Oggi a Cervinia. [itinerari fuoripista]

Wester

Señor Member
Giornata favolosa, ho conosciuto un gruppo di persone spettacolari. Purtroppo non ho fatto foto, se qualcuno avrà voglia di aggiungerle le aggiungerà. ;)

Belli tutti i canaloni, ottima neve fresca al Plateau, un po' più impegnativa ma sempre bella più in basso. Favolosa l'ultima discesa, ancora di più la legnata atomica che ho tirato ad un tratto della pista.....della pista......non me la ricordo (chissà perché) HIHIHI

Grazie ragazzi! Alla prossima. :MULLET
 
Grazie a te per la tua compagnia e simpatia .
Se non potrai venire il 4 maggio per la chiusura ti aspettiamo l'anno prox per qualche spolverata :D .
Sciao
 
Credo che, salvo sorprese, ci rivedremo il prossimo anno. Possibilmente su un metro di polverella! :D
 
grandissima giornata, ho finalmente conosciuto alcuni famosi itinerari che mi avevano sempre attirato ma fino a ieri c'era sempre qualche cosa e qualche timore reverenziale che mi bloccava e che mi limitava al solito canale del Teodulo. Le condizioni ieri erano favolose e tranquille per azzardare il passettino, e quindi mi sono lanciato. Questo anche grazie a un brutto incidente che è capitato al nostro Camosci che lo ha costretto a fermarsi e gentilmente mi ha fatto provare nientemeno che i suoi Kuro (il primo sci più largo dei miei 84mm che ho mai provato....) che erroneamente si era portato (polvere non ce n'era).

Oltre a un paio del solito Tedulo e qualche altro solito fuoripista, ieri è stata la mia prima volta per il canale Spazzatura, e soprattutto per le morene del Furggen (superate, sciando praticamente SOTTO il Cervino), e poi un fantastico filotto che non fa incrociare pista da Plateau Rosà al parcheggio: ghiacciaio del Plateau Rosà (o del Ventina? o della Testa Grigia? o del Teodulo? non ho ancora capito come si chiama), canale Carlo (quello sinistro guardando verso monte), vallone fino alla diga del Goillet con una piccola deviazione proprio sotto la cabinovia cime bianche per evitare un ripido e valanghivo canale) e poi ancora dritti verso Cervinia attraverso il bel canyon.

Ringrazio tutti per l'ottima compagnia e soprattutto Wester conosciuto ieri che mi ha accompagnato anche nell'ultima scorribanda dal Plateau al parcheggio (scusandomi con gli altri per il ritardo, per alcuni "doloroso HIHIHIHIHIHI" che questo nostro giro ha provocato in chiusura di giornata).


Tra un po' metto qualche foto :wink:
 
grandissima giornata, ho finalmente conosciuto alcuni famosi itinerari che mi avevano sempre attirato ma fino a ieri c'era sempre qualche cosa e qualche timore reverenziale che mi bloccava e che mi limitava al solito canale del Teodulo. Le condizioni ieri erano favolose e tranquille per azzardare il passettino, e quindi mi sono lanciato. Questo anche grazie a un brutto incidente che è capitato al nostro Camosci che lo ha costretto a fermarsi e gentilmente mi ha fatto provare nientemeno che i suoi Kuro (il primo sci più largo dei miei 84mm che ho mai provato....) che erroneamente si era portato (polvere non ce n'era).

Oltre a un paio del solito Tedulo e qualche altro solito fuoripista, ieri è stata la mia prima volta per il canale Spazzatura, e soprattutto per le morene del Furggen (superate, sciando praticamente SOTTO il Cervino), e poi un fantastico filotto che non fa incrociare pista da Plateau Rosà al parcheggio: ghiacciaio del Plateau Rosà (o del Ventina? o della Testa Grigia? o del Teodulo? non ho ancora capito come si chiama), canale Carlo (quello sinistro guardando verso monte), vallone fino alla diga del Goillet con una piccola deviazione proprio sotto la cabinovia cime bianche per evitare un ripido e valanghivo canale) e poi ancora dritti verso Cervinia attraverso il bel canyon.

Ringrazio tutti per l'ottima compagnia e soprattutto Wester conosciuto ieri che mi ha accompagnato anche nell'ultima scorribanda dal Plateau al parcheggio (scusandomi con gli altri per il ritardo, per alcuni "doloroso HIHIHIHIHIHI" che questo nostro giro ha provocato in chiusura di giornata).


