CORTINA SELVAGGIA - Croda del Valon Bianco per parete Est

343cameri

Member
Si avvicina la stagione delle esplorazioni, ma quest'anno probabilmente dovrò aspettare ancora un po' prima di fare qualche uscita, quindi per ora mi accontento di qualche ricordo degli anni scorsi.
Questo è il primo rescoconto che pubblico. Non fornirò indicazioni troppo dettagliate su come raggiungere i luoghi: mi sono sempre divertito a cercarli, basandomi su qualche dritta, magari con uscite ripetute e osservazioni da lontano. Quindi penso ci possa essere qualcun altro che si diverte così… E poi questo aiuta a valutare e pianificare con più attenzione il percorso confrontandolo alle proprie capacità.

E purtroppo devo dire di non essere all'altezza di molti di voi in quanto a qualità delle foto...

Si tratta di un percorso di guerra Austriaco che, dal basso, conduceva ad un posto d'osservazione a piombo sulla Val Travenanzes, citato anche in Aquile delle Tofane, situato sullo spigolo Sud-Est del monte, al termine di un ampio cengione (qualche labile traccia dell'antico percorso). Da qui si può poi raggiungere la vetta lungo la parete est, per passaggi che non escludo fossero battuti da qualche vedetta, ma dove non abbiamo trovato tracce (probabilmente a causa del fatto che sono fortemente esposti a slavine in inverno che hanno piallato tutto).

Ambiente molto solitario, da non affrontare a cuor leggero. Per greppisti / ravanatori e camosci di comprovata solidità psico-fisica. Se ci si perde da quelle parti, perché qualcuno ci passi a recuperare è necessario attendere lo scoppio di un'altra guerra con fronte sulle Dolomiti; ma a quel punto l'umanità preferirà disfarsi del malcapitato essere piuttosto che farsi carico di un nuovo conflitto, quindi il destino del greppista / ravanatore o del camoscio sarà molto probabilmente segnato.

Grosso modo questo è l'ambiente in cui si svolge il percorso

218089-dsc06339.jpg



Dai Pantane si risale un ghiaione a pendenza costante, fino a raggiungere il piede della parete
della Croda del Valon Bianco che ci
sovrasta.

218091-img9378.jpg



La vista si apre sulla sottostante Val di Fanes e sugli Spalte del Col Bechei che ci stanno di fronte, con la loro interessante geologia

218090-img9381.jpg



Giunti al culmine, si gira a sinistra prendendo una cengia piuttosto esposta, ma non drammatica, che immette sulla parete Est della Croda, circa a metà della sua altezza. Qui un tratto di cengia appena percorso

218092-img9384.jpg



Fa capolino qualche traccia di attrezzature della guerra.

218093-img9385.jpg



La cengia in breve si allarga e diventa un cengione, anzi una banca ghiaiosa che attraversa tutto il versante Est del monte.

218094-img9387.jpg



Là in fondo ci dovrebbe essere la postazione, nei pressi di quota 2239 m, utilizzata dagli Austriaci per controllare gli Italiani arroccati dalle parti degli Orte de Tofana (che fanno capolino nella foto)

218095-img9389.jpg



Purtroppo le incognite della salita sono ancora parecchie, quindi decidiamo di non indugiare (prima o poi ritorneremo a visitare la postazione) e di cercare di procedere verso la vetta, ci sono ancora oltre 400 m di dislivello su difficoltà probabilmente superiori a quelle incontrate finora.
Affrontiamo il grande impluvio che incide tutto il versante Est, da dove siamo noi fino quasi alla sommità. Dapprima si sale per ghiaie, poi si devono affrontare alcune placche di roccia levigata dall'acqua, poi di nuovo ghiaie e roccette.

218096-img9393.jpg



Dove l'impluvio sta per terminare ne usciamo sulla nostra destra, per rocce un po' friabili ma ben appigliate. Riappare il Col Bechei.

218097-img9397.jpg



Sbuchiamo sui pendii sommitali

218098-img9398.jpg



E in breve arriviamo a viste ben più note, ma sempre affascinanti.

218099-img9399.jpg



Un breve sguardo alle zone da cui arriviamo

218100-img9419.jpg



Poi una sosta sulla frequentata vetta, ma oggi non c'è nessuno (oppure chi c'era se ne è già tornato verso casa). Sul libro di vetta ci sono le firme di alcuni che hanno seguito in precedenza il nostro stesso itinerario e sono le firme che troviamo su quasi tutte le cime poco frequentate…
Il panorama sul lato B della Tofana è utile per studiare altri percorsi selvaggi afferenti alla Cengia Paolina.

218101-img9438.jpg



Prendiamo il classico sentiero che costituisce la via normale. Sempre artistico

218102-img9440.jpg



Ma ci facciamo tentare da un'altra deviazione, la discesa per la Gràa de Traenanzes. Visto che non è proprio prestissimo, optiamo per la discesa diretta, anche se sappiamo che da quel lato c'è un altro percorso di guerra che compie una deviazione per poi immettersi nella Gràa a circa un terzo del suo sviluppo; lo lasceremo per un'altra volta.

