madflyhalf
Nowhereman
Lo sapevate? Non lo sapevate?
Sapevatelo!
Su Skiforum Channel!
Premessa:
Ho sempre odiato le ferrate. Non mi sono mai piaciute come concetto, ma forse l'odio deriva solo d aun trauma infantile... oddio, infanzia di ferrate, traumatizzato da quel macellaio di mio fratello che 10 anni fa con una mia preparazione scarsissima, mi ha fatto bestemmiare in tante lingue diverse, a volte contemporaneamente, sulla Tridentina.
Da quel giorno lì ho detto "No! Le ferrate non fanno per me!".
Per inciso, ancora non mi piacciono tanto, più che altro non mi convincono quando sono troppo piolate, troppo scalinate... a quel punto rovinano la salita. Se devi mettere un cavo su una roccia, metti quello e basta, chi ce la fa sale, chi non ce la fa trova altro!
Eppure dopo un breve corso di arrampicata, qualche uscita con amici in falesia e palestra, mi sono detto... perché non riprovarci, come dio comanda, cioè partendo da cose facili per principianti?
Seconda passata in Dolomiti, secondo giro.
L'idea iniziale era di concatenare la ferratina del Nuvolau con il sentiero del Cernera, tuttavia alcuni ritardi alla partenza ci hanno fatto attaccare tardi la ferrata, ne risulta più caldo e più stanchezza (per me, il cugino che è con me è un treno), arriviamo al passo alle 14:30 e decidiamo di chiudere la giornata per non arrivare a casa troppo tardi!
Si parte dal parcheggio del passo e si imbocca il sentiero che porta verso le Cinque Torri.
Davanti a noi la meraviglisa Gusela (Ra Gusela)
L'avvicinamento alle 10.30 del mattino è caldissimo e brigoso, il sentiero è bello irto, ho ritardi nella digestione della colazione e sudo da far schifo!
Si aggira la guglia verso ENE, la vecchia ferrata partiva molto più sotto, ora c'è da scarpinare un 40-50' fino all'attacco.
Il sentiero è comunque panoramicissimo sulla conca Ampezzana
Sbuca "Rosy"
Sudore
Si supera una selletta dove parte una cengia attrezzata per far prendere confidenza ai neofiti ai movimenti della progressione in ferrata (ci sono anche 2 pagine plastificate legate al primo piolo!), poi si attacca la vera e propria ferrata, la prima parte.
E' un canale detritico di roccia rossa (= marcia), attrezzato con funi e una scala traballante con alcuni pioli piegati (!!)
Facile anche se in un punto in cui sarebbe bellissimo poter salire sulla roccia senza usare il cavo, tutti i passaggi hanno levigato i 2-3 appigli che ormai sono untissimi!
Un passo in cui serve effettivamente tirarsi su con la corda, ma poi basta.
Si sbuca su un pianoretto comodo
E il sentiero porta poi alla forcella dove si vede il rifugio Nuvolau
Si segue il sentiero attraversando la pietraia che spiana da Ra Gusela fin giù alle Cinque Torri, puntando direttamente verso lo sperone, si può fare anche la cima della Gusela, ma non ci interessa
Dietro di noi i panorami non si spostano Antelao, Croda da Lago, Lastoi del Formin e Pelmo sono lì ad osservarci!
Un po' di refrigerio
Il sentiero risale un po' a mezzacosta
Fa un tornante
Arriva sul ciglio della parete
dove ripartono i cavi e...
Poi si prende l'aereo bellissimo (facilissimo) e divertentissimo spigolo, attrezzato anche con un('inutile) scaletta
Veramente bello e d'effetto
Anche guardando in giù
Ra Gusela sembra lontana e molto più bassa, in realtà è 20m più in alto!
Finito l'ultimo tratto ci si trova davanti al naso quel nido di gracchi che è il rifugio Nuvolau.
Sono le 12 meno 10, il primo canale attrezzato ha richiesto sì e no 10 minuti, il secondo facendo tante foto vista la posizione, 14 minuti!
In mezzo cazzeggio, pisciatine, relax, chiacchiere con chi si incontrava, un po' di neve etc...
Ci aspetta una radler in lattina a 5€, furto legalizzato dovuto alla posizione e alla frequentazione: turisticissimo, piuttosto affollato, cortinese (nel senso prezzi da cortina), ma in una posizione invidiabile!
Una delle più belle in Dolomiti!
