Un po’ di tempo fa avevo proposto ai soci un programma scialpinistico di due giorni molto ambizioso: più che un programma, era una dichiarazione di guerra All’interno del gruppo son quello che spara sempre abbastanza alto a inizio settimana, per poi man mano ridimensionarmi nel weekend Ma con soci del genere (più che essere umani sono delle macchine), tutto è possibile.
Per diversi motivi è saltato il secondo giorno, ma poco importa: il primo giorno vale una stagione intera!
Destinazione: Tossenhorn!
Ahhhh il Tossenhorn, stupenda montagna svizzera, che sorge in una delle più belle e selvagge valli che abbiamo mai visto: la Laggintal (nella regione del Sempione). Queste foto sono di qualche anno fa, ma rendono (secondo me) abbastanza l’idea di che posto meraviglioso sia la Laggintal!
Puntualmente, ogni volta che saliamo al Passo del Sempione, quando giungiamo nei pressi di Gabi, non possiamo fare altro che strizzarli l’occhio ogni volta. Anni a osservarlo, ammirarlo, studiarlo… Tra tutti noi, tentato diverse volte, ma sempre respinti o per l’accesso rognoso o per il meteo. Eh già: di per se la vetta non presenta difficoltà. Il problema è l’accesso: bisogna superare una rognosa bastionata rocciosa che porta ai piani superiori. Tendenzialmente si tende a farla a fine stagione, quando la bastionata è libera dalla neve e si accede tramite comodo sentiero estivo.
Il weekend scorso visto il meteo incerto, ne approfitto per fare un giretto di ricognizione in Laggintal, a buttare un occhio alla bastionata.
Con buon rigelo pensiamo che si riesca in qualche modo a passare. Teniamo l’obiettivo sott’occhio per il weekend successivo, sperando nel meteo, che per una volta tanto è dalla nostra parte. Previsioni molto chiare: notti serene, cielo azzurro, temperature buone.
E allora, che stiamo aspettando? Vamos!
Solita malsana levataccia (3.30 sveglia, 5.15 sci ai piedi, anzi nello zaino visto il breve portage).
Prime luci del sole su Lagginhorn e Fletschorn.
Il problema principale era superare la bastionata: per fortuna, questa volta il ravanaggio è stato accettabile (grazie ai battitori ovviamente, se fosse per me eravamo già tornati alla macchina DD). Siam riusciti a sfruttare un po’ di rigelo nella parte bassa e spallare senza troppi problemi. Nella parte mediana, siam riusciti a calzare gli sci fino all’ultimo ripido pendio prima di sbucare sui piani superiori.
La soddisfazione è già tanta! In 3 ore, ci siam portati fuori da quell’ostico passaggio. Non rimane che cominciare a godere del panorama di questa valle e di portarsi pian pianino verso la vetta.
Laggihorn e Fletschorn.
Spunta anche il Weissmies.
L’allegra combriccola (notare come io, il fotografo, puntualmente sia sempre il più distante possibile dai battitori, sia mai che mi facciano battere anche a me).
Qualche volta compaio anche io
E finalmente……La destinazione si palesa a noi!
Breve pausa ristoratrice
Breithorn/Monte Leone e panorama che spazia fino alla Formazza.
Ahhhhhhh, l’immensa intonsitè!
Il trittico Weissmies/Lagginhorn/Fletschorn lascia senza fiato.
Ultimi metri prima della vetta (non ho fatto foto in vetta perché purtroppo ci siam beccati raffiche di vento abbastanza fredde e fastidiose: cambio pelli veloci e siam scesi subito per tornare alla quiete ).
Ed ora, la parte divertente: lascio parlare le foto.
Noi siam stanchi ma soddisfatti (perdonate la foto sfocata: abbiamo preferito puntare al bar più vicino piuttosto che rifarla DD).
Ma prima della meritata birra…Una foto ricordo scattata a Gabi, con le nostre belle tracce!
Che dire…Bella giornata? Un grandissimo plauso al cugino e Tizi, che anche questa volta si sono fatti un gran culo a tracciare da cima a fondo tutto questo ben di dio. Chapeau ragazzi!
Per diversi motivi è saltato il secondo giorno, ma poco importa: il primo giorno vale una stagione intera!
Destinazione: Tossenhorn!
Ahhhh il Tossenhorn, stupenda montagna svizzera, che sorge in una delle più belle e selvagge valli che abbiamo mai visto: la Laggintal (nella regione del Sempione). Queste foto sono di qualche anno fa, ma rendono (secondo me) abbastanza l’idea di che posto meraviglioso sia la Laggintal!
Puntualmente, ogni volta che saliamo al Passo del Sempione, quando giungiamo nei pressi di Gabi, non possiamo fare altro che strizzarli l’occhio ogni volta. Anni a osservarlo, ammirarlo, studiarlo… Tra tutti noi, tentato diverse volte, ma sempre respinti o per l’accesso rognoso o per il meteo. Eh già: di per se la vetta non presenta difficoltà. Il problema è l’accesso: bisogna superare una rognosa bastionata rocciosa che porta ai piani superiori. Tendenzialmente si tende a farla a fine stagione, quando la bastionata è libera dalla neve e si accede tramite comodo sentiero estivo.
Il weekend scorso visto il meteo incerto, ne approfitto per fare un giretto di ricognizione in Laggintal, a buttare un occhio alla bastionata.
Con buon rigelo pensiamo che si riesca in qualche modo a passare. Teniamo l’obiettivo sott’occhio per il weekend successivo, sperando nel meteo, che per una volta tanto è dalla nostra parte. Previsioni molto chiare: notti serene, cielo azzurro, temperature buone.
E allora, che stiamo aspettando? Vamos!
Solita malsana levataccia (3.30 sveglia, 5.15 sci ai piedi, anzi nello zaino visto il breve portage).
Prime luci del sole su Lagginhorn e Fletschorn.
Il problema principale era superare la bastionata: per fortuna, questa volta il ravanaggio è stato accettabile (grazie ai battitori ovviamente, se fosse per me eravamo già tornati alla macchina DD). Siam riusciti a sfruttare un po’ di rigelo nella parte bassa e spallare senza troppi problemi. Nella parte mediana, siam riusciti a calzare gli sci fino all’ultimo ripido pendio prima di sbucare sui piani superiori.
La soddisfazione è già tanta! In 3 ore, ci siam portati fuori da quell’ostico passaggio. Non rimane che cominciare a godere del panorama di questa valle e di portarsi pian pianino verso la vetta.
Laggihorn e Fletschorn.
Spunta anche il Weissmies.
L’allegra combriccola (notare come io, il fotografo, puntualmente sia sempre il più distante possibile dai battitori, sia mai che mi facciano battere anche a me).
Qualche volta compaio anche io
E finalmente……La destinazione si palesa a noi!
Breve pausa ristoratrice
Breithorn/Monte Leone e panorama che spazia fino alla Formazza.
Ahhhhhhh, l’immensa intonsitè!
Il trittico Weissmies/Lagginhorn/Fletschorn lascia senza fiato.
Ultimi metri prima della vetta (non ho fatto foto in vetta perché purtroppo ci siam beccati raffiche di vento abbastanza fredde e fastidiose: cambio pelli veloci e siam scesi subito per tornare alla quiete ).
Ed ora, la parte divertente: lascio parlare le foto.
Noi siam stanchi ma soddisfatti (perdonate la foto sfocata: abbiamo preferito puntare al bar più vicino piuttosto che rifarla DD).
Ma prima della meritata birra…Una foto ricordo scattata a Gabi, con le nostre belle tracce!
Che dire…Bella giornata? Un grandissimo plauso al cugino e Tizi, che anche questa volta si sono fatti un gran culo a tracciare da cima a fondo tutto questo ben di dio. Chapeau ragazzi!