Se avete un po di tempo da buttare vi parlerò un po di Chamois, una località spesso trascurata ma dalle ricchezze infinite.
Si trova in Valle d'Aosta orientale, precisamente in Valtournenche in media valle, a soli 15-20 km dalla sole lei Open. E' un paese di appena 80 persone, raggiungibile solo attraverso una funivia da 40 persone, che in 5 minuti supera un dislivello di 700 m partendo da 1126 m e arrivando ai 1815 m del paese. C’è anche un sentiero che passa proprio davanti a casa mia, il cartello dice 2 ore ma con un po’ di allenamento la scorsa estate ci ho impiegato 53 minuti, altrimenti andando tranquilli in un ora/un ora e un quarto siete su. Ma vi avviso, ci sono molti scalini!
E' un posto che conosco molto bene, ho la fortuna di avere una casa proprio alla partenza della funivia in una posizione magnifica. I miei genitori la acquistarono nel lontano 1982 e fu una delle prime case in frazione ad essere costruita, io invece è da quando sono nato che passo tempo in montagna, quindi quasi 20 anni.
Alzando gli occhi da casa mia ho una parete di 700 m che mi separa da Chamois, eccola il 7 febbraio 2015:
Vicino alla frazione è presente anche un campeggio ottimo, per chi fosse interessato, eccolo:
Climaticamente parlando, visto che mi interesso della meteo, vi do giusto due informazioni. ll paese è un po’ più secco di Cervinia, la prima secondo l'Atlante meteoclimatico della valle d'Aosta aggiornato si trova in una zona da 1200-1300 mm annui e 550/650 cm circa, Chamois invece raggiunge i 1000 mm medi annui e a parità di quota con Cervinia, al Lago Lod (2018 m), dovrebbe avere una media di circa 450 cm medi annui. La nevosità non è troppo alta essendo una località intralpina ma si difende egregiamente. I -20°C d’inverno non sono un’ utopia, ma grazie alla grande esposizione solare spesso fa più caldo ai 1815 m del paese che non a casa mia a 1126 m proprio perché li ristagna il freddo.
Per quanto riguarda gli impianti vi sono 3 seggiovie biposto, la prima collega il paese al Lago Lod a 2018 m, la seconda dal Lago all’intermedio a 2275 m e la terza dall’intermedio a Fontana Fredda a 2471 m. I km di piste da discesa sono circa 20 (si dice su altre fonti 25 in caso sia aperte tutte le varianti), il 90% con innevamento programmato, vi sono anche numerosi fuoripista anche nei boschi e 2 anelli di fondo, ognuno da 2.5 km. Attraverso un comodo sentiero, molto largo, è possibile raggiungere la Magdeleine a 1650 m dove termina la strada che sale da Antey Saint Andrè (1074 m). Le piste sono larghe e spaziose, ma non cosi banali come può sembrare, vi sono alcuni muri interessanti che se ghiacciati possono essere insidiosi, con pendenze notevoli. Questa località può essere una valida alternativa alla sovraffollata Cervinia, è adatta a chi piace la tranquillità come me. A Febbraio sono stato su 4 giorni a sciare, una goduria unica, ho sciato un lunedì e un martedì, non penso ci fossero più di 40 persone a giornata. Vi garantisco che è uno spettacolo unico, la vera montagna come piace a me.
Il comune fa parte della comunità ‘’Alpine pearl’’, un’organizzazione che si occupa della promozione di queste perle del nostro territorio. Dalle foto campirete il perché…
Una volta terminata la corsa della funivia si esce subito nel paese… qualsiasi stagione sia lo spettacolo è assicurato! Cosi si presenta in inverno (foto dell’8 febbraio 2015):
Così in autunno (1 novembre 2014):
Così in tarda primavera (1 giugno 2014, la montagna che domina in queste 3 foto è la punta Falinere, 2761 m, escursione favolosa):
Questo però è forse il mio migliore scatto del paese. Si tratta del 13 ottobre 2013 quando fece 30 cm di neve con quota neve dai 700 m in su. Fece un disastro, gli alberi erano ancora verdi a tutte le quote, non vi dico i danni bestiali. Comunque poiché io sono pazzo, quella mattina decisi di andare su, ero da solo in funivia… non c’era davvero nessun in giro, ma questa è una cosa tipica di Chamois in bassa stagione. Ecco cosa mi aspettava uscito dalla funivia:
Uno scatto nel paese, quel giorno, notare i contrasti:
Poco sopra l’abitato sempre il 13/10/13:
Panorama verso sud del 22 aprile 2014
Subito a destra, usciti dalla funivia, c’è la pista di rientro in paese e vicino ad essa c’è il noleggio per gli sci. Ecco una foto del febbraio 2015 alle 14.30… si vedete bene! Mille righe alle 14.30! Quello è uno dei tanti muri.
Sempre febbraio 2015, dalla seggiovia:
Al Lago Lod è possibile salire sia a piedi attraverso un sentiero nel bosco o con gli impianti. Sia in paese, che al Lago che all’intermedio vi sono numerosi bar che si gestiscono il flusso degli sciatori e dei turisti estivi.
Così si presentava il sentiero il 13 ottobre 2013, la giornata più bella di tutta la mia vita!
Il bosco, sempre quel giorno:
Ecco lo skyline di Chamois appena prima del Lago Lod, fuori dal bosco. Foto del 31 dicembre 2013:
Al Lago è presente anche un baby per i principianti con 2 tapis roulant:
Giunti al Lago Lod e abbandonata la prima seggiovia, è possibile subito prendere la seconda verso l’intermedio posta 20 metri dopo. La pista che vedete sulla destra è quella che arriva dai piani alti del comprensorio:
Lago Lod, 13 ottobre 2013:
Come avrete capito non sono un grande sciatore, ma bensì preferisco camminare, con ciaspole e non, qualunque condizione climatica ci sia, anche su ghiacciaio. Dunque in più occasioni sono stato su e ho potuto ammirare questa location in qualsiasi stagione.
Confrontate la foto di prima dello skyline di Chamois con questa, scattata il 1 giugno 2014:
oppure il 1 novembre 2015:
Verso le piste del Lago rispettivamente il 1 giugno 2014, 12 ottobre 2014 (x2) e 1 novembre 2014:
e
Altre prospettive del Lago il 1 novembre 2014:
Dal Lago Lod in su comincia poi la vera montagna, non c’è più nulla a parte gli impianti e una casetta all’intermedio adibita a bar. La vera montagna però la si percepisce soprattutto in bassa stagione quando è probabile incontrare nessuno durante la salita verso la cima delle piste, a Fontana Fredda, quota 2472 m. E’ dal 2009 che ci vado a piedi da solo o con un amico, quindi sono 6 anni. Di solito è il mio allenamento pre 4000 e in un ora sono su, da Chamois s’intende. Spesso e volentieri la salita prosegue verso la Falinere (2761 m) oppure verso il Colle di Nana (2775 m) e da li sulle cime vicine: Becca Trecare (3031 m) e Becca di Nana (3010 m).
Sciatori permettendo, il percorso segue le piste sia d’estate che d’inverno, con belle salite!
La salita all’intermedio è abbastanza impegnativa in quanto presenta pendenze considerevoli, ottime per lo sci e infatti il percorso attraversa la pista. Sono circa 500 m che superano un dislivello di circa 200/250 m di dislivello. Ma il panorama sia a salire che a scendere fornisce scorci meravigliosi con larici, in qualsiasi stagione! Inizialmente si attraversa un boschetto di larici che all’inizio dell’estate diventa cosi:
Ecco uno scatto del 1 novembre 2014, qui mi trovavo alla cima della salita:
Estate piena il 19 giugno 2011:
Versione tardo-estiva, il 20 luglio 2014, prima dell’arrivo di un violento temporale:
13 ottobre 2013, salita impegnativa con 50 cm di neve senza ciaspole:
Quel giorno scattai le mie più belle foto in assoluto, grazie ad un contrasto particolare fra larici, neve, cielo e montagne, ne ripropongo qualcuno a diverse altezze. Le foto sono messe in ordine dalla parte più bassa della salita alla parte più alta, sono un po ripetitive ma non mi sento di screditare alcuna prospettiva:
Giunti alla cima della salita la pendenza si fa molto più dolce e permette di recuperare fiato anche senza fermarsi. Siamo a pochi passe dall’intermedio, quota 2275 m:
Scatti del 27 aprile 2014, 28 giugno 2013, 1 novembre 2014 e 13 ottobre 2013:
Nubi lenticolari ammirate da questa posizione il 28 luglio 2012:
Giunti all’intermedio non è raro trovare numerose marmotte che escono specialmente in primavera. Il 1 maggio 2011 scattai queste foto:
La salita continua e si possono seguire 2 piste differenti, una sulla sinistra su cui salgono anche i 4x4 oppure si seguono i muri delle piste. Di solito scelgo quest’ultima. In particolare attendono 2 muri notevoli prima di arrivare in cima. Ecco una foto scattata il 6 aprile 2011 dall’alto verso l’intermedio. A destra la seggiovia che giunge dal Lago, a sinistra quella che sale verso Fontana Fredda:
Superato il muro c’è un altro bivio, da cui giungono 2 piste da Fontana Fredda. Anche qui scelgo preferibilmente quello più pendente sulla destra, ma in caso di neve instabile meglio quello a sinistra, ci sono meno rischi anche se meno panoramico. Foto del 25 aprile 2013:
Panorama verso sud il 25 aprile 2013:
L’altra via (che percorro di solito) vista sempre il 25 aprile 2013, visibile vicino alla rete rossa:
Ecco la base della salita più ripida che scelgo di solito e che ho percorso il 27 aprile 2014, con neve ottima:
Questa una foto di come si presentano le piste da un punto più ravvicinato (foto non mia):
Superato il primo tratto pendente (indicativamente dove finisce la rete rossa delle foto precedenti) il percorso devia verso sinistra e si segue la piste che passa sotto i piloni della seggiovia, due diverse prospettive il 1 novembre 2014 e il 27 aprile 2014:
Eccomi in cima il 27 aprile 2014:
L’ultimo tratto della salita il 25 aprile 2013:
Prima di parlarvi dello spettacolo che si vive da Fontana Fredda aggiungo 2 scatti di Pasqua 2015 quando ho deciso di salire a Fontana Fredda passando dalla cresta che sale dal Colletto di Cheneil a 2380 m e giunge alla cima Fontana Fredda a 2512 m. Tratto bellissimo, da una parte si vede Valtournenche e dall’altra Chamois. Per la cresta sono serviti ramponi e picca, essendoci tratti esposti con pendenza fino a 50°. Giro superbo!
