FREERIDE: da sport di pochi a fenomeno di massa

LuKe

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Io sinceramente è da veramente poco che sono in questo magico mondo...da quando ho 14 anni quindi + o - 2 anni...poco prima che il freeski diventasse un fenomeno che di anno in anno interessa sempre + persone.

Una volta lo sci fuori pista era un modo x stare a stretto contatto con la natura, conoscere un mondo ai più sconosciuto e provare l'ebrezza di qualche curva in neve fresca, cosa che se detta in pubblico provocava stupore e ti dava la fama di ''spericolato'', almeno questo è quello che ho vissuto io in questi pochi ma densi anni.

Da 1 o massimo 2 anni invece c'è uno spopolare dell' ''estremo'', spesso frainteso col mettere stupidamente a rischio la propria vita, una diffusione capillare nei negozi di modelli di sci da freestyle e freeride e sempre + grnte che si interessa a questo mondo una volta segreto e tranquillo; basta dare un'occhiata agli itinerari fuoripista che di giorno in giorno contano sempre più tracce...è sempre più difficile trovare qualche metro di polvere vergine su cui si può sfogare la propria ''sindrome da prima traccia'' e spesso pendii che offrono numerose discese e opportunità sono rovinati da sciatori inesperti e/o totalmente ignoranti in materia spesso sprovvisti di qualsiasi misura di sicurezza...

Questo movimento indubbiamente porterà anche i suoi lati positivi come una migliore organizzazione dei soccorsi (sempre sperando di non doverne fare uso) ed un adattamento alla nuove esigenze dei comprensori sciistici, l'atrezzatura si troverà molto più facilmente e gli sci twin tip saranno + numerosi agli impianti, anche se a mio avviso la maggior parte della gente non abbandonerà le piste battute.

I veri freerider, quelli che amano surfare liberi, quelli che amano ''annegare'' in 2 metri di powder dopo un cliff dovranno cercare le loro mete sempre + in alto e in posti sempre + nascosti...questo non è il canada doe ogni giorno nevica e c'è la possibilità di fare nuove tracce...queste sono le alpi, la patria dello sci ripido, forse abbiamo i più bei itinerari al mondo ma la neve ahimè scarseggia sempre più e spesso viene rovinata da gente che i canalini li fa con il sedere...

Vorrei sapere se anche voi condividete le mie idee o siete contrari...vorrei sapere cosa ne pensate voi, miei ''colleghi'' freerider e freestyler...
 
secondo me ci sono due tipi di freeride .. quello fatto perchè va di moda e viene considerato sport estremo e quello fatto con il cuore, come amante della montagna in ogni sua forma ... io condivido il freeride solo quando si parla di freeride puro fatto con cuore, amore ... ho solo 17 anni ma ho già visto e conosco troppe persone che lo fanno esclusivamente per raccontarlo poi il sabato sera al pub con gli amici e non per goderselo in pieno ...
per il freestyle lo vedo sicuramente un modo di farsi figo ( pure io mi sento figo quando mi viene qualcosa di bello ) ma anche quello è un modo per esprimersi innovativo, per cambiare dalla classica e niosa conduzione in pista ...

W il FREESKI .... FREESKIER FOREVER !!!!
 
Io non la farei così drammatica. Cioè si nelle grandi stazioni sciistiche e nelle aree famose per il fuoripista questo è sicuramente vero me ci sono moltissime piccole località dove poter essere i primi a tracciare. Io piuttosto mi preoccupo del fatto che la stragranda maggioranza delle persone che vanno fuoripista vicino agli impianti siano sciatori abituati a sciare in pista che vedendo in pubblicità e nei video i pro che fanno cose impressionanti con una facilità estrema si convincono che sia facile imitarli quando invece hanno un enorme esperienza alle spalle. Sempre più gente si avventura fuoripista senza la minima idea dei pericoli che ci possono essere. Trattano la montagna come un immenso parco giochi dove con il biglietto si è comprata anche la sicurezza mentre non è così, la montagna esige rispetto, anche se si è a 10 metri da una pista battuta. Purtroppo la diretta conseguenza di questo atteggiamento è che qualcuno ci lascia le penne. Mi fa rabbia vedere che lo sci fuoripista viene catalogato come sport estremo, non vuol dire niente, non mostra qual'è il suo vero spirito. Non tutti i freerider fanno cliff di 10 metri o tirano curve chilometriche, mentre è proprio questa l'immagine che i media danno del nostro sport.
 
finx ha detto:
Io non la farei così drammatica. Cioè si nelle grandi stazioni sciistiche e nelle aree famose per il fuoripista questo è sicuramente vero me ci sono moltissime piccole località dove poter essere i primi a tracciare. Io piuttosto mi preoccupo del fatto che la stragranda maggioranza delle persone che vanno fuoripista vicino agli impianti siano sciatori abituati a sciare in pista che vedendo in pubblicità e nei video i pro che fanno cose impressionanti con una facilità estrema si convincono che sia facile imitarli quando invece hanno un enorme esperienza alle spalle. Sempre più gente si avventura fuoripista senza la minima idea dei pericoli che ci possono essere. Trattano la montagna come un immenso parco giochi dove con il biglietto si è comprata anche la sicurezza mentre non è così, la montagna esige rispetto, anche se si è a 10 metri da una pista battuta. Purtroppo la diretta conseguenza di questo atteggiamento è che qualcuno ci lascia le penne. Mi fa rabbia vedere che lo sci fuoripista viene catalogato come sport estremo, non vuol dire niente, non mostra qual'è il suo vero spirito. Non tutti i freerider fanno cliff di 10 metri o tirano curve chilometriche, mentre è proprio questa l'immagine che i media danno del nostro sport.
Anche il freeclimb non è uno sport estremo secondo me, la stragrande maggioranza dei climber arrampica per piacere e non si sognerebbe mai di fare la Mephisto al Sass de la Crusc senza corda, ma i media lo hanno già catalogato come sport al limite (ricordate la pubblicità Sector con Manolo) i media ti fanno vedere solo quello che fà vendere...è una legge di mercato e la gente purtroppo ci crede.
 
LuKe ha detto:
...è sempre più difficile trovare qualche metro di polvere vergine su cui si può sfogare la propria ''sindrome da prima traccia'' e spesso pendii che offrono numerose discese e opportunità sono rovinati da sciatori inesperti e/o totalmente ignoranti in materia spesso sprovvisti di qualsiasi misura di sicurezza...

Sulla parte in grassetto siamo d'accordo, ma si sa la madre dei cretini è sempre incinta.

Per il rsto ti chiedo: sei nato imparato? Cioè a te non è mai capitato di andare a tracciare da inesperto :wink: O forse sei solo incazzato che non nevica e che è sempre più difficile trovare neve vergine'? :lol: :wink:

L'anno scoros lo sci per me è stato 50%pista(ovvero andare a saltare e provare trick) 50% scialpinismo. Sono l'anello di congiunzione tgra vecchio e nuovo? 8--) :lol:
 

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l'essenza del freeride è soggettiva
a me fa godere la "prima traccia" su un bel lenzuolo bianco…. Mi bastano anche 20cm di powder, non mi servono 2mt (vista la carestia che si ripete anche quest'anno poi…. Che di neve non ne fa :perlaneve: )

purtroppo rompe I maroni vedere un 'ingresso' alle creste bianche a scaletta ma, a volte, quando uno ha fatto per primo la scaletta tutti gli altri sono + o - costretti a farla
purtroppo rompe I maroni vedere 10000 persone in marmolada ai primi 30-40cm (dove molti dei quali sono scarsamente equipaggiati)
purtroppo quella che tu lamenti è un evoluzione dello sci….. Bisogna cercare sempre più di essere I primi :twisted: (anche se a volte trovare una traccia ti dà un senso di sicurezza)
 
fenomeno di massa non direi :think:
ci sono posti (pochi per la verità) dove tanti vanno fuoripista (cham, verb, engelberg, st anton, etc) e alcuni posti dove la gente va solo fuoripista (la grave). Il discorso di rovinare la traccia non lo condivido. Se il posto è bello è bello anche se c'è una traccia, e anche se c'è la traccia di uno che è sceso a scaletta. Se siete appassionati di montagna e avete dedicato del tempo ad un posto per conoscerlo bene saprete sempre dove tracciare in santa pace la vostra traccia
 
