jackblack77
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Come programmato, sabato ho fatto un salto a Bellamonte per la prima volta. Foto scattate con compattina della mia dolce metà, quindi niente di superlativo. Son partito col buio, e quindi albeggiava mentre mi avvicinavo a S. Martino di Castrozza.
Gruppo delle Pale quasi senza neve.
Sul rolle già si riscontrava penuria di neve come temuto dopo le scammellate.
Comunque le piste erano perfette.
Sono arrivato alle 08.15 a Bellamonte e il termometro (all’ombra) segnava +4 C°. son salito subito e ho cominciato a esplorare il mini-comprensorio. Seggiovia che porta al versante Lusia.
Veduta delle piste Zirmes e Lastè.
Verso le dieci son dovuto tornare giù alla macchina per togliere il pile, visto che ormai stavo sudando come un uovo. Già in quel momento le piste blu che portano giù al parcheggio, cominciavano a smollarsi. Arrivava della gente che prendeva la seggiovia in maniche corte..
Panorami e piste dal comprensorio
Verso le dieci son dovuto tornare giù alla macchina per togliere il pile, visto che ormai stavo sudando come un uovo. Già in quel momento le piste blu che portano giù al parcheggio, cominciavano a smollarsi. Arrivava della gente che prendeva la seggiovia in maniche corte. Son risalito e mi sono spostato sul versante Lusia, dove ho fatto le piste Mediolanum e Piavac, con relative varianti, e successivamente le Fiamme Oro per arrivare giù fino al parcheggio dell’ovetto in località Ronchi (Moena).
Tutte piste in ombra e con neve ottima, tutte molto impegnative e da non sottovalutare come impegno fisico. Belle anche se avrei preferito qualche contropendenza in più stile Gran Risa.
Ovetto che serve la pista piavac
Seggiovia che serve la medesima pista
muro iniziale della piavac
idem come sopra
I muri della piavac sono veramente tosti (il primo su tutti), però sono inframmezzati da dei pianori che permettono di recuperare parzialmente l’uso delle gambe. Per fortuna, altrimenti sarebbe un vero inferno bianco. Dopo aver fatto le piste nere, son tornato nel versante Bellamonte e ho rifatto alcune piste, fra cui Cune-Campo, Zirmes e Lastè, queste due IMHO le più divertenti del comprensorio.
Alle 11.30 ho provato a scendere alla stazione di monte della seggiovia, e la neve si stava squagliando. Allora son tornato su e ho fatto l’ultima volta la pista Lastè, che in alcuni tratti cominciava a cedere ma era ancora divertente, poi son sceso con lo skiweg “bellamonte” fino alla prima seggiovia e lì ho chiesto all’addetto di scendere giù al parcheggio in seggiovia. Dall’alto si vedevano gli sciatori che, messi a uovo, faccia a valle, erano costretti a spacchettare per avanzare. Neve saponosa, l’avevo trovata così facendo il Sellaronda in Aprile 2006, non la consiglio a nessuno.
Alla fine, ho sciato per quasi quattro ore senza soste, e sono soddisfatto. Purtroppo il panorama non era molto bianco, e sembrava di essere a giugno. Anche il fatto di sudare come maiali durante la discesa per poi prendere freddo da fermi in seggiovia non è il massimo, comunque son cose che bisogna accettare quando fa molto caldo.
Purtroppo non sono riuscito a fare la pista Direttissima Le Cune perché avevo le gambe frollate e temevo di dover spacchettare fino alla macchina, comunque dalla seggiovia non mi è sembrata una cosa “da fare assolutamente”, somiglia molto alla pista Bullaccia dell’Alpe di Siusi.
GIUDIZIO COMPLESSIVO
Il comprensorio lo giudico un po’ piccolino ma interessante. La presenza delle due piste di rientro a Bellamonte, unite allo spazio recintato vicino al parcheggio, lo rendono molto interessante per i principianti assoluti. Purtroppo però, fuori da questo spazio, le piste sono veramente toste anche se classificate come rosse. Inoltre, per chi dalla sommità del rifugio Valbona vuole scendere giù a Ronchi, qualsiasi pista o variante ha dei muretti adatti a capacità buone, e che comunque macinano le gambe.
Bella l’idea del doppio impianto che serve queste piste: è una soluzione ottimale per tutti, ed evita code ed attese anche quando c’è molta gente. Come organizzazione generale è sicuramente all’altezza del DS, anzi gli impianti sono più veloci e razionali della media.L’innevamento – temperature permettendo – era perfetto anche in assenza di neve naturale.
