Trovare un powder day al Passo del Moro era diventata la mia fissazione da ormai un anno, da quando ho scoperto questo paradiso, il 25 aprile 2013, ovviamente grazie a Skiforum.
Questa stagione avevo già sciato 4 volte a Macugnaga (http://www.skiforum.it/forum/reportage/73141-belvedere-sul-monterosa-day-after-tomorrow.html), ma ogni volta su in quota non si erano trovate le condizoni perfette. Di neve ne è sempre scesa a metri, ma o il pericolo valanghe impone la chiusura dei piani alti, oppure ci si mette il ventaccio a rovinare la polvere, per non parlare del sole primaverile, implacabile fino a 3000m, trasforma la neve in mezza giornata, lasciando spazio alla crosta del giorno dopo.
Quando ormai le speranze si erano esaurite, viene fuori la giornata che non ti aspetti, a Pasqua, il 20 di aprile. :shock: Nemmeno ci credevo più di tanto a dire il vero, ma di fare file ad Alagna proprio non mi andava, così per l'ennesima volta si punta Macugnaga.
Nessun socio si aggrega, tutti a pranzo coi parenti, o a messa... ci sarei andato da solo, per fortuna qualche skifoso si fa sempre vivo e così alle 23:30 riesco a fare coppia con il "sempre-giovane-Massi105", l'unico che ha avuto il coraggio di crederci!
La giornata comincia all'alba delle 6:30, con il sole che spunta lontano illuminando di Rosa il monte più grande visibile dalla pianura comasca. In barba alle previsioni de IlMeteo.it alla mattina nemmeno una nuvola e quando arriviamo lo spettacolo è sempre forte.
Passiamo dal rifugio delle guide, noleggiamo APS per Massi, facciamo due domande sulle condizioni del fondo e alle 9 siamo già a 3000m.
Appena ci buttiamo in fresca, capiamo che è polvere leggerissima. Abbiamo solo l'imbarazzo della scelta... ci buttiamo in mezzo.
Andiamo a cercarci pendii un po' più divertenti e poi ci buttiamo nella conca in ombra, bella carica!
Freeride con panorama mozzafiato
C'è più gente del solito oggi, soprattutto in fuoripista, ma sempre meno che in tutto il resto del mondo. Ma se guardi bene, si vedono le solite facce buffe: La guida canadese che gira coi Mantra (le linee più ardite sono le sue), il solito DPS-bananas-munito, il freerider col campanaccio, il monoskier e... io E voi cos'aspettate a scoprire questo luogo dimenticato dal Dio Denaro?
Decidiamo di percorrere tutti i 1300m di dislivello che ci portano all'Alpe Bill, giusto per il gusto di scendere la pista non battuta, sappiamo che la neve ormai è trasformata ma chissenefrega, così ci attente un bel ravanaggio nei boschetti e qualche roccia sul fondo.
Dopo mezzogiorno il cielo comincia a coprirsi, ma non tutto il male vien per nuocere, la visibilità è ancora buona e la neve si conserva più a lungo, lontana dai raggi del sole infernale.
Ci spostiamo sulle "Roccette" e giriamo fino alle 14, anche perché tutti gli altri sciatori sono spariti.
Nelle foto da lontano sembro anche capace
Nelle foto da vicino invece mi vergogno e mi nascondo
(foto modificate per migliorarne la visibilità, sono alle prime armi, i consigli sono ben accetti)
Ma il vero protagonista di questa giornata non è stata né la neve, né la montagna, ma il mitico Massimiliano, che dall'alto della sua età non-più-tanto-giovane e della poca esperienza sciistica (solo 4 anni che calca le piste), mi ha seguito senza paura e con gran rispetto della montagna per tutta la giornata. La neve era profonda (almeno 60cm in quota), ma lui senza arretrare attaccava il pendio con coraggio: la miriade di voli che si è fatto l'hanno però ripagato alla grande, in meno di due ore la sua tecnica era migliorata notevolmente e riusciva a concatenare una decina di curve stilose, prima di rituffarsi di nuovo di faccia. Ma erano tutti atterraggi morbidi e sorridenti
Nella sua prima vera giornata 100% freeride ha presino provato l'emozione di perdere e ritrovare una racchetta (la supercostosa Leki, tra l'altro).
Un po' meno bene è andata invece al ragazzo che su Roccette ha impattato un dente di squalo e cadendo si è lussato una spalla; il soccorso è andato a recuperarlo con prontezza, ma non è riuscito a ridurgli la lussazione, così l'hanno impacchettato col domopack e l'hanno portato a valle col toboga.
Noi ci siamo occupati dello zaino e degli sci e glieli abbiamo fatti trovare in funivia... solamente perché erano dei Mantra 184cm, se fossero stati della mia misura avrei fatto cambio coi miei, che ormai hanno la soletta con più buchi di uno scolapasta.
Alle 14 siamo un po' cotti, la giornata è finita, ci siamo meritati un bel piatto di Pasta alla Macugnanese (patate, cipolle, uovo, rosmarino, pepe) e di polenta concia (burro e formaggio), una birra alla spina e un po' di riposo.
Alle 16, quando arriviamo alla macchina comincia a piovigginare. Che c.ulo!
Dopo una Pasqua così, sei in pace col mondo, la ciliegina sulla torta di una stagione incredibile, vien quasi voglia di metter via gli sci e tirare fuori il pallone da beach volley.
