Mentre tutta Italia è sotto abbondanti nevicate, Sulle alpi purtroppo la situazione è leggermente diversa. Quest'anno purtroppo in molte zone fatica ad arrivare la neve. Mentre osservo dalla finestra la neve fredda e leggera che si accumula sul terrazzo inizio ad immaginarmi in qualche vallone a tirare qualche bella curva, si ok bellissimo ma dove? Inizio il mio solito giro di chiamate le risposte che mi hanno dato sono due "E' tutto tritato, ha nevicato il weekend scorso ed hanno tritato tutto" oppure la seconda (la peggiore in Lombardia) "che inverno di merda!! non c'è neve Cazz!!!"
Perfetto, cosa si fa? Inizio a vagare disperato per i siti cercando di scovare qualche "zzigret spot" su facebook mentre sul terrazzo la neve era arrivata sui 20cm e l'incazzatura aumentava in modo proporzionale ad ogni centimetro accumulato.
Ad un punto l'illuminazione "Purtroppo per l'apertura ottimale delle piste MOROSOI e PRESEPE occorre attendere nuove nevicate, attualmente sono utilizzabili solo per appassionati del fuori pista.( snowborder e free ride )" questa news riportata sul sito delle Betulle mi fa arrampicare la scimma sulla spalla e bastarda inizia a sussurrare "andiamo.. andiamo.." si ma chi diavolo vorrà venire a rischiare gli sci in un posto dove questa la prima nevicata della stagione senza un minimo di fondo? Inizio così la seconda parte dell'organizzazione del weekend, trovare qualcuno che ci crede come me (non è che io ci credevo più di tanto DD) all'offerta di una birra offerta se la giornata girava male, due rispondono all'appello, un mio amico in telemark e franky23.
Perfetto, si va, sveglia presto per prendere la prima funivia (come si fa in un vero freeride paradise DD)
Dopo aver preso la piccola funivia di arroccamento arriviamo in questo bel paesino appoggiato su un balcone a 1400 metri sopra la valsassina, affiancato da uno stupendo bochetto di betulle japan style (peccato che questo, rispetto ai suoi simili giapponesi, è in piano).
Mentre raggiungiamo la seggiovia, vediamo uno scendere da questo panettone non battuto con una certa scioltezza, allora capiamo che il fondo non è poi così a portata di mano. Perfetto, si scende. Le discese si susseguono velocemente, su una bella polverella che in effetti non ci fa toccare il fondo molto spesso. Purtroppo dopo qualche ora lo spazio a nostra disposizione si riduce, così decidiamo di prende il secondo impianto che questo posto offre per raggiungere la cima, uno skilift di poco più di 200m di dislivello.
Arrivati in cima, la aggiriamo per andare a prendere un dolce pendio in backcountry (fa figo dirlo ) e anche qui le discese non sono affatto male, sotto la cima qualche metro quadro di crosta data l'esposizione sud (meno male che le temperature sono rigide e la neve si è mantenuta per lo più polverosa) e giusto qualche toccata su qualche cespuglio. Alla fine di questo pendio prendiamo un bel sentierino per rientrare alle betulle (il rientro in una giornata in fuoripista non più mancare )
Ma le emozioni più forti ce le regala la discesa, in funivia, verso valle. Una volta saliti sulla funivia, questa stenta a lasciare la stazione a monte, una volta partiti e fatti 20 metri si ferma, così chiediamo ad un signore che fino a qualche minuto prima stava parlando con gli impiantisti quale fosse il problema, e lui con tutta la tranquillità di questo mondo afferma "c'è un problema ai freni". Con il terrore addosso è stata la discesa più lunga della mia vita DD
Abbiamo avuto molta fortuna a trovare queste condizioni grazie al freddo intenso. Purtroppo questa località per la bassa quota ed esposizione sud, sud-ovest non permette quasi mai di trovare bella neve, perchè viene cotta subito dal sole.
