Cima Uomo, 3010 m slm
Ho scoperto che le cosiddette "vie normali" sono i tipi di escursioni più divertenti, anche nei confronti delle vie ferrate. Parcheggiare, prendere un sentiero e poi arrivare per la via più "normale" appunto ad una cima apparentemente irraggiunbile, salendo per un percorso non sempre facile, a volte esposto, non banalizzato, etc è molto appagante. Solitamente le difficoltà sono tali da tenere lontano la grande massa di escursionisti senza bloccare chi ha un minimo di allenamento.
Partenza da Passo San Pellegrino tra Moena e Falcade.
La via normale a Cima Uomo è una di queste. Lunga il giusto, non facile, isolata, non banalizzata e frequentata zero anche in altissima stagione (nonostante fosse metà agosto abbiamo incontrato 2+1+1 persone e visto un gruppo di 4 sul ghiaione che però non sono salite alla vetta).
Cima Uomo, 3010 m slm, croce di vetta.
Leggendo le relazioni su due guide che avevo abbiamo puntato la stazione di monte della seggiovia Cima Uomo sperando di trovare una traccia che salendo dritta i ripidi pendii incontrasse il sentiero attrezzato Bepi Zac 2. Attenzione che non c'è più nessun segnavia e nessuna traccia di sentiero. Siamo così stati obbligati a farci il ghiaione di Forcella dell'Uomo in salita: il più impegnativo e ripido mai fatto finora in salita, da sputare sudore anche dalla bocca!
Guardando la cartina sotto noi abbiamo fatto la salita azzurra, poi la normale rossa ed il ritorno per la traccia arancione. Consiglio di farsi la salita per l'arancione e la discesa per la blu.
Cartina topografica dell'escursione per la via normale a Cima Uomo 3010 m slm in Dolomiti. La traccia in arancione è la variante per il sentiero attrezzato Bepi Zac (secondo tratto).
Siamo saliti dritti per le piste da sci fino alla fine della seggiovia Cima Uomo.
Salita per le piste da sci di Passo San Pellegrino
Prati del Passo San Pellegrino
Prima parte della via normale a Cima Uomo poco dopo la stazione di monte della seggiovia Cima Uomo (chiusa in estate).
Immagine del faticosissimo ghiaione della via normale a Cima Uomo, Dolomiti.
Foto del faticoso ghiaione della normale di Cima Uomo in Dolomiti. Attenzione al terreno friabile e alla caduta di sassi.
Ghiaione Cima Uomo
Arrivati poco sotto la Forcella Cima dell'Uomo (quella con labaracca) si segue per la "Alpinistica Cima Uomo". Si attraversa tutta la cengia incontrando qualche anello e staffa nella roccia. Ci sono un paio di passaggi un po' esposti che potrebbero metter paura ma con attenzione e concentrazione si superano senza problemi.
Cartello "Alpinistica Cima Uomo" nei pressi di Forcella dell'Uomo.
Baita Grande Guerra
Inizio della cengia di Cima Uomo
Panoramica della traccia della via Normale a Cima Uomo, Dolomiti.
Inizio della Cengia di Cima Uomo dopo Forcella dell'Uomo.
Cengia di Cima Uomo
Si arriva alla "schiena" di Cima Uomo ed in pochi minuti si è in vetta. L'ultimo tratto è secondo me molto, molto, molto pericoloso per la caduta sassi. Non scenderei mai fino all'attacco della cengia sapendo che sotto di me c'è qualcuno: nonostante una maniacale attenzione per non muovere sassi ne abbiamo fatto partire più di qualcuno (complici i temporali del giorno prima che avevano fatto casini sulle tracce di sentiero un po' ovunque).
Tratto finale della salita per la via normale a Cima Uomo, Dolomiti.
Ultimi metri prima della vetta
Forcella Laghet vista dalla Normale di Cima Uomo, Dolomiti.
Passo San Pellegrino
In alto a sinistra si vede il parcheggio da cui siamo partiti.
Una cima magnifica con pochi altri rilievi oltre i 3000 nelle vicinanze che offre un panorama a 360 gradi e permette di capire per bene la Val di Fassa: Cal Contrin, Marmolada, infinità di cime del gruppo Ombretta, Pale di San Martino, Cima Bocche, cresta di Costabella e Monzoni, Catinaccio, Colac e Col d'Ombert, Sassolungo e Sella ed altre cime minori. Decisamente un bel belvedere a 3010 m slm.
Val San Nicolò, Val di Fassa
La Val di San Nicolò vista dal sentiero attrezzato Bepi Zac, secondo tratto.
Crepa Neigra e Colac
Colac e Sassolungo, Val di Fassa
Panorama sulla Val di Fassa da Cime Uomo
Val di San Nicolò
Val di Fassa da Cima Uomo
Formenton e ?La Banca?
