La neve "silenziosa" tarda ad arrivare e la voglia di una passeggiata con le pelli appunto nel silenzio ha avuto la meglio e venerdì, 1000mila km di auto e via verso Racines.
La Val Ridanna e di Racines sono le prime località italiane prese in parte dalle perturbazioni che stanno seppellendo l'Austria. La differenza tra sotto e sopra "cresta di confine" è fin troppo netta. Si passa in meno di 10 km di strada dal +1 immerso nel verde del casello di Vipiteno ai -9 gradi e 30 cm di neve delle prime case della Val Racines.
La passeggiata che andiamo a fare è in zona Cima Fleckner, se le condizioni saranno sicure e così sono state andiamo anche in cima. Ma il sale della giornata è "la neve silenziosa ed il relax".
Scopro anche una zona incredibile: Vallettina! Qui finisce il mondo e per gustarsi ancora meglio "il nulla prima delle montagne" c'è uno straordinario ristorante il cui nome è una serie di consonanti con 2-3 vocali: Schölzhornhof.
Ecco la situazione 200 m prima del paradiso di Vallettina:
Per chi ha peli sullo stomaco, ecco un video fatto con cellulare verticale :shock: (solo i primi 15 secondi meritano... non dite che non vi avevo avvisato )
Cima Fleckner scialpinismo
Questa è la mappa della gita.
La Fleckner in alcuni anni si riesce a fare già a novembre, come nel 2008: https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=24977
Dal parcheggio (attenzione ci sono pochi posti, saranno una decina o poco più) si prende la strada forestale.
La partenza della gita scialpinistica per Cima Fleckner in Val Racines.
L'ambiente anche nel bosco è suggestivo e, come ricercato, rilassante.
La prima parte della gita corre tutta in un bellissimo e fitto bosco.
Dopo qualche km di forestale finalmente si possono prendere alcune scorciatoie.
Ed infine si sbuca improvvisamente nel fiabesco campo aperto oltre il bosco.
La salita inizia a farsi più ripida e piacevole.
Salita in campo aperto verso Cima Fleckner.
Parte centrale della salita a Cima Fleckner.
Non riesco ad arrivare in vetta. Salendo ben 2-3 comitive vedendoci si sono fermate per dirci "in vetta c'è un freddo assurdo". Poco sotto la forcella che divide le due cime ce ne rendiamo conto. Dopo aver iniziato l'ultimo pendio perdo l'uso delle mani, la faccia fa male da quanto freddo è. La neve va dal gessoso al ghiacciato. Penso sia meglio fermarsi al riparo (nullo) di un sasso e sperare di essere in grado di togliere le pelli.
Ce la facciamo, con molto dolore, ma ce la facciamo e la cima la guadagnamo con 3 minuti di passeggiata. Se fossimo arrivati in vetta con gli sci il vento ce li avrebbe fatti volare in Val Passiria
Il freddo è terrificante. Davvero terrificante tant'è che sto scrivendo con un indice sinistro privo di sensibilità (spero di non aver rovinato qualcosa).
Non riesco a fare alcuna foto di vetta: la macchinetta digitale era in una tasca e senza l'uso delle mani una zip non la apri. Il cell si è spento all'istante appena tolto dalla tasca.
Torniamo al "campo base" o meglio al "sasso base" dove nel frattempo si erano radunati anche tutti gli altri numerosi scialpinisti (5-6 persone). Mettiamo gli sci e scendiamo per qualche centinaio di metri dove ritorna il paradiso (solo meno 10 o più probabilmente meno 15 ma senza vento).
E poi parte la bellissima discesa.
Poche foto, troppa voglia di godersi la prima polvere della stagione
Parte della bellissima discesa in campo aperto.
Altro punto di forza delle gite in quest'area è il dopo gita. A vallettina c'è il ristorante Schölzhornhof... non ho ancora finito di digerire il piatto di maccheroni della casa
Grazie Erica per la compagnia e per la dritta sul "regno della colazione" a Vipiteno (zigred sbod nei pressi del distributore Kostner, il bar/pasticeria/panificio Pardeller, non riuscirò a passare per Vipiteno senza fermarmi li).
