Ieri 13 giugno si festeggiava Sant'Antonio da Padova. Tutti i padovani non rimasti in città sono andati al mare. Per evitare di vedere le solite facce meglio andare in montagna. Dal 2004 ero curioso di fare il famoso canalone del Latemar, dopo un inverno e una primavera come quella appena passata non c'è rischio che non ci sia neve. E' una gita famosa per poter essere fatta anche fino ad inizio estate (il canalone è solitamente ben innevato per la maggior parte dell'anno ed è ben visibile dalla Val' d'Ega).
Panoramica del Canalone del Latemar dalla strada della Val d'Ega.
Chiamo il nik, lui si guarda i suoi astrolabi e carte stellari e decide di venire, non ad orario normale, ma per il tramonto. Vabbè, ci faremo il rientro con le torce frontali alla ricerca del Mazarol dell'Alto Adige.
Cartina della gita alla Forcella Forcellone del Latemar 2582 m slm, Alto Adige.
Si sale in auto fino alla Malga Epircher Laner (attenzione che mi sono trovato la portiera strisciata, piccole cose ma sufficienti per far girare le scatole). Messi scarponi e sci nello zaino si imbocca la strada forestale e dopo una 20 minuti si inizia a salire per il bosco. Con molta fatica tra mughi, pietre e mosche si arriva alla base del canalone dove finalmente si possono mettere a terra gli e partire con le pelli di foca.
A fine primavera si sale in auto fino a Malga Epircher Laner, questa è la strada forestale da seguire per arrivare alla base del canalone.
Latemar Corno d'Ega
In basso si sale tra gli accumuli delle famose "poderose valanghe" invernali che si scaricano nel canalone. La salita inizia con una pendenza dolce che aumenta gradualmente.
Accumuli di valanghe alla base del canalone del Latemar.
Panoramica del canalone del Forcellone del Latemar, foto ripresa in tarda primavera 13 giugno 2013.
Canalone del Latemar
Panoramica ad alta definizione sul canalone del Latemar.
Sciatore a metà canalone del Latemar.
Verso la fine del canalone la salita è bella ripida e si scivola moltissimo. In caso di neve dura e ghiacciata è meglio non scivolare e penso si salga solamente con rampant o ramponi. Ieri la neve era cotta dal sole e morbida e ce la si faceva con gli sci ai piedi. Io ho dovuto caricarmeli in spalla per gli ultimi 10 metri a causa delle solite pelli di m**da che quando non fanno zoccolo, scivolano, quando non scivolano non si attaccano allo sci, etc. mi hanno fatto faticare come una bestia: un passo in avanti e 2 metri indietro.
Parte alta del canalone del Latemar.
Pendenza della parte alta del Canalone del Latemar.
In forcella Forcellone meritato panino con birrona. Silenzio incredibile (siamo distanti da tutte le strade) e colori bellissimi. Peccato per la foschia che ha coperto il sole proprio nel momento in cui si accendono i colori sulle pareti e la neve si accende.
Foto della Forcella Forcellone del Latemar.
Lagorai con nubi
Lo Schenon del Latemar
Rimettiamo gli sci e scendiamo.
Il canalone del Latemar visto dalla Forcella Forcellone 2582 m slm.
Ingresso Canalone Latemar
Provo ad entrare verso la parte destra del canalone, un po' pipida ma ancora intonsa. Neve molto bella, compatta e non collosa. Tutta la discesa è uno spasso... non sarà polverone ma siamo il 13 giugno tra i 2000 e 2600 m!
In pochi minuti arriviamo alla base del canalone, rimettiamo gli sci sullo zaino e ci incamminiamo verso la macchina. Discesa distruttiva da fare con scarponi con suole da pista e pietroni lucidati.
Spero Nik sia riuscito a fare qualcuna delle sue foto capolavoro nonostante la foschia
Che stagione infinita!
Panoramica del Canalone del Latemar dalla strada della Val d'Ega.
Chiamo il nik, lui si guarda i suoi astrolabi e carte stellari e decide di venire, non ad orario normale, ma per il tramonto. Vabbè, ci faremo il rientro con le torce frontali alla ricerca del Mazarol dell'Alto Adige.
Cartina della gita alla Forcella Forcellone del Latemar 2582 m slm, Alto Adige.
Si sale in auto fino alla Malga Epircher Laner (attenzione che mi sono trovato la portiera strisciata, piccole cose ma sufficienti per far girare le scatole). Messi scarponi e sci nello zaino si imbocca la strada forestale e dopo una 20 minuti si inizia a salire per il bosco. Con molta fatica tra mughi, pietre e mosche si arriva alla base del canalone dove finalmente si possono mettere a terra gli e partire con le pelli di foca.
A fine primavera si sale in auto fino a Malga Epircher Laner, questa è la strada forestale da seguire per arrivare alla base del canalone.
Latemar Corno d'Ega
In basso si sale tra gli accumuli delle famose "poderose valanghe" invernali che si scaricano nel canalone. La salita inizia con una pendenza dolce che aumenta gradualmente.
Accumuli di valanghe alla base del canalone del Latemar.
Panoramica del canalone del Forcellone del Latemar, foto ripresa in tarda primavera 13 giugno 2013.
Canalone del Latemar
Panoramica ad alta definizione sul canalone del Latemar.
Sciatore a metà canalone del Latemar.
Verso la fine del canalone la salita è bella ripida e si scivola moltissimo. In caso di neve dura e ghiacciata è meglio non scivolare e penso si salga solamente con rampant o ramponi. Ieri la neve era cotta dal sole e morbida e ce la si faceva con gli sci ai piedi. Io ho dovuto caricarmeli in spalla per gli ultimi 10 metri a causa delle solite pelli di m**da che quando non fanno zoccolo, scivolano, quando non scivolano non si attaccano allo sci, etc. mi hanno fatto faticare come una bestia: un passo in avanti e 2 metri indietro.
Parte alta del canalone del Latemar.
Pendenza della parte alta del Canalone del Latemar.
In forcella Forcellone meritato panino con birrona. Silenzio incredibile (siamo distanti da tutte le strade) e colori bellissimi. Peccato per la foschia che ha coperto il sole proprio nel momento in cui si accendono i colori sulle pareti e la neve si accende.
Foto della Forcella Forcellone del Latemar.
Lagorai con nubi
Lo Schenon del Latemar
Rimettiamo gli sci e scendiamo.
Il canalone del Latemar visto dalla Forcella Forcellone 2582 m slm.
Ingresso Canalone Latemar
Provo ad entrare verso la parte destra del canalone, un po' pipida ma ancora intonsa. Neve molto bella, compatta e non collosa. Tutta la discesa è uno spasso... non sarà polverone ma siamo il 13 giugno tra i 2000 e 2600 m!
In pochi minuti arriviamo alla base del canalone, rimettiamo gli sci sullo zaino e ci incamminiamo verso la macchina. Discesa distruttiva da fare con scarponi con suole da pista e pietroni lucidati.
Spero Nik sia riuscito a fare qualcuna delle sue foto capolavoro nonostante la foschia
Che stagione infinita!