L'importanza della coda dello sci

Fiore61

New member
Scusate per la banalità della domanda; qualcuno saprebbe spiegarmi sul piano tecnico quanto sia importante la forma della coda in uno sci alla luce delle nuove sciancrature. In altri termini perché uno sci sia più predisposto alle curve strette (serpentina o scodinzolo) quale forma deve avere? Considerate che attualmente ho uno Sci Atomic SL12 160 e la coda è piuttosto larga. .
Grazie
 
Non va vista solo la coda, ma bensì il rapporto Spatola-Centro-Coda
che nel loro insieme danno il raggio di curva "teorico" dello sci.

Nel caso del tuo SL12:
Lunghezza: 160 cm; raggio: 12,0 m; sciancratura: 120 - 65 - 104

Se aumenta la larghezza del centro, come negli ultimi all-mountain,
o diminuiscono coda e punte aumenta il raggio di curza.
 
Non va vista solo la coda, ma bensì il rapporto Spatola-Centro-Coda
che nel loro insieme danno il raggio di curva "teorico" dello sci.

Nel caso del tuo SL12:
Lunghezza: 160 cm; raggio: 12,0 m; sciancratura: 120 - 65 - 104

Se aumenta la larghezza del centro, come negli ultimi all-mountain,
o diminuiscono coda e punte aumenta il raggio di curza.

Quoto Evergreen, è molto complesso valutare un solo elemento astraendolo da tutti gli altri.

Diciamo, proprio a voler tagliare a fette grosse, che la spatola ti determina un + o - rapido/violento ingresso in curva, il centro l'inversione degli spigoli, e la coda la chiusura + o - chiusa/accentuata progressiva o secca.

Ma è, ripeto, l'insieme di queste 3 misure ( nonchè la struttura dello sci ) che ne determina le caratteristiche
 
Come prima cosa grazie per avermi risposto, temevo che la domanda fosse un pò stupida. Quanto al resto vi dico che la mia domanda scaturisce da una considerazione: ho notato che sci (atomic sl 12 160) pur essendo uno sci da slalom, quindi votato allo stretto, chiude la curva a fatica. Nel senso che devo lavorare molto di bacino spostando con decisione il bacino ed imprimere una certa forza sullo sci per chiudere le code. Mi chiedo quanto possa dipendere dalla tecnica e quanto dallo sci. Ad esempio con gli Atomic beta 170 del 2001 con sciancratura ridotta all'essenziale la curva stretta la chiudevo meglio.
 
Come prima cosa grazie per avermi risposto, temevo che la domanda fosse un pò stupida. Quanto al resto vi dico che la mia domanda scaturisce da una considerazione: ho notato che sci (atomic sl 12 160) pur essendo uno sci da slalom, quindi votato allo stretto, chiude la curva a fatica. Nel senso che devo lavorare molto di bacino spostando con decisione il bacino ed imprimere una certa forza sullo sci per chiudere le code. Mi chiedo quanto possa dipendere dalla tecnica e quanto dallo sci. Ad esempio con gli Atomic beta 170 del 2001 con sciancratura ridotta all'essenziale la curva stretta la chiudevo meglio.

Dipende dalla rigidità dello sci, non dalle misure.

L'SL12 è il + duro fra gli slalom Atomic e tra i + duri in circolazione in generale.
Se provassi un 9, un 10 sicuramente non ti darebbe questa sensazione di fatica.
Poi dipende da quanto pesi, dal tuo livello, etc...
 

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Come prima cosa grazie per avermi risposto, temevo che la domanda fosse un pò stupida. Quanto al resto vi dico che la mia domanda scaturisce da una considerazione: ho notato che sci (atomic sl 12 160) pur essendo uno sci da slalom, quindi votato allo stretto, chiude la curva a fatica. Nel senso che devo lavorare molto di bacino spostando con decisione il bacino ed imprimere una certa forza sullo sci per chiudere le code. Mi chiedo quanto possa dipendere dalla tecnica e quanto dallo sci. Ad esempio con gli Atomic beta 170 del 2001 con sciancratura ridotta all'essenziale la curva stretta la chiudevo meglio.