Alla new scool, mi sono avvicinato di recente, non per moda, ma perchè mi sono sempre sentito, se si può dire diverso. Tra i 10 e i 15 anni fa quando praticavo molto agonismo, Il dover stare tra i pali tutto il giorno, mi annoiava e le gare le facevo senza la voglia assuluta di vincere, quando vincevo ero contento, ma mai come quando, senza il permesso dell'allenatore, mi staccavo dal gruppo piano piano, senza farmi notare, per infilarmi in fantastici canalini e pareti fuori pista. Ero attratto sia dal freeride semplice che dal gusto per l'estremo, mi dava sensazioni fortissime, ed era causa di infuriate apocalittiche dell'allenatore. Già 15 anni fa, quando vidi un tizio fare un 360° a Cervinia, iniziai a provarci anche io, con conseguenze brutte per il mio polso destro. Il vedere i video della teton, è solo stata la scintilla che mi ha fatto accendere, che mi ha fatto capire che quello che facevo non era poi così stupido, magari pericoloso, ma non privo di senso e che altra gente oltre a me provava forti sensazioni nella pratica del freeride e del freestyle. Sensazioni non di potere e superiorità, in quanto sarebbe fondamentalmente stupido, ma sensazioni di libertà, parlo principalmente di quella fortissima sensazione che si prova quando si è liberi di fare quello che si vuole, rientrando nel dominio delle proprie possibilità, della propria sicurezza e della sicurezza altrui, senza sfuorare dai limiti, ma eventualmente avvicinandovisi.

Purtroppo nel freeski, come nel freeclimbing, a causa dell'effetto moda, si vedono sempre più persone che praticano, tali discipline, quasi solo per pavoneggiarsi.
Sempre rimanendo nel parallelo con il freeclimbing, basta vedere la moda del 7a.
Nelle falesie, si vedono sempre più persone fare gradi come i 7a in 300000 tentativi, per vantarsi di avere fatto un 7a, le stesse persone che salgono giusto il 6a a vista e che sminuiscono chi non si prende il mal di pancia per fare i 7a, ma sale tranquillo i 6b a vista.
Tali individui, intendendo chi pratica solo per pavoneggiare, nello sci come nell'arrampicata, si perdono il vero gusto di tali discipline.
Vengono sempre più in secondo piano, fattori come la bellezza dell'ambiende e la naturalità e la libertà del gesto, praticati in tale contesto.
Le belle sensazioni, sovente lasciano spazio all'invidia, alla competitività malsana (Non quella sana).

L'estremo, non deve essere forzato, ma può arrivare (o non arrivare mai) come conseguenza della pratica delle discipline libere. Se faccio un pendio a 50° che termina in una crepacciata o un tiro in freesolo, lo faccio perchè in quel momento ho la situazione psicologica e la voglia di farlo adeguate, consapevolmente con i rischi a cui vado in contro, non per dirlo al mondo, ma solo per me, anche se il più delle volte si evita per rischi oggettivi troppo alti, capita la volta in cui senza pensarci troppo, ci si trova in tali situazioni senza rendersene conto, come conseguenza naturale di quello che si sta praticando, quelle volte la consapevolezza di ciò che si è fatto arriva dopo averlo fatto.
Il rischio più grosso dell'estremo, è che possa diventare una droga, portando oltre alla zona di confine e come conseguenza alla perdita di ciò che ci è più caro, la vita.

Dopo avere detto tutte queste parole che possono essere inutili e noiose, dico solo che non dobbiamo preoccuparci noi del fenomeno di massa e delle mode, in quanto la nostra mentalità ed il motivo che ci spinge a praticare discipline libere (Free...), non cambierà, indistintamente dal motivo che spinge gli altri, in quanto ognuno di noi è libero di fare quello che più gli piace in queste discipline, rispettando la sicurezza, se non propria, almeno degli altri e l'ambiente naturale in cui si pratica.
 
FREERIDE IS NOT A FASHION, IT'S A LIFESTYLE!

Andavo in fresca prima dei fat, rischiavo di spaccarmi la faccia prima dei tamarri che stanno seduti un'ora davanti ad un saltino di 2 metri, c'ero prima dell'avvento della moda, e se lassù vorranno ci sarò ancora quando la moda sarà passata. :wink:

Ma sono contento che il freeski stia diventando popolare (di massa non direi... uno sci twin tip lo vedi ogni 1000 sci normali), perchè si trovano i modelli (quando comprai i miei primi midfat circa 6/7 anni fa li cercai un'intera stagione per poi trovarli usati, oggi vai in qualsiasi negozio e trovi almeno due modelli di twin tip), perchè ci sono i park, perchè i fuoripista tosti, intanto, li traccio sempre io che mi sbatto alle 8 del mattino a salire con gli impiantisti per andare ad aprire le vallette più belle.