Da sinistra: i Lastoi del Formin, in primo piano Ra Gusela (si vede il sentiero che la attraversa dal versante nord), dietro di lei il Pelmo, poi verde pieno di nevai il Cernera, infine il Civetta
I tornanti del passo Giau
L'Averau ci tenta, ma è affollatissima
Scendiamo di buon passo alla spiagg... ehm... rifugio Averau, un formicaio, cominciamo la discesa traversando in un sentierino a mezzacosta, segnato da bolli rossi, ma niente più.
Praticamente un colatoio di detriti e torrentelli per la prima parte
Un po' di attenzione sulla roccia viscida
Ma niente di più
Più a basso si ricollega con quello segnato che per saliscendi tra ghiaie, massi (un'altra città dei sassi) e mughi, porta al passo, costeggiando la parete sudovest del Nuvolau
Si traversa un nevaio grosso e bello
Poco sotto che si rinfresca anche una marmotta... con l'affollamento che c'è è la prima che vediamo, in queste zone, fuori stagione, a momenti te le trovi a fianco sulla seggiovia Fedare
Trotterella calma fino alla tana
Il sentiero è molto panoramico: verso Sella, Col di Lana davanti e Marmolada
Il Monte Pore in primo piano
Infine si arriva al comodo sentiero che arriva al Passo
Mi giro e la saluto!
Considerazioni sulla ferratina Ra Gusela e Nuvolau:
Facile facile, in totale sono 25 minuti di ferrata (escludendo la traversata della pietraia della Gusela), adattissima a principianti e chi come me deve riprenderci la mano! Basta un po' di agilità, ci sono tante prese spesso è inutile il cavo se non nei punti in cui vi ho detto.
L'ultimo tratto è veramente aereo, zero vertigini, ma sempre sicuro, d'obbligo l'imbrago, perché se a destra hai un precipizietto di 40-50m, a sinistra ne hai 200 e non si scherza!
Ora m'è venuta la scimmia!
Vista l'ora a cui abbiamo attaccato (11:01) pensavo ci sarebbe stata più gente, invece 2 davanti a noi, 2-3 dietro di noi che però si sono fermati molto alla sella dove ci si mette l'imbrago e comincia la cengia attrezzata e poi il canalino. Poi più visti!
Sapevatelo!
Su Skiforum Channel!
Premessa:
Ho sempre odiato le ferrate. Non mi sono mai piaciute come concetto, ma forse l'odio deriva solo d aun trauma infantile... oddio, infanzia di ferrate, traumatizzato da quel macellaio di mio fratello che 10 anni fa con una mia preparazione scarsissima, mi ha fatto bestemmiare in tante lingue diverse, a volte contemporaneamente, sulla Tridentina.
Da quel giorno lì ho detto "No! Le ferrate non fanno per me!".
Per inciso, ancora non mi piacciono tanto, più che altro non mi convincono quando sono troppo piolate, troppo scalinate... a quel punto rovinano la salita. Se devi mettere un cavo su una roccia, metti quello e basta, chi ce la fa sale, chi non ce la fa trova altro!
Eppure dopo un breve corso di arrampicata, qualche uscita con amici in falesia e palestra, mi sono detto... perché non riprovarci, come dio comanda, cioè partendo da cose facili per principianti?
Seconda passata in Dolomiti, secondo giro.
L'idea iniziale era di concatenare la ferratina del Nuvolau con il sentiero del Cernera, tuttavia alcuni ritardi alla partenza ci hanno fatto attaccare tardi la ferrata, ne risulta più caldo e più stanchezza (per me, il cugino che è con me è un treno), arriviamo al passo alle 14:30 e decidiamo di chiudere la giornata per non arrivare a casa troppo tardi!
Si parte dal parcheggio del passo e si imbocca il sentiero che porta verso le Cinque Torri.
Davanti a noi la meraviglisa Gusela (Ra Gusela)
L'avvicinamento alle 10.30 del mattino è caldissimo e brigoso, il sentiero è bello irto, ho ritardi nella digestione della colazione e sudo da far schifo!
Si aggira la guglia verso ENE, la vecchia ferrata partiva molto più sotto, ora c'è da scarpinare un 40-50' fino all'attacco.
Il sentiero è comunque panoramicissimo sulla conca Ampezzana
Sbuca "Rosy"
Sudore
Si supera una selletta dove parte una cengia attrezzata per far prendere confidenza ai neofiti ai movimenti della progressione in ferrata (ci sono anche 2 pagine plastificate legate al primo piolo!), poi si attacca la vera e propria ferrata, la prima parte.
