alessandro MN
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articolo pubblicato sull'adige....forse questa è la volta buona . FOLGARIA - Il sindaco annunciato il nuovo indirizzo impiantistico dell’altopiano: si al collegamento Carbonare - Monte Cornetto e ai nuovi impianti verso il Veneto.
Un indirizzo che ha raccolto anche l’assenso del presidente della Carosello Ski.
L’annuncio ha indispettito gli ambientalisti trentini e già Italia Nostra ha detto no, oltre all’espansione verso il Veneto, anche all’impianto Carbonare- Cornetto.
Sui nuovi sviluppi abbiamo sentito il parere di Fernando Larcher, rappresentante del direttivo provinciale del Wwf. «Sta accadendo quanto avevamo previsto -, dice - alla fine non si sarebbe scelta una delle due opzioni ma si sarebbe detto di si ad entrambe, quindi nuovi impianti sul Cornetto e nuovi impianti verso Costa d’Agra.
È chiaro che il Comune, pressato dalla Carosello Ski da una parte e dal Comitato impianti dell’Oltresommo dall’altra, ha scelto la strada più facile e meno creativa, ha detto di si ad entrambi». Come legge la sostanziale approvazione al collegamento Carbonare- Cornetto data da Remo Cappelletti, presidente della Carosello Ski Folgaria? «Con preoccupazione. Se Cappelletti dice di si a Carbonare è perché qualcuno gli ha garantito gli impianti verso il Veneto, che sono quelli che veramente gli premono. E tutti sanno che senza il si di Cappelletti nell’Oltresommo come altrove non si fa nulla».
Quando dice «qualcuno» intende la Provincia di Trento? «Naturalmente. Formalmente noi del comitato ambientalista trentino siamo rimasti agli impegni assunti dal presidente Dellai, dagli assessori Gilmozzi e Mellarini nell’incontro avuto poco tempo fa: la questione dell’espansione sciistica di Folgaria sarà discussa ad un tavolo di lavoro attorno al quale siederanno tutti i soggetti coinvolti, comprese le associazioni ambientaliste». Questo non vi tranquillizza? «Mah, non occorre essere dei politici navigati per sapere che la politica ha più facce, a seconda delle circostanze. Comunque rimaniamo all’impegno assunto da Dellai. È chiaro che non saremo noi a decidere la questione, le scelte spettano alla politica e in Giunta abbiamo una rappresentanza politica. Vedremo se saprà dimostrare di esistere».
Recentemente un operatore serradino ha proposto il collegamento sciistico da Serrada al Pasubio, come progettato un tempo… «Spero che Ezio Forrer abbia tirato fuori questa idea bislacca per il gusto dell’ironia. Ma non c’è da stupirsi più di tanto. Tra qualche anno sentiremo parlare di una nuova seggiovia da Passo Coe a cima Monte Maggio, della Mezzaselva - Martinella e magari di una seggiovia dalla Guardia al Finonchio, visto che anche loro sono una realtà rurale che soffre…».
Comunque sia, una certa espansione sciistica significa sviluppo per tutta l’area degli Altipiani, no? «Se saranno realizzati gli impianti da Vézzena a Campomolon passando per l’Oltresommo, il Cornetto, Costa, Costa d’Agra e i Fiorentini con un’aggressione ambientale e paesaggistica senza precedenti. Non una sola montagna - tranne il Finonchio - sarà priva di seggiovie. Ma avremo soprattutto una forte spinta alla speculazione edilizia, a Folgaria come nell’Oltresommo. Quello che sta succedendo a Serrada e Lavarone è solo l’inizio. E questa non è certo la nostra idea di sviluppo». Ma la legge Gilmozzi bloccherà la corsa alle seconde case. «Questo è tutto da vedere. Le leggi si fanno e si disfano e se le competenze urbanistiche passeranno alle Comunità di valle, lascio a voi immaginare cosa succederà, La questione edilizia sarà la chiave di volta dell’espansione impiantistica, quello è il vero business su cui sono puntati molti occhi e molti consensi».