Sicuramente è uno sci duro ma mi risulta molto addolcito rispetto al passato.
Prova a farti vedere da qualcuno che possa dirti se c'è qualcosa che non va nel tuo modo di impostare e soprattutto di SUPERcondurre la curva,
non ci hai detto il tuo livello di sciata, ma mi sembrano le sensazioni di chi ha una sciata "vecchio stile"
e negli anni non ha aggiornato la sua tecnica adeguandola ai nuovi materiali, non riuscendo a sfruttarli appieno.

Mi sbaglio ???
 
Sicuramente è uno sci duro ma mi risulta molto addolcito rispetto al passato.
Prova a farti vedere da qualcuno che possa dirti se c'è qualcosa che non va nel tuo modo di impostare e soprattutto di SUPERcondurre la curva,
non ci hai detto il tuo livello di sciata, ma mi sembrano le sensazioni di chi ha una sciata "vecchio stile"
e negli anni non ha aggiornato la sua tecnica adeguandola ai nuovi materiali, non riuscendo a sfruttarli appieno.

Mi sbaglio ???

Forse hai ragione tu! Probabilemente adotto una sciata vecchio stile. Ad esempio ho la tendenza a sciare a sci uniti e questo non è certamente un bene. Non mi resta che provare a modificare la sciata. Con i miei vecchi Atomic beta del 2001 da 170 francamente non avevo nessun problema. Forse perchè meno sciancrati!
 
Considera che coi vecchi sci poco sciancrati, e sciata a piedi uniti, la chiusura curva è inevitabilmente più spazzolata, e la minor sciancratura in questo aiuta. Invece, con uno sci più sciancrato, ecco che la coda tronca e più pronunciata tende a incagliarsi e ad ostacolarti la chiusura curva. A maggior ragione se non gestisci bene la fase di svincolo!

E a sci uniti, la curva binariata è difficilissima se non impossibile da effettuare, perchè la distribuzione dei pesi è alquanto problematica, e basta uno spostamento impercettibile per compromettere il tutto.

L'unica è affidarti a un buon maestro che ti imposti al meglio, e vedrai che sarà come mettere il turbo, in uscita di curva!!!!! :paura:

PS: complimenti Evergreen e FODOMA per i vostri post, assolutamente ineccepibili! ;)
 
E sono del parere che un slalom top gamma sia da consigliare solo ed esclusivamente a una tecnica più che perfetta.... è controindicato per chi vuol progredire e perfezionarsi tecnicamente. Non ti dà il tempo di ragionare e di recuperare eventuali errori, in più deve essere lo sciatore a saper variare i raggi di curva, lavorando al meglio sulla distribuzione dei pesi (e quindi applicando adeguatamente la tecnica), anzichè sfruttare la geometria delle sciancrature, come succede praticamente sempre... una volta che sai fare cortoraggio con un racecarver di 5 cm più lungo della propria altezza, e raggio 16-18 metri, sai fare tutto.

La prova lampante l'ho avuta rivedendo due amici: il primo aveva uno slalom da 160, l'altro da 165, fisicamente (sul 178x90kg) e tecnicamente simili: il secondo ha sostituito il suo 165 con un racecarver 177 di raggio 16.6 m: a distanza di un anno, quest'ultimo ha fatto dei notevoli progressi, con una sciata molto più fluida e dinamica, mentre il primo, che ha continuato ad usare il suo 160, è rimasto tale e quale, con una sciata molto statica e per nulla varia, meno divertente e brutta a vedersi.
 
E sono del parere che un slalom top gamma sia da consigliare solo ed esclusivamente a una tecnica più che perfetta.... è controindicato per chi vuol progredire e perfezionarsi tecnicamente. Non ti dà il tempo di ragionare e di recuperare eventuali errori, in più deve essere lo sciatore a saper variare i raggi di curva, lavorando al meglio sulla distribuzione dei pesi (e quindi applicando adeguatamente la tecnica), anzichè sfruttare la geometria delle sciancrature, come succede praticamente sempre... una volta che sai fare cortoraggio con un racecarver di 5 cm più lungo della propria altezza, e raggio 16-18 metri, sai fare tutto.

