Edo
???
Ciao,
carico qualche foto della mia sciata pasquale in questi due comprensori che non avevo ancora visitato e che sembravano in parte risparmiati dal maltempo che imperversava ovunque.
Ovviamente si tratta di due luoghi conosciuti dai più e sul forum sono già presenti ottimi reportage tra i quali anche quello sublime del Divino amministratore di poco tempo fa; non mi dilungherò dunque in noiose descrizioni.
Comunque, questi due luoghi accessibili dalla Valle Venosta sono molto indicati per una sciata primaverile vista l'altitudine delle piste. Il vero punto forte di queste due skiarea è il gran panorama che si può ammirare sciando.
La domenica di Pasqua a Val Senales è stata la giornata più fredda della mia stagione 14/15, in altitudine le temperature polari rendevano poco piacevole sciare e dunque non ho potuto sfruttare appieno le piste con la neve migliore ed ancora di ottima qualità. Il comprensorio non è molto grande, lo skipass a mio parere ha un prezzo folle (44 euro) in rapporto al numero di piste e un difetto che posso trovare è la classificazione delle piste poichè sulla carta esistono parecchie nere che nella realtà non sono più difficili di una normale pista rossa.
La cartina delle piste
Sul ghiacciaio ci sono 4/5 piste facili e larghissime che per lo sci puro non le ho trovate particolarmente interessanti.
La pista che scende dal ghiacciaio verso la seggiovia Teufelsegg è una di quelle nere che di nero non hanno niente, però il percorso della pista è particolare.
Arrivo della pista.
La seggiovia Teufelsegg serve due belle piste nere, anch'esse non di particolare difficoltà, escluso forse l'ultimo muro un po' più impegnativo.
La pista nera che scende in paese è piattina fino a metà dove si biforca a sinistra in una stretta stradina abbastanza ripida e a destra finalmente in un muro degno del colore della pista.
L'altro versante del comprensorio consta di una seggiovia biposto la cui partenza non è collegata sci-ai-piedi alle altre piste. La seggiovia conduce ad un rifugio (Lazaunhutte) e si può scendere tramite due piste rosse carine.
Per finire non può mancare qualche foto della celebre funivia, che un appassionato di impianti a fune non dovrebbe mancare...
Il lunedì di Pasquetta lo trascorro nell'altra località famosa della zona, Solda/Sulden am Ortler raggiungibile tramite una deviazione dalla ss38 dello Stelvio. La skiarea consta di tre versanti collegati dei quali uno, il più famoso porta lo sciatore fino a 3250 metri in un circo innevato ai piedi del gruppo montuoso dell'Ortles dove il panorama da solo vale sicuramente il viaggio.
Dunque; partenza con la funivia.
Se c'è un punto negativo, questo è di nuovo la classificazione delle piste poichè l'unica pista nera che scende in paese dal versante del Madriccio è poco più di una stradina. Inoltre anche la palinatura delle piste lascia al quanto a desiderare; non ricordo di aver sciato prima in un luogo dove alcune piste sono segnate da paletti gialli e neri di legno e non da una palinatura "normale".
La seggiovia Madritsch.
La seggiovia Beltovo 2 (che potrebbe essere la seconda più alta d'Italia?) raggiunge la vetta del comprensorio e permette di sciare su alcune piste di media difficoltà con un panorama eccezionale.
La seggiovia Madritsch/Madriccio
L'arrivo della seggiovia Beltovo 1
La pista che scende all'intermedia delle funivie, anch'essa con un gran panorama.
La funivia.
Ora mi sono spostato sul terzo versante del comprensorio, raggiunto da una seggiovia biposto dove si può sciare su una bella pista rossa che scende in fondovalle o proseguire con una corta seggiovia quadriposto ai piedi dell'Ortles.
Seggiovia dell'Orso
Discesa in paese
Il versante "dell'Orso" visto dal versante in faccia, quello della nuova telecabina Rosim.
La nuova pista nera della telecabina Rosim è discretamente ripida, purtroppo la neve era molto ghiacciata e viste le temperature polari di questi giorni a fine giornata la neve non aveva ancora mollato per niente.
Sicuramente questi sono due luoghi da visitare, personalmente li consiglierei più per i panorami eccezionali che per le piste ma nell'insieme valgono il viaggio sicuramente.
La clientelà è forse all'80% tedesca e si ha l'impressione di stare all'estero più che nei patri confini.
Grazie, è tutto.
carico qualche foto della mia sciata pasquale in questi due comprensori che non avevo ancora visitato e che sembravano in parte risparmiati dal maltempo che imperversava ovunque.
Ovviamente si tratta di due luoghi conosciuti dai più e sul forum sono già presenti ottimi reportage tra i quali anche quello sublime del Divino amministratore di poco tempo fa; non mi dilungherò dunque in noiose descrizioni.
Comunque, questi due luoghi accessibili dalla Valle Venosta sono molto indicati per una sciata primaverile vista l'altitudine delle piste. Il vero punto forte di queste due skiarea è il gran panorama che si può ammirare sciando.
La domenica di Pasqua a Val Senales è stata la giornata più fredda della mia stagione 14/15, in altitudine le temperature polari rendevano poco piacevole sciare e dunque non ho potuto sfruttare appieno le piste con la neve migliore ed ancora di ottima qualità. Il comprensorio non è molto grande, lo skipass a mio parere ha un prezzo folle (44 euro) in rapporto al numero di piste e un difetto che posso trovare è la classificazione delle piste poichè sulla carta esistono parecchie nere che nella realtà non sono più difficili di una normale pista rossa.
La cartina delle piste

