Fino a qualche minuto fa avevo sempre ritenuto che la salita al Pelmo fosse una via di arrampicata e che non vi fossero "normali" tranne una sulla quale mi sono informato sempre troppo velocemente più volte.
Ora dalle relazioni che leggo mi pare di capire che non sia tutto sommato impossibile salire il Pelmo "in scioltezza" se non si hanno vertigini per il passaggio chiame del "Passo del Gatto" e se si rimane concentrati sulla Cengia di Ball.
Leggo da qui: http://www.rampegoni.it/file/escursioni/Pelmo/MONTE PELMO_normale.pdf
Si segue la buona traccia di sentiero praticamente pianeggiante che corre lungo l’esposto ma
elementare ballatoio (solo qualche brevissimo tratto un po’ più stretto), fino ad entrare, con una breve discesa, in un primo valloncello che si aggira senza problemi. Aggirato un grosso sperone (un passaggio più stretto ed esposto, ma facile; ev. un chiodo con anello all’inizio ed una grossa clessidra con cordino alla fine) si entra in un secondo vallone, dove la cengia si restringe, costringendo ad un breve passaggio in cui si usano le mani (1°, cordino fisso in loco; oltre anche un chiodo segnalato da cordini). Aggirato anche questo vallone il sentierino corre più facile fino al terzo vallone, lungo il cui fianco la cengia si restringe nuovamente fino al famoso “passo del gatto”, unico passaggio rilevante del percorso. Una corda fissa sistemata su tre chiodi a pressione agevola il passaggio, che si effettua all’esterno con arrampicata poco più che elementare ma su terreno esposto (2°, lunghezza del passaggio 5 m.). Si contorna così anche il terzo vallone per sentiero agevole, fino ad entrare alla base del Vallon. Bello il colpo d’occhio con a sx e a dx le due spalle del Pelmo (quota 2200 circa).
Altra relazione: http://www.planetmountain.com/Trekking/Dolomiti/Pelmo/Pelmo3.html
Con opportuni andirivieni, segnalati da vecchi bolli rossi, si supera senza difficoltà la breve parete e si raggiunge così la bancata con la quale ha inizio la cengia di Ball. Si percorre la cengia, che porta a sud in lieve ascesa lungo cornici roccioso-ghiaiose e tracce di sentiero (diversi ometti segnano il percorso che peraltro è assolutamete univoco), oltrepassando le rientranze formate da tre successivi canalini dove, nei tratti meno facili, si trovano infissi chiodi per eventuali manovre di assicurazione. Nel fondo dell'ultimo canale si trova quello che.viene considerato il passaggio chiave della cengia, il Passo del Gatto, dove una sporgenza della roccia costringe a procedere carponi oppure a superarla all'esterno con un passaggio d'arrampicata, facile ma esposto. Oltre questo tratto la cengia diviene più agibile, un vero e proprio sentierino, anche se piuttosto aereo, e porta infine a sbucare sul bordo inferiore dell'enorme vallone detritico compreso fra le due spalle del monte.
Alcune foto della salita del Monte Pelmo qui:
http://www.vadopiano.it/SchedaPercorsi.asp?percorso=Pelmo
Non sembra proprio da fare ridendo, senza corda, questo passaggio:
Qui invece con attenzione non sembra pericoloso:
Altra relazione: http://www.abcdolomiti.com/abcdolomitiWebSite/pelmoescursione.htm
Qui invece è tosta:
In definitiva: chi di voi ha percorso questo itinerario?
Chi sa se posso spararmelo in una infrasettimanale "di quelle per sfogarsi" anche solo?
Ora dalle relazioni che leggo mi pare di capire che non sia tutto sommato impossibile salire il Pelmo "in scioltezza" se non si hanno vertigini per il passaggio chiame del "Passo del Gatto" e se si rimane concentrati sulla Cengia di Ball.
Leggo da qui: http://www.rampegoni.it/file/escursioni/Pelmo/MONTE PELMO_normale.pdf
Si segue la buona traccia di sentiero praticamente pianeggiante che corre lungo l’esposto ma
elementare ballatoio (solo qualche brevissimo tratto un po’ più stretto), fino ad entrare, con una breve discesa, in un primo valloncello che si aggira senza problemi. Aggirato un grosso sperone (un passaggio più stretto ed esposto, ma facile; ev. un chiodo con anello all’inizio ed una grossa clessidra con cordino alla fine) si entra in un secondo vallone, dove la cengia si restringe, costringendo ad un breve passaggio in cui si usano le mani (1°, cordino fisso in loco; oltre anche un chiodo segnalato da cordini). Aggirato anche questo vallone il sentierino corre più facile fino al terzo vallone, lungo il cui fianco la cengia si restringe nuovamente fino al famoso “passo del gatto”, unico passaggio rilevante del percorso. Una corda fissa sistemata su tre chiodi a pressione agevola il passaggio, che si effettua all’esterno con arrampicata poco più che elementare ma su terreno esposto (2°, lunghezza del passaggio 5 m.). Si contorna così anche il terzo vallone per sentiero agevole, fino ad entrare alla base del Vallon. Bello il colpo d’occhio con a sx e a dx le due spalle del Pelmo (quota 2200 circa).
Altra relazione: http://www.planetmountain.com/Trekking/Dolomiti/Pelmo/Pelmo3.html
Con opportuni andirivieni, segnalati da vecchi bolli rossi, si supera senza difficoltà la breve parete e si raggiunge così la bancata con la quale ha inizio la cengia di Ball. Si percorre la cengia, che porta a sud in lieve ascesa lungo cornici roccioso-ghiaiose e tracce di sentiero (diversi ometti segnano il percorso che peraltro è assolutamete univoco), oltrepassando le rientranze formate da tre successivi canalini dove, nei tratti meno facili, si trovano infissi chiodi per eventuali manovre di assicurazione. Nel fondo dell'ultimo canale si trova quello che.viene considerato il passaggio chiave della cengia, il Passo del Gatto, dove una sporgenza della roccia costringe a procedere carponi oppure a superarla all'esterno con un passaggio d'arrampicata, facile ma esposto. Oltre questo tratto la cengia diviene più agibile, un vero e proprio sentierino, anche se piuttosto aereo, e porta infine a sbucare sul bordo inferiore dell'enorme vallone detritico compreso fra le due spalle del monte.
Alcune foto della salita del Monte Pelmo qui:
http://www.vadopiano.it/SchedaPercorsi.asp?percorso=Pelmo
Non sembra proprio da fare ridendo, senza corda, questo passaggio:
Qui invece con attenzione non sembra pericoloso:
Altra relazione: http://www.abcdolomiti.com/abcdolomitiWebSite/pelmoescursione.htm
Qui invece è tosta:
In definitiva: chi di voi ha percorso questo itinerario?
Chi sa se posso spararmelo in una infrasettimanale "di quelle per sfogarsi" anche solo?