L'Adige pag.37
28/07/2006
Un indirizzo che ha raccolto anche l’assenso del presidente della Carosello Ski.
L’annuncio ha indispettito gli ambientalisti trentini e già Italia Nostra ha detto no, oltre all’espansione verso il Veneto, anche all’impianto Carbonare- Cornetto.
Sui nuovi sviluppi abbiamo sentito il parere di Fernando Larcher, rappresentante del direttivo provinciale del Wwf. «Sta accadendo quanto avevamo previsto -, dice - alla fine non si sarebbe scelta una delle due opzioni ma si sarebbe detto di si ad entrambe, quindi nuovi impianti sul Cornetto e nuovi impianti verso Costa d’Agra.
È chiaro che il Comune, pressato dalla Carosello Ski da una parte e dal Comitato impianti dell’Oltresommo dall’altra, ha scelto la strada più facile e meno creativa, ha detto di si ad entrambi». Come legge la sostanziale approvazione al collegamento Carbonare- Cornetto data da Remo Cappelletti, presidente della Carosello Ski Folgaria? «Con preoccupazione. Se Cappelletti dice di si a Carbonare è perché qualcuno gli ha garantito gli impianti verso il Veneto, che sono quelli che veramente gli premono. E tutti sanno che senza il si di Cappelletti nell’Oltresommo come altrove non si fa nulla».
Quando dice «qualcuno» intende la Provincia di Trento? «Naturalmente. Formalmente noi del comitato ambientalista trentino siamo rimasti agli impegni assunti dal presidente Dellai, dagli assessori Gilmozzi e Mellarini nell’incontro avuto poco tempo fa: la questione dell’espansione sciistica di Folgaria sarà discussa ad un tavolo di lavoro attorno al quale siederanno tutti i soggetti coinvolti, comprese le associazioni ambientaliste». Questo non vi tranquillizza? «Mah, non occorre essere dei politici navigati per sapere che la politica ha più facce, a seconda delle circostanze. Comunque rimaniamo all’impegno assunto da Dellai. È chiaro che non saremo noi a decidere la questione, le scelte spettano alla politica e in Giunta abbiamo una rappresentanza politica. Vedremo se saprà dimostrare di esistere».
Recentemente un operatore serradino ha proposto il collegamento sciistico da Serrada al Pasubio, come progettato un tempo… «Spero che Ezio Forrer abbia tirato fuori questa idea bislacca per il gusto dell’ironia. Ma non c’è da stupirsi più di tanto. Tra qualche anno sentiremo parlare di una nuova seggiovia da Passo Coe a cima Monte Maggio, della Mezzaselva - Martinella e magari di una seggiovia dalla Guardia al Finonchio, visto che anche loro sono una realtà rurale che soffre…».
Comunque sia, una certa espansione sciistica significa sviluppo per tutta l’area degli Altipiani, no? «Se saranno realizzati gli impianti da Vézzena a Campomolon passando per l’Oltresommo, il Cornetto, Costa, Costa d’Agra e i Fiorentini con un’aggressione ambientale e paesaggistica senza precedenti. Non una sola montagna - tranne il Finonchio - sarà priva di seggiovie. Ma avremo soprattutto una forte spinta alla speculazione edilizia, a Folgaria come nell’Oltresommo. Quello che sta succedendo a Serrada e Lavarone è solo l’inizio. E questa non è certo la nostra idea di sviluppo». Ma la legge Gilmozzi bloccherà la corsa alle seconde case. «Questo è tutto da vedere. Le leggi si fanno e si disfano e se le competenze urbanistiche passeranno alle Comunità di valle, lascio a voi immaginare cosa succederà, La questione edilizia sarà la chiave di volta dell’espansione impiantistica, quello è il vero business su cui sono puntati molti occhi e molti consensi».
L'Adige pag.37
28/07/2006