Il Monviso è una montagna simbolo,con il suo aspetto severo, domina prepotente l'orizzonte alpino circostante.
Una ventina di giorni fa,col mio amico Dario ero partito con idee bellicose riguardanti la Nord,giunti al bivacco ci eravamo imbattuti in altri 4 personaggi con le nostre stesse idee,due chiacchiere e ti incontro uno del forum:Mattia e poi due ragazzi di Chamonix e l'allegro Pandolfi in cerca di prima assoluta del Coolidge,notte radicale stipati come sarde e l'indomani saliti insieme fino al pensile,avevo optato per andare su dal Perotti lasciando la celebre via ai miei amici giunti da più lontano...
Tre giorni fa con Fede (uno dei miei soci al Roc de Boucher)sono tornato in zona per portare a termine il mio progetto iniziale.
Arriviamo a Pian della Regina e veniamo investiti da un paesaggio alpino primaverile incredibile,il verde dei prati fioriti,il Pò neonato che scorre ed in lontananza lui... Il Re di Pietra
Camminiamo lungo il sentiero e su per la pietraia fino a ritrovare la neve,qui finalmente possiamo mettere gli sci alleggerendo gli zaini ed aumentando il ritmo.
Finalmente dopo circa mille metri di dislivello,raggiungiamo il bivacchino,arroccato sopra una sponda rocciosa del canale inferiore...
Sullo strapiombo difronte sentiamo dei rumori e ci godiamo lo spettacolo di 4 camosci che pascolano in un posto improbabile e sembrano guardarci ridendo,noi che ci crediamo alpinisti...
Il bivacco in due è più che vivibile,ci dedichiamo a sciogliere la neve,prepariamo the a volontà,commentando il calendario osè della kastle che avevo in furgone...dopodichè ceniamo alla grande e dopo un'altra oretta di discorsi più o meno seri piombiamo entrambi in un sonno infantile!
La sveglia delle cinque mi strappa a splendidi sogni,fuori sembra una bella giornata e la temperatura è rigida,ci concediamo il lusso di una bella colazione e dopo aver preparato il materiale lasciamo la nostra latta, per iniziare l'ascensione.
Mentre risaliamo i primissimi metri,il Claude ci spara addosso pietre e ghiaccio e ci obbliga a giocare un pò a nascondino.
La parte bassa è un border cross di rigole ghiacciate e questo facilita il ritmo in salita e mi stimola l'umorismo pensando a dopo con gli sci.
Arriviamo in fretta alla zona di misto e rispetto a due settimane fa è tutto radicalmente mutato.Le strettoie che nella mia ultima visita erano innevate e banali sono diventate goulotte di ghiaccio.Arrampichiamo su divertenti balze verdi in piolet-traction ed arriviamo sul ghiacciaio Pensile.
Il mio sguardo snobba totalmente il Centrale ed il Perotti e tiriamo su decisi verso l'entrata della parte alta del Coolidge.
Superiamo una strettoia di una ventina di metri e siamo nel Coolidge superiore,sebbene il ghiaccio si faccia vedere,l'innevamento è più che buono e l'ambiente sta diventando grandioso...
Raggiungiamo la famosa "Corda Molla" ci concediamo qualche minuto per bere e mangiare un pezzo di cioccolato ed attacchiamo gli ultimi duecento metri di pendio innevato,sotto di noi il versante precipita per un km sulla nord est e lo scenario mi fa esplodere le endorfine!
Dove finisce la neve creiamo una sosta come si deve,lasciamo sci e racchette e cominciamo a risalire l'ultimo tratto di misto espostissimo che ci separa dalla vetta.
Vista l'inconsistenza della neve sulle rocce,non tanto per Fede che bazzica oltre il 7c,optiamo per un pò di corda e così dopo un tiretto ed un pò di conserva,dopo un paio di passaggini super aerei raggiungiamo la croce di vetta.
Sono assalito da una gioia immensa,siamo entrambi dove vorremmo essere e mentre ci stringiamo la mano ,attorno a noi domina il sublime,la bellezza violenta,questa è la mia droga io sono un tossico di panorami verticali ed immensi...
Con un paio di calate dentro un diedro,raggiungiamo velocemente i nostri sci,con la solita scomodità che contraddistingue lo sci ripido ci prepariamo sulla stretta piazzuola che ci siamo scavati e siamo pronti alla discesa!
La discesa è spettacolare,la neve compressa offre un ottimo grip,un paio di strettoie in alto ci costringono a qualche metro di derapata e poi giù da questo scivolo in orbita!
Scendo concatenando curve e mi sembra di ballare insieme a questo versante è tutto perfetto.
Ad un tratto curvo su di un fazzoletto di neve sopra il ghiaccio vivo,me ne accorgo ad inizio curva,ma mi richiamo all'ordine,non è il caso di fare troppo i furbi...
Disarrampichiamo la strettoia che ci immette sul pensile e veniamo avvolti da una fitta nebbia,che però non ci impedisce di raggiungere le goulotte inferiori dove per non ritogliere gli sci facciamo due calate in retro marcia con gli assi ai piedi...solo dopo aver sistemato un dadino in più in una delle due soste...
Siamo ormai nel Coolidge inferiore,un leggero nevischio ci accompagna fino al bivacco dove riprendiamo le nostre cose
Sfruttiamo la neve marcia fino all'ultimo,dopodichè via giù per la pietraia e dinuovo il verde dei prati ed il mio furgone arruginito...ci cambiamo,siamo entusiasti,al primo bar in valle ci fermiamo e con un sorriso stampato in faccia brindiamo con due birre medie meravigliose al Re di Pietra.