Panorama verso nord, sulla destra la seggiovia che sale a Fontana Fredda con le relative piste. Alle spalle il santuario Clavalitè.
Uno sguardo alle spalle, con la bassa Valtournenche e il Lago Lod ghiacciato! Di fronte Torgnon.
Panorama dalla punta Fontana Fredda 2512 m e zoom su Fontana Fredda:
Discesa fantastica su neve ghiacciata, ecco la pista sopra il Lago Lod e il lago stesso:
Tornando a noi, quando si arriva a Fontana Fredda le emozioni ti trascinano… è assolutamente consentito lasciarsi andare di fronte a cotanta bellezza! Siamo a quota 2472 m, neanche troppo in alto ma il paesaggio è SENSAZIONALE! La prima cosa che si nota è il Cervino, ti si stampa in viso con una violenza pazzesca, la Gran Becca, simbolo della Valtournenche! Il paesaggio da ogni angolazione è incantevole, ho la fortuna di esserci stato in qualsiasi stagione quindi ho scelto una serie di foto tra le migliaia che ho per darvi un idea, ma vi garantisco che non rendono totalmente le sensazioni che si possono in realtà percepire.
Come dicevo prima, a nord c’è il Cervino con le Grandes Murailles… stupendo in qualsiasi stagione. Eccolo rispettivamente il 1 novembre 2014, il 6 aprile 2015 dalla cima Fontana Fredda, il 29 giugno 2013, il 28 luglio 2012:
Attenzione perché questa è una foto per me d’epoca, scatto dell’agosto 2003, dopo un periodo estremamente caldo notate come è ridotto il ghiacciaio sulla testa del Leone:
Ma anche verso sud la vista è unica. Si va dal Monte Glacier, alla Grivola, al Gran Paradiso, passando per Emilius e Ruthor. Più vicini a noi la becca d’Aver che si staglia su Torgnon dall’alto dei suoi 2469 m, ma con un occhiata si ripercorrono tutte le piste e il tragitto percorso nella salita, da Chamois e Lago Lod. Ecco alcuni scatti con inquadratura simile, rispettivamente del 19 giugno 2011, 1 novembre 2014, 31 dicembre 2014, il 29 giugno 2013, il 28 luglio 2012:
Zoom verso Chamois e Lago Lod il 31 dicembre 2014 e il 19 giugno 2011:
Verso nord est ci sono cime fantastiche! Le ho salite tutte in questi anni ma ci torno spesso, da destra verso sinistra si comincia con la Falinere (2761 m) e la Becca Trecare (3031 m):
Sempre Falinere e Trecare con sullo sfondo la Becca di Nana (3010 m) viste dalla cima Fontana Fredda a Pasqua 2015:
Si prosegue sempre da destra verso sinistra con Petit Tournalin (3270 m), Grand Tournalin (3370 m), Roisetta (3334 m) e Becca d’Aran (2970 m):
Foto del 12 ottobre 2014:
Foto del 28 luglio 2012:
9 febbraio 2015:
Fontana Fredda di per se è semplicemente un colle, uno spartiacque fra Chamois e Cheneil, è raggiungibile da tutti e 2 i posti con comodi sentieri. In cima c’è la pista con la seggiovia che giunge proprio qui. In assenza di neve si presentava cosi il 1 novembre 2014 (sullo sfondo c’è la diga di Cignana con alcune fra le cime più difficile della valle che sono racchiuse nella costiera di Balanselmo, ad esempio il monte Dragone e molte oltrepassano anche i 3500 m):
E’ bella anche col brutto tempo, questo uno scatto del 12 ottobre 2014:
Versione invernale:
Panorama migliore, qui si intravede anche il muro della diga di Cignana (foto del 6 aprile 2015):
Vista opposta, arrivando a Fontana Fredda il 6 aprile 2015:
Giornata sugli sci del 7 febbraio 2015:
Vista dall’alto il 17 luglio 2011:
Vicino all’arrivo della seggiovia è presente un piccolo Santuario, raggiungibile in 5 minuti, ma che rimane aperto raramente (16 luglio 2011):
Dopo avervi raccontato un po’ della mia vita, ci tengo a ringraziarvi per la pazienza che avete avuto nel leggere fino in fondo. Un certo Walter Bonatti diceva: ‘’ La solitudine è indispensabile per l'uomo, perchè acutizza la sensibilità ed amplifica le emozioni’’… quindi perché non fermarsi e semplicemente stare a guardare cosa accade intorno a noi. E ciò che mi succedeva in una splendida giornata di febbraio che terminava così…
Si trova in Valle d'Aosta orientale, precisamente in Valtournenche in media valle, a soli 15-20 km dalla sole lei Open. E' un paese di appena 80 persone, raggiungibile solo attraverso una funivia da 40 persone, che in 5 minuti supera un dislivello di 700 m partendo da 1126 m e arrivando ai 1815 m del paese. C’è anche un sentiero che passa proprio davanti a casa mia, il cartello dice 2 ore ma con un po’ di allenamento la scorsa estate ci ho impiegato 53 minuti, altrimenti andando tranquilli in un ora/un ora e un quarto siete su. Ma vi avviso, ci sono molti scalini!
E' un posto che conosco molto bene, ho la fortuna di avere una casa proprio alla partenza della funivia in una posizione magnifica. I miei genitori la acquistarono nel lontano 1982 e fu una delle prime case in frazione ad essere costruita, io invece è da quando sono nato che passo tempo in montagna, quindi quasi 20 anni.
Alzando gli occhi da casa mia ho una parete di 700 m che mi separa da Chamois, eccola il 7 febbraio 2015:

Vicino alla frazione è presente anche un campeggio ottimo, per chi fosse interessato, eccolo:

Climaticamente parlando, visto che mi interesso della meteo, vi do giusto due informazioni. ll paese è un po’ più secco di Cervinia, la prima secondo l'Atlante meteoclimatico della valle d'Aosta aggiornato si trova in una zona da 1200-1300 mm annui e 550/650 cm circa, Chamois invece raggiunge i 1000 mm medi annui e a parità di quota con Cervinia, al Lago Lod (2018 m), dovrebbe avere una media di circa 450 cm medi annui. La nevosità non è troppo alta essendo una località intralpina ma si difende egregiamente. I -20°C d’inverno non sono un’ utopia, ma grazie alla grande esposizione solare spesso fa più caldo ai 1815 m del paese che non a casa mia a 1126 m proprio perché li ristagna il freddo.
Per quanto riguarda gli impianti vi sono 3 seggiovie biposto, la prima collega il paese al Lago Lod a 2018 m, la seconda dal Lago all’intermedio a 2275 m e la terza dall’intermedio a Fontana Fredda a 2471 m. I km di piste da discesa sono circa 20 (si dice su altre fonti 25 in caso sia aperte tutte le varianti), il 90% con innevamento programmato, vi sono anche numerosi fuoripista anche nei boschi e 2 anelli di fondo, ognuno da 2.5 km. Attraverso un comodo sentiero, molto largo, è possibile raggiungere la Magdeleine a 1650 m dove termina la strada che sale da Antey Saint Andrè (1074 m). Le piste sono larghe e spaziose, ma non cosi banali come può sembrare, vi sono alcuni muri interessanti che se ghiacciati possono essere insidiosi, con pendenze notevoli. Questa località può essere una valida alternativa alla sovraffollata Cervinia, è adatta a chi piace la tranquillità come me. A Febbraio sono stato su 4 giorni a sciare, una goduria unica, ho sciato un lunedì e un martedì, non penso ci fossero più di 40 persone a giornata. Vi garantisco che è uno spettacolo unico, la vera montagna come piace a me.
Il comune fa parte della comunità ‘’Alpine pearl’’, un’organizzazione che si occupa della promozione di queste perle del nostro territorio. Dalle foto campirete il perché…
Una volta terminata la corsa della funivia si esce subito nel paese… qualsiasi stagione sia lo spettacolo è assicurato! Cosi si presenta in inverno (foto dell’8 febbraio 2015):