La Val Ridanna e di Racines sono le prime località italiane prese in parte dalle perturbazioni che stanno seppellendo l'Austria. La differenza tra sotto e sopra "cresta di confine" è fin troppo netta. Si passa in meno di 10 km di strada dal +1 immerso nel verde del casello di Vipiteno ai -9 gradi e 30 cm di neve delle prime case della Val Racines.
La passeggiata che andiamo a fare è in zona Cima Fleckner, se le condizioni saranno sicure e così sono state andiamo anche in cima. Ma il sale della giornata è "la neve silenziosa ed il relax".
Scopro anche una zona incredibile: Vallettina! Qui finisce il mondo e per gustarsi ancora meglio "il nulla prima delle montagne" c'è uno straordinario ristorante il cui nome è una serie di consonanti con 2-3 vocali: Schölzhornhof.
Ecco la situazione 200 m prima del paradiso di Vallettina:
Per chi ha peli sullo stomaco, ecco un video fatto con cellulare verticale :shock: (solo i primi 15 secondi meritano... non dite che non vi avevo avvisato )
Cima Fleckner scialpinismo
Questa è la mappa della gita.
La Fleckner in alcuni anni si riesce a fare già a novembre, come nel 2008: https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=24977
Dal parcheggio (attenzione ci sono pochi posti, saranno una decina o poco più) si prende la strada forestale.
La partenza della gita scialpinistica per Cima Fleckner in Val Racines.
L'ambiente anche nel bosco è suggestivo e, come ricercato, rilassante.
La prima parte della gita corre tutta in un bellissimo e fitto bosco.
Dopo qualche km di forestale finalmente si possono prendere alcune scorciatoie.
Ed infine si sbuca improvvisamente nel fiabesco campo aperto oltre il bosco.
La salita inizia a farsi più ripida e piacevole.
Salita in campo aperto verso Cima Fleckner.
Parte centrale della salita a Cima Fleckner.
Non riesco ad arrivare in vetta. Salendo ben 2-3 comitive vedendoci si sono fermate per dirci "in vetta c'è un freddo assurdo". Poco sotto la forcella che divide le due cime ce ne rendiamo conto. Dopo aver iniziato l'ultimo pendio perdo l'uso delle mani, la faccia fa male da quanto freddo è. La neve va dal gessoso al ghiacciato. Penso sia meglio fermarsi al riparo (nullo) di un sasso e sperare di essere in grado di togliere le pelli.
Ce la facciamo, con molto dolore, ma ce la facciamo e la cima la guadagnamo con 3 minuti di passeggiata. Se fossimo arrivati in vetta con gli sci il vento ce li avrebbe fatti volare in Val Passiria
Il freddo è terrificante. Davvero terrificante tant'è che sto scrivendo con un indice sinistro privo di sensibilità (spero di non aver rovinato qualcosa).
Non riesco a fare alcuna foto di vetta: la macchinetta digitale era in una tasca e senza l'uso delle mani una zip non la apri. Il cell si è spento all'istante appena tolto dalla tasca.
Torniamo al "campo base" o meglio al "sasso base" dove nel frattempo si erano radunati anche tutti gli altri numerosi scialpinisti (5-6 persone). Mettiamo gli sci e scendiamo per qualche centinaio di metri dove ritorna il paradiso (solo meno 10 o più probabilmente meno 15 ma senza vento).
E poi parte la bellissima discesa.
Poche foto, troppa voglia di godersi la prima polvere della stagione
Parte della bellissima discesa in campo aperto.
Altro punto di forza delle gite in quest'area è il dopo gita. A vallettina c'è il ristorante Schölzhornhof... non ho ancora finito di digerire il piatto di maccheroni della casa
Grazie Erica per la compagnia e per la dritta sul "regno della colazione" a Vipiteno (zigred sbod nei pressi del distributore Kostner, il bar/pasticeria/panificio Pardeller, non riuscirò a passare per Vipiteno senza fermarmi li).