botto
I ♥ Pelmo
Non ditemi che non conoscete il Piz Conturines, una delle sentinella dell’Alta Badia. Insieme al Sasso della Croce e al Sassongher è una delle montagne simbolo della Val Badia.
E’ quella che illumina di rosa la pista 9b da Pralongià a San Cassiano quando è già in ombra al tramonto.
E’ quella che domina i tornanti che scendono dal Passo Valparola a San Cassiano, con le sue anticime tormentatissime.
E’ quella che vi strega con i suoi tanti colori quando scendete la pista dell’Armentarola.
Eccola una delle mie top five delle Dolomiti
Dai prati del Pralongià
Dal Passo Valparola
Da Forcella Salares, cioè circa sulla pista dell’Armentarola
Punto di partenza dell’escursione è la Capanna Alpina (1726 mt) e l’arrivo è posto ai 3064 mt della cima. Dunque un dislivello di tutto rispetto, che rispetto ai 1320 di dislivello assoluto è leggermente incrementato da alcuni saliscendi.
Alla fine il mio GPS segnerà: 1560 mt. d+, 16,63 km di sviluppo, 8h.15 di cammino con ca. 1h. di sosta.
La salita è lunga, faticosa ma non difficile. Anche la ferratina finale è molto facile ma consiglio comunque imbrago e – SOPRATTUTTO – caschetto perché c’è un tratto dove è molto difficile non smuovere sassi. Attenzione alla crestina finale, la parte più bela dell'escursione.
Il sentiero, ben noto perché da lì si accede ai magici alpeggi di Fanes, sale subito ripido fino al Col de Locia (2069), poi spiana, a tratti scende un po’ fino al nostro bivio a Passo Tadega (q. 2157 m).
Da lì la salita è molto piacevole e mai faticosa con il Piz Taibun che domina
E se ti volti, ecco la Val di Fanes che scende a Cortina, con alcune cime ben note sullo sfondo. Sulla sinistra il Col Bechei http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=85199 la cui salita dalla Val D’ Antruiles mi hanno detto essere stata spazzata via da una frana ad inizio agosto che ha spazzato via anche parte della cima (voce non confermata)
Dunque la salita prosegue non faticosa fino al lago de Conturines. Lago?
Da qui si entra nella zona dei ghiaioni e dei gradoni e la salita si fa più faticosa, anche per via dell’altitudine.
Ecco la nostra meta che si avvicina
Ed ecco come si presenta la salita finale, abbastanza faticosa con già oltre 1000 mt di dislivello nelle gambe. Sorry, è storta e nn riesco a girarla
La ferratina è semplice, alcune scalette, una cengetta ed una paretina, ma attenzione ai sassi in alcuni punti
Ed ecco finalmente che comincia ad apparire il lato selvaggio ed imponente del Piz Conturines, quello che si affaccia sulla Val Badia con le sue guglie ed anticime
La salita fino a qua è stata una comoda, seppur lunga passeggiata, dal punto di vista ‘alpinistico’ ben poche emozioni. Siamo però ripagati dalla cresta finale, breve ma molto bella e panoramica.
Eccoci in cima (o quasi) ed ecco l’abisso verso la Capanna Alpina
Una vista dove si vede … tutto.
Dalla grande esse disegnata dalla parte finale dell’Armentarola al Rifugio Scotoni, dal rifugio Lagazuoi a …, no ma basta guardare la vostra amata Armentarola e volgiamo lo sguardo alle montagne.
Peccato per il tempo non tanto terso e carico di umidità (e infatti gli ultimi 10 minuti verso la Capanna Alpina li faremo sotto la pioggia) ma questo è un trionfo di cime
Gita molto appagante, con la quale si potrebbe anche fare la ‘doppietta’ con La Varella, perché dalla sella che divide le due cime alla cime de La Varella credo siano circa 30 minuti.
In definitiva, sentiero per molti ma non per tutti. Per la lunghezza, il dislivello ed anche la crestina finale, anche se mi aspetto che chi arriva fin lì non possa soffrire per alcuni passaggi un pelo (ma proprio un pelo) delicati.
E’ quella che illumina di rosa la pista 9b da Pralongià a San Cassiano quando è già in ombra al tramonto.
E’ quella che domina i tornanti che scendono dal Passo Valparola a San Cassiano, con le sue anticime tormentatissime.
E’ quella che vi strega con i suoi tanti colori quando scendete la pista dell’Armentarola.
Eccola una delle mie top five delle Dolomiti
Dai prati del Pralongià
Dal Passo Valparola
Da Forcella Salares, cioè circa sulla pista dell’Armentarola
Punto di partenza dell’escursione è la Capanna Alpina (1726 mt) e l’arrivo è posto ai 3064 mt della cima. Dunque un dislivello di tutto rispetto, che rispetto ai 1320 di dislivello assoluto è leggermente incrementato da alcuni saliscendi.
Alla fine il mio GPS segnerà: 1560 mt. d+, 16,63 km di sviluppo, 8h.15 di cammino con ca. 1h. di sosta.
La salita è lunga, faticosa ma non difficile. Anche la ferratina finale è molto facile ma consiglio comunque imbrago e – SOPRATTUTTO – caschetto perché c’è un tratto dove è molto difficile non smuovere sassi. Attenzione alla crestina finale, la parte più bela dell'escursione.
Il sentiero, ben noto perché da lì si accede ai magici alpeggi di Fanes, sale subito ripido fino al Col de Locia (2069), poi spiana, a tratti scende un po’ fino al nostro bivio a Passo Tadega (q. 2157 m).
Da lì la salita è molto piacevole e mai faticosa con il Piz Taibun che domina
E se ti volti, ecco la Val di Fanes che scende a Cortina, con alcune cime ben note sullo sfondo. Sulla sinistra il Col Bechei http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=85199 la cui salita dalla Val D’ Antruiles mi hanno detto essere stata spazzata via da una frana ad inizio agosto che ha spazzato via anche parte della cima (voce non confermata)
Dunque la salita prosegue non faticosa fino al lago de Conturines. Lago?
Da qui si entra nella zona dei ghiaioni e dei gradoni e la salita si fa più faticosa, anche per via dell’altitudine.
Ecco la nostra meta che si avvicina
Ed ecco come si presenta la salita finale, abbastanza faticosa con già oltre 1000 mt di dislivello nelle gambe. Sorry, è storta e nn riesco a girarla
La ferratina è semplice, alcune scalette, una cengetta ed una paretina, ma attenzione ai sassi in alcuni punti
Ed ecco finalmente che comincia ad apparire il lato selvaggio ed imponente del Piz Conturines, quello che si affaccia sulla Val Badia con le sue guglie ed anticime
La salita fino a qua è stata una comoda, seppur lunga passeggiata, dal punto di vista ‘alpinistico’ ben poche emozioni. Siamo però ripagati dalla cresta finale, breve ma molto bella e panoramica.
Eccoci in cima (o quasi) ed ecco l’abisso verso la Capanna Alpina
Una vista dove si vede … tutto.
Dalla grande esse disegnata dalla parte finale dell’Armentarola al Rifugio Scotoni, dal rifugio Lagazuoi a …, no ma basta guardare la vostra amata Armentarola e volgiamo lo sguardo alle montagne.
Peccato per il tempo non tanto terso e carico di umidità (e infatti gli ultimi 10 minuti verso la Capanna Alpina li faremo sotto la pioggia) ma questo è un trionfo di cime
Gita molto appagante, con la quale si potrebbe anche fare la ‘doppietta’ con La Varella, perché dalla sella che divide le due cime alla cime de La Varella credo siano circa 30 minuti.
In definitiva, sentiero per molti ma non per tutti. Per la lunghezza, il dislivello ed anche la crestina finale, anche se mi aspetto che chi arriva fin lì non possa soffrire per alcuni passaggi un pelo (ma proprio un pelo) delicati.