Così in autunno (1 novembre 2014):

Così in tarda primavera (1 giugno 2014, la montagna che domina in queste 3 foto è la punta Falinere, 2761 m, escursione favolosa):

Questo però è forse il mio migliore scatto del paese. Si tratta del 13 ottobre 2013 quando fece 30 cm di neve con quota neve dai 700 m in su. Fece un disastro, gli alberi erano ancora verdi a tutte le quote, non vi dico i danni bestiali. Comunque poiché io sono pazzo, quella mattina decisi di andare su, ero da solo in funivia… non c’era davvero nessun in giro, ma questa è una cosa tipica di Chamois in bassa stagione. Ecco cosa mi aspettava uscito dalla funivia:

Uno scatto nel paese, quel giorno, notare i contrasti:

Poco sopra l’abitato sempre il 13/10/13:

Panorama verso sud del 22 aprile 2014

Subito a destra, usciti dalla funivia, c’è la pista di rientro in paese e vicino ad essa c’è il noleggio per gli sci. Ecco una foto del febbraio 2015 alle 14.30… si vedete bene! Mille righe alle 14.30! Quello è uno dei tanti muri.

Sempre febbraio 2015, dalla seggiovia:

Al Lago Lod è possibile salire sia a piedi attraverso un sentiero nel bosco o con gli impianti. Sia in paese, che al Lago che all’intermedio vi sono numerosi bar che si gestiscono il flusso degli sciatori e dei turisti estivi.
Così si presentava il sentiero il 13 ottobre 2013, la giornata più bella di tutta la mia vita!

Il bosco, sempre quel giorno:

Ecco lo skyline di Chamois appena prima del Lago Lod, fuori dal bosco. Foto del 31 dicembre 2013:

Al Lago è presente anche un baby per i principianti con 2 tapis roulant:

Giunti al Lago Lod e abbandonata la prima seggiovia, è possibile subito prendere la seconda verso l’intermedio posta 20 metri dopo. La pista che vedete sulla destra è quella che arriva dai piani alti del comprensorio:

Lago Lod, 13 ottobre 2013:

Come avrete capito non sono un grande sciatore, ma bensì preferisco camminare, con ciaspole e non, qualunque condizione climatica ci sia, anche su ghiacciaio. Dunque in più occasioni sono stato su e ho potuto ammirare questa location in qualsiasi stagione.
Confrontate la foto di prima dello skyline di Chamois con questa, scattata il 1 giugno 2014:

oppure il 1 novembre 2015:

Verso le piste del Lago rispettivamente il 1 giugno 2014, 12 ottobre 2014 (x2) e 1 novembre 2014:


e


Altre prospettive del Lago il 1 novembre 2014:

