e.frapporti
DURACELL
A parte due foto di enrysno sembra che nessuno voglia condividere la giornatona vissuta domenica sulla regina.
Allora ci penso io (è un compito duro ma qualcuno deve assolverlo )
Dopo 9 giorni in giro per le alpi a caccia di polvere (seguiranno i report) non potevo chiudere meglio di così: dopo mille incertezze la scelta cade sulle dolomiti, Marmolada.
Il gruppo: io, Luca (desperados), Marco (bomar), Manfred (pancugolo), Giorgio, Mirko e Anna, ad Arabba si aggiungerà Nicola (nanaccio)
Alla partenza da Canazei c'è ancora incertezza, forse le nuvole o la nebbia rovineranno la festa ma siamo determitati e puntiamo dritti e senza indugi a Malga Ciapela (da 2 giorni le funivie della regina sono chiuse per cui ...) perchè le schiarite lascaino ben sperare
Nota rischio valanghe: tutti i bollettini danno rischio 3. da non sottovalutare ma con le dovute attenzioni ci si può divertire.
Finalmente al passo Passo Padon iniziano le danze nella polvere ed è subito un giorno memorabile. Mai avevo trovato neve così bella e poco tracciata giù da quel pendio (4 o 5 tracce prima di noi)
giorgio giù dal Padon
Ci affrettiamo alla funivia per la prima delle 5 risalite della giornata.
Ci aspettano 5 discese memorabili! Io (in 5 anni da freerider) mai avevo trovato condizioni così unite ad una visibilità più che buona!
Gran polvere in alto, poi leggermente più pesante/ventata man mano che la quota diminuiva fino a trovare piccole lastre da vento nella parte bassa. In ogni caso almeno 700 mt. da favola
Luca nella parte alta
tocca a bomar
c'è anche Anna (complimeti! poco più che principiante con gli sci)
manfred
ancora manfred (lydia parte alta)
Ius prima traccia sulla Lydia parte centrale (Luca e Giorgio)
manfred e la Lydia
manfred e la Lydia 2
il nanaccio in piacchiata (infra i sass sx)
l'esultanza del nanaccio (infra i sass sx)
Manfred (infra i sass sx)
Luca (infra i sass dx)
La situazione è ideale, nessuno ha voglia di lasciare la regina prima del tempo per rientrare a Canazei con gli impianti così lancio la proposta di scendere a Pian Trevisan per poi recuperare le macchine in qualche modo.
L'idea piace, anche perchè quella discesa sarà sicuramente polverosa fino in fondo, vista l'esposizione riparata dal vento (infatti sarà così) e quasi certamente in prima traccia (infatti sarà così )
Luca, Giorgio e Manfred verso pian dei fiacconi
Bomar e Giorgio verso pian dei fiacconi
polvere sinuosa (verso pian dei Fiacconi)
manfred (verso il Canyon)
Giorgio (verso il canyon)
verso il canyon (e pian Trevisan)
Fino al canyon tutto bene poi putroppo la visibilità peggiora, tutto diviene bianco ovattato uniforme e nel momento cruciale, quello dell'individuazione della stradina militare che permette di superare le falesie, ci troviamo in mezzo ad un fitto nebbione.
Con qualche difficoltà ed apprensione (vederci poco significa non poter valutare bene il rischio sui pendii che si percorrono) raggiungiamo la stradina ma ora è una lotta contro il tempo: si è fatto tardi e rischiamo di non arrivare a Villetta Maria prima che il buio ci inghiotta.
la vecchia strada militare nella nebbia
Alla fine va tutto bene ma per un pelo. La notte cala proprio quando mettiamo piede nel parcheggio di Villetta Maria. Ho imparato un'altra lezione: mai sottovalutare certe situazioni in apparenza semplici.
Alla prossima !!!
Allora ci penso io (è un compito duro ma qualcuno deve assolverlo )
Dopo 9 giorni in giro per le alpi a caccia di polvere (seguiranno i report) non potevo chiudere meglio di così: dopo mille incertezze la scelta cade sulle dolomiti, Marmolada.
Il gruppo: io, Luca (desperados), Marco (bomar), Manfred (pancugolo), Giorgio, Mirko e Anna, ad Arabba si aggiungerà Nicola (nanaccio)
Alla partenza da Canazei c'è ancora incertezza, forse le nuvole o la nebbia rovineranno la festa ma siamo determitati e puntiamo dritti e senza indugi a Malga Ciapela (da 2 giorni le funivie della regina sono chiuse per cui ...) perchè le schiarite lascaino ben sperare
Nota rischio valanghe: tutti i bollettini danno rischio 3. da non sottovalutare ma con le dovute attenzioni ci si può divertire.
Finalmente al passo Passo Padon iniziano le danze nella polvere ed è subito un giorno memorabile. Mai avevo trovato neve così bella e poco tracciata giù da quel pendio (4 o 5 tracce prima di noi)
giorgio giù dal Padon
Ci affrettiamo alla funivia per la prima delle 5 risalite della giornata.
Ci aspettano 5 discese memorabili! Io (in 5 anni da freerider) mai avevo trovato condizioni così unite ad una visibilità più che buona!
Gran polvere in alto, poi leggermente più pesante/ventata man mano che la quota diminuiva fino a trovare piccole lastre da vento nella parte bassa. In ogni caso almeno 700 mt. da favola
Luca nella parte alta
tocca a bomar
c'è anche Anna (complimeti! poco più che principiante con gli sci)
manfred
ancora manfred (lydia parte alta)
Ius prima traccia sulla Lydia parte centrale (Luca e Giorgio)
manfred e la Lydia
manfred e la Lydia 2
il nanaccio in piacchiata (infra i sass sx)
l'esultanza del nanaccio (infra i sass sx)
Manfred (infra i sass sx)
Luca (infra i sass dx)
La situazione è ideale, nessuno ha voglia di lasciare la regina prima del tempo per rientrare a Canazei con gli impianti così lancio la proposta di scendere a Pian Trevisan per poi recuperare le macchine in qualche modo.
L'idea piace, anche perchè quella discesa sarà sicuramente polverosa fino in fondo, vista l'esposizione riparata dal vento (infatti sarà così) e quasi certamente in prima traccia (infatti sarà così )
Luca, Giorgio e Manfred verso pian dei fiacconi
Bomar e Giorgio verso pian dei fiacconi
polvere sinuosa (verso pian dei Fiacconi)
manfred (verso il Canyon)
Giorgio (verso il canyon)
verso il canyon (e pian Trevisan)
Fino al canyon tutto bene poi putroppo la visibilità peggiora, tutto diviene bianco ovattato uniforme e nel momento cruciale, quello dell'individuazione della stradina militare che permette di superare le falesie, ci troviamo in mezzo ad un fitto nebbione.
Con qualche difficoltà ed apprensione (vederci poco significa non poter valutare bene il rischio sui pendii che si percorrono) raggiungiamo la stradina ma ora è una lotta contro il tempo: si è fatto tardi e rischiamo di non arrivare a Villetta Maria prima che il buio ci inghiotta.
la vecchia strada militare nella nebbia
Alla fine va tutto bene ma per un pelo. La notte cala proprio quando mettiamo piede nel parcheggio di Villetta Maria. Ho imparato un'altra lezione: mai sottovalutare certe situazioni in apparenza semplici.
Alla prossima !!!