Tra un po' metto qualche foto :wink:

Bravo ma occhio a fare l'itinerario completo da plateau a cervinia, passando per la diga, nel pomeriggio in questa stagione
 

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grandissima giornata, ho finalmente conosciuto alcuni famosi itinerari che mi avevano sempre attirato ma fino a ieri c'era sempre qualche cosa e qualche timore reverenziale che mi bloccava e che mi limitava al solito canale del Teodulo. Le condizioni ieri erano favolose e tranquille per azzardare il passettino, e quindi mi sono lanciato. Questo anche grazie a un brutto incidente che è capitato al nostro Camosci che lo ha costretto a fermarsi e gentilmente mi ha fatto provare nientemeno che i suoi Kuro (il primo sci più largo dei miei 84mm che ho mai provato....) che erroneamente si era portato (polvere non ce n'era).

Oltre a un paio del solito Tedulo e qualche altro solito fuoripista, ieri è stata la mia prima volta per il canale Spazzatura, e soprattutto per le morene del Furggen (superate, sciando praticamente SOTTO il Cervino), e poi un fantastico filotto che non fa incrociare pista da Plateau Rosà al parcheggio: ghiacciaio del Plateau Rosà (o del Ventina? o della Testa Grigia? o del Teodulo? non ho ancora capito come si chiama), canale Carlo (quello sinistro guardando verso monte), vallone fino alla diga del Goillet con una piccola deviazione proprio sotto la cabinovia cime bianche per evitare un ripido e valanghivo canale) e poi ancora dritti verso Cervinia attraverso il bel canyon.

Ringrazio tutti per l'ottima compagnia e soprattutto Wester conosciuto ieri che mi ha accompagnato anche nell'ultima scorribanda dal Plateau al parcheggio (scusandomi con gli altri per il ritardo, per alcuni "doloroso HIHIHIHIHIHI" che questo nostro giro ha provocato in chiusura di giornata).


Tra un po' metto qualche foto :wink:


Hai l'anima dell'esploratore!
Bravo! :D
 
La cima da cui siamo partiti per l'ultima discesa è il Plateau o Testa Grigia, da lì siamo scesi nel canale Carlo e via fino al parcheggio. In tutto saranno stati circa 6 km di fuoripista (5 se si toglie il viottolo tracciato dalla slitta) in cui abbiamo provato tutti i tipi di neve, dalla polvere (quasi) fresca alla dura tracciata, dal firn alla pappa fino a qualcosa che può assomigliare alla finta granita da due soldi che rifilano ai giapponesi in piazza Signoria.
La legnata che ho preso ieri purtroppo la sento oggi, ginocchio che duole nello stesso punto di Carlo, gluteo sinistro indolenzito e schiena che fa abbastanza male nella zona lombare, roba da 3 giorni e poi passa. Il prossimo anno mi piacerebbe rifare con voi tutti i tracciati di ieri ma con almeno mezzo metro di fresca, possibilmente immacolata. :D

ps: si sa niente sul ginocchio di Carlo?
 
ecco qui qualche foto della giornata:


la linea del fuoripista che abbiamo fatto oltre le morene del Furggen:
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raggiunta la prima morena, uno sguardo indietro verso cima Pancheron da cui provenivamo e verso il traverso appena compiuto senza fare neanche una racchettata:
100567-dsc00109.jpg



i miei compagni di avventura Wester e Antg66. Gli altri compagni di uscita erano Skimachine, reduce da una rottura della caviglia a causa della quale non se la sente ancora di rischiare (col senno di poi non avrebbe avuto problemi, ma prima non si poteva sapere la difficoltà dell'itinerario), Camosci che si era appena fatto seriamente male (come va oggi?) e il suo figlioletto.
100566-dsc00108.jpg



uno zoom verso il rifugio Duca degli Abruzzi, base di partenza per le scalate al Cervino dal versante italiano:
100570-dsc00113.jpg



scavallata la seconda morena, la famosa montagnetta sopra le nostre teste è irriconoscibile per la troppa vicinanza e qualche nuvoletta...
100568-dsc00110.jpg



ed ecco la parte vera e propria di discesa, molto godibile su un firn facilissimo. In fondo ci si potrà lanciare a mille e ululare sul piattone parallelo alla pista 5 in cui rientreremo
100569-dsc00112.jpg



in pausa pranzo Camosci ci confermerà la gravità del suo infortunio e mi offre di provare i suoi stuzzichini Volkl Kuro. Non avevo mai sciato in vita mia con più di 84 mm sotto i piedi, e ora passo direttamente a 132 mm...
100573-dsc00122.jpg