La prova lampante l'ho avuta rivedendo due amici: il primo aveva uno slalom da 160, l'altro da 165, fisicamente (sul 178x90kg) e tecnicamente simili: il secondo ha sostituito il suo 165 con un racecarver 177 di raggio 16.6 m: a distanza di un anno, quest'ultimo ha fatto dei notevoli progressi, con una sciata molto più fluida e dinamica, mentre il primo, che ha continuato ad usare il suo 160, è rimasto tale e quale, con una sciata molto statica e per nulla varia, meno divertente e brutta a vedersi.


Ciao Drey,
lo sci riesco a domarlo piuttosto bene anche se devo ancora lavorarci sopra con una tecnica più appropriata. Riesco a condurlo con grande soddisfazione sia sul corto raggio che in altre condizioni. Mi ha particolarmente impressionato come regge la velocità pur non essendo particolarmente indicato per la velocità. Sulla neve mossa soffre parecchio ma sul ghiaccio o su piste ben battute fa paura per la precisione. Guai a perdere la concentrazione perchè è uno sci che non perdona, se sbagli paghi! Forse a me piace anche per questo. Mi è piaciuta molto la tua espressione "curva spazzolata" perchè rende molto l'idea. Diciamo che la curva spazzolata mi riesce piuttosto bene ma che fatica... mi piacerebbe tanto poter capire come renderela meno faticosa...
a presto
Francesco
 
Ciao Drey,
lo sci riesco a domarlo piuttosto bene anche se devo ancora lavorarci sopra con una tecnica più appropriata. Riesco a condurlo con grande soddisfazione sia sul corto raggio che in altre condizioni. Mi ha particolarmente impressionato come regge la velocità pur non essendo particolarmente indicato per la velocità. Sulla neve mossa soffre parecchio ma sul ghiaccio o su piste ben battute fa paura per la precisione. Guai a perdere la concentrazione perchè è uno sci che non perdona, se sbagli paghi! Forse a me piace anche per questo. Mi è piaciuta molto la tua espressione "curva spazzolata" perchè rende molto l'idea. Diciamo che la curva spazzolata mi riesce piuttosto bene ma che fatica... mi piacerebbe tanto poter capire come renderela meno faticosa...
a presto
Francesco

Proverò a spiegarti la curva SuperCondotta che ti renderà la curva in se e per se meno faticosa,
ma ben presto ti ritroverai a tirare le curve come una iena con la bava alla bocca, e la fatica tornerà:

ti metti sulla massima pendenza sci distanti 15/20cm tra di loro, inizi la presa di spigolo (e non la molli più)
effettuando un piegamento/angolazione verso l'avanti/interno curva,
naso rivolto verso la punta degli sci, dimentica il busto a valle etc... di una volta, butta dentro le ginocchia
e compensa con il busto l'inclinazione per caricare a dovere entrambe gli sci,
prosegui l'azione di piegamento/angolazione distribuendolo per tutto l'arco della curva,
questo è importante perchè una volta finito il piegamento è ora di cambiare curva, non mi rimanere bloccato,
piegamento lento=curva larga, piegamento rapido=curva stretta (cortoraggio/serpentina),

la spinta sullo scarpone e quindi sullo sci garantisce un carico costante su quest'ultimo che ne determina la stabilità e ne garantisce la deformazione,
deformando lo sci ottieni raggi di curva sempre minori e accellerazioni in uscita da libidine.

Essenziale in questi frangenti è la centralità
, altrimenti le leggi della fisica e della dinamica prenderanno il sopravvento.

Tralascio per il momento l'azione del piede/caviglia che riprenderai più avanti.

Terminato il piegamento ti distendi verso l'avanti/interno curva ed è gia sufficiente la traslazione del bacino
e l'azione sterzante dei piedi per ritrovarti con lo sci piatto sulla massima pendenza e ricominciare daccapo.