Ora le foto
Verso il pendio backcountry delle Betulle DD
Il dolce pendio a sud con di fronte la mole imponente del Grignone in parte nascosto dalla foschia
Aggirando il "Cimone"
Franky23 studia la linea
e la interpreta
E si torna verso le betulle
Io che cerco di fare una curva decente (grazie alle indicazioni del fotografo su dove e quando impostare la curva)
Perfetto, cosa si fa? Inizio a vagare disperato per i siti cercando di scovare qualche "zzigret spot" su facebook mentre sul terrazzo la neve era arrivata sui 20cm e l'incazzatura aumentava in modo proporzionale ad ogni centimetro accumulato.
Ad un punto l'illuminazione "Purtroppo per l'apertura ottimale delle piste MOROSOI e PRESEPE occorre attendere nuove nevicate, attualmente sono utilizzabili solo per appassionati del fuori pista.( snowborder e free ride )" questa news riportata sul sito delle Betulle mi fa arrampicare la scimma sulla spalla e bastarda inizia a sussurrare "andiamo.. andiamo.." si ma chi diavolo vorrà venire a rischiare gli sci in un posto dove questa la prima nevicata della stagione senza un minimo di fondo? Inizio così la seconda parte dell'organizzazione del weekend, trovare qualcuno che ci crede come me (non è che io ci credevo più di tanto DD) all'offerta di una birra offerta se la giornata girava male, due rispondono all'appello, un mio amico in telemark e franky23.
Perfetto, si va, sveglia presto per prendere la prima funivia (come si fa in un vero freeride paradise DD)
Dopo aver preso la piccola funivia di arroccamento arriviamo in questo bel paesino appoggiato su un balcone a 1400 metri sopra la valsassina, affiancato da uno stupendo bochetto di betulle japan style (peccato che questo, rispetto ai suoi simili giapponesi, è in piano).
Mentre raggiungiamo la seggiovia, vediamo uno scendere da questo panettone non battuto con una certa scioltezza, allora capiamo che il fondo non è poi così a portata di mano. Perfetto, si scende. Le discese si susseguono velocemente, su una bella polverella che in effetti non ci fa toccare il fondo molto spesso. Purtroppo dopo qualche ora lo spazio a nostra disposizione si riduce, così decidiamo di prende il secondo impianto che questo posto offre per raggiungere la cima, uno skilift di poco più di 200m di dislivello.
Arrivati in cima, la aggiriamo per andare a prendere un dolce pendio in backcountry (fa figo dirlo ) e anche qui le discese non sono affatto male, sotto la cima qualche metro quadro di crosta data l'esposizione sud (meno male che le temperature sono rigide e la neve si è mantenuta per lo più polverosa) e giusto qualche toccata su qualche cespuglio. Alla fine di questo pendio prendiamo un bel sentierino per rientrare alle betulle (il rientro in una giornata in fuoripista non più mancare )
Ma le emozioni più forti ce le regala la discesa, in funivia, verso valle. Una volta saliti sulla funivia, questa stenta a lasciare la stazione a monte, una volta partiti e fatti 20 metri si ferma, così chiediamo ad un signore che fino a qualche minuto prima stava parlando con gli impiantisti quale fosse il problema, e lui con tutta la tranquillità di questo mondo afferma "c'è un problema ai freni". Con il terrore addosso è stata la discesa più lunga della mia vita DD
Abbiamo avuto molta fortuna a trovare queste condizioni grazie al freddo intenso. Purtroppo questa località per la bassa quota ed esposizione sud, sud-ovest non permette quasi mai di trovare bella neve, perchè viene cotta subito dal sole.
Ora le foto
Verso il pendio backcountry delle Betulle DD
Il dolce pendio a sud con di fronte la mole imponente del Grignone in parte nascosto dalla foschia
Aggirando il "Cimone"
Franky23 studia la linea
e la interpreta
E si torna verso le betulle
Io che cerco di fare una curva decente (grazie alle indicazioni del fotografo su dove e quando impostare la curva)