L'ultimo itinerario della giornata lo faremo solo io e Wester, in quanto Antg66 è ormai stanco dopo una spazzatura e un secondo Teodulo, e decidiamo di provare la discesa "integrale" in fuoripista dal Plateau Rosa al paese. Nonostante a prima vista sembra che il canale Roberto fosse più largo, optiamo per il canale Carlo dopo aver visto dalla cabinovia Cime Bianche che c'era una linea più chiara e definita, e meno rischi sopra le teste. Qui un po' di indicazioni geografiche:
100572-dsc00121.jpg



non abbiamo visto per tutto il giorno una nuvola se non sulla capocchia del Cervino. Appena entriamo sul ghiacciaio, ci troviamo immersi dentro una nuvola (si vedeva a max una 50ina di metri). Aspettiamo qualche minuto e poi si libera tutto. Dopo curvoni a tutta sul ghiacciaio, eccoci all'imbocco del canale Carlo, godibilissimo.
100574-dsc00124.jpg


una volta completato il canale, ci si unisce all'itinerario Spazzatura e si fa un pezzo di stradino per l'uscita, fortunatamente battuto dai gatti data la piattezza del pendio. Appena gli sci non vanno più senza racchettare, si lascia lo stradino e si entra in un bel vallone con pendenze estremamente rilassanti (siamo nella zona parallela al piattone che arriva a Plan Maison). Qui in rosso lo stradino battuto per uscire dai canali Carlo, Roberto e Spazzatura e tornare verso Plan Maison. In verde la linea che abbiamo seguito per la prosecuzione del nostro itinerario. A destra si nota un ulteriore stradino battuto, è quello che ieri facilitava notevolmente il rientro dal canale del Teodulo:
attachment.php



Quando si arriva a incrociare la cabinovia per le Cime Bianche, c'è l'unico pezzo in cui occorre decisamente fare attenzione. Se si proseguisse lungo l'itinerario del vallone si sarebbe costretti a fare un pericoloso e valanghivo pezzo ripido (perfettamente visibile quando si passa sopra con la cabinovia). Noi invece abbiamo seguito le tracce che portano a sinistra fuori dal vallone, puntando verso la diga.
100575-dsc00127.jpg


senza arrivare alla diga, si prende un bel pendio che finisce in uno scenico vallone:
100576-dsc00128.jpg

100565-dsc00129.jpg



superato questo vallone si arriva in zona pista del Ventina. Le opzioni di uscita sono tre:

1) un traverso/scalettata che risalga verso la pista. Lo abbiamo evitato perchè era troppo bella l'idea di non toccare piste. Proseguendo invece si arriva a un bivio dove ci siamo un po' infognati:
2) c'è la possibilità di passare il ruscello scalando una barra rocciosa che poi comodamente avrebbe permesso di entrare in pista praticamente alla fine di essa. Abbiamo pensato di potercela fare, ma poi abbiamo dovuto fare dietrofront perchè si rischiava decisamente di scivolare sulle rocce e finire nel ruscello. Credo che in pieno inverno con molta più neve non ci siano problemi per questa opzione.
3) alla fine abbiamo optato per l'opzione più battuta, che prevede una scalettata di qualche metro per uscire dal canyon e rientrare sul pistino (3bis) che proviene dalle zona Cretaz. Dopo qualche metro tra neve granita in cui si sprofondava e pezzetti senza neve, arriviamo finalmente al parcheggio, stanchi solo per i ravanamenti finali ma super soddisfatti.
 

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Ultima modifica:
Alla faccia del report! ;)

Foto bellissime che rendono bene l'idea dell'area sciabile e della vastità del luogo. Quei tracciati li avrei rifatti fino alla nausea anche sull'erba, troppo belli.
 
ecco qui qualche foto della giornata:


