TONI VALERUZ

JEENYUS

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....non ho capito bene...

ma toni valeruz è riuscito a scendere dal cervino????
ODDIO MIO

cervinia704060181fi.jpg
 
non solo quello.....
anche il gran vernel e altre cose non proprio facili.....

anche il civetta scendendo lungo la ferrata alleghesi....

certe cose che ha fatto sono così al limite che più che sci estremo si parla di calate su roccia in invernale con gli sci.....

però è uno dei pochi ancora vivo.......
 

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ehhhhh si.......è sceso dal cervino in smoking....poi gran zebru civetta gran vervel.....per citarne alcuni e il suo parco giochi per l'allenamento erano le pareti della marmolada......chiamalo uomo.... :roll: :clap: :?mm
 
http://www.tonivaleruz.com/Presentazione_2.htm

Nato il 28 gennaio del 1951 ad Alba di Canazei (Valle di Fassa), Tone Valeruz è da oltre trentacinque anni il protagonista indiscusso dello sci estremo, dopo essere stato uno dei pionieri, a livello europeo, di questa particolarissima disciplina scialpinistica.
Gli inizi risalgono ai primi anni settanta, sui pendii della Marmolada, montagna che ama definire, ancor oggi, la sua naturale palestra di allenamento e di pratica dello sci fuori pista e dello sci ripido.
La sua prima impresa estrema fu, infatti, la discesa dalla cupola ghiacciata della Marmolada, seguita dalla discesa lungo la parete nord della stessa, lungo un pendio di più di 600 mt., con un’inclinazione di oltre 55°, eseguita in un tempo inferiore al minuto.
Dalla Marmolada al Gran Vernel. Su questa montagna, dall’impressionante parete nord (lunga mille metri, con pendenze medie superiori a 60°) che incombe sull’alta Valle di Fassa, Valeruz ha tracciato ben sette “prime estreme”, al limite delle possibilità umane. A tutt’oggi sono più di venti le discese portate a termine lungo questa parete.
Nel suo carnet figurano quasi tutti i più importanti quattromila delle Alpi, alcuni discesi più d’una volta: 1976, Cervino – parete est (due volte) - Canalone Pennall – versante ovest della stessa montagna; 1978, Monte Bianco – parete est – Breva; 1983, l’ Eiger– parete est – nord est.
Non meno impegnative sono da considerarsi le discese dalla parete nord est del Sassolungo, Gran Zebrù, Cimon della Pala, Tofana, Braitorn, Tribulaun e parete est della Presanella.
Oltre cinquanta sono, fino ad oggi, le discese effettuate in prima assoluta da Valeruz lungo pareti di montagne europee.
Per difficoltà e spettacolarità, va senz’altro menzionata la parete nord del Lyscamm (1.200 metri di lunghezza per un’inclinazione media di 57°): Valeruz l’affrontò una prima volta l’1 giugno del 1974, scendendo in un tempo di circa tredici minuti, per altre due volte nel 1985, impiegando cinque soli minuti. Nell’ultima, effettuata catapultandosi letteralmente dalla parete, impiegò lo straordinario tempo di tre minuti dalla vetta fino alla base.
Sempre alla ricerca di situazioni stimolanti, il suo innato amore per le vette lo ha portato a organizzare alcune spedizione nell’America del sud, concluse con altrettante discese estreme dalle inviolate pareti – per quanto attiene lo sci – dell’Alpamayo (mt. 5.950), Artensonrajo (mt. 6.080), del Sarapo (mt. 6.160) e del Nevado, Yerupajà II (mt. 6.515).
In Himalaya, con la spedizione alpinistica “Città di Trento”, ha disceso il versante ovest del Makalù, partendo da un’altezza di 8.100 metri.
In Patagonia ha effettuato ben tre tentativi di salita e discesa con gli sci, dall’inviolata parete sud del Cerro Don Bosco, situato al centro dell’immenso ghiacciaio Yelo Continental, a 3.000 metri d’altitudine. Nel gennaio del 1980, al quarto tentativo in solitaria, porta finalmente a termine l’impresa su questa isolata parete patagonica.
Nel corso del 1983, Valeruz realizza tre fra le più impegnative discese della sua carriera: il 10 gennaio scende dal versante nord ovest della Cima Tosa, nelle Dolomiti del Gruppo del Brenta; sempre sulle Dolomiti, questa volta però nella natia Valle di Fassa, s’inventa una discesa a slalom, tra i paletti, su di un lenzuolo di neve ripidissimo (oltre i 60° di pendenza), lungo circa 200 metri, che termina su una parete a strapiombo di oltre 600 metri d’altezza.
Il 16 febbraio, scende dalla parete nord ovest dell’Ortles: discesa particolarmente impegnativa, anche perché effettuata in condizioni meteorologiche quasi proibitive.
Il 21 dicembre, infine, scende lungo i 1.000 metri della Parete est della Tofana di Mezzo, affrontando condizioni di neve dubbie e districandosi fra cenge e strapiombi.
L’anno successivo, nel mese di febbraio, parte dalla Civetta, aggredendo i 1.300 metri di discesa, nonostante il forte vento e la neve molto compatta, che rendono particolarmente precaria l’aderenza degli sci al pendio.
Negli anni novanta, Valeruz compie alcune imprese a dir poco sensazionali, sia per la perizia tecnica dimostrata in discese molto complesse, sia per la spettacolarità della performance: memorabile la discesa dalla parete nord del Gran Vernel (febbraio 1997), eseguita alle due di notte ed illuminata dalla sola luce della luna piena.
Ricordiamo, inoltre, la discesa dalla parete nord del monte Grivola (600 metri di parete con pendenza media di 60°) e la parete nord della Presanella affrontata in slalom gigante, per una distanza di mt. 800, percorsa in tre soli minuti.
Segue la discesa dallo spigolo nord del Weissgipfel, nella zona del Gran Pilastro (dicembre 1998), lunga 1.500 metri, con pendenza di 60°.
 
avete foto della discesa dal cervino....
Fa molta impressione la parete...certo con moltissima calma uno davvero esperto c'e la può fare però sbagliare vuol dire morire... :?mm
 
JEENYUS ha detto:
avete foto della discesa dal cervino....
Fa molta impressione la parete...certo con moltissima calma uno davvero esperto c'e la può fare però sbagliare vuol dire morire... :?mm

foto non ne ho pero ricordo un documenterio fatto un po di anni fa dove parlavano di robe su questo genere e mentre scorrevano i titoli di coda hanno fatto vedere la sua discesa in smoking....i brividi a manetta mi sono saliti... :roll:
 
il SUPREMO TONE ha pure tracciato un slalom gigante sulla nord della presanella e lo ha disceso in 5minuti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :?mm :?mm :ad: :ad:
 
Secondo me un mostro di bravura, con sangue mostruosamente freddo, molta esperienza, e molto, ma molto fortunato (I rischi oggettivi in alcuni casi, non li evitano nemmeno i migliori)...
 
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