Ma la primavera riserva sempre diverse sorprese... chi vivrà vedrà...
E come sempre: All friends on powder days
Questa stagione avevo già sciato 4 volte a Macugnaga (http://www.skiforum.it/forum/reportage/73141-belvedere-sul-monterosa-day-after-tomorrow.html), ma ogni volta su in quota non si erano trovate le condizoni perfette. Di neve ne è sempre scesa a metri, ma o il pericolo valanghe impone la chiusura dei piani alti, oppure ci si mette il ventaccio a rovinare la polvere, per non parlare del sole primaverile, implacabile fino a 3000m, trasforma la neve in mezza giornata, lasciando spazio alla crosta del giorno dopo.
Quando ormai le speranze si erano esaurite, viene fuori la giornata che non ti aspetti, a Pasqua, il 20 di aprile. :shock: Nemmeno ci credevo più di tanto a dire il vero, ma di fare file ad Alagna proprio non mi andava, così per l'ennesima volta si punta Macugnaga.
Nessun socio si aggrega, tutti a pranzo coi parenti, o a messa... ci sarei andato da solo, per fortuna qualche skifoso si fa sempre vivo e così alle 23:30 riesco a fare coppia con il "sempre-giovane-Massi105", l'unico che ha avuto il coraggio di crederci!
La giornata comincia all'alba delle 6:30, con il sole che spunta lontano illuminando di Rosa il monte più grande visibile dalla pianura comasca. In barba alle previsioni de IlMeteo.it alla mattina nemmeno una nuvola e quando arriviamo lo spettacolo è sempre forte.
Passiamo dal rifugio delle guide, noleggiamo APS per Massi, facciamo due domande sulle condizioni del fondo e alle 9 siamo già a 3000m.
Appena ci buttiamo in fresca, capiamo che è polvere leggerissima. Abbiamo solo l'imbarazzo della scelta... ci buttiamo in mezzo.
Andiamo a cercarci pendii un po' più divertenti e poi ci buttiamo nella conca in ombra, bella carica!
Freeride con panorama mozzafiato
C'è più gente del solito oggi, soprattutto in fuoripista, ma sempre meno che in tutto il resto del mondo. Ma se guardi bene, si vedono le solite facce buffe: La guida canadese che gira coi Mantra (le linee più ardite sono le sue), il solito DPS-bananas-munito, il freerider col campanaccio, il monoskier e... io E voi cos'aspettate a scoprire questo luogo dimenticato dal Dio Denaro?
Decidiamo di percorrere tutti i 1300m di dislivello che ci portano all'Alpe Bill, giusto per il gusto di scendere la pista non battuta, sappiamo che la neve ormai è trasformata ma chissenefrega, così ci attente un bel ravanaggio nei boschetti e qualche roccia sul fondo.
Dopo mezzogiorno il cielo comincia a coprirsi, ma non tutto il male vien per nuocere, la visibilità è ancora buona e la neve si conserva più a lungo, lontana dai raggi del sole infernale.
Ci spostiamo sulle "Roccette" e giriamo fino alle 14, anche perché tutti gli altri sciatori sono spariti.
Nelle foto da lontano sembro anche capace
Nelle foto da vicino invece mi vergogno e mi nascondo
(foto modificate per migliorarne la visibilità, sono alle prime armi, i consigli sono ben accetti)
Ma il vero protagonista di questa giornata non è stata né la neve, né la montagna, ma il mitico Massimiliano, che dall'alto della sua età non-più-tanto-giovane e della poca esperienza sciistica (solo 4 anni che calca le piste), mi ha seguito senza paura e con gran rispetto della montagna per tutta la giornata. La neve era profonda (almeno 60cm in quota), ma lui senza arretrare attaccava il pendio con coraggio: la miriade di voli che si è fatto l'hanno però ripagato alla grande, in meno di due ore la sua tecnica era migliorata notevolmente e riusciva a concatenare una decina di curve stilose, prima di rituffarsi di nuovo di faccia. Ma erano tutti atterraggi morbidi e sorridenti
Nella sua prima vera giornata 100% freeride ha presino provato l'emozione di perdere e ritrovare una racchetta (la supercostosa Leki, tra l'altro).
Un po' meno bene è andata invece al ragazzo che su Roccette ha impattato un dente di squalo e cadendo si è lussato una spalla; il soccorso è andato a recuperarlo con prontezza, ma non è riuscito a ridurgli la lussazione, così l'hanno impacchettato col domopack e l'hanno portato a valle col toboga.
Noi ci siamo occupati dello zaino e degli sci e glieli abbiamo fatti trovare in funivia... solamente perché erano dei Mantra 184cm, se fossero stati della mia misura avrei fatto cambio coi miei, che ormai hanno la soletta con più buchi di uno scolapasta.
Alle 14 siamo un po' cotti, la giornata è finita, ci siamo meritati un bel piatto di Pasta alla Macugnanese (patate, cipolle, uovo, rosmarino, pepe) e di polenta concia (burro e formaggio), una birra alla spina e un po' di riposo.
Alle 16, quando arriviamo alla macchina comincia a piovigginare. Che c.ulo!
Dopo una Pasqua così, sei in pace col mondo, la ciliegina sulla torta di una stagione incredibile, vien quasi voglia di metter via gli sci e tirare fuori il pallone da beach volley.
Ma la primavera riserva sempre diverse sorprese... chi vivrà vedrà...
E come sempre: All friends on powder days
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