Ciao Skiforum!
Eccomi dopo un po' di giorni a postare il mio mini reportage sul mio mini mini mini comprensorio preferito: Monte Nock!
Il comprensorio, se così si può chiamare, si trova in Alta Val di Non, precisamente nel Comune di Ruffrè, a pochi chilometri dal Passo Mendola.
Del posto si è già parlato su Skiforum, precisamente qui: http://www.skiforum.it/forum/report...l-trentino-ruffre-monte-nock-5-01-2011-a.html
Non credo esistano skimap, ma in effetti non ce n'è bisogno: sono solo due piste, una classificata rossa ed una nera, che partono dai 1342 metri della stazione di monte per arrivare ai circa 1218 di quella a valle, da dove parte una seggiovia bi-posto molto "old-style".
Ma allora vi chiederete: che se ne parla a fare, quando a pochi chilometri ci sono Andalo, Madonna di Campiglio, eccetera eccetera?
Bhè, se ne parla perchè il comprensorio è a 5 minuti da casa mia
Ora, però, aprite un'altra pagina del browser e metteta questa in sottofondo: Kathleen Edwards - Failer - Sweet Little Duck - YouTube
E poi immaginate un pessimo giovedì lavorativo.
Un giovedì lavorativo dove alle 17.55, giusto 5 minuti prima di uscire, squilla il telefono e riconoscete il numero del capo.
Il capo, ovviamente, vi chiama per affibbiarvi un lavoro urgentissimo da fare, e questo lavoro vi fa restare in ufficio fino alle 8 di sera...Pessimo giovedì, senza dubbio!
Ma un modo per farlo diventare un giovedì migliore c'è: uscire alle 20 da lavoro, passare da casa a cambiarsi, prendere gli sci, ed alle 20.15 trovarsi qui, sotto una piacevole nevicata:
E si, perchè la particolarità di questo posto è di essere aperto tutti i martedì, giovedì e venerdì sera dalle 20.30 alle 22.30.
Sempre e comunque, anche se in pista non c'è nessuno.
Ed infatti in questo giovedì che sta riprendendo colore, in pista siamo in 3; nel bar vicino il parcheggio noto una decina di ragazzi dello sciclub locale, che dopo essersi allenati tra i pali si concedono una meritata birra.
Nevica piacevolmente, e la salita in seggiovia non è per niente lunga. Sotto l'impianto, alcune tracce fresche svelano il percorso di uno scialpinista notturno
Dopo qualche minuto di ascesa, si arriva alla stazione in cima e la nevicata aumenta. Qui la pista si sdoppia: scendendo subito a destra si imbocca la pista nera
Mentre muovendosi verso sinistra, si supera un piccolo rifugio e si imbocca la pista rossa
La nera, più stretta, perfetta per il corto raggio, la divoro tutta in scodinzolo: subito un bel muretto, della giusta pendenza e con una curva a metà che porta fino ad un tratto più agevole, e poi subito cambio di pendenza ed altro muro che conduce alla partenza degli impianti.
Per tutta la lunghezza, mi diverto come non accadeva da anni a cercare la traiettoria perfetta tra i pali lasciati dai ragazzi dello sci club
Di nuovo sulla seggiovia, chiudo gli occhi per assaporare l'aria fredda mentre la neve che cade si infila sotto il cappuccio e mi da un brivido lungo il collo.
Ora vado a sinistra sulla pista rossa, larga abbastanza per godere delle lamine: un muro, poi curva a sinistra, rettilineo meno pendente, curva a destra, altro muro, curva a sinistra e giù fino alla partenza, schivando a tutto gas i paletti
Non sono piste da discesa chilometrica: in un minuto, anche prendendomela comoda, sono di nuovo alla partenza.
Ma basta quel minuto passato a sciare in completa solitudine, in mezzo agli alberi che circondano le piste, con la neve che scende in morbidi fiocchi e con nelle orecchie solo il "frrrrrr" degli sci sulla pista, per rimettermi in pace con il mondo.
Ed alle 22.30 la giornata si chiude con una doccia bollente, una tisana ed un buon libro davanti al caminetto acceso.
