Sentiero Sentinello al Civillina: la grande Storia della "seconda linea difensiva"

Fabio

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Staff Forum
Sentiero Sentinello al Civillina: la grande Storia della "seconda linea difensiva"

Tutti, almeno lo spero, hanno sentito parlare del Pasubio. Non tanto per la montagna intesa come "oggetto alpinistico" quanto purtroppo come teatro di guerra. Oltre al famoso Pasubio, più "internamente" vi erano una serie di "seconde linee" messe a difesa di eventuali incursioni. A pochi km da Valdagno (terra dei Marzotto per capirci) c'è il Sentinello un sentiero-mulattiera ricco di storia e di fascino.
Molto bello anche per un allenamento mattutino o serale: dal parcheggio di contrada Retassene al Civillina e ritorno ci si mette meno di 2 orette.

Dal sito ufficiale riporto alcune info storiche: https://www.museialtovicentino.it/i...ero-del-sentinello.html?itinerari=descrizione

Perno della linea di resistenza ad oltranza (seconda linea di difesa durante la Grande Guerra) soprattutto dopo la Spedizione di Primavera del 1916, il forte caposaldo di Civillina era posizionato all'incrocio delle linee strategiche d'armata le cosiddette Ortogonale 1( Campogrosso, Passo Xon, Monte Civillina, Monte Magrè, Monte Faedo, Creazzo) e l'ortogonale 2 (Monte Obante, Cima Campodavanti, Monte Spitz, Cima Bocchese, Monte Civillina, Monte Enna e Monte Novegno), quest'utima a sbarramento delle Valli dell'Agno e del Leogra. Dal 2000 è stato interessato da importanti interventi di recupero delle tracce del conflitto, inserite nel più vasto sistema dell'"Ecomuseo all'aperto della Grande Guerra nelle Prealpi Vicentine".

TAPPA1 Sentiero del Sentinello
Questo storico sentiero, noto con il nome di “Sentinello”, inizia dal torrente Agno, si arrampica verso Contrada Fracassi e infine prosegue in direzione della cima del Civillina. Lungo il torrente erano istallate 6 mitragliatrici a difesa del fondovalle, mentre a Fracassi, era presente un ricovero per 60 uomini. Lungo il sentiero furono realizzate delle piccole postazioni d'artiglieria utili ai soldati italiani, in caso di invasione da parte degli austriaci. Il Sentinello tuttavia, progettato come un ottimo stratagemma difensivo, fungeva anche da mulattiera per garantire l’approvvigionamento dei viveri e dei materiali alle truppe sulla sommità. Proseguendo lungo questo sentiero, è possibili osservare elementi indispensabili alla protezione del territorio dall'avanzata nemica, quali otto gallerie, scalinate e postazioni d'artiglieria. Dal 2000 sono presenti numerosi cartelli indicativi lungo tutto il percorso, che recano informazioni utili all'utente, quali tempistiche e nozioni storiche.

TAPPA2 Il monte Sentinello
Dinnanzi a noi si erge un'imponente croce, detta “Croce dei Fracassi” un simbolo della cristianità, ma anche un punto di riferimento per la nostra posizione: siamo ufficialmente sul monte Sentinello. Il piccolo pianoro su cui è posta la croce è un ottimo punto panoramico sia verso nord ovest sia spostandosi un po' in avanti verso sud con la possibilità di ammirare il monte Scandolara (949 m.), valle di Retassene, i "calanchi” generati dalla ex Cava Volpe e i terrazzamenti semicircolari di località Viola. Il monte Sentinello non compare nell'attuale cartografia né in quella militare, eppure viene usato per indicare il caratteristico cocuzzolo roccioso (m 615), su cui si erge questa croce, visibile dal fondovalle, a circa metà della dorsale che collega il fondo valle Agno con la cima del monte Civillina.

TAPPA3 La cima del Civillina e l'Osservatorio
Siamo sulla cima del Civillina, un luogo unico, certamente diverso da quel teatro di terribili scontri avvenuti tra il 1915 e il 1918: da scenario di strategie belliche è ora un luogo adatto a tutti e ricco di interesse non solo per le testimonianze storiche, ma anche per le bellezze naturalistiche. Su questa cima è stato allestito un Osservatorio, dotato di pannelli descrittivi, da dove si può osservare, oggi come allora, tutto il fronte di guerra dell'Alto Vicentino dal Carega al Pasubio, dal Novegno all'Altopiano di Asiago e al Gruppo del Grappa.

Ecco alcune foto di qualche giorno fa.

Dopo la contrada Retassene si trova un piccolo parcheggio, ci possono stare 5-6 auto se messe bene, 3 se parcheggiate alla cdc.
Il sentiero parte qualche metro sotto la strada. Attenzione se prendete il sentiero che parte dal parcheggio poi bisogna tagliare verso valle.
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Il sentiero è sempre ben segnalato. Domenica 27 maggio 2018 ci passa anche una gara.
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Dopo un primo tratto in piano, si arriva ad un bivio e da qui in poi non lascia un metro di riposo. Sono oltre 40 tornanti con buona pendenza. Sentiero bellissimo.
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Per chi ha tempo ci sono moltissimi punti con richiami storici.
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Gallerie e caverne nella montagna.
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A metà salita c'è una bella tabella storica che spiega un po' come sono andate le cose.
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La zona è puntellata di sorgenti di acqua... come si vede dai cartelli l'umidità non manca. La famosa fonte Recoaro è a pochi km. Qui ci sono le fonti Civillina, Regina, Staro, etc. etc.
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Poco prima della vetta si incontra la Casermetta.
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Eccoci in vetta: panorama ampio, forse troppo, su Carega, Cornetto, Pasubio e Novegno.
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Ultima neve sul Carega.
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Quel vallone è la Val Camossara che prima o poi farò!
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Ecco la mappa ufficiale del Sentinello.
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Evviva l'Italia.
Un giro per queste montagne fa bene, magari fermandosi a sentire qualche "vecio" raccontare cosa ha vissuto...
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Il track della gita.
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Stasera ho ripetuto la vetta salendo però dalla strada che passa per Fonte Civilina e discesa per il Sentinello.
Temperatura aria non ancora calda e visibilità magnifica.

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