la linea del fuoripista che abbiamo fatto oltre le morene del Furggen:
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raggiunta la prima morena, uno sguardo indietro verso cima Pancheron da cui provenivamo e verso il traverso appena compiuto senza fare neanche una racchettata:
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i miei compagni di avventura Wester e Antg66. Gli altri compagni di uscita erano Skimachine, reduce da una rottura della caviglia a causa della quale non se la sente ancora di rischiare (col senno di poi non avrebbe avuto problemi, ma prima non si poteva sapere la difficoltà dell'itinerario), Camosci che si era appena fatto seriamente male (come va oggi?) e il suo figlioletto.
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uno zoom verso il rifugio Duca degli Abruzzi, base di partenza per le scalate al Cervino dal versante italiano:
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scavallata la seconda morena, la famosa montagnetta sopra le nostre teste è irriconoscibile per la troppa vicinanza e qualche nuvoletta...
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ed ecco la parte vera e propria di discesa, molto godibile su un firn facilissimo. In fondo ci si potrà lanciare a mille e ululare sul piattone parallelo alla pista 5 in cui rientreremo
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in pausa pranzo Camosci ci confermerà la gravità del suo infortunio e mi offre di provare i suoi stuzzichini Volkl Kuro. Non avevo mai sciato in vita mia con più di 84 mm sotto i piedi, e ora passo direttamente a 132 mm...
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L'ultimo itinerario della giornata lo faremo solo io e Wester, in quanto Antg66 è ormai stanco dopo una spazzatura e un secondo Teodulo, e decidiamo di provare la discesa "integrale" in fuoripista dal Plateau Rosa al paese. Nonostante a prima vista sembra che il canale Roberto fosse più largo, optiamo per il canale Carlo dopo aver visto dalla cabinovia Cime Bianche che c'era una linea più chiara e definita, e meno rischi sopra le teste. Qui un po' di indicazioni geografiche:
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non abbiamo visto per tutto il giorno una nuvola se non sulla capocchia del Cervino. Appena entriamo sul ghiacciaio, ci troviamo immersi dentro una nuvola (si vedeva a max una 50ina di metri). Aspettiamo qualche minuto e poi si libera tutto. Dopo curvoni a tutta sul ghiacciaio, eccoci all'imbocco del canale Carlo, godibilissimo.
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una volta completato il canale, ci si unisce all'itinerario Spazzatura e si fa un pezzo di stradino per l'uscita, fortunatamente battuto dai gatti data la piattezza del pendio. Appena gli sci non vanno più senza racchettare, si lascia lo stradino e si entra in un bel vallone con pendenze estremamente rilassanti (siamo nella zona parallela al piattone che arriva a Plan Maison). Qui in rosso lo stradino battuto per uscire dai canali Carlo, Roberto e Spazzatura e tornare verso Plan Maison. In verde la linea che abbiamo seguito per la prosecuzione del nostro itinerario. A destra si nota un ulteriore stradino battuto, è quello che ieri facilitava notevolmente il rientro dal canale del Teodulo:
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Quando si arriva a incrociare la cabinovia per le Cime Bianche, c'è l'unico pezzo in cui occorre decisamente fare attenzione. Se si proseguisse lungo l'itinerario del vallone si sarebbe costretti a fare un pericoloso e valanghivo pezzo ripido (perfettamente visibile quando si passa sopra con la cabinovia). Noi invece abbiamo seguito le tracce che portano a sinistra fuori dal vallone, puntando verso la diga.
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senza arrivare alla diga, si prende un bel pendio che finisce in uno scenico vallone:
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superato questo vallone si arriva in zona pista del Ventina. Le opzioni di uscita sono tre:

1) un traverso/scalettata che risalga verso la pista. Lo abbiamo evitato perchè era troppo bella l'idea di non toccare piste. Proseguendo invece si arriva a un bivio dove ci siamo un po' infognati:
2) c'è la possibilità di passare il ruscello scalando una barra rocciosa che poi comodamente avrebbe permesso di entrare in pista praticamente alla fine di essa. Abbiamo pensato di potercela fare, ma poi abbiamo dovuto fare dietrofront perchè si rischiava decisamente di scivolare sulle rocce e finire nel ruscello. Credo che in pieno inverno con molta più neve non ci siano problemi per questa opzione.
3) alla fine abbiamo optato per l'opzione più battuta, che prevede una scalettata di qualche metro per uscire dal canyon e rientrare sul pistino (3bis) che proviene dalle zona Cretaz. Dopo qualche metro tra neve granita in cui si sprofondava e pezzetti senza neve, arriviamo finalmente al parcheggio, stanchi solo per i ravanamenti finali ma super soddisfatti.

Ottimo report!!! :premiato::premiato::premiato:
 
Ottimo report. :D:D

Grande giornata. :D:D:D:D:D

Peccato che la mia caviglia (ancora dolente dopo la frattura) non mi inducesse a fare troppo fuoripista e (a parte 2 canali del Teòdulo e un sotto seggiovia al lago Goillet) sono sempre rimasto in pista. :(
 
Ottimo report. :D:D

Grande giornata. :D:D:D:D:D

Peccato che la mia caviglia (ancora dolente dopo la frattura) non mi inducesse a fare troppo fuoripista e (a parte 2 canali del Teòdulo e un sotto seggiovia al lago Goillet) sono sempre rimasto in pista. :(

Per alcuni sarebbe gia' una giornata di freeride completa! :D
 
Telescopiche,impugnatura ergonomica,alluminio anodizzato-color rosso Ferrari,puntale in gomma elastica che tiene persino sulla crosta non portante.

Ecco le vere stampelle per le camole freeMinkia di prossimita !

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dai che manca poco a fine ottobre :PPINK:PPINK:PPINK
 
Telescopiche,impugnatura ergonomica,alluminio anodizzato-color rosso Ferrari,puntale in gomma elastica che tiene persino sulla crosta non portante.

Ecco le vere stampelle per le camole freeMinkia di prossimita !

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dai che manca poco a fine ottobre :PPINK:PPINK:PPINK

Non mi piacciono, hanno il camber tradizionale. HIHIHI

Scherzi a parte, come stai?
 
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