Cronaca di una settimana in JamSession

Skywalker67

Fondatore Bene Gesserit
Per coloro che fossero interessati a conoscere come si svolge una settimana di corso estivo full-time in JamSession a Les Deux Alpes, riporto la cronaca della mia settimana di “apprendimento”.
Spero mi perdonerete la prolissità dello scritto, ho cercato di descrivere in dettaglio come si svolge il corso per dare quante più informazioni possibili.

La settimana è quella dal 10 al 17 luglio, ovvero la scorsa.
Con me sono saliti mia moglie (che non scia) e mio figlio (10 anni), che ha frequentato un corso di sci full-time per bambini: io sono all’incirca un livello argento avanzato, scarso, “argent-de-poche” si potrebbe dire, e mio figlio un argento base.

Il viaggio di andata è stato (per me) abbastanza breve, provenendo dal Lago Maggiore alla fine ci si impiegano circa 4 ore: l’itinerario è abbastanza collaudato, autostrada fino a Torino, tangenziale, autostrada fino a Sauze d’Oulx, poi Cesana-Monginevro-Briancon-Les Deux Alpes.
In realtà ci ho messo qualcosina di più perchè, grazie alla segnalazione (provvidenziale) dell’amico Foddy, mi sono fermato a pranzo in una trattoria di Mollieres (frazione di Cesana) dal nome quantomeno invitante: “la Selvaggia”. Invitante perchè vi si mangia dell’ottima selvaggina, accompagnata da una selezione di vini davvero di alto lignaggio; un posto dove vale senza dubbio la pena di fare una sosta.

Ma veniamo alla settimana vera e propria in JamSession.
La cordialità e la simpatia dei fratelli Malfatto vale da sola il prezzo dell’intero soggiorno: sempre alla mano e disponibilissimi, sia per quanto riguarda le questioni tecniche che quelle organizzative/logistiche, si può fare affidamento su di loro per qualsiasi problema da risolvere.
Al nostro arrivo Michele, gentilissimo, si prende cura di prenotarci gli skipass settimanali, che ritiriamo alla sera dopo cena, evitando di dover andare di persona all’ufficio preposto.
Sistemiamo le valigie, facciamo conoscenza con gli altri ospiti dell’Hotel, e dopo una cena leggera (la selvaggina del pranzo lo imponeva!) ci prepariamo alla sveglia, che è necessariamente antelucana, aprendo gli impianti di risalita alle 7.

Logisticamente: l’Hotel JamSession è nel Village 1800 (propaggine sx di L2A, accanto al Mercure, a circa 5min a piedi o in navetta gratuita dal paese), ed a circa 80m dalla seggiovia per la salita in ghiacciaio; dopo questa si prende una funivia ed in ultimo il tratto terminale dello Jandri Express. In totale circa 40 minuti di tragitto (non contando eventuali code agli impianti, che in luglio sono molto probabili, causa affollamento da sci club).
All’arrivo alla base del ghiacciaio è disponibile (a pagamento) un comodissimo deposito custodito per gli sci, che ci evita di doverli portare su e giù tutti i giorni.

