Tra sci primaverile, estivo ed autunnale, capire e definire bene quando finisce una stagione sciistica e ne inizia una nuova non è mai semplice. Proprio per questo, ho sempre considerato per convenzione l'uscita del ponte dei "morti" come la tappa inaugurale della nuova stagione invernale.
Quest'anno la scelta era andata su Solda,ma a causa di una scammellata improvvisa, l'apertura è stata posticipate e la scelta è dovuta ricadere giocoforza su Stubai, con la consapevolezza di quello a cui saremmo andati incontro. Tra fine ottobre ed i primi di novembre, infatti, buona parte degli sciatori europei (ai quali si sommano i non pochi appassionati locali) si danno appuntamento sui ghiacciai austriaci e su stubai in particolare. Orde di agonisti ed appassionati (ma anche di principianti), si riversano così nella "tranquilla" stubaital con scene ed esiti simili a quelli che si possono verificare nelle nostre spiagge il giorno di ferragosto.
Fortunatamente l'efficiente, quanto maniacale organizzazione crucca, ha reso tutto più semplice e le file (alle 7.15 c'era già una ressa incredibile alla partenza dell'ovovia) sono state sempre ordinate e scorrevoli.
Oltretutto girando nel tracciato riservato, il traffico e l'affollamento si sono fatti sentire meno, ma immagino che sciare in campo libero, sia stato veramente difficile/impossibile (ad esclusione delle prime 2-3 discese di primo mattino).
Il meteo in compenso -ad eccezione del 30- è stato sempre buono con la giornata del 31 semplicemente da urlo. Temperature buone e sempre sotto zero nella parte alta, ma per essere ad inizio novembre fa ancora decisamente troppo caldo, tanto che la situazione neve non è delle migliori. Fino a 2900 l'innevamento è buono (ma chi era su prima della nevicata del 29 mi ha detto che anche lì spuntavano ancora pietre e ghiaccio) mentre sotto è proprio al minimo, con i cannoni che cercano di fare quello che possono.
Facendo molta attenzione alle rocce che spuntano si scia fino a 2.600, mentre dall'ovovia ho visto dei pazzi che arrivavano fino a 2.300,scendendo fra il fango ed i sassi. Ora bando alle ciance e via con le foto
Panorama dal parcheggio alle 7.00
Cannoni in azione
Una selva di tracciati
La fila
Varie ed eventuali
Quest'anno la scelta era andata su Solda,ma a causa di una scammellata improvvisa, l'apertura è stata posticipate e la scelta è dovuta ricadere giocoforza su Stubai, con la consapevolezza di quello a cui saremmo andati incontro. Tra fine ottobre ed i primi di novembre, infatti, buona parte degli sciatori europei (ai quali si sommano i non pochi appassionati locali) si danno appuntamento sui ghiacciai austriaci e su stubai in particolare. Orde di agonisti ed appassionati (ma anche di principianti), si riversano così nella "tranquilla" stubaital con scene ed esiti simili a quelli che si possono verificare nelle nostre spiagge il giorno di ferragosto.
Fortunatamente l'efficiente, quanto maniacale organizzazione crucca, ha reso tutto più semplice e le file (alle 7.15 c'era già una ressa incredibile alla partenza dell'ovovia) sono state sempre ordinate e scorrevoli.
Oltretutto girando nel tracciato riservato, il traffico e l'affollamento si sono fatti sentire meno, ma immagino che sciare in campo libero, sia stato veramente difficile/impossibile (ad esclusione delle prime 2-3 discese di primo mattino).
Il meteo in compenso -ad eccezione del 30- è stato sempre buono con la giornata del 31 semplicemente da urlo. Temperature buone e sempre sotto zero nella parte alta, ma per essere ad inizio novembre fa ancora decisamente troppo caldo, tanto che la situazione neve non è delle migliori. Fino a 2900 l'innevamento è buono (ma chi era su prima della nevicata del 29 mi ha detto che anche lì spuntavano ancora pietre e ghiaccio) mentre sotto è proprio al minimo, con i cannoni che cercano di fare quello che possono.
Facendo molta attenzione alle rocce che spuntano si scia fino a 2.600, mentre dall'ovovia ho visto dei pazzi che arrivavano fino a 2.300,scendendo fra il fango ed i sassi. Ora bando alle ciance e via con le foto
Panorama dal parcheggio alle 7.00
Cannoni in azione
Una selva di tracciati
La fila
Varie ed eventuali