Allora, rispondo a questa domanda, in quanto mi sento tirato in ballo avendo sciato in tutti i maggiori comprensori sciistici appenninici e avendo sciato moltissimo anche sulle Dolomiti, avendo proprio nel Cadore una seconda casa.
Per quanto mi riguarda il migliore comprensorio sciistico appenninico in cui ho potuto sciare è senza dubbio Roccaraso/Rivisondoli, che si sviluppa su tre montagne diverse (Aremogna, Pizzalto nel territorio di Roccaraso, Pratello nel territorio di Rivisondoli) e sviluppa oltre 100 km di piste (dicono 120, ma a me sembrano un po' meno). Sempre con lo stesso skipass puoi sciare anche a Pescasseroli che, tuttavia, si trova distante da Roccaraso e conta altri 20 - 25 km di piste, ma ripaga con paesaggi molto belli.
Numeri alla mano è un grande comprensorio, l'unico che, per vastità ed organizzazione, ti fa ricordare un po' i grandi comprensori alpini con le dovute differenze paesaggistiche. Le piste sono tenute bene, hanno parecchi cannoni spara neve e sono anche lunghe. Ci sono piste difficili, di media difficoltà e tante facili. La migliore (forse tra le top in Appennino) c'è la Nera del Pratello: 650 m. di dislivello e pendenze a tratti quasi impossibili, soprattutto il muro all'inizio.
Tuttavia questo comprensorio, denominato Alto Sangro, non è esente da punti deboli: gli impianti principali, le due cabinovie 6posti, sono spesso lente e si bloccano soprattutto col vento forte (che in Appennino è quasi la norma), c'è troppo affollamento poi, in quanto tutto il centro-sud viene a sciare lì nel weekend, soprattutto da Roma, Napoli, Pescara, dall'Umbria e dalle Marche. Nota positiva la seggiovia esaposto automatica al Pizzalto, davvero veloce e moderna.
Poi, al secondo posto, ci piazzo l'Abetone, in Toscana. E' davvero un bel comprensorio tenuto davvero alla grande. Ha delle piste davvero toste, e ne ha tante anche facili, insomma può accontentare tutti. Gli impianti non sono malaccio, in particolare mi è piaciuta la cabinovia che è l'impianto principale. Anche qui nei weekend c'è super affollamento, tutta la Toscana scia qui.... Nota dolente è il vento spesso molto forte e l'inutilizzo della zona abbandonata di Campolino che, a mio modesto parere, non sarebbe niente male per sciare.
Passiamo quindi al terzo comprensorio: il Cimone. Qui i paesaggi, personalmente gli ho trovati quasi simili all'Abetone (infatti in linea d'aria sono vicinissimi), anche se le piste mi sono piaciute meno. Quando sono stato io, 4 anni fa, c'era anche un bellissimo snowpark con musica a manetta e tanti giovani. Anche qui, come punto negativo, il vento forte. I panorami però sono davvero belli, su tutta la pianura padana e nelle giornate limpide anche sulle Alpi.
Poi c'è Ovindoli, in Abruzzo. Dallo scorso anno Ovindoli è cresciuta molto, oltre alla telecabina 8posti hanno costruito una seggiovia 6posti automatica che porta sul Monte Freddo a 1900 m., in sostituzione della vecchia e lenta seggiovia, e ne hanno costruita una, sempre 6posti automatica, che arriva in una zona nuova del comprensorio, Fonte Fredda. Con questa nuova seggiovia è possibile sciare su nuove piste nere, davvero niente male. Comunque sia Ovindoli gode di un ottimo innevamento (più duraturo rispetto a Roccaraso e a Campo Felice), complice la migliore esposizione, con gli impianti che arrivano a 2100 m. di quota, sotto la cima del Monte Magnola, 2223 m. Maglia nera di Ovindoli: troppo affollamento nel weekend, soprattutto per chi proviene da Roma (è la seconda meta preferita dai romani, dopo Campo Felice) e il comprensorio che, nonostante tutto, non è grandissimo (30 - 35 km di piste).