218103-img9443.jpg



La prima parte è dura e tutto rotola

218104-img9444.jpg



Poi le ghiaie si fanno soffici e tutto si apre in un caleidoscopio di colori (e di calore, vista l'esposizione al sole del pomeriggio)

218105-img9445.jpg


218106-img9451.jpg


218107-img9455.jpg



Si giunge in vista della Val Traenanzes

218108-img9458.jpg



E si dà un ultimo saluto a luoghi mitici quali Potofana e la Nemesis, che in varie occasioni sono stati solleticati dai nostri scarponi, prima di tornare verso casa, la vera meta di ogni uscita.

218109-img9460.jpg


218110-img9462.jpg
 
Ultima modifica:
Davvero un bel giro, complimenti!!
Ed anche un ottimo spunto, grazie ;)

Domanda: da che punto all'incirca avete lasciato la val di Fanes?
 
Splendido report 343cameri, grazie!
Ne attendiamo un altro al piu' presto.
E bellissime anche le fotografie, in particolare la prima, con sullo sfondo la Tofana Di Dentro ed in primo piano il Monte Vallon Bianco: da dove l'hai presa?
 
Ultima modifica:
Bellissimo report, anche se mi hai fregato l' anteprima HIHIHI
Avevo in programma questo giro (con discesa per la variante della Graa de Traenanzes) per quest' anno o il prossimo :YIGO
 

.

Complimenti davvero, non solo per il giro fatto e le foto, ma per la qualità del report. Ne vogliamo altri, perchè se quelle sono le zone che batti ... c'è di che godere.

Bellissimo report, anche se mi hai fregato l' anteprima HIHIHI
Avevo in programma questo giro (con discesa per la variante della Graa de Traenanzes) per quest' anno o il prossimo :YIGO

Ahi Blitz sfidato sul tuo terreno, ti devi rifare (senza strafare, please :SPE )
 
Davvero un bel giro, complimenti!!
Ed anche un ottimo spunto, grazie ;)

Domanda: da che punto all'incirca avete lasciato la val di Fanes?

Impossibile sbagliarsi: il ghiaione ha un fronte molto esteso, lo prendi dove vuoi e punti al culmine. Da lì a sinistra.

Splendido report 343cameri, grazie!
Ne attendiamo un altro al piu' presto.
E bellissime anche le fotografie, in particolare la prima, con sullo sfondo la Tofana Di Dentro ed in primo piano il Monte Vallon Bianco: da dove l'hai presa?

Grazie, ma non ho molta arte della fotografia, sono le Dolomiti un bel soggetto! Foto presa dalla cima del Lavinores

Bellissimo report, anche se mi hai fregato l' anteprima HIHIHI
Avevo in programma questo giro (con discesa per la variante della Graa de Traenanzes) per quest' anno o il prossimo :YIGO

Mi dispiace arrivare e scombinare subito tutto! Dai, sicuramente troverai dettagli del giro che a me sono sfuggiti. Integrerai con qualche scoop notevole, ne sono sicuro!!
Anzi, ci possiamo sentire via MP: se sono in zona quando prevedi di andare, mi potrei anche associare, è un giro (come tutti!) che rifarei volentieri.
Penso che, almeno in zona Tofana, abbiamo esplorato in modo complementare: ho fallito nel tentativo di salire da Forcella Ra Ola al Formenton, mi mancano le salite dalla Val Traenanzes agli Orte de Tofana (da anni le sto puntando e finora il destino si è inventato qualsiasi cosa per evitare di farmi partire per quelle zone!!!) ed il sentiero di guerra che collega Forcella Ra Ola a Forcella Ra Vales; sono stato più fortunato invece con la discesa dalla Cengia Paolina verso la Val Traenanzes a nord-est di quota 2474 (il luogo dell'intervento dell'elicottero) e con la cengia Jelinek
 
ho girato un po per le dolomiti, non moltissimo ma un po' si, poi ho visto foto e documentari...e sta zona resta la mia preferita!!
e ogni escursione che fate diventa uno spunto per me, che però mai andrò a fare tenendomelo come sogno, bisogna sempre tenersi un sogno

HIHIHI aspetta cosa ti combino ad agosto :YIGO
divento quasi di età pensionabile insommaHIHIHI
 
Wow che belli i racconti di sentieri "ricercati" :D quelli che esistevano ma non sono più tenuti in vita per il turismo ma, poichèche hai detto che nel libro altri avevano fatto il tuo giro, percorsi da più di 1 all'anno.
Non fornirò indicazioni troppo dettagliate su come raggiungere i luoghi: mi sono sempre divertito a cercarli, basandomi su qualche dritta, magari con uscite ripetute e osservazioni da lontano. ]...] E poi questo aiuta a valutare e pianificare con più attenzione il percorso confrontandolo alle proprie capacità.
:CC per questo tipo di itinerari forse è meglio così.

A me manca ancora la "trafficatissima" Cengia Paolina :XX Vediamo di farla quest'anno.
 
Top