26/4 - Ich bin ein Ardemmatter (no foto)

Tommi

Powder to Believe
Incuriosito da un topici di dani vado a vedere dove si trova Andermatt, scopro che è raggiungibile e solletico l'appettio dei soci di sciata forte dei 365 cm di neve dichiarati su skinfo.

Si parte, ore 6.30 arrivo ad Andermatt alle 9.00. Siamo impreparati su quale delle diverse aree scegliere e optiamo per la prima che incontriamo, quella che culmina nei 2996 m del Gemsstock. Appare subito uno spettacolo incredibile, è il 26 di Aprile e in monti sono carichi di neve. Ovunque però ci sono scariche spontanee che ci mettono un po' sull'attenti.

La zona scelta è articolata intorno ad una bella funivia a due tronconi (pregievole la stazione di partenza di secono con la piattaforma mobile per risparmiare spazio). Le piste più mertievoli sono la pista nera e la pista rossa (Sonnenpiste) che partono dalla sommità del comprensorio scendendo dai due lati diversi della cresta che divide il Gurschengletscher dal St. Anna-gletscher.

La pista nera è davvero pregevole, in mattinata richiede anche molto impegno perchè è dura e soprattutto il muro finale non è il massimo per i miei PE, anche perchè la neve fuori lì è davvero crostona.

La seconda discesa la facciamo invece sulla Sonnenpiste e invogliati dalle tracce mettiamo decisi le punte fuori dalla tracciato. Dopo un lungo traverso arrivviamo ad uno splendido e docile pendio pieno di deliziosa polvere con tanto spazio per tracciare, facciamo un altro pianetto, qualche su e giù e rientriamo in pista attraversando due scariche.

Nel pomeriggio la neve inizia a mollare e in basso è davvero pappa ma il meglio ha ancora da venire. Il rientro ad Andermatt via pista è sconsigliata per via dellos scarso innevamento della parte finale. Gli addetti iniziano a coprire con i teli la parte alta, appena sotto l'arrivo della funivia, del ghiacciaio.

Siamo in quattro, le due fanciulle non vogliono fare tutto il fuoripista che scende dalla Sonnepista, il Felsental e scendono in funivia. In due ci avventuriamo per quella meravigliosa valle. La parte è semplicamente da urlo, sembra incredibile poter trovare ancora della polvere illibata alle 15 di un 26/4 ma è così. Man mano che scendiamo, tenenodci sul lato sinistro della valletta inizia a mollare un po'. Arriviamo alle barriere antivalanga e invece di costeggiarle e scendere per l'invitante e ampio pendio preferiamo spostarci sull'altro lato della valle che sembra essere più sicuro.

Purtroppo ne perde un po', c'è meno neve e bisogna andare nello stretto tra la bassa vegetazione. Saltiamo una recinzione con gli sci in un punto in cui era un po' più bassina e finiamo la giornata in un campo pieno di fango. Sci in spalla, raggiungiamo un ponticello che permette di attraversare un piccolo torrente e torniamo dopo una breve camminata (10 min) al parcheggio della funivia.

Una sosta sorseggiando una bibita in maglietta all'aperto per scottarsi ancora un po' la faccia e poi, a malincuore, rinfiliamo il tunnel del San Gottardo in direzione sud.

Che dire davvero un posto spettacolare. Piste un po' sparpagiate e non so come collegate d'inverno ma almeno per quello che ho visto io possibilità di freeride pressochè infinite. Merita un sacco, anche per l'onestà di far pagare lo skipass ridotto.

Ancora un grazio a dani per aver postato le sue foto di Andermatt. Ci tornerò sicuramente.

Postilla: era veramente impressionate la quantità di scariche, piccole o grandi che c'erano.
 
Top