Dal Lago Lod in su comincia poi la vera montagna, non c’è più nulla a parte gli impianti e una casetta all’intermedio adibita a bar. La vera montagna però la si percepisce soprattutto in bassa stagione quando è probabile incontrare nessuno durante la salita verso la cima delle piste, a Fontana Fredda, quota 2472 m. E’ dal 2009 che ci vado a piedi da solo o con un amico, quindi sono 6 anni. Di solito è il mio allenamento pre 4000 e in un ora sono su, da Chamois s’intende. Spesso e volentieri la salita prosegue verso la Falinere (2761 m) oppure verso il Colle di Nana (2775 m) e da li sulle cime vicine: Becca Trecare (3031 m) e Becca di Nana (3010 m).
Sciatori permettendo, il percorso segue le piste sia d’estate che d’inverno, con belle salite!
La salita all’intermedio è abbastanza impegnativa in quanto presenta pendenze considerevoli, ottime per lo sci e infatti il percorso attraversa la pista. Sono circa 500 m che superano un dislivello di circa 200/250 m di dislivello. Ma il panorama sia a salire che a scendere fornisce scorci meravigliosi con larici, in qualsiasi stagione! Inizialmente si attraversa un boschetto di larici che all’inizio dell’estate diventa cosi:

Ecco uno scatto del 1 novembre 2014, qui mi trovavo alla cima della salita:

Estate piena il 19 giugno 2011:

Versione tardo-estiva, il 20 luglio 2014, prima dell’arrivo di un violento temporale:

13 ottobre 2013, salita impegnativa con 50 cm di neve senza ciaspole:

Quel giorno scattai le mie più belle foto in assoluto, grazie ad un contrasto particolare fra larici, neve, cielo e montagne, ne ripropongo qualcuno a diverse altezze. Le foto sono messe in ordine dalla parte più bassa della salita alla parte più alta, sono un po ripetitive ma non mi sento di screditare alcuna prospettiva:





Giunti alla cima della salita la pendenza si fa molto più dolce e permette di recuperare fiato anche senza fermarsi. Siamo a pochi passe dall’intermedio, quota 2275 m:
Scatti del 27 aprile 2014, 28 giugno 2013, 1 novembre 2014 e 13 ottobre 2013:




Nubi lenticolari ammirate da questa posizione il 28 luglio 2012:


Giunti all’intermedio non è raro trovare numerose marmotte che escono specialmente in primavera. Il 1 maggio 2011 scattai queste foto:



La salita continua e si possono seguire 2 piste differenti, una sulla sinistra su cui salgono anche i 4x4 oppure si seguono i muri delle piste. Di solito scelgo quest’ultima. In particolare attendono 2 muri notevoli prima di arrivare in cima. Ecco una foto scattata il 6 aprile 2011 dall’alto verso l’intermedio. A destra la seggiovia che giunge dal Lago, a sinistra quella che sale verso Fontana Fredda:

Superato il muro c’è un altro bivio, da cui giungono 2 piste da Fontana Fredda. Anche qui scelgo preferibilmente quello più pendente sulla destra, ma in caso di neve instabile meglio quello a sinistra, ci sono meno rischi anche se meno panoramico. Foto del 25 aprile 2013:

Panorama verso sud il 25 aprile 2013:

L’altra via (che percorro di solito) vista sempre il 25 aprile 2013, visibile vicino alla rete rossa:

Ecco la base della salita più ripida che scelgo di solito e che ho percorso il 27 aprile 2014, con neve ottima:

Questa una foto di come si presentano le piste da un punto più ravvicinato (foto non mia):

Superato il primo tratto pendente (indicativamente dove finisce la rete rossa delle foto precedenti) il percorso devia verso sinistra e si segue la piste che passa sotto i piloni della seggiovia, due diverse prospettive il 1 novembre 2014 e il 27 aprile 2014:


Eccomi in cima il 27 aprile 2014:

L’ultimo tratto della salita il 25 aprile 2013:

Prima di parlarvi dello spettacolo che si vive da Fontana Fredda aggiungo 2 scatti di Pasqua 2015 quando ho deciso di salire a Fontana Fredda passando dalla cresta che sale dal Colletto di Cheneil a 2380 m e giunge alla cima Fontana Fredda a 2512 m. Tratto bellissimo, da una parte si vede Valtournenche e dall’altra Chamois. Per la cresta sono serviti ramponi e picca, essendoci tratti esposti con pendenza fino a 50°. Giro superbo!
Panorama verso nord, sulla destra la seggiovia che sale a Fontana Fredda con le relative piste. Alle spalle il santuario Clavalitè.

Uno sguardo alle spalle, con la bassa Valtournenche e il Lago Lod ghiacciato! Di fronte Torgnon.

Panorama dalla punta Fontana Fredda 2512 m e zoom su Fontana Fredda:


Discesa fantastica su neve ghiacciata, ecco la pista sopra il Lago Lod e il lago stesso:


Tornando a noi, quando si arriva a Fontana Fredda le emozioni ti trascinano… è assolutamente consentito lasciarsi andare di fronte a cotanta bellezza! Siamo a quota 2472 m, neanche troppo in alto ma il paesaggio è SENSAZIONALE! La prima cosa che si nota è il Cervino, ti si stampa in viso con una violenza pazzesca, la Gran Becca, simbolo della Valtournenche! Il paesaggio da ogni angolazione è incantevole, ho la fortuna di esserci stato in qualsiasi stagione quindi ho scelto una serie di foto tra le migliaia che ho per darvi un idea, ma vi garantisco che non rendono totalmente le sensazioni che si possono in realtà percepire.
Come dicevo prima, a nord c’è il Cervino con le Grandes Murailles… stupendo in qualsiasi stagione. Eccolo rispettivamente il 1 novembre 2014, il 6 aprile 2015 dalla cima Fontana Fredda, il 29 giugno 2013, il 28 luglio 2012:




Attenzione perché questa è una foto per me d’epoca, scatto dell’agosto 2003, dopo un periodo estremamente caldo notate come è ridotto il ghiacciaio sulla testa del Leone:

Ma anche verso sud la vista è unica. Si va dal Monte Glacier, alla Grivola, al Gran Paradiso, passando per Emilius e Ruthor. Più vicini a noi la becca d’Aver che si staglia su Torgnon dall’alto dei suoi 2469 m, ma con un occhiata si ripercorrono tutte le piste e il tragitto percorso nella salita, da Chamois e Lago Lod. Ecco alcuni scatti con inquadratura simile, rispettivamente del 19 giugno 2011, 1 novembre 2014, 31 dicembre 2014, il 29 giugno 2013, il 28 luglio 2012:





Zoom verso Chamois e Lago Lod il 31 dicembre 2014 e il 19 giugno 2011:


Verso nord est ci sono cime fantastiche! Le ho salite tutte in questi anni ma ci torno spesso, da destra verso sinistra si comincia con la Falinere (2761 m) e la Becca Trecare (3031 m):

Sempre Falinere e Trecare con sullo sfondo la Becca di Nana (3010 m) viste dalla cima Fontana Fredda a Pasqua 2015:

Si prosegue sempre da destra verso sinistra con Petit Tournalin (3270 m), Grand Tournalin (3370 m), Roisetta (3334 m) e Becca d’Aran (2970 m):


Foto del 12 ottobre 2014:

Foto del 28 luglio 2012:

9 febbraio 2015:

Fontana Fredda di per se è semplicemente un colle, uno spartiacque fra Chamois e Cheneil, è raggiungibile da tutti e 2 i posti con comodi sentieri. In cima c’è la pista con la seggiovia che giunge proprio qui. In assenza di neve si presentava cosi il 1 novembre 2014 (sullo sfondo c’è la diga di Cignana con alcune fra le cime più difficile della valle che sono racchiuse nella costiera di Balanselmo, ad esempio il monte Dragone e molte oltrepassano anche i 3500 m):

E’ bella anche col brutto tempo, questo uno scatto del 12 ottobre 2014:

Versione invernale:

Panorama migliore, qui si intravede anche il muro della diga di Cignana (foto del 6 aprile 2015):

Vista opposta, arrivando a Fontana Fredda il 6 aprile 2015:

Giornata sugli sci del 7 febbraio 2015:

Vista dall’alto il 17 luglio 2011:

Vicino all’arrivo della seggiovia è presente un piccolo Santuario, raggiungibile in 5 minuti, ma che rimane aperto raramente (16 luglio 2011):

Dopo avervi raccontato un po’ della mia vita, ci tengo a ringraziarvi per la pazienza che avete avuto nel leggere fino in fondo. Un certo Walter Bonatti diceva: ‘’ La solitudine è indispensabile per l'uomo, perchè acutizza la sensibilità ed amplifica le emozioni’’… quindi perché non fermarsi e semplicemente stare a guardare cosa accade intorno a noi. E ciò che mi succedeva in una splendida giornata di febbraio che terminava così…

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