e.frapporti
DURACELL
Non so la data esatta ma da qualche mese fa quella tipologia di strumenti conosciuta come ARVA ha cambiato nome: ora , ufficilamente, si chiama ARTVA (in italiano Apparecchio Ricerca Travolti VAlanga)
Questo cambiamento è dovuto al fatto che un'azienda francese ha registrato il marchio ARVA ( http://www.arva-equipment.com/ ) per cui nei documenti ufficiali non è più possibile usare tale nome/acronimo quindi lo si è sostituito con l'altro.
In questi ultimi mesi in molti (quasi tutti) si sono lamentati del cambio di nome che quest'apparecchio ha subito, dagli skifosi agli istruttori CAI. Un amico, istruttore nazionale CAI, ha detto testualmente < quell'orrendo T cacofonico tra la R e la V non ce lo metterò mai >.
Tutto questo disappunto è comprensibile e potremmo anche continuare una vita intera ad usare il termine ARVA tanto nei discorsi che facciamo più o meno privatamente non credo ci sarebbe mai nessuna conseguenza ma il punto è che ufficialmente il nostro amato "aggeggio" ha cambiato nome.
D'ora in poi sui documenti ufficiali troveremo sempre quello "nuovo", col tempo saranno aggiornati anche i siti internet, i libri, le riviste, ovunque leggeremo e sentiremo (in caso di video/documentari) il termine ARTVA.
A questo punto io dico: perché vogliamo ostinarci ad usare il vecchio nome? che senso ha?
Poi sarà normale che per un po', nei discorsi usuali, per abitudine diremo o scriveremo ARVA e nessuno si scandalizzerà ma secondo me, in fin dei conti, è meglio prendere coscienza del cambiamento e pian piano verrà naturale usare il termine ufficialmente corretto. Tra qualche anno tutti si saranno scordati della transizione, è solo questione di abitudine.
Questo cambiamento è dovuto al fatto che un'azienda francese ha registrato il marchio ARVA ( http://www.arva-equipment.com/ ) per cui nei documenti ufficiali non è più possibile usare tale nome/acronimo quindi lo si è sostituito con l'altro.
In questi ultimi mesi in molti (quasi tutti) si sono lamentati del cambio di nome che quest'apparecchio ha subito, dagli skifosi agli istruttori CAI. Un amico, istruttore nazionale CAI, ha detto testualmente < quell'orrendo T cacofonico tra la R e la V non ce lo metterò mai >.
Tutto questo disappunto è comprensibile e potremmo anche continuare una vita intera ad usare il termine ARVA tanto nei discorsi che facciamo più o meno privatamente non credo ci sarebbe mai nessuna conseguenza ma il punto è che ufficialmente il nostro amato "aggeggio" ha cambiato nome.
D'ora in poi sui documenti ufficiali troveremo sempre quello "nuovo", col tempo saranno aggiornati anche i siti internet, i libri, le riviste, ovunque leggeremo e sentiremo (in caso di video/documentari) il termine ARTVA.
A questo punto io dico: perché vogliamo ostinarci ad usare il vecchio nome? che senso ha?
Poi sarà normale che per un po', nei discorsi usuali, per abitudine diremo o scriveremo ARVA e nessuno si scandalizzerà ma secondo me, in fin dei conti, è meglio prendere coscienza del cambiamento e pian piano verrà naturale usare il termine ufficialmente corretto. Tra qualche anno tutti si saranno scordati della transizione, è solo questione di abitudine.