Altra gloriosa impresa della Robbs&Co. Stavolta tutto è stato previamente pianificato e abbiamo scelto la giornata metereologicamente adatta..non era il caso di rischiare di beccare un temporale a 5 ore di cammino da casa! il trio Robbs, Bracci, Ross parte la mattina alle 8 da Campitello verso la Val Duron..per abbreviare un po' i tempi ci umiliamo a prendere il taxi fino al Rif. Micheluzzi..e va beh, capitano anche queste disgrazie!
Val Duron
Ci incamminiamo lungo la val duron che sembra non finire mai, tutto pianeggiante..poi si sale fino al passo duron in mezzo a una quantità impressionante di marmotte..
Passo Duron e Denti di Terrarossa
dopo aver cercato di convincere due tipe toscane che le Cime di Lavaredo non si trovano nel Gruppo del Catinaccio continuiamo a salire fino al rifugio Alpe di Tires (2460m), dove un'allegra combriccola di vecchietti germanofoni suonava e cantava beatamente davanti a enormi calici di birra..nel frattempo sul retro del rifugio un prete altrettanto germanofono celebrava la messa..
Rifugio Alpe di Tires
tempo di bere un cafferino e si riparte..siamo praticamente a metà strada e camminiamo già da 2 ore..prima si scende un po', poi si risale un bel po' (ma non si poteva fare direttamente tutto in salita)..all'improvviso la salita finisce e ci ritroviamo sulla cima dell'altopiano dello Sciliar..una roba immensa, un'atmosfera bellissima, silenzio impressionante, tutto erba pietre e mucche in lontananza..a sinistra si vede tutta la parte retrostante del Catinaccio, a destra l'Alpe di Siusi, un pezzo di Val Gardena e Castelrotto..bellissimo..
Catinaccio dal sentiero per il Rifgio Bolzano
Il sentiero lungo le pareti dei denti di Terrarossa
Il Catinaccio verso la Valle del Ciamin
Altopiano dello Sciliar
Monte Pez e Punta Santner, ovvero quelli della pubblicità dello youghurt Alto Adige
si capisce che siamo entrati in zona tetesca perchè il sentiero è tenuto meglio di una stada statale, ogni 2 metri c'è una segnalazione, i tratti pantanosi sono lastricati etc etc..cmq, per farla breve, da quando si inizia a vedere in lontananza il Rifugio Bolzano manca ancora un'ora di cammino a pèasso molto sostenuto!è angosciante ma alla fine arriviamo al rifugio (2458m) e ci mangiamo il meritato piatto di canaderli con gulasch..finiti in dieci minuti!incredibile che in un rifugio così crucco i prezzi fossero bassissimi, addirittura la pasta al ragù a soli 5euri!
Il Sasso Piatto dal Rifugio Bolzano
Vacche svaccate al Rifugio Bolzano
Il trio della redazione di Tuttofassa al Rifugio Bolzano
per concludere, siamo ritornati alla base alle 6 di sera con le caviglie che sembravano pane sbriciolato e i polpacci ustonati..però è stato bello!
Val Duron
Ci incamminiamo lungo la val duron che sembra non finire mai, tutto pianeggiante..poi si sale fino al passo duron in mezzo a una quantità impressionante di marmotte..
Passo Duron e Denti di Terrarossa
dopo aver cercato di convincere due tipe toscane che le Cime di Lavaredo non si trovano nel Gruppo del Catinaccio continuiamo a salire fino al rifugio Alpe di Tires (2460m), dove un'allegra combriccola di vecchietti germanofoni suonava e cantava beatamente davanti a enormi calici di birra..nel frattempo sul retro del rifugio un prete altrettanto germanofono celebrava la messa..
Rifugio Alpe di Tires
tempo di bere un cafferino e si riparte..siamo praticamente a metà strada e camminiamo già da 2 ore..prima si scende un po', poi si risale un bel po' (ma non si poteva fare direttamente tutto in salita)..all'improvviso la salita finisce e ci ritroviamo sulla cima dell'altopiano dello Sciliar..una roba immensa, un'atmosfera bellissima, silenzio impressionante, tutto erba pietre e mucche in lontananza..a sinistra si vede tutta la parte retrostante del Catinaccio, a destra l'Alpe di Siusi, un pezzo di Val Gardena e Castelrotto..bellissimo..
Catinaccio dal sentiero per il Rifgio Bolzano
Il sentiero lungo le pareti dei denti di Terrarossa
Il Catinaccio verso la Valle del Ciamin
Altopiano dello Sciliar
Monte Pez e Punta Santner, ovvero quelli della pubblicità dello youghurt Alto Adige
si capisce che siamo entrati in zona tetesca perchè il sentiero è tenuto meglio di una stada statale, ogni 2 metri c'è una segnalazione, i tratti pantanosi sono lastricati etc etc..cmq, per farla breve, da quando si inizia a vedere in lontananza il Rifugio Bolzano manca ancora un'ora di cammino a pèasso molto sostenuto!è angosciante ma alla fine arriviamo al rifugio (2458m) e ci mangiamo il meritato piatto di canaderli con gulasch..finiti in dieci minuti!incredibile che in un rifugio così crucco i prezzi fossero bassissimi, addirittura la pasta al ragù a soli 5euri!
Il Sasso Piatto dal Rifugio Bolzano
Vacche svaccate al Rifugio Bolzano
Il trio della redazione di Tuttofassa al Rifugio Bolzano
per concludere, siamo ritornati alla base alle 6 di sera con le caviglie che sembravano pane sbriciolato e i polpacci ustonati..però è stato bello!