"Una pessima giornata sugli sci è meglio di un'ottima giornata a lavoro"
Eccomi dopo un po' di giorni a postare il mio mini reportage sul mio mini mini mini comprensorio preferito: Monte Nock!
Il comprensorio, se così si può chiamare, si trova in Alta Val di Non, precisamente nel Comune di Ruffrè, a pochi chilometri dal Passo Mendola.
Del posto si è già parlato su Skiforum, precisamente qui: http://www.skiforum.it/forum/report...l-trentino-ruffre-monte-nock-5-01-2011-a.html
Non credo esistano skimap, ma in effetti non ce n'è bisogno: sono solo due piste, una classificata rossa ed una nera, che partono dai 1342 metri della stazione di monte per arrivare ai circa 1218 di quella a valle, da dove parte una seggiovia bi-posto molto "old-style".
Ma allora vi chiederete: che se ne parla a fare, quando a pochi chilometri ci sono Andalo, Madonna di Campiglio, eccetera eccetera?
Bhè, se ne parla perchè il comprensorio è a 5 minuti da casa mia
Ora, però, aprite un'altra pagina del browser e metteta questa in sottofondo: Kathleen Edwards - Failer - Sweet Little Duck - YouTube
E poi immaginate un pessimo giovedì lavorativo.
Un giovedì lavorativo dove alle 17.55, giusto 5 minuti prima di uscire, squilla il telefono e riconoscete il numero del capo.
Il capo, ovviamente, vi chiama per affibbiarvi un lavoro urgentissimo da fare, e questo lavoro vi fa restare in ufficio fino alle 8 di sera...Pessimo giovedì, senza dubbio!
Ma un modo per farlo diventare un giovedì migliore c'è: uscire alle 20 da lavoro, passare da casa a cambiarsi, prendere gli sci, ed alle 20.15 trovarsi qui, sotto una piacevole nevicata:
E si, perchè la particolarità di questo posto è di essere aperto tutti i martedì, giovedì e venerdì sera dalle 20.30 alle 22.30.
Sempre e comunque, anche se in pista non c'è nessuno.
Ed infatti in questo giovedì che sta riprendendo colore, in pista siamo in 3; nel bar vicino il parcheggio noto una decina di ragazzi dello sciclub locale, che dopo essersi allenati tra i pali si concedono una meritata birra.
Nevica piacevolmente, e la salita in seggiovia non è per niente lunga. Sotto l'impianto, alcune tracce fresche svelano il percorso di uno scialpinista notturno
Dopo qualche minuto di ascesa, si arriva alla stazione in cima e la nevicata aumenta. Qui la pista si sdoppia: scendendo subito a destra si imbocca la pista nera
Mentre muovendosi verso sinistra, si supera un piccolo rifugio e si imbocca la pista rossa
La nera, più stretta, perfetta per il corto raggio, la divoro tutta in scodinzolo: subito un bel muretto, della giusta pendenza e con una curva a metà che porta fino ad un tratto più agevole, e poi subito cambio di pendenza ed altro muro che conduce alla partenza degli impianti.
Per tutta la lunghezza, mi diverto come non accadeva da anni a cercare la traiettoria perfetta tra i pali lasciati dai ragazzi dello sci club
Di nuovo sulla seggiovia, chiudo gli occhi per assaporare l'aria fredda mentre la neve che cade si infila sotto il cappuccio e mi da un brivido lungo il collo.
Ora vado a sinistra sulla pista rossa, larga abbastanza per godere delle lamine: un muro, poi curva a sinistra, rettilineo meno pendente, curva a destra, altro muro, curva a sinistra e giù fino alla partenza, schivando a tutto gas i paletti
Non sono piste da discesa chilometrica: in un minuto, anche prendendomela comoda, sono di nuovo alla partenza.
Ma basta quel minuto passato a sciare in completa solitudine, in mezzo agli alberi che circondano le piste, con la neve che scende in morbidi fiocchi e con nelle orecchie solo il "frrrrrr" degli sci sulla pista, per rimettermi in pace con il mondo.
Ed alle 22.30 la giornata si chiude con una doccia bollente, una tisana ed un buon libro davanti al caminetto acceso.
"Una pessima giornata sugli sci è meglio di un'ottima giornata a lavoro"