Marmolada e Sasso Vernale
Cime delle Dolomiti
La discesa pensavo fosse molto impegnativa: durante la salita si "arrampicano" un paio di camini bei verticali... ed invece con nostra sorpresa si è rivelata agevole e senza particolari difficoltà.
Giunti alla Forcella dell'Uomo abbiamo deciso di tornare percorrendo il sentiero attrezzato Bepi Zac secondo tronco fino a Forcella de Ciadin. Esaltante! Davvero un bel sentiero tra creste e cengie, facile e super panoramico. La zona della torre California e delle formazioni rocciose "decisamente maschili" è incredibile! Dal nulla nascono degli aghi di roccia alti anche 50 metri.
Foto della Bepi Zac 2
Panorami dalla Bepi Zac 2 tratto
Torre California, Cima Uomo
Sentiero Bepi Zac, secondo tratto
Seggiovia Cima Uomo
Ambiente dolomitico
Gran Vernel
La skiarea del Buffaure
La discesa in Forcella del Ciadin è attrezzata ed è la parte più complicata della Bepi Zac 2; se la si fa in salita penso non sia assolutamente nulla di che. Dopo si prosegue per il comodo sentiero che inizialmente passa per un quartiere di marmotte, oserei dire una metropoli... e poi attraversa tutti pascoli fino ad arrivare ai parcheggi.
Canalone Bepi Zac 2
Seconda parte sentiero attrezzato Bepi Zac 2
Forcella de Ciadin, inizio Bepi Zac 2
La prima parte della salita avviene per i prati di Passo San Pellegrino, Moena.
Consiglio a chi volesse godere del panorama di Cima Uomo di prenderlo facendosi tutta la Cresta del Costabella, da Passo Selle percorrendo la Bepi Zac 1 e 2. Dovrebbe essere una lunga escursione ma con dislivelli non eccessivi (possibilità di prendere la seggiovia).
Per tornare è possibile scendere per il ghiaione che noi abbiamo fatto in salita (attenzione al reale e concreto pericolo di caduta sassi!) oppure continuare per la Bepi Zac 3 che prosegue verso il Passo Cirelle per poi scendere verso Fuciade.
Mi sembra di aver capito che anni fa avessero attrezzato una ferrata che dalla Forcella dell'Uomo arrivava direttamente in vetta. Ferrata infelice e tolta dopo pochi anni a causa di numerosi incidenti causati dalla roccia troppo instabile e friabile.
Alla ricerca di escursioni simili
Ho scoperto che le cosiddette "vie normali" sono i tipi di escursioni più divertenti, anche nei confronti delle vie ferrate. Parcheggiare, prendere un sentiero e poi arrivare per la via più "normale" appunto ad una cima apparentemente irraggiunbile, salendo per un percorso non sempre facile, a volte esposto, non banalizzato, etc è molto appagante. Solitamente le difficoltà sono tali da tenere lontano la grande massa di escursionisti senza bloccare chi ha un minimo di allenamento.
Partenza da Passo San Pellegrino tra Moena e Falcade.
La via normale a Cima Uomo è una di queste. Lunga il giusto, non facile, isolata, non banalizzata e frequentata zero anche in altissima stagione (nonostante fosse metà agosto abbiamo incontrato 2+1+1 persone e visto un gruppo di 4 sul ghiaione che però non sono salite alla vetta).
Cima Uomo, 3010 m slm, croce di vetta.
Leggendo le relazioni su due guide che avevo abbiamo puntato la stazione di monte della seggiovia Cima Uomo sperando di trovare una traccia che salendo dritta i ripidi pendii incontrasse il sentiero attrezzato Bepi Zac 2. Attenzione che non c'è più nessun segnavia e nessuna traccia di sentiero. Siamo così stati obbligati a farci il ghiaione di Forcella dell'Uomo in salita: il più impegnativo e ripido mai fatto finora in salita, da sputare sudore anche dalla bocca!
Guardando la cartina sotto noi abbiamo fatto la salita azzurra, poi la normale rossa ed il ritorno per la traccia arancione. Consiglio di farsi la salita per l'arancione e la discesa per la blu.
Cartina topografica dell'escursione per la via normale a Cima Uomo 3010 m slm in Dolomiti. La traccia in arancione è la variante per il sentiero attrezzato Bepi Zac (secondo tratto).
Siamo saliti dritti per le piste da sci fino alla fine della seggiovia Cima Uomo.
Salita per le piste da sci di Passo San Pellegrino
Prati del Passo San Pellegrino
Prima parte della via normale a Cima Uomo poco dopo la stazione di monte della seggiovia Cima Uomo (chiusa in estate).
Immagine del faticosissimo ghiaione della via normale a Cima Uomo, Dolomiti.
Foto del faticoso ghiaione della normale di Cima Uomo in Dolomiti. Attenzione al terreno friabile e alla caduta di sassi.
