Ad inizio agosto abbiamo atteso una giornata con previsioni meteo ottime per essere sicuri di farcela. Il Grande Mesule ci ha respinti già 2 volte (vabbè, una era una "giocata").
Il meteo dava bel tempo, quello alto atesino dava zero termico a 3500m:shock: e fenomeno in esaurimento in mattina con pomeriggio bello.
Un meteo talmente perfetto che siamo partiti quasi senza attrezzatura "da freddo", addirittura in pantaloncini corti e senza guanti (che erroreeeeeee, grandissimo errore). Mai sottovalutare l'alta montagna, mai, nemmeno quando le previsioni sono ottimistiche come non mai.
Cartina Grande Mesule
Mappa escursione Gross Mesuler
Alle 7 siamo alla diga di Neves e si parte. L'aria è frizzante e si vede dela neve fresca fino a 2600m circa: poco male pensiamo, con il caldo che ci sarà si scioglierà subito.
Prima parte del sentiero
Saliamo ed il cielo rimane coperto: bohhhh. C'è un po' di vento, è freddissimo, ma il meteo ogni sito consultato, dava tempo stupendo è caldo. Qualcosa non va.
Prima parte del sentiero per il Grande Mesule
Continuiamo a salire. Sempre più freddo. Facciamo la cresta e già li iniziamo a trovare neve. Prima qualche macchia poi quasi costante e tanta: 10 - 30 cm dipende dal vento. Le rocce da attraversare sono lisce ed hanno ancora rigoli d'acqua. Ogni tanto si inizia ad incontrare del "vetrato", del ghiaccio che ricopre perfettamente le rocce e non lo noti finchè non ci cammini sopra.
Incontriamo altri 2 escursionisti, anche loro convinti che alle 12 il cielo si apra. Proseguiamo non senza difficoltà: spesso si devono attraversare rocce lisce con ghiaccio e neve. Non proprio facile ed in alcuni punti pericoloso...
ma il meteo diceva che...
Saliamo fino a circa 3200 - 3100. Il freddo è insopportabile, nevica da bufera e non si vede una mazza. Altra ritirata: ancora una volta ha vinto il Big G.
Ci giriamo (non riuscivo a togliermi lo zaino dal freddo...) e riprendiamo "calore" a quota circa 2800. Il cielo non si apre. La situazione a forse 2800 è questa:
Neve e ghiaccio in agosto
Lastre di roccia ghiacciate da attraversare
Torniamo alla diga che ancora non si è aperto. Non saremmo arrivati ugualmente alla croce per la scarsa visibilità, ma se non avessimo sottovalutato le temperature avremmo potuto soffrire di meno. MAI sottovalutare la montagna specialmente quando la quota supera i 2000.
Ecco una relazione di chi ce l'ha fatta: http://www.clubaquilerampanti.it/mesule.htm
Seconda più alta cima delle Alpi Aurine dopo il Gran Pilastro, senz’altro una delle più ambite ed imponenti del gruppo. Poco appariscente dal versante italiano, è invece una calotta impressionante ed inconfondibile dal versante austriaco. La via di salita avviene in ambiente estremamente impervio con spiccate caratteristiche d’alta montagna. La via di salita suggerita è la più breve ma risulta priva di punti d’appoggio. Richiede tempo ben stabile considerata la quota molto elevata raggiunta. Difficile dare un giudizio sulla difficoltà: in un’estate calda e arida, con pochissima neve si tratta di una lunga camminata. Basta qualche ripido nevaio ghiacciato o fortemente inclinato per trasformare l’escursione in un itinerario alpinistico che richiede l’uso di materiale tecnico specifico (imbracatura, piccozza, ramponi) Decisiva è quindi la presenza o meno di neve sul tracciato, che può cadere anche in piena estate: si tratta infatti di un settore caratterizzato da un’estrema instabilità delle condizioni atmosferiche particolarmente nei mesi estivi: l’obiettivo dev’essere quello di effettuare la salita in condizioni di cielo sereno e ottima visibilità.