Ora osserva le tracce sulla neve, se hai fatto tutto come si deve troverai dietro di te due linee ben distinte,
questo significa che la coda dello sci è passata esattamente dove sono passate le punte
lo capisci da te che con una coda cosi larga conficcata nella neve è difficile effettuare la tanto amata spazzolata,
ma ti assicuro che acquisiti i nuovi dettami tecnici, non ne vorrai più sentir parlare.
Effettua un'unica curva, se riesci ad andare con le punte verso monte e a risalire siamo già a buon punto.

Per quanto riguarda il maestro, io ti consiglio qualche corso specifico di introduzione allo sci agonistico,
a Marilleva lo chiamano SuperCorso, ma a parte il nome altisonante non è altro che un corso dove insegnano
la nuova tecnica o magari ti chiudono una pista per mettere dei pali e farti "godere", non più di 5 per gruppo etc...

P.S. Chiedo venia ai maestri Skifosi se ho tralasciato qualche dettaglio importante (nel caso integrate o correggete)

:ciaociao:
 
Proverò a spiegarti la curva SuperCondotta che ti renderà la curva in se e per se meno faticosa,
ma ben presto ti ritroverai a tirare le curve come una iena con la bava alla bocca, e la fatica tornerà:

ti metti sulla massima pendenza sci distanti 15/20cm tra di loro, inizi la presa di spigolo (e non la molli più)
effettuando un piegamento/angolazione verso l'avanti/interno curva,
naso rivolto verso la punta degli sci, dimentica il busto a valle etc... di una volta, butta dentro le ginocchia
e compensa con il busto l'inclinazione per caricare a dovere entrambe gli sci,
prosegui l'azione di piegamento/angolazione distribuendolo per tutto l'arco della curva,
questo è importante perchè una volta finito il piegamento è ora di cambiare curva, non mi rimanere bloccato,
piegamento lento=curva larga, piegamento rapido=curva stretta (cortoraggio/serpentina),

la spinta sullo scarpone e quindi sullo sci garantisce un carico costante su quest'ultimo che ne determina la stabilità e ne garantisce la deformazione,
deformando lo sci ottieni raggi di curva sempre minori e accellerazioni in uscita da libidine.

Essenziale in questi frangenti è la centralità
, altrimenti le leggi della fisica e della dinamica prenderanno il sopravvento.

Tralascio per il momento l'azione del piede/caviglia che riprenderai più avanti.

Terminato il piegamento ti distendi verso l'avanti/interno curva ed è gia sufficiente la traslazione del bacino
e l'azione sterzante dei piedi per ritrovarti con lo sci piatto sulla massima pendenza e ricominciare daccapo.

Ora osserva le tracce sulla neve, se hai fatto tutto come si deve troverai dietro di te due linee ben distinte,
questo significa che la coda dello sci è passata esattamente dove sono passate le punte
lo capisci da te che con una coda cosi larga conficcata nella neve è difficile effettuare la tanto amata spazzolata,
ma ti assicuro che acquisiti i nuovi dettami tecnici, non ne vorrai più sentir parlare.
Effettua un'unica curva, se riesci ad andare con le punte verso monte e a risalire siamo già a buon punto.

Per quanto riguarda il maestro, io ti consiglio qualche corso specifico di introduzione allo sci agonistico,
a Marilleva lo chiamano SuperCorso, ma a parte il nome altisonante non è altro che un corso dove insegnano
la nuova tecnica o magari ti chiudono una pista per mettere dei pali e farti "godere", non più di 5 per gruppo etc...

P.S. Chiedo venia ai maestri Skifosi se ho tralasciato qualche dettaglio importante (nel caso integrate o correggete)

:ciaociao:


Grazie! Non puoi capire quanto mi ha fatto piacere ricevere questi preziosi consigli. Seguirò alla lettera i tuoi suggerimenti. Grazie ancora
Ciao
Francesco
 
Coda sci

Sì può riparare? Costi? E grave? Ne vale la pena?
 

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