Passiamo a Campo Felice. La stazione che un tempo adoravo e che ora odio. Possiede tra le migliori piste d'Abruzzo (40 km di piste) ed ha una buona dose d'impianti, alcuni moderni, altri meno (seggiovia Monte Rotondo). La pista delle Aquile sarebbe la migliore d'Appennino secondo me, una nera micidiale, ripidissima... da coppa del mondo di sci, con quasi 700 m. di dislivello ma.... chiusa. Si perchè parte dalla cima del Monte Rotondo a 2064 m. e scende fin verso la Brecciara a 1400 m. Il problema è che la seggiovia Monte Rotondo non arriva più fino in cima a causa di contenziosi tra i comuni di Rocca di Cambio e Rocca di Mezzo (che hanno confini comunali proprio in cima) e quindi ci si "ferma" sull'Anticima del Monte Rotondo, più in basso a 1936 m. Tanti la percorrono come fuoripista. Poi c'è la pista Falco che è stupenda e molto tecnica (anch'essa è nera). Poi hanno aperto anche la zona degli innamorati che ha ridato "linfa" a Campo Felice.
Veniamo alla maglia nera: il troppo esagerato affollamento. E' infatti la più vicina stazione sciistica abruzzese a Roma ed è quella più comodamente raggiungibile (quasi tutta autostrada, la A24, e lo svincolo per Campo Felice dista solo 86 km dal GRA di Roma), il risultato è che nei weekend sembra di essere sul Raccordo Anulare di Roma, piste super affollate, sciatori indisciplinati e cosi via... Tutto sembra tranne che di essere in montagna a sciare. Per non parlare della quantità di automobili che arrivano fin sulla piana: come se si fosse in città, la conca di Campo Felice è sempre ricoperta di una cappa di smog... ridicolo quanto assurdo. Quindi il sottoscritto evita.
Poi c'è la stazione più "alpina" di tutte, quella che in Appennino non ha eguali: Campo Imperatore. Sorge sul Gran Sasso a quote molto elevate (tra i 1800 e i 2230 m.) e si è circondati dalle cime "dolomitiche" del Corno Grande (2914 m.), il tetto d'Appennino, dal Pizzo Cefalone (2540 m.) e dal Prena (2561 m.) e Camicia (2570 m.). Gli impianti sono in quota e per raggiungerli bisogna arroccarsi con la funivia più grande d'Appennino, tipo va e vieni con cabine da 100 posti, che da Fonte Cerreto (1120 m.), sale su a 2130 m. dove c'è l'albergo e le seggiovie. Le seggiovie sono 2 e sono 4posti automatiche. Qui l'innevamento è ottimo e dura fino a metà maggio. Maglia nera le piste, troppo poche (20 km) e il vento troppo forte che c'è praticamente sempre. Però i panorami ripagano, ed è comodo perchè si esce dall'autostrada A24 ad Assergi e dopo pochi km c'è subito la stazione di valle della seggiovia.
Poi ci sono altri comprensori minori, tra questi cito il Terminillo, Corno alle Scale, Doganaccia, Campitello Matese, Prati di Tivo ecc. ecc. che non sono male, ma sono piccoli e non a portata di mano.
Quanto all'innevamento, solitamente tutte queste stazioni vengono colpite da abbondanti nevicate che raggiungono accumuli notevoli, anche superiori a quelli alpini per via della vicinanza al mare. Tuttavia la neve si mantiene meno perchè gli Appennini sono situati più a sud delle Alpi e vengono colpiti dalle sciroccate, ovvero perturbazioni troppo calde che portano pioggia fino a 1800 - 2000 m. in pieno inverno e la neve si scioglie e diventa pappetta, cosa che non accade sulle Alpi.
Da questo punto di vista unica eccezione la fa Campo Imperatore: essendo situato a quote molto elevate non risente molto delle sciroccate e spesso a quelle quote le sciroccate portano comunque neve o in genere non alzano troppo le temperature.
Normalmente la stagione sciistica in Appennino inizia l'8 dicembre e termina a metà aprile a seconda dell'annata nevosa. Spesso può capitare che rimangono chiuse in piena stagione per via delle sciroccate che sciolgono la neve.
A Campo Imperatore invece alcune volte gli impianti hanno aperto a metà o fine novembre e solitamente chiudono il 1 maggio, con la famosa sciata del 1 maggio organizzata dai gestori, anche se è capitato di chiudere i battenti anche il 5 maggio mi sembra di ricordare.