Ciao Drey,
lo sci riesco a domarlo piuttosto bene anche se devo ancora lavorarci sopra con una tecnica più appropriata. Riesco a condurlo con grande soddisfazione sia sul corto raggio che in altre condizioni. Mi ha particolarmente impressionato come regge la velocità pur non essendo particolarmente indicato per la velocità. Sulla neve mossa soffre parecchio ma sul ghiaccio o su piste ben battute fa paura per la precisione. Guai a perdere la concentrazione perchè è uno sci che non perdona, se sbagli paghi! Forse a me piace anche per questo. Mi è piaciuta molto la tua espressione "curva spazzolata" perchè rende molto l'idea. Diciamo che la curva spazzolata mi riesce piuttosto bene ma che fatica... mi piacerebbe tanto poter capire come renderela meno faticosa...
a presto
Francesco
Proverò a spiegarti la curva SuperCondotta che ti renderà la curva in se e per se meno faticosa,
ma ben presto ti ritroverai a tirare le curve come una iena con la bava alla bocca, e la fatica tornerà:
ti metti sulla massima pendenza sci distanti 15/20cm tra di loro, inizi la presa di spigolo (e non la molli più)
effettuando un piegamento/angolazione verso l'avanti/interno curva,
naso rivolto verso la punta degli sci, dimentica il busto a valle etc... di una volta, butta dentro le ginocchia
e compensa con il busto l'inclinazione per caricare a dovere entrambe gli sci,
prosegui l'azione di piegamento/angolazione
distribuendolo per tutto l'arco della curva,
questo è importante perchè una volta finito il piegamento è ora di cambiare curva, non mi rimanere bloccato,
piegamento lento=curva larga, piegamento rapido=curva stretta (cortoraggio/serpentina),
la spinta sullo scarpone e quindi sullo sci garantisce un carico costante su quest'ultimo che ne determina la stabilità e ne garantisce la deformazione,
deformando lo sci ottieni raggi di curva sempre minori e accellerazioni in uscita da libidine.
Essenziale in questi frangenti è la centralità, altrimenti le leggi della fisica e della dinamica prenderanno il sopravvento.
Tralascio per il momento l'azione del piede/caviglia che riprenderai più avanti.
Terminato il piegamento ti distendi verso l'avanti/interno curva ed è gia sufficiente la traslazione del bacino
e l'azione sterzante dei piedi per ritrovarti con lo sci piatto sulla massima pendenza e ricominciare daccapo.
Ora osserva le tracce sulla neve, se hai fatto tutto come si deve troverai dietro di te due linee ben distinte,
questo significa che la coda dello sci è passata esattamente dove sono passate le punte
lo capisci da te che con una coda cosi larga conficcata nella neve è difficile effettuare la tanto amata spazzolata,
ma ti assicuro che acquisiti i nuovi dettami tecnici, non ne vorrai più sentir parlare.
Effettua un'unica curva, se riesci ad andare con le punte verso monte e a risalire siamo già a buon punto.
Per quanto riguarda il maestro, io ti consiglio qualche corso specifico di introduzione allo sci agonistico,
a Marilleva lo chiamano SuperCorso, ma a parte il nome altisonante non è altro che un corso dove insegnano
la nuova tecnica o magari ti chiudono una pista per mettere dei pali e farti "godere", non più di 5 per gruppo etc...
P.S. Chiedo venia ai maestri Skifosi se ho tralasciato qualche dettaglio importante (nel caso integrate o correggete)
:ciaociao: