Non ci sono le condizioni... per lavorare in ufficio con serenità, quando fuori ha nevicato e poi è uscito il sole. Dobbiamo andare.
Finalmente paesaggio invernale, tanta puffa caduta negli ultimi giorni, almeno due buttate da 30cm in Engadina, uno dei posto più belli sulle nostre Alpi, e non a caso, anche tra i più cari.
Lago ghiacciato, neve sugli alberi, passo del Maloja bello carico, sulle montagne il vento ha soffiato un po' in quota, scoprendo le rocce, più in basso la situazione è buona, ma un sacco di squaletti hanno attentato i nostri sci per tutta la giornata.
Fa niente, non siamo ancora al fondo totale, ma quando la powder chiama il Missultin Freeski Team risponde.
A due giorni dalla nevicata, riapre il comprensorio Lagalb Diavolezza, sono le ultime scintille, prima che chiudano la funivia che da fondo valle, ti porta ai 2900m, a ridosso del passo Bernina e Forcola, che dividono l'Engadina dalla Valtellina.
I soci questa volta non si fanno pregare, uno da Varese, due da Milano e i due comaschi, partono presto e arrivano a destinazione con un sole che illumina tutto, gioia per gli occhi, la giornata è molto fredda, ma si sta da Dio.
Visto che a Madesimo fanno i frignoni non aprendo il Canalone, decidiamo di passare il confine e buttarci in quel bel posticino dimenticato da Dio, che l'anno prossimo chiuderà siccome "non rende economicamente". Con un referendum gli svizzeri hanno bocciato la costruzione di nuovi impianti per collegare meglio Diavolezza-Lagalb, niente, per passare da una funivia all'altra bisogna farsela a piedi, in treno, in auto o col bus a 3CH, pezzenti.
La neve in alto un po' ventata, la polverella bisogna andarsela a cercare nelle conche, ma la concorrenza è così ridicola che si apre tutto noi, o quasi.
Facendo il solletico ai ghiacciai del Diavolezza
5 compari al cospetto delle Montagne vere, da sinistra il Fuma, Lo snobborder playboy, Green, Thommy, il Puzza
Ovviamente lo snobborder ha preferito la pista, dove ha trovato più gnagna.
Si sale sci in spalla e culo stretto, il vento ha spazzolato bene le cime.
Arriviamo a 3000m già stanchini dopo la mattinata a Lagalp, pochi metri in salita spaccafiato ci costringono ad una breve pausa in cima, per ammirare il panorama; non c'è nessuno, fa freddo, ma il sole ci scalda e lo spettacolo ci lascia senza fiato.
"La cosa più grande che noi possiamo fare al massiccio del Bernina è un leggero solletico. Ammesso che il massiccio del Bernina soffra il solletico. " (Tommy)
Quel cosino minuscolo in basso a destra, sarei io, insignificante di fronte alla grandezza della montagna che potrebbe inghiottirmi in un solo istante
Lo spettacolo vale il solo prezzo del biglietto... in più la neve è fantastica, nessuno in giro, solo un paio di svizzere incontrate in bus, che ci hanno aperto la traccia post ravanamento. Grazie bionde, a buon rendere.
La linea più pericolosa della giornata:
Non contento, qualcuno ha deciso di farla due volte e quasi rischia la multa, che criminali sti freeriderz
Per fortuna che il Tommy si porta dietro il peso della Reflex perché questa volta era davvero irrinunciabile.
Last runs in Lagalb - The dark side of Engadina
Al mattino il sole splende sull'Engadina, il lago è ghiacciato, gli alberi carichi di puffa, ma noi decidiamo di sciare all'ombra, potrebbe essere una delle ultime uscite buone per Lagalb, proviamo queste inesplorate linee tra ghiaccio e rocce
C'è troppa poca neve per andar giù a bomba, bisogna studiare bene i passaggi e fare molta attenzione agli squaletti.
Personalmente, li ho presi tutti, ma sticazzi, linee veramente divertenti e solitarie. Hai solo l'imbarazzo della scelta.
Eccola lì la valletta che ci teniamo per il pomeriggio, Thommy già se la sta immaginando
Ciao ciao Lagalb, speriamo di rivederci ancora una volta prima della tua chiusura, con un po' più di neve.