Come da titolo due giorni a S. Martino di Castrozza.
La partenza è come al solito tranquilla e manca una certa spinta organizzativa... chi ha preso il bi-giornaliero per me e un'altro è riuscito a lasciarlo cadere appoggiato a un muretto pensando di averlo dato all'altro... solo che per parlare con entrambi per capire cosa fosse successo ho dovuto girare in lungo e in largo...
ma alla fine tutto si è risolto.
Si parte con una Cigolera con finale abbastanza "servaggio" come al solito, poi si prova qualcosa verso Cima Tognola ma a sud niente di che: l'unica cosa da segnalare
è che, visto non sono il solito Poserone è che gli amici ti riconoscono dalla giacca anche dopo anni che non li vedi, quindi Fabio mi ha inseguito per un breve saluto,
poi la "scimmia" del gruppo è partita e siamo andati ognuno per la sua strada.
Belli i fuoripostini dalla seggiovia Conca verso Scandolo, dove bastava allontanarsi di pochi metri per trovare tutto lo spazio intonso che si voleva.. certo che se
poi si scende troppo... si arranca!
Poi si decide per finire con un pò di sci violento, Val Mesta.. anche qui l'imbocco è a pochi metri dagli impianti ma è piuttosto incazzato, quindi zero tracce: io mi calo arrancando attaccato alle lamine, il solito kamikaze droppa direttamente nella crosta.. poi bella neve anche se un pò selvaggio il bosco per le mie gambe... alla fine un millino di dislivello con un pò di ravanamento e salita per sentieri.. per poi finire sulla statale 5 km dopo San Martino con il solito recupero da parte dei compari leggermente "confusionale".
Diciamo che tra viaggio e tutto alla fine si dormirà della grossa.
Il giorno dopo la solita attesa dei ritardatari, si parte per Forcella Ceremana.
La salita non sarà lunga, però bella ripida:ma quanto caxxo di inversioni... C'era una traccia con 7/8 inversioni, noi minchioni ne avremo fatte 30!
Diciamo che con un pò di mestiere ho lasciato indietro qualcuno che era abbastanza in difficoltà, e per me non arrivare ultimo è sempre una soddisfazione.
Poi alla fine è andato tutto bene... nessun è ruzzolato giù...
In compenso la discesa poi regala alla grande, solo 2 tracce in un bel canale ripido e spazioso il giusto, poi in fondo parecchia tracce di valanghe, poi sci selvaggio nel letto di un torrente tutto massi, poi un bosco spettacolare da passeggiare, meno simpatico il lago da circumnavigare per quei 3 chilometri, che mi ha segato le gambe e pure il resto.
Alla fine giornata finita, e ci ritroviamo con gli altri, che si sono dati allo ski canyoning in zona Rosetta: 3 calate belle aeree in una sola discesa...no! no! no! io al gioco al massacro non ci sto!
Nota: tutto questo è stato realizzato grazie alla organizzazione di Francesco del Grasparossa Freeriding group, del solito gruppo di guide alpine e grazie all'abbondante fornitura di lambrusco e tutto quanto ci permette di gustarlo adeguatamente a fine missione.
Tutto quello che può succedere a chi non è adeguatamente imparato e attrezzato si butta a fare ste' cose so'caxxi sua.
La partenza è come al solito tranquilla e manca una certa spinta organizzativa... chi ha preso il bi-giornaliero per me e un'altro è riuscito a lasciarlo cadere appoggiato a un muretto pensando di averlo dato all'altro... solo che per parlare con entrambi per capire cosa fosse successo ho dovuto girare in lungo e in largo...
ma alla fine tutto si è risolto.
Si parte con una Cigolera con finale abbastanza "servaggio" come al solito, poi si prova qualcosa verso Cima Tognola ma a sud niente di che: l'unica cosa da segnalare
è che, visto non sono il solito Poserone è che gli amici ti riconoscono dalla giacca anche dopo anni che non li vedi, quindi Fabio mi ha inseguito per un breve saluto,
poi la "scimmia" del gruppo è partita e siamo andati ognuno per la sua strada.
Belli i fuoripostini dalla seggiovia Conca verso Scandolo, dove bastava allontanarsi di pochi metri per trovare tutto lo spazio intonso che si voleva.. certo che se
poi si scende troppo... si arranca!
Poi si decide per finire con un pò di sci violento, Val Mesta.. anche qui l'imbocco è a pochi metri dagli impianti ma è piuttosto incazzato, quindi zero tracce: io mi calo arrancando attaccato alle lamine, il solito kamikaze droppa direttamente nella crosta.. poi bella neve anche se un pò selvaggio il bosco per le mie gambe... alla fine un millino di dislivello con un pò di ravanamento e salita per sentieri.. per poi finire sulla statale 5 km dopo San Martino con il solito recupero da parte dei compari leggermente "confusionale".
Diciamo che tra viaggio e tutto alla fine si dormirà della grossa.
Il giorno dopo la solita attesa dei ritardatari, si parte per Forcella Ceremana.
La salita non sarà lunga, però bella ripida:ma quanto caxxo di inversioni... C'era una traccia con 7/8 inversioni, noi minchioni ne avremo fatte 30!
Diciamo che con un pò di mestiere ho lasciato indietro qualcuno che era abbastanza in difficoltà, e per me non arrivare ultimo è sempre una soddisfazione.
Poi alla fine è andato tutto bene... nessun è ruzzolato giù...
In compenso la discesa poi regala alla grande, solo 2 tracce in un bel canale ripido e spazioso il giusto, poi in fondo parecchia tracce di valanghe, poi sci selvaggio nel letto di un torrente tutto massi, poi un bosco spettacolare da passeggiare, meno simpatico il lago da circumnavigare per quei 3 chilometri, che mi ha segato le gambe e pure il resto.
Alla fine giornata finita, e ci ritroviamo con gli altri, che si sono dati allo ski canyoning in zona Rosetta: 3 calate belle aeree in una sola discesa...no! no! no! io al gioco al massacro non ci sto!
Nota: tutto questo è stato realizzato grazie alla organizzazione di Francesco del Grasparossa Freeriding group, del solito gruppo di guide alpine e grazie all'abbondante fornitura di lambrusco e tutto quanto ci permette di gustarlo adeguatamente a fine missione.
Tutto quello che può succedere a chi non è adeguatamente imparato e attrezzato si butta a fare ste' cose so'caxxi sua.