Una ventina di giorni fa,col mio amico Dario ero partito con idee bellicose riguardanti la Nord,giunti al bivacco ci eravamo imbattuti in altri 4 personaggi con le nostre stesse idee,due chiacchiere e ti incontro uno del forum:Mattia e poi due ragazzi di Chamonix e l'allegro Pandolfi in cerca di prima assoluta del Coolidge,notte radicale stipati come sarde e l'indomani saliti insieme fino al pensile,avevo optato per andare su dal Perotti lasciando la celebre via ai miei amici giunti da più lontano...
Tre giorni fa con Fede (uno dei miei soci al Roc de Boucher)sono tornato in zona per portare a termine il mio progetto iniziale.
Arriviamo a Pian della Regina e veniamo investiti da un paesaggio alpino primaverile incredibile,il verde dei prati fioriti,il Pò neonato che scorre ed in lontananza lui... Il Re di Pietra
Camminiamo lungo il sentiero e su per la pietraia fino a ritrovare la neve,qui finalmente possiamo mettere gli sci alleggerendo gli zaini ed aumentando il ritmo.
Finalmente dopo circa mille metri di dislivello,raggiungiamo il bivacchino,arroccato sopra una sponda rocciosa del canale inferiore...
Sullo strapiombo difronte sentiamo dei rumori e ci godiamo lo spettacolo di 4 camosci che pascolano in un posto improbabile e sembrano guardarci ridendo,noi che ci crediamo alpinisti...
Il bivacco in due è più che vivibile,ci dedichiamo a sciogliere la neve,prepariamo the a volontà,commentando il calendario osè della kastle che avevo in furgone...dopodichè ceniamo alla grande e dopo un'altra oretta di discorsi più o meno seri piombiamo entrambi in un sonno infantile!
La sveglia delle cinque mi strappa a splendidi sogni,fuori sembra una bella giornata e la temperatura è rigida,ci concediamo il lusso di una bella colazione e dopo aver preparato il materiale lasciamo la nostra latta, per iniziare l'ascensione.
Mentre risaliamo i primissimi metri,il Claude ci spara addosso pietre e ghiaccio e ci obbliga a giocare un pò a nascondino.
La parte bassa è un border cross di rigole ghiacciate e questo facilita il ritmo in salita e mi stimola l'umorismo pensando a dopo con gli sci.
Arriviamo in fretta alla zona di misto e rispetto a due settimane fa è tutto radicalmente mutato.Le strettoie che nella mia ultima visita erano innevate e banali sono diventate goulotte di ghiaccio.Arrampichiamo su divertenti balze verdi in piolet-traction ed arriviamo sul ghiacciaio Pensile.
Il mio sguardo snobba totalmente il Centrale ed il Perotti e tiriamo su decisi verso l'entrata della parte alta del Coolidge.
Superiamo una strettoia di una ventina di metri e siamo nel Coolidge superiore,sebbene il ghiaccio si faccia vedere,l'innevamento è più che buono e l'ambiente sta diventando grandioso...
Raggiungiamo la famosa "Corda Molla" ci concediamo qualche minuto per bere e mangiare un pezzo di cioccolato ed attacchiamo gli ultimi duecento metri di pendio innevato,sotto di noi il versante precipita per un km sulla nord est e lo scenario mi fa esplodere le endorfine!
Dove finisce la neve creiamo una sosta come si deve,lasciamo sci e racchette e cominciamo a risalire l'ultimo tratto di misto espostissimo che ci separa dalla vetta.
Vista l'inconsistenza della neve sulle rocce,non tanto per Fede che bazzica oltre il 7c,optiamo per un pò di corda e così dopo un tiretto ed un pò di conserva,dopo un paio di passaggini super aerei raggiungiamo la croce di vetta.
Sono assalito da una gioia immensa,siamo entrambi dove vorremmo essere e mentre ci stringiamo la mano ,attorno a noi domina il sublime,la bellezza violenta,questa è la mia droga io sono un tossico di panorami verticali ed immensi...
Con un paio di calate dentro un diedro,raggiungiamo velocemente i nostri sci,con la solita scomodità che contraddistingue lo sci ripido ci prepariamo sulla stretta piazzuola che ci siamo scavati e siamo pronti alla discesa!
La discesa è spettacolare,la neve compressa offre un ottimo grip,un paio di strettoie in alto ci costringono a qualche metro di derapata e poi giù da questo scivolo in orbita!
Scendo concatenando curve e mi sembra di ballare insieme a questo versante è tutto perfetto.
Ad un tratto curvo su di un fazzoletto di neve sopra il ghiaccio vivo,me ne accorgo ad inizio curva,ma mi richiamo all'ordine,non è il caso di fare troppo i furbi...
Disarrampichiamo la strettoia che ci immette sul pensile e veniamo avvolti da una fitta nebbia,che però non ci impedisce di raggiungere le goulotte inferiori dove per non ritogliere gli sci facciamo due calate in retro marcia con gli assi ai piedi...solo dopo aver sistemato un dadino in più in una delle due soste...
Siamo ormai nel Coolidge inferiore,un leggero nevischio ci accompagna fino al bivacco dove riprendiamo le nostre cose
Sfruttiamo la neve marcia fino all'ultimo,dopodichè via giù per la pietraia e dinuovo il verde dei prati ed il mio furgone arruginito...ci cambiamo,siamo entusiasti,al primo bar in valle ci fermiamo e con un sorriso stampato in faccia brindiamo con due birre medie meravigliose al Re di Pietra.