Sul ghiacciaio ci sono 4/5 piste facili e larghissime che per lo sci puro non le ho trovate particolarmente interessanti.



La pista che scende dal ghiacciaio verso la seggiovia Teufelsegg è una di quelle nere che di nero non hanno niente, però il percorso della pista è particolare.

Arrivo della pista.

La seggiovia Teufelsegg serve due belle piste nere, anch'esse non di particolare difficoltà, escluso forse l'ultimo muro un po' più impegnativo.




La pista nera che scende in paese è piattina fino a metà dove si biforca a sinistra in una stretta stradina abbastanza ripida e a destra finalmente in un muro degno del colore della pista.


L'altro versante del comprensorio consta di una seggiovia biposto la cui partenza non è collegata sci-ai-piedi alle altre piste. La seggiovia conduce ad un rifugio (Lazaunhutte) e si può scendere tramite due piste rosse carine.



Per finire non può mancare qualche foto della celebre funivia, che un appassionato di impianti a fune non dovrebbe mancare...




Il lunedì di Pasquetta lo trascorro nell'altra località famosa della zona, Solda/Sulden am Ortler raggiungibile tramite una deviazione dalla ss38 dello Stelvio. La skiarea consta di tre versanti collegati dei quali uno, il più famoso porta lo sciatore fino a 3250 metri in un circo innevato ai piedi del gruppo montuoso dell'Ortles dove il panorama da solo vale sicuramente il viaggio.
Dunque; partenza con la funivia.
Se c'è un punto negativo, questo è di nuovo la classificazione delle piste poichè l'unica pista nera che scende in paese dal versante del Madriccio è poco più di una stradina. Inoltre anche la palinatura delle piste lascia al quanto a desiderare; non ricordo di aver sciato prima in un luogo dove alcune piste sono segnate da paletti gialli e neri di legno e non da una palinatura "normale".

La seggiovia Madritsch.

La seggiovia Beltovo 2 (che potrebbe essere la seconda più alta d'Italia?) raggiunge la vetta del comprensorio e permette di sciare su alcune piste di media difficoltà con un panorama eccezionale.









La seggiovia Madritsch/Madriccio



L'arrivo della seggiovia Beltovo 1

La pista che scende all'intermedia delle funivie, anch'essa con un gran panorama.






La funivia.


Ora mi sono spostato sul terzo versante del comprensorio, raggiunto da una seggiovia biposto dove si può sciare su una bella pista rossa che scende in fondovalle o proseguire con una corta seggiovia quadriposto ai piedi dell'Ortles.


Seggiovia dell'Orso

Discesa in paese



Il versante "dell'Orso" visto dal versante in faccia, quello della nuova telecabina Rosim.



La nuova pista nera della telecabina Rosim è discretamente ripida, purtroppo la neve era molto ghiacciata e viste le temperature polari di questi giorni a fine giornata la neve non aveva ancora mollato per niente.


Sicuramente questi sono due luoghi da visitare, personalmente li consiglierei più per i panorami eccezionali che per le piste ma nell'insieme valgono il viaggio sicuramente.
La clientelà è forse all'80% tedesca e si ha l'impressione di stare all'estero più che nei patri confini.
Grazie, è tutto.