Il versante Lusia, con il vantaggio di essere all’ombra, soffre però di neve dura/ghiacciata per buona parte della giornata, e questo può causare difficoltà a sciatori che non padroneggiano perfettamente la tecnica sul ripido. Io invece mi sono divertito parecchio anche se in tecnica non ho mai eccelso. Bellamonte, al contrario, ha come limite di avere piste poco pendenti per il rientro al parcheggio, in condizioni di neve saponosa diventa un problema, comunque si può sempre scendere con la seggiovia (addetto permettendo). Non me ne intendo molto, ma il park che ho visto dalla seggiovia è molto interessante, con salti anche molto alti e tanti ostacoli.
Purtroppo, come in molti altri casi, su 100 persone che decidevano di scendere in quel tipo di struttura, solo 1 poi si accingeva a provare i salti o gli ostacoli, mentre gli altri si limitavano a percorrere le rampe al rallentatore per poi trovarsi a spacchettare per uscire dalle buche.
Per quanto riguarda l’ubicazione, la possibilità di raggiungerlo con lo scolmo del passo Rolle lo rende appetibile per chi viene dalle città venete, io ho impiegato 2 ore giuste senza correre troppo.
E’ una valida alternativa allo Skicenter Latemar e a S.Martino di Castrozza, soprattutto quando si vuole fare solo mezza giornata.
Ultima considerazione, già fatta per altre stazioni: soprattutto in presenza di temperature elevate, che rendono la neve non sciabile già prima di mezzogiorno, il fatto di non proporre uno skipass mattiniero e poi di vendere il giornaliero a prezzo pieno (€ 40,00) è IMHO assurdo. Per me la stagione sciistica 2011-12 finisce qui (causa budget), quest’anno ho fatto 1,5 giorni di sci. Quasi mi vergogno ma purtroppo non è colpa mia. L’anno prossimo speriamo di poter tornare ai fasti del 2007 (20 giorni di sci).Tiro fuori la bici, ormai si può iniziare ad arrampicare sui Colli Euganei.
Per chi ama le vette sopra il Rolle, metto un paio di foto fatte dall’auto con la reflex. Esposizione e focus non ottimale perché avevo fretta di tornare a casa.
Gruppo delle Pale quasi senza neve.
Sul rolle già si riscontrava penuria di neve come temuto dopo le scammellate.
Comunque le piste erano perfette.
Sono arrivato alle 08.15 a Bellamonte e il termometro (all’ombra) segnava +4 C°. son salito subito e ho cominciato a esplorare il mini-comprensorio. Seggiovia che porta al versante Lusia.
Veduta delle piste Zirmes e Lastè.
Verso le dieci son dovuto tornare giù alla macchina per togliere il pile, visto che ormai stavo sudando come un uovo. Già in quel momento le piste blu che portano giù al parcheggio, cominciavano a smollarsi. Arrivava della gente che prendeva la seggiovia in maniche corte..
Panorami e piste dal comprensorio
Verso le dieci son dovuto tornare giù alla macchina per togliere il pile, visto che ormai stavo sudando come un uovo. Già in quel momento le piste blu che portano giù al parcheggio, cominciavano a smollarsi. Arrivava della gente che prendeva la seggiovia in maniche corte. Son risalito e mi sono spostato sul versante Lusia, dove ho fatto le piste Mediolanum e Piavac, con relative varianti, e successivamente le Fiamme Oro per arrivare giù fino al parcheggio dell’ovetto in località Ronchi (Moena).
Tutte piste in ombra e con neve ottima, tutte molto impegnative e da non sottovalutare come impegno fisico. Belle anche se avrei preferito qualche contropendenza in più stile Gran Risa.
Ovetto che serve la pista piavac
Seggiovia che serve la medesima pista
muro iniziale della piavac
idem come sopra
I muri della piavac sono veramente tosti (il primo su tutti), però sono inframmezzati da dei pianori che permettono di recuperare parzialmente l’uso delle gambe. Per fortuna, altrimenti sarebbe un vero inferno bianco. Dopo aver fatto le piste nere, son tornato nel versante Bellamonte e ho rifatto alcune piste, fra cui Cune-Campo, Zirmes e Lastè, queste due IMHO le più divertenti del comprensorio.