W la moda dunque, tanto quando finirà, chi davvero ama la libertà continuerà a fare quello che ha sempre fatto! :lol:
 
verbier61 ha detto:
Se siete appassionati di montagna e avete dedicato del tempo ad un posto per conoscerlo bene saprete sempre dove tracciare in santa pace la vostra traccia

:clap:
 
verbier61 ha detto:
fenomeno di massa non direi :think:
ci sono posti (pochi per la verità) dove tanti vanno fuoripista (cham, verb, engelberg, st anton, etc) e alcuni posti dove la gente va solo fuoripista (la grave). Il discorso di rovinare la traccia non lo condivido. Se il posto è bello è bello anche se c'è una traccia, e anche se c'è la traccia di uno che è sceso a scaletta. Se siete appassionati di montagna e avete dedicato del tempo ad un posto per conoscerlo bene saprete sempre dove tracciare in santa pace la vostra traccia

Sono d'accordo con te. Sicuramente avere di fronte neve non toccata da nessuno sarebbe ideale, ma lo stesso l'esperienza rimane speciale. Ogni free-rider guadagnato e' una cosa positiva. Speriamo la cosa non esca di proporzioni come tante mode, altrimenti ci tocca tornare a sciare in pista per trovare un poco di spazio o rischiamo tutti di farci cogliere in valanghe provocate da qualcuno qui o li o di fare ammucchiate tra gli alberi.
 
secondo me è più estremo restare in pista in balia della gente che ti salta dentro se nn stai attento, il freeski di adesso ha avuto successo propio perchè ha dimostrato che nn c'è assolutamente bisogno di essere estremi per divertirsi e godere come ricci quando c'è della fresca.

Comunque bisogna vedere anche i lati positivi di questa semi-massificazione del freeski, guarda a livello di materiale il balzo evolutivo che abbiamo avuto negli ultimi 5 anni, sci di 2-3 anni fa sembrano già preistorici, se il freeski 5-6 anni fa nn trovava successo e mercato ce ne staremo ancora tutti a sciare con teneighty prima versione e bandit XXX o peggio ancora con sci stretti alti 2.14
 
XBOMBER trovo le tue ultime righe veramente giuste ognuno deve praticare il free perche gli piace e poi quelli che si fanno prendere dalla moda dell'estremo finiscono per spendere un pacco di soldi in attrezzature che poi in capo all'anno non useranno mai...
Io faccio free perche mi fa godeeee...ma se una parete non mi sfagiola non la salgo se un canalino non mi piace non lo scendo se uno scemo non mi dà sicurezza non ci scio insieme.
 
SI certo W la montagna...io ci vivrei se potessi e ci vado spesso e cerco di viverla in tutti i modi possibili e se c'è gente che condivide le mie passioni io ne sono ben felice, quando faccio una discesa di downhil o freeride in bici e incontro un altro nn posso che esser contento e fare le mie discese con lui ma dipende da chi si incontra...la mia paura è che ci sia un invasione di WEEK END WARRIORS che fanno le cose senza sapere a cosa vanno in contro e senza rispetto per la montagna...

certo se tutti fossero educati e rispettosi,( e non necessariamente bravi), allora sì che sarebbe uno spasso...

cmq forse ho un pò esagerato...ma i concetti sono quelli...
 
LuKe ha detto:
SI certo W la montagna...io ci vivrei se potessi e ci vado spesso e cerco di viverla in tutti i modi possibili e se c'è gente che condivide le mie passioni io ne sono ben felice, quando faccio una discesa di downhil o freeride in bici e incontro un altro nn posso che esser contento e fare le mie discese con lui ma dipende da chi si incontra...la mia paura è che ci sia un invasione di WEEK END WARRIORS che fanno le cose senza sapere a cosa vanno in contro e senza rispetto per la montagna...

certo se tutti fossero educati e rispettosi,( e non necessariamente bravi), allora sì che sarebbe uno spasso...

cmq forse ho un pò esagerato...ma i concetti sono quelli...
:no: :no: non hai esagerato :no: :no:
 
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