Salve,
vorrrei rendervi partecipi della mia gioia.
da qualche giorno ho questo bellissimo film per le mani. Confesso che l'ho già visto diverse volte e che ogni giorno me ne riguardo un pezzetto.
Sinceramente lo consiglio, non solo perchè è un film davvero ben fatto, ma anche perchè secondo me rappresenta un punto di svolta.
La regia, la fotografia e ovviamente le ambientazioni sono superbe, in alcuni punti holliwodiane. Vengono utilizzati saggiamente spezzoni d altri film, soprattutto per narrare le imprese dei pionieri. A proposito, devo ammettere che mi sono sentito davvero orgoglioso ad un certo punto del film. Vengono nominati e inquadrati per qualche momento sciatori estremi mooolto famosi, ma viene dedicato un bel quarto d'ora a Stefano De Benedetti (anche se proprio non sono riusciti a non storpiarne il nome, mannaggia). Le sue imprese più note, la sua impresa mitica, ma soprattutto una grandiosa intervista. Il motivo per cui questo film è davvero diverso è proprio questo.
Ogni atleta esprime la proprio idea dell'avventura dello sci, estremo, ripido, esplorativo, comunque sempre una dimensione personale, interiore, introspettiva. I motivi, le ispirazioni che spingono persone normali a diventare avventurieri adrenalina dipendenti, il piacere che ne deriva, la sensazione di appagamento e gratificazione che ne ottengono, i rischi che corrono e che sono diposti ad affrontare. Non una serie di discesa mozzafiato, salti impossibili e cadute impressionanti. No. Anzi una critica alla spettacolarizzazione dello sci, una ricerca delle origini e dei motivi ispiranti.
Per non parlare di quello che potremmo definire come il testamento spiritule di Doug Coombs, un filo ininterrotto per tutta la durata del film, la profetica spiegazione dei sentimenti che lo attiravano sulle montagne più alte, lontane, selvagge, rischiando la vita per un appagante sentimento di vita. Commoventi le parole di sua moglie, e le immagini riprese col figlioletto. Impressionanti i commenti circa la reale possibilità che le cose andassero male e che potesse finire ammazzato...
In più la qualità delle immagini, la fotografia e le musiche sono davvero formidabili.
Un film davvero bello spirituale. Da vedere e apprezzare. Ve lo consiglio.
Doc
vorrrei rendervi partecipi della mia gioia.
da qualche giorno ho questo bellissimo film per le mani. Confesso che l'ho già visto diverse volte e che ogni giorno me ne riguardo un pezzetto.
Sinceramente lo consiglio, non solo perchè è un film davvero ben fatto, ma anche perchè secondo me rappresenta un punto di svolta.
La regia, la fotografia e ovviamente le ambientazioni sono superbe, in alcuni punti holliwodiane. Vengono utilizzati saggiamente spezzoni d altri film, soprattutto per narrare le imprese dei pionieri. A proposito, devo ammettere che mi sono sentito davvero orgoglioso ad un certo punto del film. Vengono nominati e inquadrati per qualche momento sciatori estremi mooolto famosi, ma viene dedicato un bel quarto d'ora a Stefano De Benedetti (anche se proprio non sono riusciti a non storpiarne il nome, mannaggia). Le sue imprese più note, la sua impresa mitica, ma soprattutto una grandiosa intervista. Il motivo per cui questo film è davvero diverso è proprio questo.
Ogni atleta esprime la proprio idea dell'avventura dello sci, estremo, ripido, esplorativo, comunque sempre una dimensione personale, interiore, introspettiva. I motivi, le ispirazioni che spingono persone normali a diventare avventurieri adrenalina dipendenti, il piacere che ne deriva, la sensazione di appagamento e gratificazione che ne ottengono, i rischi che corrono e che sono diposti ad affrontare. Non una serie di discesa mozzafiato, salti impossibili e cadute impressionanti. No. Anzi una critica alla spettacolarizzazione dello sci, una ricerca delle origini e dei motivi ispiranti.
Per non parlare di quello che potremmo definire come il testamento spiritule di Doug Coombs, un filo ininterrotto per tutta la durata del film, la profetica spiegazione dei sentimenti che lo attiravano sulle montagne più alte, lontane, selvagge, rischiando la vita per un appagante sentimento di vita. Commoventi le parole di sua moglie, e le immagini riprese col figlioletto. Impressionanti i commenti circa la reale possibilità che le cose andassero male e che potesse finire ammazzato...
In più la qualità delle immagini, la fotografia e le musiche sono davvero formidabili.
Un film davvero bello spirituale. Da vedere e apprezzare. Ve lo consiglio.
Doc