Il Grande Mesule è questo:
Il meteo dava bel tempo, quello alto atesino dava zero termico a 3500m:shock: e fenomeno in esaurimento in mattina con pomeriggio bello.
Un meteo talmente perfetto che siamo partiti quasi senza attrezzatura "da freddo", addirittura in pantaloncini corti e senza guanti (che erroreeeeeee, grandissimo errore). Mai sottovalutare l'alta montagna, mai, nemmeno quando le previsioni sono ottimistiche come non mai.
Cartina Grande Mesule
Mappa escursione Gross Mesuler
Alle 7 siamo alla diga di Neves e si parte. L'aria è frizzante e si vede dela neve fresca fino a 2600m circa: poco male pensiamo, con il caldo che ci sarà si scioglierà subito.
Prima parte del sentiero
Saliamo ed il cielo rimane coperto: bohhhh. C'è un po' di vento, è freddissimo, ma il meteo ogni sito consultato, dava tempo stupendo è caldo. Qualcosa non va.
Prima parte del sentiero per il Grande Mesule
Continuiamo a salire. Sempre più freddo. Facciamo la cresta e già li iniziamo a trovare neve. Prima qualche macchia poi quasi costante e tanta: 10 - 30 cm dipende dal vento. Le rocce da attraversare sono lisce ed hanno ancora rigoli d'acqua. Ogni tanto si inizia ad incontrare del "vetrato", del ghiaccio che ricopre perfettamente le rocce e non lo noti finchè non ci cammini sopra.
Incontriamo altri 2 escursionisti, anche loro convinti che alle 12 il cielo si apra. Proseguiamo non senza difficoltà: spesso si devono attraversare rocce lisce con ghiaccio e neve. Non proprio facile ed in alcuni punti pericoloso...
ma il meteo diceva che...
Saliamo fino a circa 3200 - 3100. Il freddo è insopportabile, nevica da bufera e non si vede una mazza. Altra ritirata: ancora una volta ha vinto il Big G.
Ci giriamo (non riuscivo a togliermi lo zaino dal freddo...) e riprendiamo "calore" a quota circa 2800. Il cielo non si apre. La situazione a forse 2800 è questa:
Neve e ghiaccio in agosto
Lastre di roccia ghiacciate da attraversare
Torniamo alla diga che ancora non si è aperto. Non saremmo arrivati ugualmente alla croce per la scarsa visibilità, ma se non avessimo sottovalutato le temperature avremmo potuto soffrire di meno. MAI sottovalutare la montagna specialmente quando la quota supera i 2000.
Ecco una relazione di chi ce l'ha fatta: http://www.clubaquilerampanti.it/mesule.htm
Seconda più alta cima delle Alpi Aurine dopo il Gran Pilastro, senz’altro una delle più ambite ed imponenti del gruppo. Poco appariscente dal versante italiano, è invece una calotta impressionante ed inconfondibile dal versante austriaco. La via di salita avviene in ambiente estremamente impervio con spiccate caratteristiche d’alta montagna. La via di salita suggerita è la più breve ma risulta priva di punti d’appoggio. Richiede tempo ben stabile considerata la quota molto elevata raggiunta. Difficile dare un giudizio sulla difficoltà: in un’estate calda e arida, con pochissima neve si tratta di una lunga camminata. Basta qualche ripido nevaio ghiacciato o fortemente inclinato per trasformare l’escursione in un itinerario alpinistico che richiede l’uso di materiale tecnico specifico (imbracatura, piccozza, ramponi) Decisiva è quindi la presenza o meno di neve sul tracciato, che può cadere anche in piena estate: si tratta infatti di un settore caratterizzato da un’estrema instabilità delle condizioni atmosferiche particolarmente nei mesi estivi: l’obiettivo dev’essere quello di effettuare la salita in condizioni di cielo sereno e ottima visibilità.
Il Grande Mesule è questo: