Direttissima, Val delle Fontane [25/01/2009 gruppo del Sella]

e.frapporti

DURACELL
Componenti della "spedizione": io, Enrico (Enrysno), Luca (lukpino) e Denis (Denis).
Dopo l'incertezza iniziale, dovuta alle condizioni non ideali in seguito al vento delle ultime 16 ore ed al bel sole che rischiava di scaldare troppo la neve, abbiamo deciso di salire al Piz Boè per verificare la fattibilità dell'itinerario.

La salita al Piz Boè lungo il sentiero estivo, l'abbiamo fatta con ramponi e piccozza (poi rivelatasi non necessaria -io ho usato semplicemente i bastoncini). Denis, unico sciatore, è salito senza ramponi con scarponi da pista.
Ho indicato in rosso il tracciato di salita giusto per la cronaca, so che la maggior parte voi lo conosce benissimo ;)
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Luca ed Enrico alle prese con un gradone di roccia
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Arrivati in vetta un paio di telefonate ci hanno preoccupato parecchio: due amici ci hanno detto di essere stati coinvolti da valanghe. Uno sul versante sud del Padon e l'altro proprio nella parte bassa della nostra discesa.
Siamo stati colti dalla paura di aver preso la decisione sbagliata (quella di salire al Piz Boè) ed abbiamo preso in considerazione eventuali alternative (canale del ghicciaio+mezdì, Vallon, discesa al Rifugio Boè, tornare sui nostri passi) ma nessuna ci ha convinto (era quasi come essere in trappola) così ci siamo detti che valeva la pena provare la direttissima, magari aspettando che il sole lasciasse il posto all'ombra nella parte bassa della discesa.

Prima di salire in funivia la preoccupazione maggiore era data dal rischio di trovare la prima parte della discesa (la "piramide" del Boè) con lastroni di ghiaccio per via del vento. Invece la neve era sciabilissima, seppur non polverina.
Nella foto ho indicato in rosso la linea di accesso al canale delle Fontane che è ben visibile sin dalla partenza.
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Enry e Luca ormai alla base della "piramide"
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uno sguardo indietro, verso la Capanna Boè (nascosta ma a sinistra del ripetitore)
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Poco prima dell'ingresso al Canale, gli ultimi 30 metri sono un po' delicati.
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Nel Canale la neve non è niente male ci sono 15-20 cm. di farina sopra uno strato compatto. La pendenza non mette mai paura, (a mio parere siamo dai 35° ai 40°) il Joel è decisamente più incazzato, la larghezza sempre abbondante (mai meno di 10 mt.) e la lunghezza discreta. Quello che mi è piaciuto è che il canale non è dritto, dall'imbocco non si vede la fine, ma continua a cambiare direzione, prima a destra, poi a sinistra per parecchi cambi.
Enry attacca il canale
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Denis sta per ripartire
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Luca se la gode
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La fine del canale
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Appena usciti dal canale si tiene la destra e dopo aver superato un dosso si vede il canalone da imboccare per l'ultima parte della discesa.
Per noi era la parte più temuta, quella ad alto rischio. Il versante di discesa era ormai già in ombra ma ci siamo fermati quasi mezz'ora in attesa che il freddo si impadronisse nuovamente della neve dopo la scaldata del mezzogiorno.
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Finalmente ripartiamo, con un po' di timore, ma entusiasti della qualità della neve che è sempre più buona man mano che si scende.
Luca spolvera
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Denis affonda
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Un tratto intermedio (siamo ormai all'altezza dell'ossario del Pordoi che vediamo poco più a ovest)
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L'ultima parte: ormai non c'è più rischio, siamo euforici per lo scampato pericolo e per la polverina che ci delizia.
Enry si tuffa in 50 cm. di polvere
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Uno scatto ai 150 mt. più belli dell'itinerario (più belli per via della neve intendo)
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Con un po' di "sentierino", mai troppo piatto, si arriva agevolmente alla partenza della seggiovia da 4 che riporta al Pordoi.
Da lì uno sguardo al canale delle fontane, ben visibile là in alto
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Alla fine la decisione di rispettare il programma originale si è rivelata azzeccata. Seppur con un po' di preoccupazione (in realtà non molta in più di quella che normalmente mi accompagna nelle discese di questo tipo) devo dire che è stata veramente una bella discesa, varia come situazioni ambientali e soprattutto con buona neve, sempre più bella scendendo di quota.

Ringrazio Enrico, Luca e Denis per l'ottima compagnia ed in particolare Enrico, esperto capogita!
 
Ultima modifica:
ottima . gran bella discesa pensa che io l'avevo fatta anche ad aprile (anno buono) quindi c'è tutto tempo .
notizie dirette marmolada ?
 
accidenti e. i tuoi itinerari e relativi resoconti son solitamente quelli che piu mi lasciano a bocca aperta.
complimenti per il manico a te ed ai tuoi compagni di discesa.
 
sui pendii prativi sotto le rocce ieri ho notato un bel po' di distacchi, alcuni partivano da sotto delle tracce di passaggio.... (quando si taglia a dx x andar a prendere la seggiovia...) :-?


x ririno: marmolada non eccezionale abbastanza ventata la parte alta, meglio da metà in giù.... tracciata un po' ovunque....(bellunese vecchia...attenzione ad accumoli, lydia, intra i sass....)
 

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sui pendii prativi sotto le rocce ieri ho notato un bel po' di distacchi, alcuni partivano da sotto delle tracce di passaggio.... (quando si taglia a dx x andar a prendere la seggiovia...) :-?

Eh si, quel distacco a cui ti riferisci, è stato innescato dal passaggio dei primi tre che sono scesi 30 minuti prima di noi (è quello di cui parlo nel report) Ne abbiamo avuto notizia prima di partire in quanto i "bonificatori" sono amici di Enry e per telefono ci hanno avvertito di stare molto attenti all'ultima parte.

L'impressione che ho avuto è che ci sono dei notevoli accumuli da vento sui cambi di pendenza che col riscaldamento delle ore centrali erano molto instabili.
 
urca!

vi siete fidati ben bene a fare la Direttissima: la parte bassa non mi avrebbe affatto convinto (come vi siete perfettamente resi conto!)

ottimo ed esaustivo report


p.s. precisazione doverosa per i lettori: Enrysnow, E. & Co: sono tutti piuttosto esperti e preparati e ben conoscitori del tracciato: quindi consci dei rischi e dei tratti delicati della discesa. Esempio da non emulare se non altrettanto preparati!
 
Era meglio se venivamo con voi...

Buttarmi dentro quel canale così esposto è stato veramente da incoscienti...:-(
 
Mi associo ai complimenti di Tony Roma per la qualità costante sia degli itinerari che dei tuoi report.

Bravi (sia tu che i tuoi compari di gite).
 
vi siete fidati ben bene a fare la Direttissima: la parte bassa non mi avrebbe affatto convinto (come vi siete perfettamente resi conto!)

Per quanto mi riguarda ho seguito volentieri Enry perchè dalle sue info si capiva che il canale era in condizione, poi c'era l'incognita della piramide del Boè, ma quella la si verificava alla partenza. La parte bassa non mi faceva paura più di tanto perchè sapevo che una via "sicura" saremmo stati in grado di trovarla. Questo il mio ragionamento alla base della decisione di andare su.
 
Azz, temerari....... belle foto e bella discesa cmq!:tuttook:

p.s. dove ha staccato la slavina sul padon, il vostro amico? Se ne sono staccate diverse di fondo, sto weekend lì e in zona..
 
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