Alle 11.30 ho provato a scendere alla stazione di monte della seggiovia, e la neve si stava squagliando. Allora son tornato su e ho fatto l’ultima volta la pista Lastè, che in alcuni tratti cominciava a cedere ma era ancora divertente, poi son sceso con lo skiweg “bellamonte” fino alla prima seggiovia e lì ho chiesto all’addetto di scendere giù al parcheggio in seggiovia. Dall’alto si vedevano gli sciatori che, messi a uovo, faccia a valle, erano costretti a spacchettare per avanzare. Neve saponosa, l’avevo trovata così facendo il Sellaronda in Aprile 2006, non la consiglio a nessuno.
Alla fine, ho sciato per quasi quattro ore senza soste, e sono soddisfatto. Purtroppo il panorama non era molto bianco, e sembrava di essere a giugno. Anche il fatto di sudare come maiali durante la discesa per poi prendere freddo da fermi in seggiovia non è il massimo, comunque son cose che bisogna accettare quando fa molto caldo.
Purtroppo non sono riuscito a fare la pista Direttissima Le Cune perché avevo le gambe frollate e temevo di dover spacchettare fino alla macchina, comunque dalla seggiovia non mi è sembrata una cosa “da fare assolutamente”, somiglia molto alla pista Bullaccia dell’Alpe di Siusi.
GIUDIZIO COMPLESSIVO
Il comprensorio lo giudico un po’ piccolino ma interessante. La presenza delle due piste di rientro a Bellamonte, unite allo spazio recintato vicino al parcheggio, lo rendono molto interessante per i principianti assoluti. Purtroppo però, fuori da questo spazio, le piste sono veramente toste anche se classificate come rosse. Inoltre, per chi dalla sommità del rifugio Valbona vuole scendere giù a Ronchi, qualsiasi pista o variante ha dei muretti adatti a capacità buone, e che comunque macinano le gambe.
Bella l’idea del doppio impianto che serve queste piste: è una soluzione ottimale per tutti, ed evita code ed attese anche quando c’è molta gente. Come organizzazione generale è sicuramente all’altezza del DS, anzi gli impianti sono più veloci e razionali della media.L’innevamento – temperature permettendo – era perfetto anche in assenza di neve naturale.
Il versante Lusia, con il vantaggio di essere all’ombra, soffre però di neve dura/ghiacciata per buona parte della giornata, e questo può causare difficoltà a sciatori che non padroneggiano perfettamente la tecnica sul ripido. Io invece mi sono divertito parecchio anche se in tecnica non ho mai eccelso. Bellamonte, al contrario, ha come limite di avere piste poco pendenti per il rientro al parcheggio, in condizioni di neve saponosa diventa un problema, comunque si può sempre scendere con la seggiovia (addetto permettendo). Non me ne intendo molto, ma il park che ho visto dalla seggiovia è molto interessante, con salti anche molto alti e tanti ostacoli.
Purtroppo, come in molti altri casi, su 100 persone che decidevano di scendere in quel tipo di struttura, solo 1 poi si accingeva a provare i salti o gli ostacoli, mentre gli altri si limitavano a percorrere le rampe al rallentatore per poi trovarsi a spacchettare per uscire dalle buche.
Per quanto riguarda l’ubicazione, la possibilità di raggiungerlo con lo scolmo del passo Rolle lo rende appetibile per chi viene dalle città venete, io ho impiegato 2 ore giuste senza correre troppo.
E’ una valida alternativa allo Skicenter Latemar e a S.Martino di Castrozza, soprattutto quando si vuole fare solo mezza giornata.
Ultima considerazione, già fatta per altre stazioni: soprattutto in presenza di temperature elevate, che rendono la neve non sciabile già prima di mezzogiorno, il fatto di non proporre uno skipass mattiniero e poi di vendere il giornaliero a prezzo pieno (€ 40,00) è IMHO assurdo. Per me la stagione sciistica 2011-12 finisce qui (causa budget), quest’anno ho fatto 1,5 giorni di sci. Quasi mi vergogno ma purtroppo non è colpa mia. L’anno prossimo speriamo di poter tornare ai fasti del 2007 (20 giorni di sci).Tiro fuori la bici, ormai si può iniziare ad arrampicare sui Colli Euganei.
Per chi ama le vette sopra il Rolle, metto un paio di foto fatte dall’auto con la reflex. Esposizione e focus non ottimale perché avevo fretta di tornare a casa.