[TRK] Come è realmente la salita del monte Pelmo?

Fabio

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Staff Forum
Fino a qualche minuto fa avevo sempre ritenuto che la salita al Pelmo fosse una via di arrampicata e che non vi fossero "normali" tranne una sulla quale mi sono informato sempre troppo velocemente più volte.

Ora dalle relazioni che leggo mi pare di capire che non sia tutto sommato impossibile salire il Pelmo "in scioltezza" se non si hanno vertigini per il passaggio chiame del "Passo del Gatto" e se si rimane concentrati sulla Cengia di Ball.

Leggo da qui: http://www.rampegoni.it/file/escursioni/Pelmo/MONTE PELMO_normale.pdf

Si segue la buona traccia di sentiero praticamente pianeggiante che corre lungo l’esposto ma
elementare ballatoio (solo qualche brevissimo tratto un po’ più stretto), fino ad entrare, con una breve discesa, in un primo valloncello che si aggira senza problemi. Aggirato un grosso sperone (un passaggio più stretto ed esposto, ma facile; ev. un chiodo con anello all’inizio ed una grossa clessidra con cordino alla fine) si entra in un secondo vallone, dove la cengia si restringe, costringendo ad un breve passaggio in cui si usano le mani (1°, cordino fisso in loco; oltre anche un chiodo segnalato da cordini). Aggirato anche questo vallone il sentierino corre più facile fino al terzo vallone, lungo il cui fianco la cengia si restringe nuovamente fino al famoso “passo del gatto”, unico passaggio rilevante del percorso. Una corda fissa sistemata su tre chiodi a pressione agevola il passaggio, che si effettua all’esterno con arrampicata poco più che elementare ma su terreno esposto (2°, lunghezza del passaggio 5 m.). Si contorna così anche il terzo vallone per sentiero agevole, fino ad entrare alla base del Vallon. Bello il colpo d’occhio con a sx e a dx le due spalle del Pelmo (quota 2200 circa).


Altra relazione: http://www.planetmountain.com/Trekking/Dolomiti/Pelmo/Pelmo3.html
Con opportuni andirivieni, segnalati da vecchi bolli rossi, si supera senza difficoltà la breve parete e si raggiunge così la bancata con la quale ha inizio la cengia di Ball. Si percorre la cengia, che porta a sud in lieve ascesa lungo cornici roccioso-ghiaiose e tracce di sentiero (diversi ometti segnano il percorso che peraltro è assolutamete univoco), oltrepassando le rientranze formate da tre successivi canalini dove, nei tratti meno facili, si trovano infissi chiodi per eventuali manovre di assicurazione. Nel fondo dell'ultimo canale si trova quello che.viene considerato il passaggio chiave della cengia, il Passo del Gatto, dove una sporgenza della roccia costringe a procedere carponi oppure a superarla all'esterno con un passaggio d'arrampicata, facile ma esposto. Oltre questo tratto la cengia diviene più agibile, un vero e proprio sentierino, anche se piuttosto aereo, e porta infine a sbucare sul bordo inferiore dell'enorme vallone detritico compreso fra le due spalle del monte.

Alcune foto della salita del Monte Pelmo qui:
http://www.vadopiano.it/SchedaPercorsi.asp?percorso=Pelmo

Non sembra proprio da fare ridendo, senza corda, questo passaggio:
Pelmo-16.JPG


Qui invece con attenzione non sembra pericoloso:
Pelmo-14.JPG


Pelmo-12.JPG


Altra relazione: http://www.abcdolomiti.com/abcdolomitiWebSite/pelmoescursione.htm

Qui invece è tosta:
PelmoC.jpg


PelmoB.jpg


In definitiva: chi di voi ha percorso questo itinerario?
Chi sa se posso spararmelo in una infrasettimanale "di quelle per sfogarsi" anche solo?
 
Altre foto da qui: http://www.forum.planetmountain.com...start=20&sid=3d1fbf923b10b8ad44e69dcacabff98f

ball3jn9.jpg


ball2jp3.jpg


ball1gk5.jpg


Leggo da qui: http://www.forum.planetmountain.com/phpBB2/viewtopic.php?t=7847
Come ho detto, la cengià è molto soggettiva, io non ho problemi al riguardo...ma certamente è parecchio aerea e se uno soffre minimamente di vertigini non passa. E qui non ci sono attrezzature o accorgimenti che tengano, perchè anche da legato se uno non riesce a camminare nei tratti in cui è normale sentiero, ma esposto, senza attaccarsi con le mani alla roccia, beh....questo sentiero non fa per lui.

I passaggi chiave sono 2 o 3, io ho trovato cordini e chiodi un po' su tutti, ma l'unico posto in cui servono davvero è sul gatto, lì io un cordino con moschettone l'ho passato, tipo ferrata, non perchè servisse assolutamente ma l'esposizione è notevole e non si sa mai, cade un sasso o ti si rompe un appoggio, e sei giù....cmq sono davvero 2 metri.
 
Io non l'ho mai fatto, ma mio papà lo ha fatto 6 volte e me ne ha sempre parlato. in genere parte dal passo staulanza alle 4 del mattino munito di torcia per essere in cima per primo verso le 9. La maggior parte della gente dorme al rifugio Venezia così si risparmia la prima ora e mezza di camminata. In genere alle 3 di pomeriggio era sempre già tornato a casa, quindi da fare in giornata è fattibile.
 
ciao fabio, sul pelmo son stato in giornata e da solo, ma ben presto la compagnia l'ho trovata; comunque era ottobre quando c'era veramente poca gente;
intanto per iniziare e' preferibile avere il pelmo non innevato (e questo lo si vede gia da basso)
se vuoi farlo in giornata te lo consiglio da zoppe di cadore (dal passo staulanza e' piu' lungo)
le difficolta' come tu riportavi si riferiscono ai passaggi esposti sulla cengia di ball, che seppur con un dislivello irrisorio ti fanno impiegare un'oretta
poco prima della cima ci sono altri passaggi al max I° ma lievemente esposti
e' importante avere pratica di cenge esposte passaggi di I piede sicuro e assenza di vertigini
c'e' chi lo fa in cordata, ma io lo sconsiglio (poi ognuno fa come meglio ritiene), comunque a scanso di equivoci meglio avere l'imbrago con un paio di cordini e moschettoni (anche se non li ho usati), il casco invece io lo raccomando vivamente

come considerazione personale, la cengia e' il momento piu' suggestivo, alla fine della cengia si apre il maestoso vant (il catino che ti porta in cima fra i due "poggioli" del "caregon"), ma la cima ti ripaga della soddisfazione di uno dei piu' particolari 3000 delle dolomiti, in posizione centrale, ma che attorno fra i vari 3000 e' uno di piu' bassi!

la via e' comunque bollata e la traccia e' ben evidente
i passaggi critici alla cengia l'ottobre 2007 erano attrezzati con cordini

comunque fabio il pelmo merita, ma devi scegliere la giornata di meteo sicuro..!
poi facci il report
 
Mai fatta ma mi ispira parecchio
Piu che altro sotto alla cengia c'e' un discreto salto ... c'e' ben poco da sbagliare

9702-foto-da-non-aprire-049.jpg
 

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mai fatto, so che c'è qualcuno che lo affronta anche d'inverno ma sono veramente in pochi.

E' un bel cengione: dipende tutto da come uno "reagisce" sulle cengie, vertigini o passo sicuro
 
lo stanno facendo in "tanti" d'inverno ma non fanno tutta la cengia ma salgono attraverso il salto del pordon e c'è un passaggio anche sul terzo .
 
Un paio di foto dell'attacco della salita e prima parte della cengia che ho scattato qualche settimana fa facendo il giro del Pelmo.
Si vedono anche un paio do persone sulla prima foto.
Peccato che da sotto non sia riuscito a fotografare bene la parte centrale della cengia.

Inizio salita alla cima
25700-img2885.jpg


Prima parte della Cengia di Ball
25701-img2884.jpg
 
È la cengia di Grohman presa da sotto la fessura come è? Quest'anno sarà stata percorsa da molti con il metro che c'è stato. Qualcuno sa come è realmente , percorsa di persona?
 
Lungi da me da avvicinarmi anche solo da lontano, alla cengia Grohmann... vista la sua "rinomatezza".
Dalle foto reperibili facilmente su internet, non è roba da umani... perlomeno con sale in zucca.
 
Comunque si fa molto parlare dei precipizi, voli etc... quando in realtà, al di là della percezione del vuoto, che comunque è individuale, tra 15m e 1000m non c'è differenza alcuna, da entrambe le altezze, se cadi muori PUNTO.
Già se cadi da 3m d'altezza si alza l'elicottero con il medico rianimatore, oltre i 5 le probabilità di sopravvivere sono bassissime specie se cadi di schiena e non hai lo zaino.

La differenza, specie su questi percorsi, non sono i 1000m di vuoto sotto invece che 100... è il terreno della cengia: già la cengia di Ball non è rinomata per essere una strada, né per avere un fondo stabilissimo. Ho visto le foto della Grohmann e a momenti sono scivolato dalla sedia della scrivania.
 
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