protezione, e infine nella seconda foto, la cosa che più mi interessava, e cioè la conferma che si può raggiungere senza fatica, tenendosi sempre alti, il pilone della funivia, da cui scollinare per l'altro lato e andare sul bl canalone visto dalla seggiovia. Ci andrò al ritorno da Stuben
(fine prima parte)