Ghiaione Cima Uomo
Arrivati poco sotto la Forcella Cima dell'Uomo (quella con labaracca) si segue per la "Alpinistica Cima Uomo". Si attraversa tutta la cengia incontrando qualche anello e staffa nella roccia. Ci sono un paio di passaggi un po' esposti che potrebbero metter paura ma con attenzione e concentrazione si superano senza problemi.
Cartello "Alpinistica Cima Uomo" nei pressi di Forcella dell'Uomo.
Baita Grande Guerra
Inizio della cengia di Cima Uomo
Panoramica della traccia della via Normale a Cima Uomo, Dolomiti.
Inizio della Cengia di Cima Uomo dopo Forcella dell'Uomo.
Cengia di Cima Uomo
Si arriva alla "schiena" di Cima Uomo ed in pochi minuti si è in vetta. L'ultimo tratto è secondo me molto, molto, molto pericoloso per la caduta sassi. Non scenderei mai fino all'attacco della cengia sapendo che sotto di me c'è qualcuno: nonostante una maniacale attenzione per non muovere sassi ne abbiamo fatto partire più di qualcuno (complici i temporali del giorno prima che avevano fatto casini sulle tracce di sentiero un po' ovunque).
Tratto finale della salita per la via normale a Cima Uomo, Dolomiti.
Ultimi metri prima della vetta
Forcella Laghet vista dalla Normale di Cima Uomo, Dolomiti.
Passo San Pellegrino
In alto a sinistra si vede il parcheggio da cui siamo partiti.
Una cima magnifica con pochi altri rilievi oltre i 3000 nelle vicinanze che offre un panorama a 360 gradi e permette di capire per bene la Val di Fassa: Cal Contrin, Marmolada, infinità di cime del gruppo Ombretta, Pale di San Martino, Cima Bocche, cresta di Costabella e Monzoni, Catinaccio, Colac e Col d'Ombert, Sassolungo e Sella ed altre cime minori. Decisamente un bel belvedere a 3010 m slm.
Val San Nicolò, Val di Fassa
La Val di San Nicolò vista dal sentiero attrezzato Bepi Zac, secondo tratto.
Crepa Neigra e Colac
Colac e Sassolungo, Val di Fassa
Panorama sulla Val di Fassa da Cime Uomo
Val di San Nicolò
Val di Fassa da Cima Uomo
Formenton e ?La Banca?
Marmolada e Sasso Vernale
Cime delle Dolomiti
La discesa pensavo fosse molto impegnativa: durante la salita si "arrampicano" un paio di camini bei verticali... ed invece con nostra sorpresa si è rivelata agevole e senza particolari difficoltà.
Giunti alla Forcella dell'Uomo abbiamo deciso di tornare percorrendo il sentiero attrezzato Bepi Zac secondo tronco fino a Forcella de Ciadin. Esaltante! Davvero un bel sentiero tra creste e cengie, facile e super panoramico. La zona della torre California e delle formazioni rocciose "decisamente maschili" è incredibile! Dal nulla nascono degli aghi di roccia alti anche 50 metri.
Foto della Bepi Zac 2
Panorami dalla Bepi Zac 2 tratto
Torre California, Cima Uomo
Sentiero Bepi Zac, secondo tratto
Seggiovia Cima Uomo
Ambiente dolomitico
Gran Vernel
La skiarea del Buffaure
La discesa in Forcella del Ciadin è attrezzata ed è la parte più complicata della Bepi Zac 2; se la si fa in salita penso non sia assolutamente nulla di che. Dopo si prosegue per il comodo sentiero che inizialmente passa per un quartiere di marmotte, oserei dire una metropoli... e poi attraversa tutti pascoli fino ad arrivare ai parcheggi.
Canalone Bepi Zac 2
Seconda parte sentiero attrezzato Bepi Zac 2
Forcella de Ciadin, inizio Bepi Zac 2
La prima parte della salita avviene per i prati di Passo San Pellegrino, Moena.
Consiglio a chi volesse godere del panorama di Cima Uomo di prenderlo facendosi tutta la Cresta del Costabella, da Passo Selle percorrendo la Bepi Zac 1 e 2. Dovrebbe essere una lunga escursione ma con dislivelli non eccessivi (possibilità di prendere la seggiovia).
Per tornare è possibile scendere per il ghiaione che noi abbiamo fatto in salita (attenzione al reale e concreto pericolo di caduta sassi!) oppure continuare per la Bepi Zac 3 che prosegue verso il Passo Cirelle per poi scendere verso Fuciade.
Mi sembra di aver capito che anni fa avessero attrezzato una ferrata che dalla Forcella dell'Uomo arrivava direttamente in vetta. Ferrata infelice e tolta dopo pochi anni a causa di numerosi incidenti causati dalla roccia troppo instabile e friabile.
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