E' un canale detritico di roccia rossa (= marcia), attrezzato con funi e una scala traballante con alcuni pioli piegati (!!)
Facile anche se in un punto in cui sarebbe bellissimo poter salire sulla roccia senza usare il cavo, tutti i passaggi hanno levigato i 2-3 appigli che ormai sono untissimi!
Un passo in cui serve effettivamente tirarsi su con la corda, ma poi basta.
Si sbuca su un pianoretto comodo
E il sentiero porta poi alla forcella dove si vede il rifugio Nuvolau
Si segue il sentiero attraversando la pietraia che spiana da Ra Gusela fin giù alle Cinque Torri, puntando direttamente verso lo sperone, si può fare anche la cima della Gusela, ma non ci interessa
Dietro di noi i panorami non si spostano Antelao, Croda da Lago, Lastoi del Formin e Pelmo sono lì ad osservarci!
Un po' di refrigerio
Il sentiero risale un po' a mezzacosta
Fa un tornante
Arriva sul ciglio della parete
dove ripartono i cavi e...
Poi si prende l'aereo bellissimo (facilissimo) e divertentissimo spigolo, attrezzato anche con un('inutile) scaletta
Veramente bello e d'effetto
Anche guardando in giù
Ra Gusela sembra lontana e molto più bassa, in realtà è 20m più in alto!
Finito l'ultimo tratto ci si trova davanti al naso quel nido di gracchi che è il rifugio Nuvolau.
Sono le 12 meno 10, il primo canale attrezzato ha richiesto sì e no 10 minuti, il secondo facendo tante foto vista la posizione, 14 minuti!
In mezzo cazzeggio, pisciatine, relax, chiacchiere con chi si incontrava, un po' di neve etc...
Ci aspetta una radler in lattina a 5€, furto legalizzato dovuto alla posizione e alla frequentazione: turisticissimo, piuttosto affollato, cortinese (nel senso prezzi da cortina), ma in una posizione invidiabile!
Una delle più belle in Dolomiti!
Da sinistra: i Lastoi del Formin, in primo piano Ra Gusela (si vede il sentiero che la attraversa dal versante nord), dietro di lei il Pelmo, poi verde pieno di nevai il Cernera, infine il Civetta
I tornanti del passo Giau
L'Averau ci tenta, ma è affollatissima
Scendiamo di buon passo alla spiagg... ehm... rifugio Averau, un formicaio, cominciamo la discesa traversando in un sentierino a mezzacosta, segnato da bolli rossi, ma niente più.
Praticamente un colatoio di detriti e torrentelli per la prima parte
Un po' di attenzione sulla roccia viscida
Ma niente di più
Più a basso si ricollega con quello segnato che per saliscendi tra ghiaie, massi (un'altra città dei sassi) e mughi, porta al passo, costeggiando la parete sudovest del Nuvolau
Si traversa un nevaio grosso e bello
Poco sotto che si rinfresca anche una marmotta... con l'affollamento che c'è è la prima che vediamo, in queste zone, fuori stagione, a momenti te le trovi a fianco sulla seggiovia Fedare
Trotterella calma fino alla tana
Il sentiero è molto panoramico: verso Sella, Col di Lana davanti e Marmolada
Il Monte Pore in primo piano
Infine si arriva al comodo sentiero che arriva al Passo
Mi giro e la saluto!
Considerazioni sulla ferratina Ra Gusela e Nuvolau:
Facile facile, in totale sono 25 minuti di ferrata (escludendo la traversata della pietraia della Gusela), adattissima a principianti e chi come me deve riprenderci la mano! Basta un po' di agilità, ci sono tante prese spesso è inutile il cavo se non nei punti in cui vi ho detto.
L'ultimo tratto è veramente aereo, zero vertigini, ma sempre sicuro, d'obbligo l'imbrago, perché se a destra hai un precipizietto di 40-50m, a sinistra ne hai 200 e non si scherza!
Ora m'è venuta la scimmia!
Vista l'ora a cui abbiamo attaccato (11:01) pensavo ci sarebbe stata più gente, invece 2 davanti a noi, 2-3 dietro di noi che però si sono fermati molto alla sella dove ci si mette l'imbrago e comincia la cengia attrezzata e poi il canalino. Poi più visti!
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