[TRK] La traversata del Sella: Colfosco - Rif. Pisciadù - Piz Boè - Passo Pordoi

Stefano-Mini

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La settimana di ferragosto in Alta Badia e in generale sulle Dolomiti non è stata particolarmente bella, meteorologicamente parlando. Bollettini meteo che magicamente ritrattavano ora dopo ora trasformando presunte schiarite nei soliti “probabili rovesci e temporali al pomeriggio”. Insomma dopo aver preso parecchia acqua fino a venerdì 15 il meteo sembra darci speranza per il 16 e il 17 con finestra di sereno per il 17. Così decidiamo come impiegare questi 2 giorni: ferrata Tridentina sabato e salita al Piz Boè la domenica!!! Niente male direi!
Arriviamo quindi a domenica 17… la ferrata del giorno prima ci aveva letteralmente esaltato così decidiamo di andare al Piz Boè percorrendo un itinerario diverso rispetto al mio report di 2 anni fa. Quest’anno non abbiamo donne al seguito (soprattutto non ho tra le balle la mia ex) per cui lunghezza e dislivello non ci spaventano. Sguardo veloce alla cartina e il responso è il seguente: pullman da Corvara a Colfosco, Val di Mesdì, Rif. Pisciadù, Rif. Boè, Piz Boè, Passo Pordoi.

Sveglia ore 7, questa la temperatura a Corvara… si era il 17 agosto :shock::PAAU

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Dalla fermata del bus all’Hotel Lujanta ci incamminiamo verso la Val di Mesdì con un cielo azzurro che quasi ci eravamo scordati come fosse fatto HIHIHI

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Un cartello ci avvisa del nevaio in fondo ad essa. Dato che quest’anno il tratto attrezzato rimane coperto dalla neve non è ragionevole salirlo senza ramponi, motivo per cui abbiamo fatto la deviazione verso il Pisciadù allungando il giro. Si sale subito un sentiero bello scassato accanto al torrente:

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La pendenza si sente tutta e in breve si guadagna quota!

Il sentiero si fa più gentile quando arriviamo al cospetto della maestosa e incontaminata (oserei dire “anarchica e selvadega” HIHIHI) Val di Mesdì. Ogni volta che passo di qui sempre il solito pensiero… incredibile come l’assenza di impianti di risalita lasci questa valle fuori dal casino che regna sovrano sul Sella in agosto! Non abbiamo incontrato anima viva.

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Arrivati a un grosso masso lasciamo il sentiero che risale la valle e prendiamo l’indicazione verso il Rif. Pisciadù:

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Si ravana un po’ su per sfasciumi (scommetto che a Blitz saranno fischiate le orecchie ahahah) quando all’improvviso sento franare giù sassi. Rimango un attimo impietrito poi localizzo la causa… saranno almeno una 20ina di camosci che scendono giù da un salto di roccia praticamente verticale! UNO SPETTACOLO, mai visti così tanti tutti insieme :shock::shock::shock:

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Arriviamo al tratto attrezzato che permette di superare il salto roccioso sceso dai camosci in 2 secondi! Niente di che, anzi divertente arrampicarsi per roccette con l’aiuto del cavo. L'importante è prestare sempre la massima attenzione e non sottovalutare mai nemmeno i tratti più facili.

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Si, quello nelle foto sono io :HIP

Cammina cammina arriviamo al Rif. Pisciadù. Sulla Tridentina intanto c’è il solito casino infernale, niente di nuovo sotto il sole! Ma quello che colpisce è il paesaggio che ci circonda, con questo tempo poi!!!

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Si prosegue sul sentiero che stacca proprio sopra al laghetto in direzione Val di Tita. Brevi tratti attrezzati facilitano il superamento dei gradoni rocciosi e alcune staffe per i piedi aiutano a superare delle placche lisce. E’ davvero stupefacente trovare rocce ghiacciate come il vetro di questi tempi! Il paesaggio però qui è davvero fantastico! Inoltre è rimasta un sacco di neve anche grazie alle piccole nevicate dei giorni precedenti.

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Una colonna di persone sta salendo alla cima Pisciadù… noi andiamo avanti e scollettiamo fino ad arrivare alla Forcella di Antersas, crocevia di un sacco di sentieri sul Sella. Intanto si intravede la nostra meta finalmente! Minchia quanto sta in alto!!! :shock:

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Dato che abbiamo dietro il kit da ferrata e di salita ne abbiamo fatta assai decidiamo di fare la variante attrezzata 647-a che taglia la montagna fino al Rif. Boè invece di salire e scendere per il sentiero normale. Si tratta di una breve cengetta abbastanza esposta ma assolutamente non difficile. Sottolineo però che eravamo gli unici ad avere il kit. Io lo consiglio caldamente soprattutto ai neofiti perché in un paio di punti più stretti mettere un piede in fallo significa andare giù per un centinaio di metri. Dietro di noi c’è un signore che procede con una bottiglia di plastica da 2L in una mano e l’altra attaccata al cavo. Avevo i brividi per lui :PAAU

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Se si mette il piede in fallo, come dicevo prima, si va giù per di qua :PAAU

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Arrivati al Rif. Boè non saliamo subito su ma proseguiamo in direzione Forcella Pordoi per andare a raccattare i miei genitori (saliti a piedi dal passo) che stanno salendo dall’altro versante. Sui brevissimi tratti attrezzati che portano al Piz Boè potrei scrivere un libro per raccontare le scene viste… gente che faticherebbe a stare sdraiata in riva al mare si cimenta in un ascesa a oltre 3000m che, seppur semplice, rimane sempre un'ascesa a 3000m!!! Alcune signore piangono, altri bestemmiano dalla rabbia… Sarò contento quando quella maledetta funivia del Pordoi sarà esplosa… :evil:
Insomma, tra una bestemmia e l’altra aiuto i miei genitori e in breve siamo ai 3152m del Piz Boè! Lo scenario lo conosco bene perché questa è la terza volta che salgo… ma potrei lo stesso rimanere ore e ore (magari quando le altre1000 persone se ne sono andate) imbambolato a contemplare le mie Dolomiti. Non c’è niente da fare, io un pezzo di cuore l’ho lasciato lassù su quei sassi :HIP

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Il ritorno decidiamo di farlo scendendo il canalino fino al Rif. Boè e poi procedendo verso il Forcella Pordoi per scendere dal ghiaione verso il passo. Anche qui ne ho viste di cotte e di crude causa ghiaccio sul sentiero. La gente cadeva giù come birilli ahahahah!!!

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Arrivati al Rif. Forcella Pordoi facciamo il ghiaione e andiamo a prendere la macchina al passo. La neve anche qui non manca HIHIHI

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Che dire… la registrazione della traccia Colfosco-Piz Boè segna 1687m di dislivello positivo :shock: e 10km di cammino (peccato non avere il totale compresa la discesa). Ma la stanchezza in un ambiente del genere è ripagata dallo spettacolo che solo le Dolomiti sanno regalare!
Metto anche il link dello storytelling fatto con l'applicazione TabaccomApp che è molto carino. Dopo la presentazione iniziale dei dati bisogna cliccare sul cerchio che mostra la traccia e parte la presentazione fotografica con la traccia che man mano avanza.

http://tabaccomapp-community.it/per...pisciadu-capanna-fassa-piz-boe/story-telling/

ENJOY DOLOMITES :HIP
 
Ma, quella scala di legno in discesa dal piz boè quando l'hanno messa? Non ricordo di averla mai vista...
 
Bravo, bravisimo, bis!!!!!!
E quanta invidia! quando ho fatto io la traversata dell' altopiano, nel 2012 a INIZIO LUGLIO (era l' anno che l'inverno sulle Dolomiti si era sciato tra sassi e margherite) non c'era manco un decimo della neve che hai trovato tu... SPETTACOLO, BRAVO!

per quanto riguarda la gentaglia che hai trovato, ci fossi stato io non li avresti visti, li avrei buttati tutti di sotto loro e quella funivia vomita-cialtroni :evil:

PS ma non ti sarebbe convenuto il giorno prima rimanere a dormire al Cavazza dopo la ferrata? o non c'era posto? saresti riuscito a partire presto già in quota e avresti trovato un filino meno cialtronaglia in giro...
 
Bravo, bravisimo, bis!!!!!!
E quanta invidia! quando ho fatto io la traversata dell' altopiano, nel 2012 a INIZIO LUGLIO (era l' anno che l'inverno sulle Dolomiti si era sciato tra sassi e margherite) non c'era manco un decimo della neve che hai trovato tu... SPETTACOLO, BRAVO!

per quanto riguarda la gentaglia che hai trovato, ci fossi stato io non li avresti visti, li avrei buttati tutti di sotto loro e quella funivia vomita-cialtroni :evil:

PS ma non ti sarebbe convenuto il giorno prima rimanere a dormire al Cavazza dopo la ferrata? o non c'era posto? saresti riuscito a partire presto già in quota e avresti trovato un filino meno cialtronaglia in giro...

Ahahahah guarda lì avrei buttati giù volentieri anche io!!! Il giorno prima abbiamo fatto la tridentina con la guida quindi ci ha portato giù dopo... Poi con il pernottamento in hotel non era previsto un pernottamento fuori e non avevo con me neanche il necessario per poterlo fare. Per cui gambe in spalle e su a ravanare a più non posso :)
 
Bellissimo giro davvero :D
Offre delle varianti interessanti per raggiungere il Piz Boé, ne terrò conto per la prossima escursione HIHIHI

E per la serie: all'interno della coppia è sempre meglio avere passioni in comune...


:DDD:DDD:DDD

ahahahahah la montagna piace anche a lei (nel mio report del 2012 c'era infatti) solo che fisicamente parlando era proprio una palla al piede per cui in un giorno non ce l'avrebbe mai fatta. Però ripassando per quei posti 2 anni dopo ho notato un sacco di punti in cui, invece di aiutarla, avrei fatto bene a dargli una spintina giù HIHIHI

Adesso mi manca solo di salire al Piz Boè via Cresta Strenta poi (a parte la ferrata Piazzetta che spero di fare un giorno) le vie di accesso le ho fatte tutte :D
 
Bellissima "gita"! Anche se prediligo altre Dolomiti, la devo fare!

Per evitare gente basta andarci a Ottobre HIHIHI

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Causa tempo e "freschino" dirottai sul Sass Pordoi, comunque bello
 
Guarda andare per monti a settembre-ottobre è un altro dei miei sogni... ma per ora da studente è stato impossibile da realizzare!
Quando cominciano a spuntare i colori autunnali poi è veramente spettacolare!
 
Non c'è niente da fare, il Sella è sempre magnifico.
Sulle persone c'è sempre questo dilemma: la funivia regala la possibilità anche a chi non è "fit" di godere di questi magnifici panorami però "rovina" l'ambiente a chi riesce a salire da se. Per capirci, se non ci fosse la funivia mio padre non avrebbe mai potuto vedere il grande deserto delle Mesules, la Val Lasties da sopra, non potrebbe immaginare dove vanno a fare le gite con gli sci in inverno "i mati", etc.
Mi piacerebbe tornare sul Piz Boè estivo ma aspetto la bassissima stagione magari via ferrata Piazzetta.
 
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