Domenica 11/7
Al nostro arrivo in ghiacciaio, intorno alle 8, il tempo è bello, sereno, ma nella notte la temperatura non è scesa sotto lo 0°, anzi, data la breve pioggerella notturna la neve è già primaverile sin dal primo mattino.
Un paio di discese di riscaldamento, necessarie anche a Paolo ed agli altri istruttori per valutare le capacità degli allievi, dopodichè vengono formati gruppi omogenei di 6/8 persone e si può cominciare “la scuola”.
Io mi ritrovo in gruppo con Marco Martini, maestro ed allenatore federale, ed altri 5 ragazzi, tutti più o meno della mia età o più giovani. Da subito capisco che ci sarà da “soffrire”, essendo io il più scarso (tecnicamente) del gruppo.
Affrontiamo subito la prima (impietosa) ripresa video: una discesa in cortoraggio ed una in parallelo per documentare il nostro livello tecnico ad inizio corso, e per capire su cosa dobbiamo lavorare individualmente.
Dopodichè iniziamo a fare esercizi specifici per la conduzione: dare spigolo e soprattutto effettuare il cambio con un deciso avanzamento in direzione avanti interno. Marco ci spiega con una analogia cosa dobbiamo avvertire come sensazione positiva in questo momento, facendoci immaginare di avere due pulsanti sotto le punte dei piedi, che devono essere schiacciati decisamente in fase di inversione degli spigoli.
Il primo esercizio propostoci prevede l’esecuzione di diagonali condotte sullo spigolo, durante le quali dobbiamo abbandonare la presa di spigolo mettendo lo sci piatto ed avvertendo il peso che grava sulle punte dei piedi, per poi riprendere gli spigoli e la conduzione in diagonale.
Il secondo esercizio proposto invece prevede un breve tratto a sci paralleli lungo la massima pendenza, dopodichè si inizia a dare spigolo ed angolazione, in maniera progressiva, lasciandosi portare in conduzione dalla sciancratura dello sci e curvando sino a risalire verso monte fermandosi.
E finalmente (per le mie povere gambe) arriva anche l’ora di smettere, intorno alle 12:20 circa, e ridiscendere alla base per il pranzo.
Nel pomeriggio, intorno alle 18:30, adunata in aula per l’analisi dei video, che mostrano impietosamente quanto io sia scarso, e poi per una prima lezione teorica sui primi due movimenti fondamentali, ovvero le matrici motorie invariabili nello sci: l’inclinazione ed i movimenti antero-posteriori. Queste lezioni di teoria sono un approfondimento di quanto già contenuto negli articoli “Check Point” di Valerio Malfatto, pubblicati su Sciare Magazine.

Lunedì 12/7
Il mattino promette bene: gelata notturna e neve sufficientemente compatta al mattino, che reggerà comunque più che degnamente fino all’ora di pranzo.
Oggi ci concentriamo nuovamente sul parallelo, ma anche su archi di curva stretti e pilotati, simil-cortoraggio, entrambi con coordinazione dell’oscillazione/appoggio del bastoncino.
Gli esercizi proposti durante la mattinata sono 3.
Il primo prevede l’esecuzione di una sequenza di curve condotte senza bastoncini, sciando con le mani appoggiate sulle ginocchia.
Il secondo prevede di sciare, sempre senza bastoncini, ma con un bastone simile ad un “giogo” che si vincola ad entrambi polsi per mezzo di due legacci, in modo da tenere le braccia alla distanza corretta. L’esercizio consiste nello sciare mantenendo il bastone al limitare del campo visivo, e parallelo al terreno durante tutta la sciata.
Il terzo esercizio prevede l’esecuzione di curve condotte di raggio medio-ampio, senza l’ausilio dei bastoncini, dapprima con le mani sulle ginocchia, e poi (dopo qualche curva) allargando le braccia.
Nel pomeriggio, alla solita ora, si analizzano i video della mattinata, prima dei quali ciascuno aveva dovuto dichiarare cosa avrebbe cercato di eseguire; il raffronto tra quanto prefisso come obiettivo della sciata e quanto ripreso dalla telecamera serve moltissimo a capire quanto siano ingigantite le nostre sensazioni rispetto alla realtà.
Terminata l’analisi dei video si passa alla seconda lezione teorica sui rimanenti 3 movimenti fondamentali: i movimenti alto-basso, la gestione delle rotazioni e quella dei carichi.

Martedì 13/7
Purtroppo verso le 4 del mattino ha piovuto, per cui la neve era già marcia sin dalle primissime ore del mattino. Neve sfatta ed a piccoli cumuli che ricordava tanto quella di un fine pomeriggio di aprile. Per questo motivo Marco decide di dedicare l’intera mattinata all'esecuzione di esercizi propedeutici alla coordinazione dell’azione del bastoncino con il resto della sciata. Ci spiega quella che lui chiama la tecnica del “vaffanculo semplice” per oscillare il polso a tempo con l’esecuzione delle curve, e poi ci propone tutta una serie di esercizi.
Sciare col “giogo” eseguendo curve a raggio medio a bassa velocità coordinando l’avanzamento del bastoncino durante tutto l’arco di curva, sino a trovarlo all’altezza della spatola e prossimo al terreno verso fine curva.
Sciare col “giogo” eseguendo curve a raggio medio e velocità media, puntando entrambi i bastoncini nel momento di inversione degli spigoli.
Esecuzione di curve condotte a raggio ampio, cercando di spingere sugli spigoli interni degli sci, con l’ausilio delle radio per poter comunicare in tempo reale i suggerimenti e le correzioni.
Esecuzione di una curva condotta in retromarcia partendo dalla massima pendenza.
Esecuzione di una curva condotta in retromarcia partendo dalla diagonale.
Nel pomeriggio, solita analisi dei video della giornata ed a seguire analisi di foto e filmati di atleti di CdM di ieri e di oggi, per apprezzare l’evoluzione della tecnica e del gesto tecnico negli anni.

Mercoledì 14/7
Oggi, causa vento a 90Km/h in ghiacciaio, gli impianti sono rimasti chiusi (anche se i più maligni ipotizzano che la congiuntura con la giornata nazionale di festa per i francesi abbia avuto qualche influenza sulla decisione…), per cui al mattino abbiamo assistito ad una interessante lezione del maestro “Patta” su scarponi (materiali, scelta, bootfitting) e sci (materiali, costruzione, manutenzione, preparazione). Conoscere i propri attrezzi dal punto di vista tecnico è sempre auspicabile, ci sono fin troppi buoni sciatori incapaci di scegliersi il paio di scarponi giusto per loro, o che non sanno distinguere uno sci in costruzione CAP da uno in Sandwich.
Nel pomeriggio invece abbiamo fatto una lezione di ginnastica propriocettiva con i bastoncini, finalizzata a “sentire” le sensazioni corrette della sciata ed immagazzinarle per confronti sulla neve in fase “dinamica”.
Gli esercizi proposti riguardavano la posizione di angolazione, l’alternanza di questa da un lato e dall’altro in fase di discesa con coordinazione del bastoncino in appoggio, curve ampie in discesa con angolazione del busto e coordinazione del bastoncino, slalom stretto tra i birilli con coordinazione ed appoggio del bastoncino per l’inversione dell’angolazione.
Peccato per la giornata di sci persa, ma come mi era già capitato lo scorso anno, quella di perdere in una settimana una intera giornata causa maltempo è un’eventualità da mettere nel conto, soprattutto in montagna.

Giovedì 15/7
Al mattino, come il martedì precedente la neve era già sfatta, causa temperature notture sopra lo 0° che non hanno reso possibile le operazioni di battitura delle piste.
La mattinata è trascorsa in prove ed esercizi di curve strettissime, pilotate, saltate, volte ad aumentare l’agilità di gamba, in mezzo a pettini di ciuffi.
Di mio non sono già un granchè, se ci aggiungiamo che uno sci da 177cm non mi aiutava in questo frangente, ecco che nel bel mezzo di una sequenza di ciuffetti mi sono ribaltato completamente, schiena a terra e sci per aria … :DDD
L’analisi pomeridiana dei video non ha fatto altro che rimarcare impietosamente la mia scarsa tecnica, unita all’agilità di un bradipo in letargo. Se non altro potrei sempre vincere un premio a “Paperissima” … :lol:
A seguire nuova lezione di ginnastica propriocettiva, con esercizi dinamici volti a migliorare la coordinazione delle varie parti del corpo e la percezione personale del proprio assetto.

Venerdì 16/7
E finalmente venne una neve degna di questo nome. Forse un pelino troppo ghiacciata al mattino, ma sempre ben dura e sciabile sino al termine. Per questo motivo gli esercizi della giornata sono stati volti a migliorare la sciata in conduzione, passando dal campo libero ai pali da gigante.
Marco ci ha spiegato come in queste condizioni sia fondamentale, oltre al “tirare dentro” gli sci in fase di curva, anche annullare la tendenza allo sbandamento delle code degli sci per mezzo dei talloni, facendogli fare un movimento esattamente inverso a quello del pilotaggio, ovvero spingendo verso l’interno curva.
Nel pomeriggio nuova analisi dei video della giornata.

In definitiva un’esperienza molto formativa, dagli elevati contenuti tecnici, che ti impegna seriamente sia a livello fisico che mentale.
Di certo non si va a fare una “vacanza” nel senso più riposante del termine: tempo libero ne rimane comunque, anche se poco (3/4 ore al pomeriggio). In questo senso forse, se si ricerca più il divertimento che l'apprendimento, è più indicato un corso base, ma credo che chi sale in ghiacciaio d’estate lo faccia proprio per la voglia di imparare, non per svagarsi sugli sci.

I miei ringraziamenti più sentiti vanno ai fratelli Malfatto, per la loro disponibilità, a Marco (Martini) per la sua incredibile carica “didattica” e a “Patta”, per essersi accollato l’onere di insegnare a sciare ad un gruppetto di ragazzini scalmanati, tra cui mio figlio. :D

Per finire qualche foto che documenti lo stato del ghiacciaio alla fine della settimana di corso.

Il ghiacciaio visto dall'arrivo della seggiovia Signal
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L'area delle piste vista dalla sommità del Dome de Puy Salié
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Ultima modifica:
Magnifico report e, come sempre, Sky troppo modesto!!!...

... quest'inverno ho sciato meno del solito e quindi già c'ho una voglia matta!... a guardare 'sto report poi, sale del tutto la scimmia!!! :MM :MM
 
Grazie a voi; sinceramente non pensavo che ci sarebbero stati dei temerari capaci di leggersi tutta la mia solfa fino in fondo. :lol:
 
molto bene Luca, vorrà dire che MOOOOLTO prossimamente avrai la possibilità di spiegarmi di persona con la pratica quanto appreso :D
 

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Report degno davvero di questo nome. Da prendere ad esempio !!
Ma....pero'.... dai... cavolo ti ha dato cosi' fastidio non sciare mercoledi' 14 che per te giovedi' era sempre il 14 !!! AMORE PER LO SCI :D:D:D
 
Grazie a voi; sinceramente non pensavo che ci sarebbero stati dei temerari capaci di leggersi tutta la mia solfa fino in fondo. :lol:

Un tributo alla buona volontà di un senatore di skiforum.
ma se se volevi la certezza che avessimo letto proprio tutto, dovevi mettere un test finale di apprendimento :D
 
Un tributo alla buona volontà di un senatore di skiforum.
ma se se volevi la certezza che avessimo letto proprio tutto, dovevi mettere un test finale di apprendimento :D

Ahaha vero!!!

Io mi sono fermato più o meno a metà di lunedi 12... forse riprendo la lettura nel pomeriggio!!! xprrr

:DDD

Scherzi a parte, puoi per favore spiegare cosa si intende per "movimenti antero-posteriori"? Mi sovvien la movenza da (p)antera... :D
 
Ahaha vero!!!Scherzi a parte, puoi per favore spiegare cosa si intende per "movimenti antero-posteriori"?

In una parola? Centralità!

In dettaglio: il continuo movimento in direzione avanti-indietro del busto, volto a mantenere quest'ultimo sempre perpendicolare al terreno.
Siccome la linea di pendenza del terreno varia sotto di noi non solo in funzione del tipo di pista che stiamo percorrendo, ma anche a seconda che ci troviamo sulla diagonale, sulla massima pendenza, di traverso, etc., l'assetto del corpo deve variare di conseguenza (ed in maniera continua) per mantenere la perpendicolarità e quindi la centralità anche durante le varie fasi della curva.

Ma che te lo spiego a fà, che ne sai più di me? :lol:
 
In una parola? Centralità!

In dettaglio: il continuo movimento in direzione avanti-indietro del busto, volto a mantenere quest'ultimo sempre perpendicolare al terreno.
Siccome la linea di pendenza del terreno varia sotto di noi non solo in funzione del tipo di pista che stiamo percorrendo, ma anche a seconda che ci troviamo sulla diagonale, sulla massima pendenza, di traverso, etc., l'assetto del corpo deve variare di conseguenza (ed in maniera continua) per mantenere la perpendicolarità e quindi la centralità anche durante le varie fasi della curva.

Ma che te lo spiego a fà, che ne sai più di me? :lol:

Ho capito. Perpendicolarità del tronco rispetto al terreno in ogni fase della sciata.

Dire al suo posto "movimenti antero-postertiori" al posto di quanto detto sopra, è come dire "pesce veloce del Mar Baltico" al posto di Baccalà, e "purè di mais" al posto di Polenta. ;)
 
Molto interessante il tuo racconto.
Anch'io, prima o poi, farò una settimana full immersion.
Ho visto che però non sei stato fortunatissimo con il tempo.:(
Quali sarebbero, secondo la tua esperienza, i plus e quali i minus dell'affrontare lo stesso corso durante la stagione invernale?
La domanda è aperta a tutti:D
 
Ho capito. Perpendicolarità del tronco rispetto al terreno in ogni fase della sciata.

Dire al suo posto "movimenti antero-postertiori" al posto di quanto detto sopra, è come dire "pesce veloce del Mar Baltico" al posto di Baccalà, e "purè di mais" al posto di Polenta. ;)

drey, capisciammmè ... sono appena stato indottrinato ... ;)
 
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